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Anfibi
Chiamati anche batraci dal greco batrakhos, che significa rana Sono vertebrati a sangue freddo o eterotermi, aventi cioè una temperatura corporea variabile, che segue approssimativamente quella ambientale come, del resto tutti gli animali, con la sola eccezione degli uccelli e dei mammiferi che sono omeotermi , la loro temperatura corporea è cioè costante o a sangue caldo. Sono dotati di arti adatti alla locomozione in terraferma e la respirazione avviene per mezzo di branchie durante la vita larvale e per mezzo di polmoni allo stato adulto. Il passaggio dalla vita acquatica a quella terrestre li distingue da ogni altro animale e comporta vistose modificazioni, indicate nel loro complesso con il nome di metamorfosi. Le uova, deposte, salvo rari casi, nell'acqua degli stagni, hanno un rapido sviluppo embrionale che porta alla formazione di una larva, il girino, la quale, per un breve periodo di tempo, conduce vita acquatica; al termine del periodo larvale, il girino entra in metamorfosi, trasformandosi da piccola larva a forma di pesce, con organi adatti a una vita acquatica, in un individuo adulto, nel quale quegli stessi organi si sono adattati alla vita subaerea. Essi sono presenti in tutte le zone in cui abbondano acqua e vegetazione: negli stagni, nelle paludi , nei fossi, presso le rive erbose e umide. Durante il giorno restano nascosti, la notte svolgono la loro attività di predatori d'insetti. Una prima grande classificazione suddivide gli anfibi in anuri, urodeli e apodi. Gli anuri (il più conosciuto è la rana) sono anfibi privi di coda allo stato adulto, con occhi mobili e retrattili, corpo tozzo e raccorciato, dotato di robusti arti posteriori specializzati per il salto. Gli arti anteriori servono invece da semplice appoggio quando l'animale è a terra, mentre non hanno alcuna funzione quando nuota, infatti vengono allineati lungo i lati del corpo per diminuire la resistenza al moto nell'acqua.
Molto comune in Europa è la Raganella, soprattutto nei nostri stagni quando nelle notti d'estate si popolano di
questi animaletti che, più precisi di un barometro ci avvertono, con il loro gracidio, sempre più petulante,
dell'arrivo del temporale; possiede una caratteristica che la distingue dagli altri appartenenti a questo ordine: ha
dita provviste di dischetti adesivi, che le consentono di arrampicarsi sul tronco degli alberi, e prensili, che ne
agevolano gli spostamenti sui rami. Questo anuro, che viene spesso crudelmente perseguitato nelle campagne, gode di una
cattiva fama del tutto immeritata: infatti, oltre a essere un anfibio di notevole organizzazione cerebrale e che può
essere addomesticato con grande facilità, è da rilevare l'utilità che il rospo, come del resto quasi tutti gli
anfibi, presenta per le coltivazioni, essendo voracissimo di insetti nocivi come le lumache, i bruchi e le larve, che
ghermisce con incredibile rapidità, saettando la lingua vischiosa contro la vittima. Se è lui, invece, ad essere
cacciato da animali più grossi, si difende per mezzo di un liquido secreto dalle sue ghiandole, un veleno altamente
tossico che agisce sul cuore e sul sistema nervoso. fonte: tratto da www.zoologia-animali.com
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