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Requisiti di un
allevamento di cani
L'apertura di un allevamento di cani di razza fa parte
dell'attività di impresa esercitata attraverso la creazione e la gestione
di un'azienda agricola, e può essere esercitata sia a livello amatoriale
che a livello professionale. Tra le due forme ci sono delle differenze a
livello burocratico, mentre rimangono quasi identici gli obblighi di natura
fiscale.
Requisiti soggettivi ed oggettivi per fare l'allevatore Prima di cimentarsi
in questa attività bisogna possedere alcuni requisiti fondamentali quali:
-
grande amore per la natura e la campagna, e
soprattutto passione e rispetto per gli animali, e spirito di sacrificio
(trattandosi di un'attività che impegna per quasi 24 ore al giorno 365
giorni all'anno);
-
grande cura e rispetto per le norme
igienico-sanitarie; un'esperienza consolidata nell'allevamento dei cani;
-
ottima conoscenza delle razze che si vogliono
allevare (limitandone il numero, per aumentare il livello di
specializzazione e approfondire le proprie competenze), e conoscenze di
base di tipo veterinario;
-
un appezzamento di terra con le attrezzature idonee
all'allevamento, le cui dimensioni sono determinate dal tipo (o tipi) di
razza prescelto;
-
un capitale iniziale che deve coprire, oltre alle
spese per gli impianti, anche le spese per l'acquisto dei cani di buona
qualità (tra i quali almeno 2 fattici di ottimo livello), e le spese
ricorrenti del primo anno di vita dell'attività (mangime, prodotti per
l'igiene e le pulizie, vaccini, spese veterinarie e farmaci,
integratori).
Come aprire un
allevamento di cani: burocrazia
Allevamenti amatoriali: Questo tipo di
allevamento non necessita dell'iscrizione né alla Camera di Commercio (CCIA),
e né al registro IVA, ma bisogna iscriversi al Registro Allevatori
AUSL (per le modalità bisogna informarsi presso la USL di
appartenenza, perché possono variare a seconda degli uffici), mentre in
caso di reddito ottenuto dall'attività, la dichiarazione va fatta in qualità
di attività commerciale esercitata occasionalmente. Perché un allevamento
possa essere considerato 'amatoriale' deve possedere al massimo 5 fattrici,
per un numero totale di nascite inferiore ai 30 cuccioli all'anno (che vanno
registrati all'E.N.C.I.).
Allevamenti Professionali: Bisogna richiedere
la partita IVA all'Agenzia delle Entrate, e l'iscrizione alla Camera
di Commercio, nella categoria "Altri", (l'iscrizione va
fatta presso gli uffici, ma alcune CCIA offrono la possibilità di scaricare
online i moduli e gli estremi per i pagamenti necessari, accorciando così
considerevolmente le file). Una volta completato l'impianto e
l'installazione delle attrezzature bisogna ottenere il certificato di
conformità da parte dell'Ufficio Igiene dei Servizi Veterinari presso le
A.S.L. Infine va richiesta la licenza ad esercitare e alla detenzione di
animali presso l'Unità Ambiente del Comune (qualora fosse stata istituita
la sezione, o in sua assenza va data comunicazione dell'esercizio
dell'attività e seguire gli adempimenti imposti localmente).
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