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L'aspetto è il prodotto di un programma

Esistono dei caratteri dominanti e dei caratteri recessivi, ad esempio, il Nero (B) domina il marrone (b). Quando si vede un cane marrone, è facile indovinare il suo genotipo che può essere solo b/b poiché il carattere recessivo marrone può esprimersi solo allo stato omozigote. Nel caso dei caratteri recessivi, il fenotipo è quindi un buon riflesso del genotipo. In compenso, il fenotipo "nero" può corrispondere sia al genotipo B/b (eterozigote), sia al genotipo B/B (omozigote), dato che i geni hanno sempre almeno due possibilità di esprimersi. Nel primo caso, il cane è nero, ma portatore di un allele marrone che potrà trasmettere alla sua discendenza. Nel secondo caso, il cane omozigote trasmetterà obbligatoriamente uno dei suoi due alleli B alla sua discendenza che sarà quindi uniformemente nera in prima generazione (chiamata F1) qualunque siano gli alleli apportati dal suo partner. L'aspetto di un cane non riflette quindi isolatamente il suo patrimonio genetico. Il principio stesso della conferma che dà al candidato l'autorizzazione ufficiale di riprodursi valutando il suo genotipo in funzione del suo fenotipo, è quindi soggetto a controversia. È però possibile farsi un'idea del genotipo di uno stallone attraverso la sua attitudine a segnare la sua discendenza per il carattere considerato. In effetti, se un cane conta solo dei cuccioli neri tra la sua discendenza quando è accoppiato con una cagna marrone (quindi obbligatoriamente b/b), è molto probabile che esso sia omozigote B/B. In questo caso, tutti i prodotti sono B/b, quindi neri.
Se fosse B/b, avrebbe il 50% di probabilità di dare origine a dei cuccioli marroni e sarebbe quindi eccezionale non trovarne tra la sua discendenza. L'organico della cucciolata permette quindi anche di rinforzare la valutazione genetica di un riproduttore. Una cucciolata di uno o due cuccioli resta evidentemente poco significativa. Si capisce pertanto che se l'allevatore desidera fissare un carattere, giudicato positivo per il suo allevamento, dovrà cercare dei riproduttori che presentano entrambi, non solo questo carattere ma anche un legame di parentela (consanguineità) in modo da aumentare le probabilità di omozigosi, cioè l'uniformità degli ordini decretati dai geni parentali. 
Per esempio, se un allevatore desidera fissare il carattere marrone, dovrà limitarsi ad accoppiare dei riproduttori marroni. Se considera il mantello marrone un difetto, dovrà allora selezionare dei riproduttori neri che, inoltre, non contino nessun cane marrone tra la loro genealogia. Ci si dovrebbe quindi riservare la possibilità di annullare una conferma in caso in cui un difetto ereditario apparisse nella discendenza di un riproduttore.

Sito web consigliato dal nostro staff: http://publications.royalcanin.com

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