Anagrafe
canina nazionale
Tutti i cani presenti sul territorio nazionale devono essere identificati in modo da permettere il loro riconoscimento ed abbattere il fenomeno del randagismo.
Mentre per gli allevatori ed allevamenti istituzionale questa procedura è fondamentale per la loro sopravvivenza in quanto sono aziende, spesso i proprietari che non sono allevatori non iscrivono i cani anche se questo fenomeno in alcune regioni è ridotto.
Il proprietario di un cane è tenuto quindi all'iscrizione che dovrà essere fatta presso la ASL.
Le ASL trasmettono alle regioni le quali a loro volta trasmettono i dati alla banca dati dell'Anagrafe Canina presso il Ministero della salute.
L'anagrafe canina è perciò un registro di tutti i cani identificati con tatuaggi o microchip nel quale sono anche riportate le generalità del proprietario. Il microchip è un dispositivo elettronico di forma cilindrica, di 11 mm di diametro, rivestito di materiale biocompatibile, iniettato sotto la cute del cane con una speciale siringa sterile monouso che al suo interno contiene un codice numerico che identifica il cane.
Per i cani di razza è apposto sull'orecchio sinistro il codice dell'allevamento: Il tatuaggio è strutturato in modo che ci sia l'ultima cifra dell'anno in corso, la sigla provinciale, ed un numero progressivo in genere a tre cifre.
La sigla provinciale può essere sostituita da un acronimo a tre cifre, che indica l'allevamento di provenienza.
* Appunti tratti dalle lezioni del Corso
di "Tecnologie di Allevamento" - Allevamento del Cane
del Professor Guido Ferruzzi
Dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema (D.A.G.A.)
Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa
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