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Il ruolo della pelle
Protezione: la cute si oppone alla perdita di alcuni elementi come l'acqua, gli ioni e le macromolecole e, in senso inverso, rendendo impossibile l'entrata d'acqua, di alcune molecole e dei batteri. Inoltre, costituisce una protezione nei confronti delle aggressioni meccaniche, dai raggi infrarossi (intervento degli strati superficiali), dagli ultravioletti (attraverso i peli e la pigmentazione) nonché dagli agenti biologici.
Un ruolo da interfaccia di scambio attraverso le secrezioni: il sudore e il sebo. Il sudore viene prodotto dalle ghiandole apocrine ed esocrine (queste ultime sono situate esclusivamente sul tartufo e nei cuscinetti plantari). Nel cane, questa secrezione sembra assicurare unicamente il raffreddamento locale cutaneo. Infine, degli scambi termici sono possibili attraverso il trasferimento di calore in caso di cambiamento della temperatura.
Un ruolo metabolico: la pelle interviene nello stoccaggio di grasso grazie agli adipociti dell'ipoderma ma anche, in scarsissima proporzione, nella sintesi della vitamina D3 attraverso l'azione degli ultravioletti sugli strati superficiali.
Un ruolo sensoriale: per mezzo delle terminazioni nervose situate nel derma e nell'ipoderma, la pelle può "informare" l'organismo sulla temperatura, la pressione, il dolore o anche il contatto con un oggetto.
La struttura cheratinizzata
Si contano tre (strati) parti nello spessore della pelle:
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L'epidermide che è composta da uno strato basale costituito da cellule in fase di moltiplicazione, da cellule che producono la melanina (pigmento responsabile del colore della pelle) e da uno strato chiaro (composto da due a tre strati cellulari) situato molto spesso a livello del tartufo e dei cuscinetti.
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Il derma rappresenta la porzione più spessa: 1,3 mm sulla schiena fino a 2,5 mm per i cuscinetti. Essendo costituito da fibre elastiche e di tessuto collagene assicura elasticità e resistenza a tutta la cute.
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L'ipoderma forma lo strato più profondo, ricco di adipociti (cellule adipose).
Sistema pilifero del cane
Nel cane, i follicoli piliferi sono assemblati in gruppi comprendenti ognuno un pelo principale centrale, più grosso e più lungo, e dei peli secondari (non nel cucciolo).
La densità dei peli dipende dall'individuo e dall'età. Più il mantello è morbido, maggiore è la densità. Il cane da pastore tedesco possiede da 100 a 300 gruppi follicolari per centimetro quadrato. Il numero di gruppi follicolari è determinato sin dalla nascita. Invece nel soggetto giovane, solo i peli principali (o borra) sono presenti, fatto che conferisce la ben nota morbidezza del loro mantello. Durante la crescita, l'angolo d'incidenza dei peli con la pelle si riduce raggiungendo, nell'adulto, i 45°.
Il colore del pelo è determinato geneticamente da processi di dominanza di un colore nei confronti di un altro o diversi altri.
I peli non sono definitivi. Esiste un'attività ciclica con la perdita degli stessi: la muta. Nel cane, come negli animali selvatici, si osservano due mute all'anno che determinano un mantello estivo e un mantello invernale.
Naturalmente, i peli non cadono tutti contemporaneamente, la muta viene completata progressivamente dalla parte posteriore dell'animale verso quella anteriore. Il mantello invernale è molto più abbondante di quello estivo in modo da proteggere l'animale durante il periodo freddo.
Questi cambiamenti del mantello non avvengono all'improvviso. Il principale fattore scatenante della muta sembra essere il fotoperiodo (durata della luce rispetto all'oscurità). L'allungamento del giorno scatenerebbe la muta di primavera e la diminuzione del periodo di luce quella autunnale. I cambiamenti di temperatura interverrebbero solo a livello della densità e della velocità di rinnovamento dei peli, ma non come fattore determinante le mute.
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