il Sarcoptes scabiei appartiene al gruppo dei cosiddetti "Acari Scavatori", parassita di tutti i mammiferi
domestici, uomo compreso, in causa una malattia chiamata Scabbia. Questo acaro ha una distribuzione cosmopolita ed
è dotato di un forte adattamento biologico: recentemente, infatti, è stato notata l'esistenza di ceppi altamente
ospite-specifici nell'ambito di una stessa specie.
Sarcoptes ha corpo tondeggiante, che può raggiungere il mezzo mm, e zampe corte appena sporgenti dai margini.
Tuttavia, il carattere morfologico più importante è rappresentato dalle numerosissime pieghe trasversali e dalle
scaglie triangolari presenti sul dorso. Infatti nessun altro acaro dei mammiferi domestici presenta tali caratteristiche.
Qual è il ciclo vitale?
La femmina fecondata scava gallerie negli strati più superficiali dell'epidermide, dove depone le uova, che
schiudono dopo soli 3-5 giorni liberando le larve, che poi diventeranno adulti, nutrendosi dei liquidi interstiziali
provenienti dai tessuti danneggiati dell'ospite. I maschi si dirigono sempre alla ricerca delle femmine sulla
superficie cutanea ed il ciclo si completa sempre in 17-21 giorni. L'infestazione ha luogo per contatto,
presumibilmente ad opera delle larve, che sono di frequente presenti sulla superficie cutanea.
La sede preferenziale di questi acari è rappresentata da orecchie, muso e gomiti, ma, in caso di gravi infestazioni,
le lesioni possono interessare anche tutto il corpo. Le lesioni si manifestano nelle fasi iniziali con un eritema,
seguito dalla formazione di papule, scaglie, croste ed alopecia. La rogna sarcoptica è generalmente
caratterizzata da intenso prurito e frequenti sono i danni causati dall'autotraumatismo.
Come si fa la diagnosi?
Criteri importanti per la diagnosi sono:
I bordi delle orecchie. Spesso sono i primi ad essere
colpiti ed una loro stimolazione evoca il riflesso del grattamento
Il prurito è sempre intenso. Nei casi di dermatiti non
pruriginose, la rogna sarcoptica è sicuramente da escludersi.
Si tratta di una malattia altamente contagiosa. E' difficile che in gruppi di cani che vivano a stretto
contatto sia colpito solo un soggetto.
La conferma del sospetto diagnostico si ottiene attraverso
l'esame microscopico del raschiato cutaneo, ma, poiché l'evidenziazione dell'acaro a volte risulta essere assai
difficile, un esame negativo non deve mai necessariamente precludere una diagnosi di rogna ed il suo relativo
trattamento.
Come viene curato?
Per essere efficace, il trattamento deve essere localizzato (bagno) e contenere acaricidi. Deve avere scadenza
settimanale ed essere effettuato per almeno 4 settimane, proseguendo, all'occorrenza, fino alla totale scomparsa
delle lesioni. Poiché la malattia è altamente contagiosa, i cani colpiti dovrebbero essere isolati ed i
proprietari avvisati del fatto che la guarigione richiede tempi lunghi; in ogni caso, sarebbe opportuno trattare anche
gli altri cani con cui vivono a contatto.
Sito web consigliato dallo staff: www.dognet.it
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo:
non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
Questo articolo è protetto dalle Leggi Internazionali di Proprietà.
E' PROIBITA la sua riproduzione totale o parziale, all'interno di qualsiasi mezzo di comunicazione
(cartaceo, elettronico, ecc.) senza l'autorizzazione scritta dell'autore.