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Il cane da montagna
I cani da montagna sono una delle principali tipologie di
molossoidi, probabilmente la più antica. Si tratta di un vastissimo gruppo di razze, la FCI ne riconosce una ventina
nella sezione 2.2 del gruppo 2 (molossoidi tipo cane da montagna, appunto), anche se andrebbero inserite tra di loro
anche una decina di razze attualmente catalogate nel gruppo 1 (cani da pastore); se si considerano le innumerevoli
varianti locali, e quelle ancora non riconosciute ufficialmente, si raggiunge agevolmente un numero vicino al
centinaio di razze.
Il compito principale di questi cani è sempre stato quello di difendere le proprietà, e principalmente quello di
custodire il gregge dai predatori (e dai ladri di bestiame).
Per svolgere questo lavoro serve una struttura fisica imponente e robusta, una folta pelliccia che protegga dalle
intemperie (e, almeno in parte, dagli attacchi dei nemici), ma soprattutto un carattere fiero, indipendente,
territoriale ed un forte attaccamento ai beni da proteggere.
Le razze adibite a questo tipo di lavoro costituiscono il gruppo dei Pastori-custodi. Queste
caratteristiche (più o meno accentuate dalle condizioni geografiche, ambientali, climatiche e culturali della zona
in cui si è sviluppata la razza) le ritroviamo con una impressionante continuità in una serie di razze
distribuite su di un territorio che si estende dal Portogallo (citiamo solo una delle razze di pastori-custodi
locali, il Rafeiro do Alentejo), fino agli altipiani del Tibet (Mastino
tibetano).
Della categoria fanno parte anche alcune razze, per lo più derivate da selezione o incroci
con antichi custodi del gregge, che sono nate in tempi relativamente recenti per scopi diversi dalla guardia: ad esempio il Cane di San
Bernardo, il Leonberger.
La razza canina che meglio di ogni altra interpreta il ruolo del cane da
montagna è indubbiamente il "Montagna dei Pirenei".
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