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Apparato muscolare

I muscoli sono organi che hanno la capacità di contrarsi, cioè di diminuire la loro lunghezza in seguito ad uno stimolo. Vengono distinti in volontari e involontari a seconda che si contraggano o no sotto l’influenza della volontà. L’insieme dei muscoli volontari costituisce l’Apparato o Sistema Muscolare. L’insieme dei muscoli involontari, ad eccezione della parete cardiaca che viene considerata a parte, formano invece la Muscolatura Liscia dei vasi e degli organi viscerali.
Ciascun muscolo volontario comprende due parti strutturalmente e funzionalmente distinte:

  1. una contrattile, detta corpo muscolare, risulta formata in prevalenza da fibre muscolari striate;
  2. una inestensibile e di natura fibrosa, è rappresentata dai tendini o dalle aponeurosi, che collegano il corpo muscolare con lo scheletro o con i piani profondi della cute.
In rapporto al loro modo di inserzione i muscoli vengono suddivisi in:
  • Muscoli Cutanei o Pellicciai, quando originano o terminano nel connettivo sottocutaneo;
  • Muscoli Scheletrici, se si mettono in rapporto con le ossa.
In base alla forma si distinguono:
  • Muscoli lunghi, fusiformi o nastriformi;
  • Muscoli larghi, di aspetto laminare con contorno per lo più quadrato o rettangolare;
  • Muscoli corti, di limitata lunghezza e forma varia;
  • Muscoli orbicolari o sfinteri, sono muscoli corti che circoscrivono aperture disponendosi ad anello.
Esistono anche diverse modalità di rapporti tra la parete muscolare e la parete tendinea: in alcuni casi il tendine ha forma cilindrica e penetra assialmente nel corpo muscolare, in altri lo riveste a cono o soltanto su un lato; esistono inoltre muscoli che hanno due o più corpi muscolari. Si distinguono perciò:
  • Muscoli bipennati o pennati se il tendine penetra assialmente da una estremità del corpo muscolare mentre l’altra estremità è circondata dal tendine opposto;
  • Muscoli unipennati o semipennati, se le fibre muscolari si intersecano obliquamente sui due tendini, ciascuno dei quali riveste un lato del corpo muscolare;
  • Muscoli pluripennati, se esistono due o più porzioni pennate della parte muscolare;
  • Muscoli poligastrici, se vi sono due o più corpi muscolari uniti tra loro da porzioni tendinee.
Con la denominazione di inserzione d’origine e di inserzione terminale si intendono di norma le due inserzioni opposte del muscolo; allo stesso modo si distingue il tendine di origine e il tendine terminale. Il muscolo origina a volte con due o più capi ciascuno dei quali possiede un tendine proprio, si parla quindi di muscolo bicipite o tricipite o quadricipite, a seconda del numero dei capi di origine.

La vascolarizzazione è molto più abbondante nel muscolo rispetto alla parte tendinea che risulta essere scarsa.
Ai muscoli arrivano:
  • Fibre nervose sensitive, mediante recettori che raccolgono stimoli relativi al senso muscolare e li trasmettono ai centri nervosi;
  • Fibre nervose motrici somatiche, portano eccitamenti dai centri nervosi ai muscoli;
  • Fibre nervose simpatiche, sono destinate ai vasi sanguiniferi.
-> L'Unità Motoria: è l’insieme delle fibre muscolari striate innervate da una sola fibra nervosa.

Gli organi annessi ai muscoli servono per facilitare il movimento dovuto alla contrazione muscolare; ne fanno parte:
  • le fasce muscolari, membrane fibrose biancastre che rivestono i muscoli o i gruppi muscolari;
  • le guaine fibrose tendinee, formazioni fibrose laminari che si dispongono ad arco fissandosi sulle ossa; si costituiscono così canali nei quali decorrono i tendini, i quali servono a mantenere i tendini aderenti ai piani ossei;
  • le guaine sinoviali tendinee, sottili membrane che circondano i tendini in corrispondenza delle guaine fibrosa. Servono per favorire lo scorrimento dei tendini e ricordano per la loro struttura le membrane sinoviali articolari; presentano due foglietti addossati che scivolano l’uno sull’altro:
    • quello interno, foglietto viscerale, riveste il tendine;
    • quello esterno, foglietto parietale, tappezza internamente il canale osteo-fibroso.
    I due foglietti si riuniscono alle due estremità delimitando una piccola cavità contenente una scarsa quantità di liquido simile alla sinovia articolare.
-> Mesotendine: indica le zone ristrette di unione esistenti tra i due foglietti e che servono per il passaggio di esili vasi dalla guaina fibrosa esterna al tendine.

Le borse sinoviali (borse mucose, borse sierose), costituite da piccole cavità ripiene di liquido simile a sinovia, si interpongono tra tendini e muscoli e tra tendini e pelle.

Composizione chimica del corpo muscolare

Il muscolo striato contiene in media:
  • 75% di acqua
  • 20% di proteine
  • il restante 5% di glucidi, lipidi e sostanze minerali.
I costituenti organici più importanti sono rappresentati dalle frazioni proteiche:
  • frazione albuminoidea, miogeno, miscuglio di protidi;
  • frazione globulinica, globulina e mioglobina del sarcoplasma;
  • frazione raggruppante l’actina e la miosina, che rappresentano le proteine contrattili del tessuto muscolare.
-> I Glucidi formano la riserva energetica del muscolo; il principale è il glicogeno.

-> Nella fibra muscolare i minerali che prevalgono sono i sali di potassio; mentre nei liquidi interstiziali sono più abbondanti i sali di sodio; sono pure presenti ioni di calcio e di magnesio.

a cura di Sara Dioguardi
Bibliografia: Appunti Anatomia; Anatomia e Fisiologia degli animali domestici, utet

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