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L'allenamento e gli insegnamenti per un Mastino Napoletano

Il Mastino Napoletano non è un tipo di cane che necessita di un grande allenamento per essere portato in esposizione. Pertanto basta la passeggiata quotidiana per mantenere la muscolatura in forma e in età giovanile per consolidare i legamenti e imparare a coordinare il movimento per il trotto naturale (movimento richiesto in gara). E’ un cane che si affatica con una facilità incredibile perciò è bene non forzarlo oltre le sue possibilità, soprattutto in estate.  Primi passi al guinzaglio sono fondamentali; non si deve mai e poi mai strattonare il cane perché può causare dei cambiamenti di carattere provocando timidezza e sottomissione che sono difficilmente recuperabili. Mai mettere i collari a strangolo di ferro per il primo periodo, meglio quelli di cuoio.

E’ buona abitudine far abituare il Mastino alle persone, a farsi toccare da tutti e ai rumori forti; si deve quindi portare frequentemente il cane in posti affollati e dove l’animale deve sentirsi circondato da suoni e persone.

Un abitudine non meno importante che il cane deve acquisire è quella di non sporcare in automobile, pertanto è meglio portarlo il più possibile in auto anche per lunghi tratti di strada.

Si devono inoltre insegnare al cane vari modi di comportarsi nei confronti degli estranei e nei confronti dei membri della famiglia che sono a contatto diretto con lui.

Uno dei segreti per permettere al cane di stare in attenzione in gara è il richiamo. Si deve in tutti modi cercare di far affezionare il cane ad una sola persona in modo che quest’ultima possa chiamare il cane fuori dal ring per farlo stare in attenzione. L’istruttore del cane deve perciò chiamarlo sempre con la stessa tonalità di voce.

Marcia al guinzaglio

guinzaglio da cucciolo

( guinzaglio di cuoio da cucciolo - foto di Federico Vinattieri per difossombrone.it )

Quando il nostro cucciolo è ormai abbastanza cresciuto ed è per lui imminente l'esordio espositivo, esige una perfetta preparazione nell'andatura al guinzaglio con l'ausilio di un conduttore. A questo punto si può già passare benissimo ad un collare di ferro "a strangolo" così che il cane capisca bene le intenzioni del proprietario. Il guinzaglio deve essere tenuto dal conduttore con entrambe le mani, ma lo sforzo maggiore deve essere esercitato con la mano sinistra. Bisogna impedire che l'allievo avanzi o che rimanga indietro o in ogni caso che si allontani dalla nostra gamba sinistra, tirando il guinzaglio in modo irregolare, ma con strattoni di una certa forza, tali da far accusare all'allievo lo stringimento del collare a strangolo quando prende un'andatura non corretta. Bisogna sempre, però, far attenzione a non sottomettere eccessivamente l'allievo in questa fase di addestramento in modo che non dimostri sottomissione e scarso entusiasmo. Nella condotta al guinzaglio il nostro cane deve essere attento, allegro e muoversi con interesse, pertanto le prime lezioni dovranno essere impartite con parsimonia, facendo molta attenzione alle reazioni dell'allievo, che sono largamente influenzate dalla sua tempra. Alcuni istruttori usano, congiuntamente alla coercizione esercitata dal guinzaglio, anche dei rinforzi positivi come bocconcini a base di fegato cotto o appositi biscottini già pronti e molto appetiti, oppure ancora una pallina di gomma tenuta nella mano o nella tasca sinistra in modo da mantenere viva e intensa l'attenzione del soggetto.

Marcia senza guinzaglio

Quando il vostro allievo avrà imparato in modo più che corretto la condotta al guinzaglio, gli insegnerete questo esercizio, che per le prime volte dovrà essere eseguito per periodi abbastanza brevi durante una normale marcia al guinzaglio. Con il cane seduto lascerete andare il moschettone del guinzaglio e proseguirete con l'ordine Piede; l'esercizio risulterà più facile se, per le prime volte, potete camminare lungo un muro posto alla vostra sinistra in modo tale che l'allievo non abbia molte possibilità di allontanarsi. Assai utile è l'aiuto di bocconcini o della pallina per mantenere più forte l'attrazione dell'allievo verso il conduttore. Se necessario potete trattenere l'allievo agendo direttamente sul collare con brevi strattoni. Come abbiamo già detto, questo esercizio deve essere insegnato con una certa gradualità iniziando con tragitti molto brevi che saranno poi progressivamente allungati. Terminato l'esercizio gratificate il vostro allievo lasciandolo libero di andare e facendogli fare qualche bella corsa e un po' di gioco in libertà, lasciandolo annusare dove crede e esplorare nuove zone.

 

Proposta di Test attitudinale e Standard di lavoro del Mastino Napoletano

a cura di Federico Vinattieri

 

 

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