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Elementi di genetica:
l'origine del cane
Tratto da "Elementi di Genetica del Cane"
a cura del Professor Roberto Leotta,
Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Pisa.
Origini del cane
Le origini del cane domestico (canis familiaris) sono state controverse per lungo tempo, per il motivo che la
classificazione basata sui confronti tra i reperti archeologici fossili ritrovati in varie parti del mondo è
difficoltosa e per il fatto il cane presenta lo stesso numero di cromosomi degli altri appartenenti al genere
canis.
Inoltre, tra alcune di queste specie è stata dimostrata interfecondità anche se tra di esse si presentano in
natura 'barriere sessuali' di origine psichica che, in condizioni normali, impediscono gli accoppiamenti tra
specie. Per tutti questi motivi esistevano ipotesi di origine singola (v. lupo) e multipla (v. lupo, sciacallo,
coyote). Tra queste ultime, vale ricordare quella di Lorenz, che attribuiva le origini di diverse razze di cani quali le
nordiche ai lupi e quelle di altre razze di cani allo sciacallo, in base ai risultati di studi sul comportamento
(Lorenz 1978b, 1978a). Altri studi basati su reperti fossili e sul DNA mitocondriale (mtDNA), ipotizzano origini
multiple, con relativa diversificazione dal lupo risalente a circa 100 mila anni fà (Savolainen and Lundeberg 2001).
Attualmente, la maggior parte degli studiosi concorda nell'attribuzione delle origini del cane domestico al lupo
grigio (Robinson 1990; Wayne and Vilà 2001); ipotesi supportate da studi di genetica molecolare che mostrano un
grosso numero di alleli microsatelliti e di sequenze di mtDNA mitocondriale in comune tra le due specie
(Wayne and Vilà 2001). Questi ultimi riportano che le differenze nelle sequenze di DNA mitocondriale tra cane e lupo
ammontano a circa il 2%, mentre quelle riscontrate tra cane e coyote (il 'parente' più simile) sono del 7,5%. È
importante notare che differenze del 2% rientrano nell'intervallo di variabilità osservata nelle
popolazioni selvatiche dei lupi. Lo stesso numero cromosomico presentato dal cane (78) è condiviso oltre che
da tutte le altre specie del genere canis anche da altri generi:
Altre specie dei generi appartenenti alla sottofamiglia dei
canini, famiglia canidi e che comprendono tutti i generi di volpi (vulpes,
fennecus, alopex, urocyon, lycolopex, pseudalopex, cerdocyon), fino all'otocione
(otocyon megalotis) presentano numero di cromosomi variabile da 36 a 76 (Wayne and Vilà 2001).
Tratto da "Elementi di Genetica del Cane" di Roberto
Leotta,
Facoltà di Medicina Veterinaria - Università di Pisa.
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