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Guida agli accoppiamenti: gli obiettivi

a cura del Sig. Nicola Cacciola

La scelta dei riproduttori e dell'accoppiamento stesso tra due individui, è sempre un momento importante: stiamo per dare il via alla creazione di nuovi esseri viventi, le cui sorti, dipendono indiscutibilmente da noi. Troppe volte le accuse ricadono sulla cattiva sorte e raramente ognuno si assume la responsabilità di decisioni errate e della superficialità con la quale è stata manipolata la vita.
Nessuno ci vieta di accoppiare due cani e chiunque (purtroppo) può giocare con la salute di una razza.
Abbiamo un grosso debito da riscattare noi allevatori: quello di aver sostituito la natura spesso a discapito della specie canina, ed è quindi nostro dovere aver cura di scegliere, con tutta l'attenzione possibile, cosa è meglio per i nostri animali.

PRIMA PARTE - Gli accoppiamenti sono la base di qualsiasi allevamento; senza di essi non si tratterebbe nemmeno di allevamento, ma di un semplice hobby nato dalla passione per questi animali. Sono in tanti di fatto, quelli che acquistano ottimi esemplari senza mai utilizzarli in riproduzione; non c'è niente di male in questo, ma certamente non si può parlare di allevamento. I meriti di un allevatore dipendono imprescindibilmente dagli accoppiamenti che decide di attuare e quindi dalla qualità dei soggetti che portano la sua firma. I meriti però, possono essere sia positivi che negativi. I primi sono sempre i tasselli di una giusta selezione di razza, quelli negativi invece, rispecchiano l'impreparazione o la superficialità dell'allevatore e talvolta sono la causa di una selezione errata. Più avanti vedremo di chiarire meglio questo concetto. 

Vediamo adesso di capire come e quando è giusto accoppiare i nostri cani, al fine di produrre animali sani sotto tutti i punti di vista. 

GLI OBIETTIVI

Dovremmo sempre porci due domande prima di effettuare un accoppiamento. La prima è "perché accoppiare?". La risposta a questa domanda può dirci se effettivamente siamo pronti per assumerci una tale responsabilità o addirittura se meritiamo di essere identificati come allevatori. Gli interessi per l'allevamento del cane non sono sempre giustificabili. Il business ad esempio, è uno degli obiettivi meno nobili che ci si può porre quando operiamo in riproduzione. Purtroppo tantissime razze hanno sofferto a causa del commercio spietato dei cuccioli e alcune di queste hanno rischiato seriamente la completa disfatta. Altrettanto grave, è accoppiare animali per la semplice curiosità e/o gioia, di vedere nascere delle creature; cosa senz'altro interessante ma assai rischiosa se fatta con la totale assenza delle nozioni fondamentali, necessarie a garantire ai nascituri e alla razza a cui appartengono, la salute sia clinica che genetica. L'allevatore è colui che si sforza di dare un valido contributo al miglioramento genetico di una razza. Il suo obiettivo di base è questo, e nasce da una profonda passione per la razza da lui scelta. L'impegno con il quale opera, corrisponde al suo valore etico e alla sua serietà. 

La seconda domanda, alla quale dovremmo rispondere prima di passare all'azione, è: "perché accoppiare questi due cani?". Questa rientra in un contesto più tecnico ma è strettamente collegata alla domanda precedente. La scelta dei riproduttori infatti, non dipende solo dalle nostre conoscenze, ma si basa anche sui propri principi. Ad esempio, scegliere il maschio del vicino di casa per comodità, dimostra il poco interesse nei confronti della razza. Anche accoppiare la propria femmina difettosa, solo perché è l'unica che abbiamo e che comunque vogliamo sfruttare, è una delle ragioni per le quali tanti nuovi allevamenti falliscono in breve tempo o favoriscono il peggioramento di un'intera razza. In allevamento, l'accoppiamento tra due animali, deve avvenire sempre per uno scopo ben preciso: quello di apportare un miglioramento genetico. Gli individui che decidiamo di utilizzare rappresentano quindi il mezzo principale con il quale possiamo contribuire a mantenere o migliorare la qualità di una razza. Passando ad un discorso più tecnico, l'allevatore oltre ad una sana e lodevole devozione nei confronti della razza, deve avere una ottima preparazione su tutte le materie riguardanti il settore dell'allevamento canino. Solo così potrà individuare, non solo i migliori riproduttori, ma anche i linecrossing più convenienti.
Sono ancora molte le teorie obsolete e le convinzioni errate, sulle quali molti basano le proprie scelte di allevamento. L'esempio classico è quello di limitare la valutazione al fenotipo degli animali e quindi accoppiare il più bello con il più bello, trascurando il potenziale genetico reale dei riproduttori. Così, tante volte capita che la discendenza ottenuta dall'incrocio di due importanti campioni, sia deludente e non rispecchi affatto le nostre aspettative. E' bene quindi acquisire delle conoscenze approfondite sulla genetica, sui sistemi di valutazione genotipica e sulla razza di interesse. 

Gli obiettivi che ci prefiggiamo saranno le colonne portanti del nostro allevamento ed è soprattutto da questi dipende il successo o l'insuccesso dei nostri investimenti.
Iniziare ad allevare senza aver chiare le idee, ci farà brancolare nel buio con in mano una cosa assai delicata: la salute della razza.


Tratto da "Guida agli Accoppiamenti" di Nicola Cacciola

lo staff desidera ringraziare il Sig. Nicola Cacciola per la gentile concessione di questo articolo

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