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Addestramento del
Setter
( foto: www.anlc.it
)
Lo scopo di un buon addestramento di setter come cane da caccia comincia dai cuccioli: l'obiettivo è portare il
cucciolo a rispondere velocemente ai comandi, per far sì che la caccia col setter adulto abbia successo.
Il cane setter possiede di suo delle caratteristiche che ne fanno un valido cane da caccia: è importante valorizzare
questo suo istinto tramite l'addestramento.
Un buon addestramento non è fatto di punizioni o coercizioni eccessive, ma di premi e gratificazioni quando
il cane esegue correttamente il comando che gli è stato impartito. Per arrivare a tanto, è necessario ripetere
ogni esercizio con tenacia, finché l'allievo non è in grado di eseguire l'ordine in modo corretto e automatico.
L'addestramento inizia in un luogo senza distrazioni, impartendo i comandi con voce ferma e decisa ma moderata;
solo in seguito l'addestramento prosegue in campagna. L'educazione del cucciolo va sempre associata al gioco, e
non deve scoraggiare le iniziative del cane, ma incoraggiarle.
Di seguito, troverete una breve descrizione degli esercizi più semplici per iniziare ad addestrare il vostro cane.
Ogni esercizio va ripetuto molte volte, finché il cane non esegue l'ordine in modo corretto e automatico. Ogni volta
che lo fa, dovrete gratificarlo (con carezze, complimenti o leccornie).
Il Seduto
Per ottenere che il cane si metta seduto, dovete dirgli "Seduto": ovviamente all'inizio non capirà cosa volete, ma
voi tirate leggermente il guinzaglio verso l'alto e contemporaneamente spingete delicatamente la groppa verso il
basso: il cane si sbilancerà e si metterà seduto. È importante tirare leggermente la testa verso l'alto!
Una volta che il cane è seduto, festeggiatelo e accarezzatelo. Se si rialza, rimettetelo in posizione e
ditegli "No, seduto!"
Il Richiamo
Il richiamo è un esercizio che il cane dovrebbe imparare da piccolo: il concetto fondamentale è che per il cane il
suo nome (e il richiamo) dev'essere associato a sensazioni di felicità: cibo, uscita di casa, carezze... Soprattutto,
il richiamo non dev'essere mai associato a qualcosa di sgradevole per il cane: chiamarlo per legarlo e riportarlo a
casa dopo un'uscita ai giardini è un errore.
Al contrario, durante un'uscita chiamatelo spesso, gratificatelo molto quando torna e poi lasciatelo giocare di
nuovo libero: in questo modo, il cane imparerà ad associare il richiamo a qualcosa che per lui è piacevole.
Nel caso in cui il cucciolo non risponde al richiamo (quando, per esempio, è distratto da un altro cane), usate
questa tecnica: correte a nascondervi dietro un albero, e aspettate che il cane si giri per controllare se siete
ancora lì: non trovandovi, si spaventerà e comincerà a cercarvi. Lasciatelo fare per un po', poi fatevi trovare e,
quando vi trova, riempitelo di congratulazioni.
Un'altra tecnica consiste nel tirarlo leggermente col guinzaglio quando è distratto e non risponde alla vostra
chiamata: in questo modo, sentendosi tirato da una forza a lui estranea, capirà che il richiamo è un ordine
tassativo. Ovviamente, non scordate di lodarlo, come se avesse eseguito correttamente il comando.
Fonte: www.societaitalianasetter.it
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