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Cos'è
l'Aereobiologia?
Una maggiore attenzione ai problemi ambientali, in questi ultimi
decenni, ha fatto assumere un gran rilievo allo studio della biosfera al
fine di identificare particelle d'origine biologica e artificiale, spesso
responsabili di patologie a carico della popolazione
umana, ma anche di danni ai beni artistici e monumentali ed alle
coltivazioni.
La giovane disciplina che studia questo settore è l'Aerobiologia,
caratterizzata da una multidisciplinarietà ed interazione tra diversi
settori (medici, biologici, meteorologici, botanici, agrari, edilizi, ecc,
).
L'Aerobiologia
è una disciplina scientifica che studia le origini, la
dispersione in atmosfera, il trasporto e la deposizione di particelle
anemofile. Dal punto di vista biologico, quelle che assumono
maggiore importanza sono in particolare i granuli pollinici, le spore
fungine, actinomiceti, protozoi, prodotti di derivazione da artropodi,
virus, batteri, alghe.
La dispersione in atmosfera di questo materiale determina la costituzione
di un cosiddetto "aerosol biologico" che può essere
causa etiologica di malattia. Per tale motivo l'aerobiologia è utilizzata
da tempo in campo allergologico, come utile strumento di valutazione per
le allergie respiratorie.
Il monitoraggio aerobiologica dei pollini allergenici aerodisperse è in
particolare utile nel campo delle pollinosi. Le tecniche per la cattura e
la conta delle particelle aerodisperse sono diverse e si basano su
principi di deposizione gravitazionale (apparecchio di Durham), di impatto
inerziale (apparecchio Rotorod), di impatto per depressione (apparecchio
Hirst). Quest'ultimo sistema è quello più utilizzato attualmente in
Italia. Esistono due tipi di campionatori in commercio: il Burkard Spore
Trap e il VPPS 2000 Lanzoni. Un altro apparecchio basato sullo stesso
principio è il campionatore Fartrap portatile della ditta Coppa,
utilizzabile per campionamenti personalizzati.
Le applicazioni in allergologia del campionamento aerobiologica (basato
non solo sulle conte delle particelle polliniche ma anche delle spore
fungine) sono diverse ed attengono alla diagnosi, alla prevenzione, al
controllo clinico, alla terapia dei pazienti allergici. Non bisogna
trascurare poi le applicazioni legate alla ricerca scientifica.
Nella diagnosi delle forme allergiche il monitoraggio
pollinico servirà per correlare le presenze polliniche con l'anamnesi del
paziente, inoltre per correlare le medesime alle risposte dei tests
diagnostici.
Per la prevenzione delle malattie in quanto dal
monitoraggio pollinico si potranno ricavare criteri di previsione di
fioritura. Questi saranno differenziati per zone geografiche e potranno
essere definiti, per zone e per diverso tipo di polline, solo dopo un
certo numero di anni di campionamento e con opportuna correlazione con i
dati meteo.
Per il controllo clinico la conoscenza delle
concentrazioni di determinati pollini potranno essere di aiuto per
valutare le variazioni di diversi parametri clinici e di laboratorio e per
la valutazione delle variazioni della sintomatologia dei pazienti.
Nel campo della terapia il monitoraggio pollinico sarà
utile guida ad un adeguato trattamento farmacologico ed una modulazione
dei dosaggi di immunoterapia specifica.
Nella ricerca il monitoraggio pollinico si è rivelato
fondamentale in corso di studi programmati sulle terapie farmacologiche o
d'immunoterapia, nelle pollinosi e nelle allergopatie respiratorie da
spore di miceti.
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