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Addestramento e
educazione del Dobermann
Se il cane ha un carattere più timido, questo atteggiamento protettivo non può che aumentare la sua insicurezza, rendendolo incapace di superare da solo le difficoltà. Se ha un carattere forte, con la maturità sessuale tenderà (soprattutto il maschio), a pretendere ciò che fino a quel momento gli è stato concesso in quanto cucciolone. I Dobermann non impazziscono: crescono, come tutti i cani.
Malgrado l’attaccamento, il Dobermann può inoltre dimostrarsi piuttosto indipendente, già da cucciolo, e creare dei problemi soprattutto nel richiamo. Chi sceglie di adottare un cucciolo di questa razza deve quindi essere pronto a non sottovalutare la sua sensibilità e la sua capacità di imparare. I cani non imparano infatti solo gli esercizi di obbedienza: imparano a riconoscere i comportamenti che garantiscono un vantaggio da quelli svantaggiosi. Tornare al richiamo, se non c’è niente di buono da ottenere, o peggio ancora se l’umano è teso e arrabbiato, non è vantaggioso: meglio stare alla larga… Con il Dobermann è importante iniziare subito l’educazione, usare solo metodi gentili, ed estendere a tutti i momenti della vita insieme gli esercizi più utili: il richiamo, restare da solo, non saltare addosso, camminare al guinzaglio…
Chi ha potuto ammirare un Dobermann al lavoro apprezza la sua grande disponibilità, il desiderio di piacere, la concentrazione e l’impegno che dimostra quando capisce cosa gli viene chiesto. La sua tolleranza lo porta a sopportare situazioni che gli causano stress, soprattutto da parte del conduttore. Un esempio: molto sensibile al contatto fisico, è pronto a sopportare il collare a strangolo, e l’abuso che ne viene spesso fatto. I metodi coercitivi però tendono a renderlo introverso, nevrotico o aggressivo.
Un Dobermann che non ha trovato un valido riferimento affettivo può sembrare un cane senza interesse per il conduttore, distaccato, se non proprio ostile. Chi ha la capacità di comprenderlo può però ottenere grandi risultati, perché il Dobermann è di sicuro un cane con una elevata attitudine all’addestramento.
Alcuni soggetti hanno manifestato dei problemi nella fase di difesa a causa di patologie a carico della colonna vertebrale (sindrome di Wobbler), che rendono dolorose le tensioni a livello della cervicale. Se ben selezionato, è un cane stabile, costante, con ottime rese anche nella fase di fiuto su pista (dove è richiesta resistenza fisica e mentale, concentrazione e motivazione al lavoro).
ZTP - Züchttauglichkeits Prüfung
Lo scopo di questa prova è di garantire l’utilizzo in allevamento di soggetti con le caratteristiche morfologiche e caratteriali previste dallo standard. Viene organizzato dall’Associazione Italiana Amatori Dobermann - AIAD. Per accedere alla prova il cane deve essere iscritto al Libro delle Origini, aver compiuto almeno i 18 mesi nel giorno della prova, avere una certificazione ufficiale per la displasia dell’anca. All’iscrizione deve essere allegato il pedigree e questa certificazione veterinaria. Il proprietario deve essere socio del Club. Alla prova sono presenti due giudici, uno per la valutazione morfologica, l’altro per quella caratteriale. Anche durante l’esame morfologico viene valutato l’equilibrio caratteriale del cane. Il superamento della Ztp è richiesto per il titolo di Campione Sociale e Campione Italiano.
Come si svolge lo ZTP
Il giudice osserva il cane da fermo e in movimento. Il cane viene quindi misurato, viene controllata la dentatura e il colore degli occhi. La prova è superata se il soggetto maschio ottiene il Molto Buono, la femmina la qualifica di Buono. Segue quindi la prova caratteriale. Viene valutata la reazione a due spari in sequenza, se il cane reagisce non può proseguire la prova. Il conduttore, con il cane al guinzaglio, si avvicina quindi a un gruppo di persone che si stringono intorno al cane. Il cane deve dimostrare sicurezza e fiducia nel conduttore. Il soggetto viene quindi lasciato solo legato a un paletto, e avvicinato dal giudice, che ne valuta la sicurezza.
L’ultima prova è la difesa, con un attacco improvviso e un lanciato. Il conduttore con il cane al guinzaglio si dirige verso il nascondiglio dietro cui è nascosto il figurante per il cosiddetto attacco improvviso. Il figurante esce dal nascondiglio e corre incontro al conduttore minacciandolo, il cane deve reagire attaccando con sicurezza e decisione. Il figurante colpisce due volte il cane, e su ordine del giudice interrompe l’attacco. Il cane deve lasciare la presa al comando del conduttore. Il cane deve quindi rimanere attento al figurante, in vigilanza. Il conduttore recupera il cane, trattenendolo per il collare. Il figurante scappa, e dopo circa 50 passi, su ordine del giudice, il cane viene lanciato all’inseguimento del figurante. Quando il cane è a circa 20 passi, il figurante si volta verso il cane e lo minaccia. Il cane deve raggiungere velocemente il figurante e affrontarlo senza esitazioni. Di nuovo, il giudice ordina l’alt, il cane rimane in vigilanza, e viene recuperato dal conduttore. Il Dobermann che durante le prove di difesa non attaccano, o che non rimangono in vigilanza non superano la prova.
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