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L'anoressia

(dal greco anorexía, comp. di an- priv. e órexis 'appetito');

E' la mancanza o riduzione volontaria dell'appetito. Può condurre alla morte se persiste.

Si tratta di un sintomo che accompagna numerose e distinte malattie, ed è dovuto a diverse cause.

L'anoressia diventa una vera e propria malattia quando essa è disturbo psichico primitivo. In questo caso è meglio parlare di anoressia nervosa.

Esiste anche la pseudoanoressia, quando il soggetto mangia di nascosto.

A tale sintomo possono essere diagnosticate diverse malattie fra cui: tumori, malattia di Crohn, demenza, colite ulcerosa, e tante altre.

Anoressia nervosa:

L'anoressia nervosa è, secondo la classificazione internazionale delle malattie (ICD), uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, insieme alla bulimia. Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte del soggetto. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. Le sue origini nosografiche sono molto antiche. Coinvolge nella sua evoluzione funzioni psicologiche, neuroendocrine, ormonali e metaboliche.

I trattamenti possibili sono ancora in fase di studio, le cure farmacologiche attuali possono dare solo un modesto beneficio al soggetto. L'anoressia nervosa è una malattia e non deve essere confusa con il sintomo chiamato anoressia la cui presenza invece è indice di un differente stato patologico dell'individuo.

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