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La società canina Philax a cura di Dario Sgroi
Occorre dire che le prime apparizioni del cane da pastore (varietà regionali germaniche) nell'ambito cinofilo risalgono a non prima della metà del 1880. Tale ragguaglio storico lo si può desumere dal fatto che nel 1882 due esemplari di cane da pastore furono presentati ad un'esposizione cinofila ad Hannover, dal Barone von Knigge di Beyenrode. Il primo di questi due si chiamava "Kirass" - nato nel 1878, dal manto color grigio/bianco, l'altro era "Greif", nato nel 1879, dal manto completamente bianco. Da qui in là si ebbe una sempre più attiva presentazione ai raduni cinofili d'esemplari di cane da pastore selezionati. Qualche anno dopo, all'esposizione svoltasi nella città di Kassel, esattamente nel 1889, il capitano Reichelmann portò seco "Stummel", mentre il Barone von Knigge vi condusse il bianco "Greif II". Si deve in modo particolare al capitano Reichelmann se il cane da pastore (debitamente selezionato) acquisì dignità cinofila partecipando progressivamente agli eventi cinofili anche nelle grandi città (Hannover, Berlin, Hamburg, Kassel), quindi fatto conoscere ed apprezzare da un sempre più crescente seguito di estimatori.
Essi originariamente intendevano utilizzare le varietà razziali germaniche di cane da pastore, in questo progetto compresero anche l'utilizzo dello Spitz. Lo scopo era di selezionare una razza che come espressione avrebbe dovuto presentare le caratteristiche somatiche del lupo e, a proposito dell’aspetto morfologico, elevarsi di grado rispetto al rozzo tipo del cane da pastore dell'epoca. Tale progetto traspariva anche dal nome dato alla società, ispirato a “Philax von Eulau”, un incrocio di cane da pastore (attribuito al tipo Turingio) con un lupo, molto noto al tempo in quanto mostrato al pubblico in occasione di spettacoli itineranti.
ovvero nell'intento dei loro selezionatori, tali prototipi biologici si rendevano portatori di particolari doti genetiche, approntate per l’impiego, con caratteristiche somatiche singolari (vedi tipo Schäfermädchen). I membri costituenti della società Philax inizialmente nel loro operato di ricerca e sperimentazione intrapresero la selezione delle varietà di cane da pastore di Germania, ancora sottostimate nell’ambito cinofilo nazionale, valorizzando le caratteristiche fisico-prestazionali in una sintesi interpretativa volta alla realizzazione di un proprio ideale tipologico. Il materiale genetico cui s’intese optare era un tipo di cane da pastore caratteristico delle regioni del nord della Germania. Il tipo nordico prescelto era di taglia medio grande, dal manto di colore bianco con pelo di lunghezza media, dotato di sottopelo (tessitura regolare, abbastanza fitta) riscontrabile in natura nella varietà liscia, oppure ondulato con sottopelo folto. In genere tale varietà canina presentava una morfologia proporzionata, non pesante e abbastanza slanciata. Testa lupoide, di forma cuneiforme, assi craniali regolari e ortoidi, dalle orecchie portate erette di forma triangolare. Linea superiore regolare e portamento di coda abbastanza discesa sul posteriore. Dal punto di vista estetico il biotipo "weiß norddeutscher" era sensibilmente più gradevole alla vista rispetto altre varietà regionali di cane da pastore allora presenti in Germania alla fine secolo XIX° quindi per questa serie di indicazioni morfologiche fu prescelto come base d’incrocio selettiva con altre varietà raziali delle regioni del centro con l’intento di innalzare la taglia (qualora fosse occorsa), ottenere un manto dal pigmento misto (sabbia, marrone, grigio lupo con aree di pelo più chiaro) ed apportare una certa correzione agli antiestetismi insiti nei ceppi che presentavano le orecchie portate larghe o cadenti. All’ultimo quarto del secolo XIX° secolo il Collie Scozzese era all’apice della sua popolarità; anche in Germania rappresentava quanto di più il gusto estetico poteva corrispondere in cinofila; era la razza canina d’elezione nelle classi d’alto rango sociale a tal punto che gli valse il titolo di “cane aristocratico”. A seguito di ciò, una nuova corrente di pensiero fece breccia all’interno della società Philax; secondo la quale occorreva ricercare il materiale genetico da sperimentare non più in Germania, ma nelle razze d’oltre confine (in specie d’Inghilterra) per fissare maggiormente l’aspetto estetico rispetto quello fisico legato alla prestazione per l’utilizzo. La mancanza di comuni intenti tra i soci riguardo all’impronta evolutiva delle sperimentazioni che dovevano seguire (cane da impiego o cane da intrattenimento o espositivo), oltre che la limitata adesione d’associati (società composta di pochi membri, per lo più appartenenti a classi sociali altolocate, molto selettiva nell’accettare nuovi iscritti) portarono infine nel 1894, allo scioglimento di questa considerevole iniziativa cinofila. In ogni caso i semi della società canina speciale Philax erano stati profusi e non tardarono a rendersi utili, sino a condurre di lì a poco tempo (1885) alla nascita di Hektor Linksrhein nonché Horand von Grafrath, acquistato dal cap. von Stephanitz nel 1899 dall'allevatore Sparwasser. Hektor era figlio di Kastor sz 153 (figlio di Pollux sz 151 X Schäfermädchen von Hanau sz 154) e Lene Sparwasser sz 156 (figlia del bianco Greif X Lotte). a cura di Dario Sgroi
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