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La
misurazione della pressione nel cane e nel gatto
Anche i nostri amici possono soffrire di pressione alta e soprattutto quelli che già soffrono di disordini renali. I sintomi di ipertensione sono molto difficili da apprezzare negli animali ed includono emorragie retiniche, modificazioni comportamentali, calo dell’appetito, epistassi, peggioramento della patologia renale, aritmie. E’ evidente che la diagnosi di ipertensione e la sua successiva terapia è importante per prevenire lo sviluppo soprattutto di emorragie retiniche che invariabilmente, se non trattate per tempo, portano alla cecità. Non ultimo il miglioramento della qualità della vita nei soggetti
nefropatici.
Le modalità e le apparecchiature per la misurazione della pressione arteriosa possono essere distinte in due categorie:
misurazione invasiva e non invasiva. Ci occuperemo solo della misurazione non invasiva, o indiretta, che è la più semplice ed è atraumatica e ripetibile.
Presso il nostro ambulatorio abbiamo a disposizione una apparecchiatura di altissima
qualità in grado di misurare la pressione massima, media e minima oltre alla frequenza cardiaca con metodo indiretto
oscillometrico.
Per effettuare una valida misurazione della pressione arteriosa è importante che il cane o gatto sia tranquillo e non agitato dopodiché si misura la circonferenza della zampa anteriore o posteriore e si sceglie il
bracciale di dimensione relativa. Si effettuano quindi sei misurazioni in sequenza distanziate di 1 minuto l’una dall’altra calcolando una media fra le cinque misurazioni scartando i valori della prima misurazione.
Non esistono attualmente dei valori di pressione arteriosa normale, ma esistono dei valori soglia oltre i quali si parla di ipertensione. Una pressione sistolica (massima) superiore a 160 mmHg o una diastolica (minima) superiore a 95 mmHg è comunemente accettato come valore indicativo di ipertensione.
Fonte: www.veterinarioadua.it
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