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La VES
Velocità di Eritro-Sedimentazione
VES è l'acronimo di
"velocità di eritro-sedimentazione", un esame del
sangue introdotto in diagnosi intorno agli anni '20 del secolo scorso.
Nel sangue, i globuli rossi tendono a rimanere in sospensione, separati gli
uni dagli altri grazie alla carica negativa di membrana che ostacola la
formazione di aggregati (rouleaux). In condizioni normali la componente
proteica del plasma è tale da preservare la carica di superficie delle
emazie. Al contrario, quando nel corpo si instaurano processi flogistici,
l'aumentata concentrazione ematica di proteine tipiche dell'infiammazione
(tra cui il fibrinogeno e la proteina C reattiva) porta ad un indebolimento
delle forze repellenti. I globuli rossi, di conseguenza, tendono ad
aggregarsi con formazione di rouleaux ad alta tendenza a precipitare. Quanto
più grossolani risultano tali ammassi, tanto più rapida è la
sedimentazione.
La VES, per l'appunto, misura la velocità di sedimentazione delle emazie
nel plasma, in mm/ora, quando il campione di sangue viene lasciato riposare
in un'apposita pipetta.
La VES rappresenta un indice aspecifico di flogosi; non stupisce, quindi,
che essa aumenti nelle malattie reumatiche, nelle infezioni croniche e nelle
patologie a decorso infausto come i tumori maligni con metastasi.
VES alta
Come anticipato, un incremento della VES suggerisce la presenza di
un'infiammazione in corso, anche se non ci dice alcunché sulla sua natura.
L'entità della VES è proporzionale a quella della flogosi, ma non
necessariamente alla gravità della malattia. Un altro grosso limite è che
la VES può essere normale anche se l'infezione è già in atto, oppure può
risultare elevata quando ormai si è già guariti. L'attenuazione delle
cariche negative eritrocitarie per mezzo delle suddette proteine della
flogosi, non è infatti immediata ma richiede alcuni giorni. Analogamente,
anche la normalizzazione dei valori è tardiva.
Con l'età la VES presenta un incremento lento ma definitivo, anche nei
soggetti clinicamente sani, per cui i range di normalità variano in
relazione alla fascia d'età di appartenenza.
Tra i vari fattori che influenzano in senso positivo o negativo i valori
della VES (vedi tabella), l'anemia è il principale elemento di disturbo. La
VES è infatti inversamente proporzionale all'ematocrito, per cui risulta
elevata in condizioni di anemia. Anche la forma ed il volume delle emazie
influenzano la velocità di eritrosedimentazione, dal momento che gli
sferociti ed i microciti (globuli rossi, rispettivamente, di forma sferica e
di dimensioni inferiori alla norma) sedimentano più lentamente.
Alti valori di VES si registrano anche nella necrosi tissutale (per esempio
in seguito ad un trauma), durante la gravidanza ed in alcune malattie
linfoproliferative nelle quali una o più immunoglobuline sono secrete in
elevate concentrazioni.
Un rialzo da lieve a moderato della VES - non riconducibile a particolari
malattie - dovrebbe indurre a ripetere il test dopo qualche mese, piuttosto
che intraprendere una costosa ricerca della malattia occulta.
VES bassa
La velocità di eritrosedimentazione appare inferiore alla norma in presenza
di anemia drepanocitica, policitemia ed insufficienza cardiaca. Un danno a
carico del fegato - organo deputato alla sintesi delle proteine plasmatiche
incluse quelle dell'infiammazione - può diminuire i valori della VES anche
in presenza di concomitanti patologie che normalmente ne elevano i valori.
Analogo risultato in presenza di malnutrizione.
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