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I terreni di
coltura
Le esigenze nutrizionali della maggior parte dei batteri
sono relativamente semplici. I primi microbiologi impiegavano il brodo di
carne per coltivare i batteri i laboratorio e ancora oggi questo è il
substrato più usato in quanto fornisce proteine per la sintesi delle
componenti strutturali della cellula. Questo terreno è liquido, allora
aggiungo una sostanza chiamata “Agar-Agar”, così potrò avere un
terreno nutritivo solido e viene chiamato Terreno Elettivo o Ricco; la
particolarità di questi terreni è che favoriscono una rapida crescita
dei microrganismi.
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Terreni selettivi: si tratta di terreni
solidi o liquidi che contengono particolari sostanze capaci di inibire
la crescita di alcuni batteri, consentendo invece lo sviluppo di
altri.
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Terreni differenziali: contengono tra
gli altri ingredienti, specifici indicatori che consentono di
distinguere tra di loro microrganismi differenziati sfruttando il
diverso aspetto delle colonie dopo la crescita su terreni solidi.
Alcuni terreni contengono lattosio e un colorante che diviene rosso
quando il pH scende al di sotto di 6,8 , pertanto, ogni organismo
capace di fermentare il lattosio acidifica e la colonia diviene rossa.
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Terreni minimi: consentono il
mantenimento e non la riproduzione della flora batterica.
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Terreni di Trasporto: vengono utilizzati
per la conservazione temporanea dei campioni durante il loro trasporto
al laboratorio, questi terreni devono conservare la vitalità di tutti
i microrganismi presenti. Sono in genere costituiti da soluzioni
saline tamponate; deve essere assente Carbonio, Azoto e agenti di
crescita per evitare la replicazione batterica.
( immagine: http://www.scuola.com/
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