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Gonadi maschili o testicoli

I Testicoli

In numero di due, uno per lato, avvolti da involucri membranosi, detti invogli testicolari, i testicoli sono situati nell'interno di una tasca cutanea, lo scroto; tale posizione viene assunta soltanto nell'ultima parte della vita fetale, perchè solo allora i testicoli discendono lungo le pareti della cavità addominale per portarsi nella loro sede definitiva. In caso di arresto del processo di discesa si ha un'anomalia detta ectopia testicolre o criptorchidismo, che a seconda dei casi può essere mono- o bilaterale.
Nell'interno dello scroto ciascun testicolo è appeso al funicolo spermatico e fissato nella parte ventrale della borsa scrotale da un breve legamento, il legamento scrotale.
Da una sezione del testicolo si nota come il parenchima testicolare sia avvolto da una spessa tonaca biancastra, di natura connettivale, detta albuginea; l'involucro connettivale invia delle robuste propaggini lungo l'asse maggiore dell'organo; si costituisce in tal modo il mediastino del testicolo.
Dal mediastino si irradiano inoltre sottili sepimenti che raggiungono in vari punti l'albuginea, determinando una suddivisione in lobuli del parenchima. Nei lobuli testicolari sono situati canali dal decorso molto tortuoso, i tubuli seminiferi contorti, preposti alla produzione degli spermatozoi; lo spazio tra i canali è occupato da un tessuto connettivo interstiziale, che ha anche funzioni di ghiandola endocrina (ghiandola interstiziale del testicolo).
Nel tubulo seminifero si considerano:

  • una membrana basale, molto sottile, che delimita il canale nei confronti del tessuto interstiziale;
  • le cellule di Sertoli, alte, di forma poliedrica, si dipongono ad intervalli lungo il tubulo. Sono elementi a funzione trofica e contribuiscono alla secrezione del plasma testicolare che si trova nel lume dei tubuli seminiferi;
  • le cellule della linea seminale o cellule sessuali, distribuite in più strati negli intervalli esistenti tra le cellule di Sertoli; in esse si riconoscono le diverse fasi del processo di maturazione degli elementi sessuali (spermatogenesi).
Nello strato più periferico si trovano gli spermatogoni, elementi indifferenziati ed immaturi relativamente grandi, che presentano un'alta attività mitotica a partire dall'epoca della pubertà. Dagli spermatogoni si formano gli spermatociti, dai quali hanno origine gli spermatociti di II ordine (due da ogni spermatocita di I ordine) ed infine gli spermatidi (due per ogni spermatocita di II ordine), elementi che senza ulteriori divisioni si trasformano in spermatozoi. Durante le fasi di divisione degli spermatociti si verifica la riduzione a metà del corredo cromosomico del nucleo (meiosi).
Gli spermatozoi rappresentano le cellule sessuali maschili mature; sono cellule flagellate, aventi forma di lunghi filamenti; presentano:
  • una testa globosa, contenente il nucleo e scarso citoplasma,
  • un tratto intermedio o collo, breve e sottile, che contiene le formazioni centriolari e mitocondriali atte a determinare il movimento cellulare,
  • la coda, sottile e lunga.
Gli spermatozoi sono dotati di notevole mobilità che si attiva soltanto quando essi vengono a contatto, durante l'eiaculazione, con i secreti delle ghiandole annesse dell'apparato genitale maschile. Il movimento è di tipo ondulatorio, spingendo in avanti la testa dello spermatozoo, con velocità di 1.5 mm al minuto.
La spermatogenesi, cioè il passaggio da spermatogonio a spermatozoo, ha una durata di circa 40-60 giorni, variabile a seconda della specie. Tra i tubuli seminiferi esiste un connettivo interstiziale nel quale si trovano gruppi di cellule dotati di attività endocrina. Essi costituiscono la ghiandola interstiziale del testicolo, producono il testosterone, ormone che induce la formazione dei caratteri sessuali maschili primari e secondari. L'attività della ghiandola interstiziale del testicolo è regolata da un ormone gonadotropo dell'ipofisi anteriore detto ICSH (ormone stimolante le cellule interstiziali).
Al testicolo arriva sangue arterioso tramite l'Arteria testicolare, ramo terminale dell'Arteria spermatica interna. Le vene sono rappresentate dalle Vene testicolari, le quali uscendo, costituiscono delle anse; al complesso venoso che così si forma lungo il cordone spermatico si dà il nome di plesso pampiniforme; esso confluisce poi nella vena spermatica interna.
I nervi sono di natura simpatica e prendono origine dal plesso spermatico che circonda l'Arteria testicolare.

Le vie seminifere intratesticolari

I tubuli seminiferi contorti di ciascun lobulo confluiscono in un breve canale rettilineo, il tubulo retto; i vari tubuli retti terminano nella rete testis, sistema di piccoli canali anastomizzati tra loro e situati nel mediastino del testicolo. Tubuli e rete testis hanno struttura relativamente semplice, sono costituiti solo da una parete epiteliale, formata da cellule cubiche o prismatiche disposte su un unico strato, circoscritta da una membrana basale. Dorsalmente al testicolo la rete testis è in rapporto con l'epididimo mediante dei canali, i coni vascolosi o tuboli efferenti.

Lo Scroto e Invogli testicolari

Lo scroto costituisce una borsa cutanea destinata ad accogliere i testicoli e la parte iniziale delle vie spermatiche. Nel cane esso è situato tra le cosce.
Si descrivono:
  • una parte dorsale ristretta, detta radice scrotale;
  • una parte ventrale o fondo, avente forma ovoidale;
  • un setto scrotale, suddivide completamente la cavità dello scroto in due logge scrotali, una per ciascun testicolo.
Alla costruzione dello scroto partecipano:
  1. la pelle, di solito di colore roseo; il rivestimento pilifero è scarso;
  2. il dartos, rappresenta il sottocute dell'addome, e contiene fibre elastiche; forma il setto scrotale, il quale dorsalmente si continua dapprima sulle faccie laterali del pene poi si fissa sul pube per formare il legamento fundiforme (legamento sospensore).
Lo Sperma

Lo sperma o liquido seminale rappresenta il prodotto dell'attività dei testicoli e delle varie ghiandole annesse all'apparato genitale maschile; esso, nel momento dell'eiaculazione, presenta i caratteri di un liquido gelatinoso, bianchiccio, con pH lievemente alcalino.
Nello sperma si considerano due costituenti:
  1. la parte liquida, formata dai secreti delle vie genitali e delle ghiandole annesse;
  2. gli elementi morfologici, rappresentati principalmente dagli spermatozoi; in numero assai scarso presenta linfociti e cellule epiteliali di sfaldamento dei vari tratti dell'apparato genitale.

a cura di Sara Dioguardi
Bibliografia: Appunti Anatomia; Anatomia e Fisiologia degli animali domestici, utet

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