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Il ginocchio del cane
( foto di Federico Vinattieri per difossombrone.it )
Il ginocchio di un cane sano, anatomicamente parlando, č molto simile al nostro.
Le ossa che compongono il ginocchio sono tre:
- la parte distale (o terminale) del femore: sulla faccia craniale (sul davanti, per intenderci) presenta una fossa, detta troclea, nella quale scorre la rotula nei movimenti di flessione ed estensione della gamba, mentre dietro a questa troviamo i condili, ovvero due grosse formazioni ovoidali che servono come appoggio sulla tibia;
- la parte prossimale (o iniziale) della tibia: si articola solo con il femore, al quale offre due ampie superfici di appoggio, leggermente concave, che complessivamente prendono il nome di piatto tibiale; sulla faccia craniale presenta un'importante protuberanza di forma allungata, detta cresta tibiale, da cui ha origine il legamento rotuleo;
- la rotula: di forma ovale, č alloggiata nella troclea femorale. Piuttosto appiattita, presenta due facce, una dorsale (che č quella che guarda in avanti) ed una articolare (ovvero quella che, rivestita di cartilagine articolare, le permette di scorrere nella troclea femorale). E' praticamente avvolta da tessuto fibroso, che nella parte superiore si continua con il tendine del quadricipite femorale (tendine rotuleo), mentre all'apice inferiore dā inizio al legamento patellare, che termina sulla cresta tibiale.
Contribuiscono a mantenere in sede la rotula le strutture tendinee e quelle muscolari. Mentre le prime sono rappresentate, oltre che dal legamento patellare, dalla capsula articolare e da due inspessimenti di questa, detti legamenti femoro-rotulei, la componenete muscolare č essenzialmente data dal quadricipite femorale, che č il potente muscolo che costituisce la parte anteriore della coscia.
In tutto questo complesso sistema, la rotula si trova esattamente al centro.
Durante il movimento, scorrendo nella troclea ed essendo collegata alla tibia dal legamento patellare, funge da fulcro mobile per la leva che permette alla contrazione del quadricipite di estendere la gamba, mentre i legamenti femoro-rotulei, sufficientemente solidi, le consentono di non scivolare lateralmente o medialmente. Il suo movimento č quindi rigorosamente verticale, verso l'alto quando il quadricipite si contrae, verso il basso quando si rilascia e l'arto si flette.
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