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Scuole
di Addestramento
( "Amir" - foto di Federico Vinattieri per difossombrone.it )
Affettuoso, leale, devoto, instancabile, divertente: così, e in tanti altri modi, viene descritto il cane da chi è tanto fortunato da dividere la sua vita con un esemplare di questa specie.
Alcuni credono che il cane abbia percezioni extra-sensoriali, che sia in grado di capire quello che il padrone sente o pensa. In realtà il cane è un acuto osservatore del nostro linguaggio corporeo. Si accorge se siamo depressi, felici o ansiosi, si rende conto di ogni minima variazione del nostro umore.Per l’amore che prova nei nostri confronti, fin dalla notte dei tempi lavora al nostro fianco aiutandoci in tutte le attività, col massimo dell’attenzione e dell’impegno.
Il cane è stato utilizzato fin dai tempi più remoti come ausilio per i non vedenti.
Un disegno trovato sulle pareti di una grotta dell’era paleolitica raffigura un uomo cieco con un cane. In una villa di
Pompei un affresco raffigura un non vedente con un bastone, sempre accompagnato da un cane.
Tuttavia, soltanto negli anni ’20 sono nate le prime scuole di addestramento per cani guida negli Stati Uniti e in Germania. Gli stessi cani che erano stati formati per partecipare ad azioni di guerra nel primo conflitto mondiale, divennero i primi cani guida per non vedenti.
In Italia esistono due scuole principali di cani guida per ciechi. La prima, nata per iniziativa dell’Unione Italiana Ciechi e ora gestita dalla Regione Toscana, è attiva dal 1929 e ha sede nella provincia di Firenze. Addestra principalmente labrador e pastori tedeschi, che offre gratuitamente a chi possiede i requisiti per l’assegnazione.
Anche il Lions Club ha attivato nel 1959 un servizio nazionale di cani guida per non vedenti che ha sede a Milano. Questa scuola addestra pastori tedeschi, labrador e golden retriever che vengono assegnati in seguito a una domanda al centro Lions più vicino e territorialmente competente, dopo un’indagine preliminare. Anche in questo caso l’assegnazione del cane è gratuita.
Entrambe le scuole organizzano un corso di formazione, grazie al quale il non vedente impara ad utilizzare il cane al meglio delle sue capacità e allo stesso tempo stabilisce con lui un rapporto di collaborazione e di amicizia. Il corso dura circa due settimane e la sua frequenza è obbligatoria. Comprende lezioni teoriche e pratiche di gruppo, che si tengono all’interno della scuola con percorsi simulati, e lezioni individuali che si tengono in ambienti esterni, oltre a lezioni collettive relative alle norme igienico-sanitarie, alimentari e comportamentali del cane.
Al termine del corso, la scuola formula un giudizio sul grado di affiatamento raggiunto tra l’uomo e il cane, e in caso di giudizio favorevole il cane guida viene assegnato.
Nel sito della Scuola Nazionale cani guida per ciechi della regione Toscana, viene riportato un modulo per la richiesta di assegnazione del cane.
Il richiedente, come richiesto dal questionario, deve precisare i propri dati anagrafici e rispondere a una serie di domande. Tra l’altro, deve indicare se ha frequentato corsi di orientamento e mobilità, quali sono i suoi spostamenti abituali, in quali situazioni si trova più spesso (attraversamenti con traffico scarso o intenso, uso di autobus o di treni, uso di ascensori e scale mobili ecc.) e infine che tipo di sistemazione pensa di adottare per il cane. Naturalmente alla domanda deve allegare un certificato di invalidità.
I nominativi dei richiedenti vengono inseriti in una lista d’attesa.
Normativa sull’accesso del cane ai locali pubblici e ai mezzi di trasporto pubblico.
Secondo la legge n. 37 del 14 febbraio 1974, il cane guida può essere portato gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico.
All’inizio del 2002, l’Associazione Disabili Visivi ha sottoposto a Trenitalia un quesito sulle modalità di trasporto dei cani guida sui treni. Viene di seguito riportata la risposta di Trenitalia:
"….. indubbiamente, trattandosi di un cane, rientra in quella che è la normativa sul trasporto degli animali, per cui in treno deve essere tenuto al guinzaglio e provvisto di museruola. Dall'altra parte esso viene considerato come "gli occhi del non vedente", per cui è ammesso gratuitamente, in numero di uno per ogni disabile visivo, su ogni treno ad eccezione che nelle carrozze cuccette e vagoni letto, a meno che non si disponga dell'uso esclusivo del compartimento. In quest'ultimo caso non è neanche previsto il pagamento della tassa di disinfestazione che, normalmente, è richiesta per gli animali.
In sede di controllo il non vedente deve esibire, oltre al biglietto, la tessera modello 28. Da parte di Trenitalia non è richiesto, al momento, alcun certificato di vaccinazione o simili né alcun attestato particolare."
La stessa legge specifica inoltre che il non vedente ha il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico in compagnia del proprio cane guida.
La legge 37/74 è estremamente importante per il proprietario di un cane guida e può essere tranquillamente citata nel caso in cui l’accesso in un locale pubblico con il cane venga proibito dal gestore o contestato dagli altri avventori del locale.
( fonte dal web: http://www.romaccessibile.it/
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