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La
cataratta nel cane
( foto: http://www.caninest.com
)
Le cataratte rappresentano la più comune patologia
oculare in molte razze canine e si manifestano con l'opacamento del
cristallino; esse inducono una progressiva perdita della capacità visiva,
la quale, però, progredendo generalmente molto lentamente, consente al
cane di adattarsi a questa condizione patologica.
Oltre alle cataratte di tipo primario, congenite o giovanili, esistono
anche quelle secondarie, come ad esempio la cataratta senile, quella
discrasica (in soggetti affetti da diabete), quella traumatica (in seguito
a ferite penetranti o contusioni) e quella tossico-infettiva (in seguito a
malattie infettive, quali il cimurro, l'ehrlichia.). L'evoluzione delle
cataratte secondarie è generalmente molto lenta, eccezion fatta per
quelle che insorgono a seguito di un trauma violento.
Le cataratte ereditarie sono di regola bilaterali, cioè colpiscono
entrambi gli occhi, anche se il loro coinvolgimento può avvenire in tempi
successivi. E' possibile perfino che soggetti anziani muoiano di
prima di manifestarne i sintomi oppure che l'allevatore smetta di
effettuare controlli oculari annuali in soggetti perché ormai esclusi per
età avanzata dalla carriera riproduttiva, i quali manifesteranno solo
successivamente sintomi di cataratta!! Questa peculiarità rende la
patologia in questione difficile da stimare e contenere numericamente.
Dagli studi effettuati sembra che la mutazione genetica responsabile della
cataratta sia caratterizzata da una dominanza incompleta: ciò significa
che non tutti i soggetti affetti da tale mutazione manifesteranno nel
corso della vita i sintomi della malattia.
La diagnosi di cataratta viene effettuata tramite esame oftalmoscopico, in
casi dubbi previa somministrazione intraoculare di un midriatico per
dilatare la pupilla.
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