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Irritanti
gastrointestinali
Numerosi funghi, inclusi l'Entoloma sinuatum (ex lividum), il Tricholoma pardinum, l'Omphalotus olearius, il Boletus satanas, l'Hypholoma fasciculare, contengono tossine che possono causare dolori gastrointestinali nonché nausea, vomito, diarrea e crampi muscolari. Per molti aspetti questi sintomi sono simili a quelli causati da veleni citotossici mortali. La principale differenza diagnostica è che gli avvelenamenti causati da questi funghi hanno un rapido attacco, piuttosto che frazionato nel tempo come avviene negli avvelenamenti da citotossine. Alcuni funghi (incluse le specie sopra menzionate) possono causare vomito e/o diarrea che si protraggono per molti giorni. Morti causate da questi funghi sono relativamente rare e sono associate a disidratazione e scompensi degli elettroliti causati da diarrea e vomito specialmente in persone debilitate, molto giovani o in pazienti molto vecchi. In questo caso il reintegro dei liquidi e altra terapia di supporto appropriata prevengono la morte. La chimica delle tossine responsabili di questo tipo di avvelenamento è pressoché sconosciuta, ma può essere messa in relazione alla presenza in alcuni funghi di zuccheri insoliti, aminoacidi, peptidi, resine ed altri composti.
Specie commestibili confondibili: Armillaria mellea, Armillaria tabescens, Pholiota mutabilis, Collybia
velutipes.
Tossine simili al disulfiram/antabuse
Il Coprinus atramentarius è il principale responsabile di avvelenamenti tipo disulfiram/antabuse, anche se il Boletus luridus e il Clitocybe clavipes producono effetti simili. Il fattore complicante in questo tipo di intossicazione è che questa specie viene di solito considerata commestibile (ovvero, non si ha alcuna patologia quando viene mangiato in assenza di bevande alcoliche). Il fungo produce un insolito aminoacido, coprina, che viene trasformata in ciclopropanone idrato nel corpo umano. Questo composto interferisce con l'assimilazione dell'alcool provocando accumulo di acetaldeide nell'organismo. Pertanto l'assunzione di bevande alcoliche nelle 72 ore successive al consumo di tale fungo causa cefalea, nausea e vomito, rossore del viso, e disturbi cardiovascolari che durano per 2-3 ore (disturbi tipici provocati dall'assunzione di antabuse).
Altri tipi di avvelenamento
Oltre agli avvelenamenti da funghi sopra citati, strettamente correlati alle tossine da essi prodotte, esiste una casistica di manifestazioni patologiche da parte di alcuni individui nei confronti di funghi commestibili. In tali situazioni gioca un ruolo fondamentale l'intolleranza individuale che può essere genetica, metabolica o allergica. Un esempio è l'intolleranza alimentare dovuta alla carenza enzimatica ereditaria di trealasi, enzima che scinde in glucosio il trealosio contenuto nei funghi. Non sono da trascurare inoltre le intossicazioni di tipo botulinico dovute ad una non perfetta conservazione di funghi in scatola e le intossicazioni dovuto ad accumulo di metalli pesanti o pesticidi da parte di alcuni funghi.
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