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L'occhio
rosso
a cura del Professor Claudio Peruccio
Quando uno o entrambi gli occhi dei nostri animali
diventano rossi ci allarmiamo temendo sofferenza e conseguenze per la loro
funzione visiva. Si tratta di un segno clinico presente in una miriade di
malattie a volte banali a volte molto serie, che possono essere trascurate
senza conseguenze o che necessitano di cure immediate per salvare la
vista, per cui non è possibile dare consigli validi per tutte le
situazioni. Possiamo però in parte differenziarle per capire se e quando
possiamo cavarcela da soli o sia indispensabile una visita del medico
veterinario.
Una regola generale da osservare comunque in tutti i casi è di non
somministrare farmaci negli occhi se non c'è una sicura indicazione, in
mancanza di una diagnosi si possono usare solo colliri o unguenti
contenenti sostituti lacrimali o preparati a base vegetale (camomilla
ecc..) tenendo però presente che nella maggior parte dei preparati sono
presenti conservanti potenzialmente tossici per le cellule degli epiteli
che rivestono la congiuntiva e la cornea.
Possiamo fare riferimento ad alcune situazioni principali.
Occhio rosso senza segni di sofferenza: molti cani hanno la congiuntiva
arrossata per reazione a stimoli ambientali legati all'inquinamento
particolarmente concentrato in prossimità del terreno dove vivono. Basta
pensare a quanto pulviscolo si depositi o venga sollevato a quel livello
dal traffico e dalle attività dell'uomo e ai tubi di scarico che sono ad
altezza di cane e gatto. Non ci si deve stupire quindi se l'occhio è
sempre un po' rosso perché la congiuntiva reagisce agli stimoli esterni;
è consigliabile un'accurata pulizia e l'applicazione dei rimedi dei
nonni, preparati a base di camomilla o simili.
Se il cane è utilizzato per andare a caccia o scava buche nel terreno,
gli occhi sono spesso irritati dalla presenza di terra, semi e altro. In
questi casi la semplice detersione con asportazione dei corpi estranei
deve essere accompagnata dall'attenta osservazione di eventuali lesioni
della cornea che potrebbe diventare opaca, azzurrata, rendendo
indispensabile una visita del medico veterinario di fiducia.
Occhio rosso con intensa lacrimazione: le lacrime hanno un'importante
funzione di difesa locale, servono a mantenere l'occhio pulito, idratato e
apportano sostanze ed elementi utili anche per prevenire infezioni locali.
L'occhio bagnato è comunque protetto, preoccupa meno di un occhio
asciutto, secco. La causa dell'intensa lacrimazione deve però essere
definita, non sempre è banale e richiede una visita.
Occhio rosso con scolo oculare denso e giallastro: la presenza di muco-pus
nell'occhio è indicativa di infezione e non deve mai essere trascurata.
Negli animali come nell'uomo si usano colliri o pomate contenenti
antibiotici che devono essere somministrati più volte al giorno per un
periodo di tempo variabile da caso a caso. Se però l'occhio è anche
secco, con le palpebre coperte di croste, si può trattare di
cherato-congiuntivite secca, una delle più frequenti malattie degli occhi
dei cani; la cura è più complicata ed i risultati non sono garantiti,
occorrono controlli e a volte diversi tentativi per individuare la
migliore terapia.
Occhio rosso e chiuso: è un segno di sofferenza che non deve mai essere
trascurato, può essere la conseguenza di una lesione della cornea che, in
assenza della corretta terapia, può portare anche alla perdita della
funzione visiva. Non si deve dimenticare di controllare attentamente le
superfici interne delle palpebre dove a volte, con strumenti per
ingrandimento, si evidenzia la presenza di peli ispidi (detti ciglia
ectopiche) o di corpi estranei che alterano la superficie corneale
causando gravi danni e intenso dolore.
Occhio rosso, opaco, un po' aumentato di volume: è una delle condizioni
più preoccupanti, di solito caratteristica di un glaucoma che, se non
diagnosticato in tempo, causa cecità irreversibile. Non tutte le terapie
usate sull'uomo sono efficaci negli animali, inoltre le differenze
anatomiche limitano in parte anche l'applicazione di alcuni interventi
chirurgici. Perciò la visita del medico veterinario deve essere
tempestiva, la cura iniziata immediatamente e la sua efficacia controllata
nel tempo.
Casi particolari di occhio rosso: in alcuni cani predisposti si possono
verificare reazioni locali per sensibilizzazione a stimoli ambientali, in
particolare agli UV del sole. La congiuntiva e la cornea possono essere
molto arrossate, la terapia deve essere protratta per tutta la vita se si
vuole controllare l'evoluzione della malattia e mantenere la funzione
visiva.
Anche il gatto è soggetto a malattie caratterizzate dalla comparsa di
intenso arrossamento di uno o entrambi gli occhi sulla cui origine resta
ancora molto da scoprire. In questi casi sappiamo quali cure applicare ma
non abbiamo garanzie di guarigione definitiva.
In tutti i casi con un po' di attenzione si può capire se il nostro amico
a quattro zampe ha un banale arrossamento o una vera e propria malattia
degli occhi con conseguente dolore, nel dubbio chiedere il parere del
veterinario di fiducia evita di doversi pentire di non essere intervenuti
in tempo.
Il prof. Claudio Peruccio svolge attività clinica e
di ricerca esclusivamente nel settore dell'oculistica veterinaria, è
specialista in Clinica delle Malattie degli Animali da Compagnia ed è
Diplomato al College Europeo degli Oculisti Veterinari (ECVO).
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