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Le lesioni del cane
sportivo: arresto cardiaco
a cura del Dottor Andrea Beni - Medico Veterinario
I cani sportivi, da competizione o da show, anche se sani
e controllati, possono cadere vittima di una particolare situazione
patologica detta "arresto cardiaco".
Questo avviene in conseguenza
di particolari e gravose condizioni climatiche e prestative. In questo caso
deve essere avviato un trattamento immediato, sul campo, per permettere il
salvataggio della vita dell'animale. L'arresto cardiaco improvviso può
colpire ogni razza canina, sia soggetti adulti che giovani, sia maschi che
femmine. I cani giovani possono avere una predisposizione all'arresto
cardiaco a causa di disordini congeniti (presenti dalla nascita) del cuore e
dei vasi. Viceversa nei cani adulti l'arresto cardiaco può essere la
risultante di una precedente infezione cardiaca (miocardiopatia batterica o
virale) o di una cronica ipertensione arteriosa, rimasta nascosta perché,
fino a questo momento, asintomatica.
COM'E' FATTA QUELLA REGIONE ANATOMICA?
La funzione principale del cuore e del sistema vascolare è il trasporto
dell'ossigeno a tutti i tessuti del corpo. Questo trasporto è effettuato
tramite i globuli rossi presenti nel sangue. Il sistema muscolare volontario
(detto anche scheletrico) rappresenta il tessuto più grande e pesante del
corpo in quanto costituisce il 45% del peso corporeo. Si capisce pertanto
come il lavoro del sistema muscolare volontario in un' attività di corsa
massimale si rifletta pesantemente sull'impegno del cuore e dei vasi
sanguigni. I due sistemi sono intimamente legati da un rapporto funzionale:
durante un'intensa esplosione di velocità il lavoro del cuore è fortemente
accelerato dall'aumento della pressione sanguigna e dall'accresciuto bisogno
di ossigeno, e pertanto di sangue, da parte dei muscoli scheletrici. Basti
pensare che la frequenza cardiaca di un cane da lavoro, in riposo, oscilla
tra i 50 ed i 70 battiti al minuto mentre può raggiungere i 300\360 battiti
al minuto in un soggetto spinto al massimo della prestazione.
COSA POSSO FARE ADESSO?
1) Verificate l'arresto cardiaco immediatamente. E' utile che la manovra di
verifica del battito cardiaco sia praticata in precedenza sul cane in salute
per potersi rendere conto, rapidamente ed in situazioni di emergenza, se il
cuore batte o non batte.
Per individuare la posizione del cuore (la cosiddetta "area
cardiaca") si deve osservare il lato sinistro del torace del cane in
piedi. In questa posizione 2 o 3 dita sopra al gomito e dietro al braccio,
sul torace, si può percepire tra una costola e l'altra il battito cardiaco.
Per la precisione il cuore occupa uno spazio tra la 2° e la 6° costola e
nel 5° spazio intercostale si percepisce distintamente il battito cardiaco.
Altrimenti, con un po' di pratica, si potrà riuscire a sentire il
"polso arterioso" dell'arteria femorale, che scorre in profondità
all'interno della coscia, con i polpastrelli dell'indice e del medio e
ponendo il pollice dalla parte esterna. Occorre precisare che si intende per
"polso arterioso" la pulsazione relativa delle arterie al
passaggio del sangue spinto ritmicamente dal cuore. Questo è indipendente
dal fatto che venga rilevato sul "polso" anatomico come si fa in
medicina umana.
2) Verificate che non si tratti di un semplice svenimento, senza fenomeni di
arresto cardiaco, o di una perdita di coscienza o di un problema causato da
un corpo estraneo in gola che non permette all'animale di respirare e
determina un principio di soffocamento. Contemporaneamente osservate le
pupille che in caso di shock si presentano fisse e dilatate. E' necessario
eseguire rapidamente queste operazioni perché dovete ricordare che il tempo
che intercorre tra il momento dell'arresto cardiaco e l'inizio delle
possibili lesioni cerebrali irreversibili è di circa 3 o 4 minuti.
3) Se il cuore effettivamente non batte più è necessario avviare una serie
di manovre per ripristinare il battito cardiaco. Iniziate la compressione
esterna del torace, il cosiddetto "massaggio cardiaco".
MASSAGGIO CARDIACO NEL CANE E RIANIMAZIONE CARDIACA.
Dovete eseguire la compressione esterna del torace. Ponete il cane sdraiato
con il con il lato destro poggiato a terra. Estendete in avanti il collo e
la testa per favorire l'ingresso dell'aria. Per individuare il punto in cui
fare la compressione fate la seguente manovra: prendete la zampa sinistra e
spingetela in dietro ed in alto fino a quando il braccio ed il gomito sono
paralleli alla linea dorsale. La "x" indica il punto dove
appoggiare le mani per iniziare il massaggio cardiaco esterno. Riportate la
zampa in avanti, mettete una mano sotto il torace destro a mò di base
ed usate l'altra mano per operare una compressione del torace in direzione
ventro-dorsale cioè dallo sterno verso la colonna vertebrale. Cercate di
eseguire dalle 40 alle 60 compressioni al minuto.
In un cane di piccola taglia questa compressione può essere sufficiente a
ventilare aria nei polmoni. Viceversa in un cane più grande è necessario
che una seconda persona esegua contemporaneamente una respirazione forzata
"bocca\naso". Aprite la bocca del cane e tirate, con delicata
fermezza, la lingua in avanti e fuori. Chiudete la bocca del cane con le
labbra quasi sigillate. Mettete la bocca sulle narici del cane e soffiate in
maniera uniforme e regolare per 3 secondi, con decisione ma senza violenza,
poi allontanatevi per lasciar uscire l'aria. Effettuate circa 8-10
inspirazioni al minuto sincronizzandovi con la compressione del torace,
naturalmente, non soffiate aria quando il torace viene compresso.
Dopo qualche minuto verificate la ripresa del battito cardiaco o della
respirazione spontanea. Controllate anche il riflesso pupillare alla luce.
Se il cane si sta riprendendo dallo stato di arresto cardiaco sarà presente
un deciso riflesso pupillare cioè se puntate una luce diretta nella pupilla
la vedrete restringersi. A questo punto non resta altro da fare che volare
dal Veterinario più vicino, abbiamo fatto del nostro meglio.
SI PUO' PREVENIRE ?
POTEVO FARE QUALCOSA PER EVITARLO?
Non sempre è possibile prevedere o prevenire una situazione di questo tipo.
In genere il cane ha un organismo resistentissimo che sopporta condizioni
ambientali e prestazioni impressionanti. Certo è che sottoporre un cane a
sforzi eccessivi o a situazioni ambientali difficili rappresenta una grave
colpa da parte del proprietario.
PUO' CAPITARE ANCORA?
Purtroppo sì.
Naturalmente si devono considerare a rischio i soggetti con una
malattia cardiaca già accertata ma tutti i cani sottoposti a condizioni
ambientali o prestative sfavorevoli possono essere colpiti da un arresto
cardiaco.
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