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Canili " Lager "

Contro i canili «lager» presidi in 350 piazze

Un giro d'affari da 500 milioni di euro annui al quale non corrispondono strutture e servizi adeguati. Si potrà firmare una petizione a governo e regioni per chiedere l'integrazione della legge 281/91 sulla prevenzione del randagismo

Sabato 1° e domenica 2 aprile la L.a.v. sarà presente in 350 piazze d'Italia con le Giornate nazionali contro i canili lager e il giro d'affari che ruota intorno al fenomeno del randagismo, stimato dalla L.a.v. in circa 500 milioni di euro all'anno (stima delle sovvenzioni pubbliche per il mantenimento dei cani in canili e rifugi): una cifra che spesso non corrisponde a strutture adeguate né a un corretto mantenimento degli animali. Tra gli illeciti più frequenti riscontrati dalla L.a.v. e dalle forze dell'ordine: canili sovraffollati, carenze di cibo/acqua, strutture fatiscenti, carenze igienico-sanitarie, elevata mortalità dei cani, maltrattamenti, scarse adozioni, decessi non denunciati, ecc.
Presso i tavoli allestiti dalla L.a.v. sabato 1° e domenica 2 aprile sarà possibile firmare la petizione con la quale chiedere al Governo e alle Regioni una legge d'integrazione alla Legge quadro 281/91 sulla prevenzione del randagismo, che preveda maggiori vincoli e controlli a coloro che gestiscono i canili (standard di qualità e tariffa minima, numero massimo di cani per canile, presenza obbligatoria di un'associazione di volontariato, apertura al pubblico e previsione della figura del «cane libero accudito»), la chiusura dei canili-lager, un'efficiente anagrafe canina e felina, la realizzazione di un Piano nazionale di repressione degli abbandoni, un servizio sanitario mutualistico per gli animali, allineamento all'Europa in materia di Iva su alimenti e prestazioni veterinarie, accesso ad aree verdi, trasporti e servizi, qualificazione e sostegno al volontariato che accudisce concretamente gli animali, ecc.
Tra pochi giorni sarà attivo il sito internet www.nolager.com creato dalla L.a.v. per denunciare l'orrore dei canili «lager», e i cittadini potranno segnalare l'esistenza canili inadeguati al numero L.a.v. SOS Canili «lager», tel. 848.588.544, consentendo così di intraprendere azioni di contrasto finalizzate al sequestro dei canili non in regola e di attivare procedimenti legali contro i gestori.
Coloro che desiderano sostenere questa campagna, con una donazione minima di 10 euro riceveranno il tradizionale uovo di Pasqua della L.a.v., in cioccolato extrafondente realizzato con materie prime provenienti da produttori del commercio equo e solidale. Per conoscere le piazze dove il 1° e il 2 aprile sarà presente la L.a.v., si può consultare il sito web www.infoLav.org o telefonare allo 064461325.

Secondo il Ministero della Salute in Italia ci sono 990 tra canili e rifugi, 640.000 cani randagi di cui un terzo o un quarto nei canili (quindi tra 160.000 e 213.000) e 1.290.000 gatti randagi (stessa cifra dal 2000).
Secondo la L.a.v., invece, i cani vaganti in Italia sarebbero almeno 1 milione e 550.000 quelli nei canili. Recenti controlli operati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Ambiente su 283 canili nazionali, hanno rivelato un tasso di illegalità del 13% tra illeciti penali e amministrativi.
Il fenomeno degli abbandoni alimenta un enorme giro d'affari intorno alla gestione di canili privati che hanno costruito la loro fortuna grazie a convenzioni milionarie con le amministrazioni locali, spesso aggiudicate con gare d'appalto al ribasso d'asta: una struttura con 1.000 cani può aggiudicarsi appalti da 2,5 milioni di euro all'anno per il mantenimento degli animali, cifre alle quali non corrispondono adeguate cure per gli animali.

«La Legge quadro di prevenzione del randagismo n.281/91, che ha abolito la pena di morte per gli animali d'affezione e previsto la costruzione di canili sanitari e rifugi, si è rivelata valida nei principi ma insufficiente nell'attuazione pratica e le Leggi regionali attuative sono generalmente insufficienti o inapplicate - dichiara Elisa D'Alessio, responsabile L.a.v. settore randagismo ?. È necessario integrare la Legge con misure che introducano vincoli e controlli sui canili, chiudere i canili lager, favorire le adozioni, realizzare un'efficiente anagrafe canina e introdurre altre misure. Alla società costa di più tenere un cane definitivamente in un canile che affidarlo ad una famiglia; inoltre la compagnia di un cane o un gatto va incentivata, non contrastata come avviene oggi: una famiglia italiana su tre, infatti, vive con un animale domestico, ma questo costa all'affidatario, tra accudimento e spese veterinarie, come se si trattasse di un bene di lusso e generalmente viene penalizzato per l'accesso a servizi e strutture».

(Info: tel. 064461325 - 3391742586 www.infoLav.org )

(Fonte L.a.v.)

 

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