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Esposto e denuncia
Quando si assiste a casi di maltrattamento, di qualsiasi genere, si può
procedere in due modi: presentando un esposto o sporgendo denuncia.
L'esposto va presentato agli organi di Polizia Giudiziaria (Vigili, Carabinieri,
Polizia, Corpo Forestale...) e consiste nell'esposizione dei fatti di cui si è
stati testimoni in base ai quali si può richiedere un intervento immediato o
comunque un'indagine. In questo caso la persona si limita a segnalare il fatto;
la polizia decide che tipo di misure prendere, se indagare, se denunciare o comunque applicare una multa.
La denuncia invece implica un coinvolgimento diretto della persona che diventa
parte in causa. L'atto va depositato presso i Carabinieri o presso la Procura
ed è consigliabile farsi rilasciare il numero dei primi atti con cui viene presa la denuncia al fine di poterla seguire nel suo iter giudiziale; in caso
di richiesta di sequestro la denuncia viene assegnata al PM competente in circa
48 ore e va espressamente avvisata l'autorità che prende la denuncia altrimenti
il normale iter di una denuncia per l'assegnazione al PM può andare dai 2 ai 4
mesi. Anche la denuncia consiste nell'esposizione dei fatti di cui si è stati
testimoni con la richiesta di procedere per i reati che si riterrà opportuno
di ravvisare. E' importante chiedere esplicitamente, in base all'art. 408 c.p.,
di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione, onde poter fare opposizione entro 10 giorni come previsto dalla legge. E' bene conservare
sempre copia della denuncia.
Ovviamente, come per ogni azione legale, la persona che presenta un esposto o
una denuncia teme di subire delle ritorsioni. Non bisogna però lasciarsi spaventare: è sempre bene segnalare formalmente i casi di maltrattamento di
animali alle forze dell'ordine, facendo appello al proprio senso civico e alle
proprie convinzioni, valutando il genere di persona che si ha davanti. A meno
che non ci si trovi a che fare con teppisti o malavitosi (in questo caso conviene chiedere comunque consiglio alle forze dell'ordine), se si tratta del
'classico' vicino di casa di solito non si va al di là di qualche minaccia verbale e ci si può tutelare con una diffida.
ATTENZIONE: esposto e denuncia vanno presentati da chi assiste al maltrattamento: l'associazione non può sporgere denuncia su fatti di cui non
ha avuto diretta esperienza, ma può presentare a sua volta denuncia sulla base
di quella già presentata da chi è stato diretto testimone della vicenda.
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