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Attenzione: questa pagina presenta un completo reportage fotografico riguardante un parto di una cagna. Avvertiamo
gli utenti che le foto pubblicate sono visioni reali delle fasi del parto, pertanto chi non voglia vederle non prosegua
lo scorrimento della presente pagina.
Il parto
Il parto è il complesso di tutti quegli atti volontari e involontari che danno luogo al passaggio del nascituro dall'utero materno all'ambiente esterno, cioè alla
nascita. I periodi in cui schematicamente si suddivide nel tempo il parto sono: il travaglio, il parto propriamente detto e il secondamento. Il travaglio è contraddistinto da dolori in conseguenza delle contrazioni
dell'utero, che diventano gradatamente più forti e più frequenti, e si manifestano a intervalli regolari sino a verificarsi ogni circa 3 minuti. Durante il secondo periodo (parto
propriamente detto), il cucciolo è spinto all'esterno.
La gravidanza dura in media 63 giorni e la diagnosi è possibile solo dopo
il 20° giorno. La particolare situazione ormonale della cagna non permette
una diagnosi precoce tramite l'esame del sangue, come avviene per la donna.
Il test della relaxina e l'ecografia addominale sono le metodiche più
usate. L'ecografia in particolare ci permette non solo di verificare se la
cagna è in dolce attesa, ma anche di valutare se i cuccioli sono vivi e
vitali e di dimensioni adeguate. Non definisce invece con sicurezza il
numero dei cuccioli, dato rilevabile solo tramite una radiografia eseguita
alla fine del primo mese di gestazione. E' un sistema che però viene
utilizzato ormai sempre più raramente. Le modificazioni corporee si rendono
evidenti solo nell'ultimo terzo della gestazione, quando si sviluppano le
mammelle e l'addome inizia ad aumentare di volume.
Non dimentichiamo che dal punto di vista comportamentale la nostra presenza
è fondamentale per l'equilibrio della madre e dei nascituri. Recenti studi
hanno dimostrato che, ad esempio, accarezzare spesso la pancia della madre,
oltre a tranquillizzare questa, rende i cuccioli più inclini al contatto
umano. Anche se non è un metodo infallibile, misurando quotidianamente la
temperatura rettale della cagna si può prevedere con approssimazione il
momento del parto. Circa 24 ore prima della nascita dei cuccioli, la
temperatura scende di circa un grado, passando dai fisiologici 38,5°C a
37,5-37°C.
Nei 2-3 giorni precedenti mamma cagna mostra segni comportamentali
caratteristici: ricerca luoghi tranquilli e bui, "fa il nido" ed
è irrequieta. Assecondando la sua natura, è buona norma predisporre un
giaciglio in una zona non disturbata della casa, con coperte morbide e
stracci in abbondanza.
Ad esclusione delle cagne di razze brachicefale, delle cagne molto grasse o
molto anziane, il parto non presenta particolari problemi: l'inizio si
manifesta con tremori, respirazione affannosa e, a volte, vomito, cui
seguono le contrazioni uterine che portano all'espulsione del feto.
In media tra l'espulsione di un cucciolo e il successivo possono passare da
mezzora al alcune ore. Se la cagna smette di spingere senza avere partorito
nessun cucciolo, o passano più di quattro ore senza che espella il cucciolo
successivo, è il momento di chiamare il veterinario che provvederà a
somministrare farmaci per aiutare il parto o a eseguire un parto cesareo.
Durante l'espulsione, tra un feto e il successivo o alla fine del parto, la
cagna espelle le placente e a volte le mangia. E' un comportamento
assolutamente normale e pare favorisca la involuzione uterina.
Alla fine del parto la cagna si tranquillizza e accudisce la cucciolata
leccando i piccoli e allattandoli. In genere la nostra presenza è
superflua, tranne nel caso di un parto distocico, nel quale l'intervento del
veterinario è indispensabile per salvare la vita al cucciolo e a volte
anche alla madre, e nel caso di madri primipare particolarmente inesperte.
In genere l'istinto è così forte che mamma cagna sa esattamente cosa fare
durante tutto il parto e dopo la nascita dei piccoli.
Reportage fotografico
sulle fasi di un parto
a cura di Luigi Panico e Valeria Rocco
Le foto riportate in questa pagina riportano le fasi di
un parto di un Piccolo Levriero italiano.
Lo staff dell'allevamento di Fossombrone desidera ringraziare
i
signori Luigi Panico e Valeria Rocco per il loro reportage fotografico
Allevamento Lupavaro
Sito web consigliato: www.veterinari.it
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