Articolo di Salvatore Marletta

( "Dino di Viscalori" - foto: www.viscalori.it )

Cari amici cinofili, mi hanno chiesto di scrivere qualcosa sulla razza che allevo, prima però devo fare una premessa lunga 30 anni.

Infatti per 30 anni ho allevato con amore e passione il mastino napoletano con l’affisso “di Viscalori”, sottolineo amore e passione perché per allevare questa difficile razza c’è ne vuole tanta. Una delle più belle razze esistenti al mondo ma con tanti problemi che quanto prima, per il bene della razza, devono essere risolti in modo drastico se non si vuole il definitivo peggioramento fisiologico di questo magnifico monumento della cinofilia italiana.

Dopo 30 anni, ottenendo buoni successi, ho avuto più che altro una stanchezza mentale dovuta sopratuto alla breve vita che hanno i mastini; il vedere spegnersi troppo presto soggetti che avrebbero fatto tanto per il miglioramento della razza e l’affetto che mi veniva a mancare mi ha portato alla decisione di smettere di allevare il mastino.

( "Pasquale di Viscalori" - foto: www.viscalori.it )

E’ stato per caso l’incontro con il bassotto a pelo duro, soprattutto merito di mia moglie Daniela.

La sua rusticità, la sua forza vitale, il suo temperamento da piccolo mastino pur essendo tascabile, mi ha folgorato. Così sono entrato nel mondo del bassotto a pelo duro e sto vivendo un nuovo rapporto col “cane”. Infatti il mastino era impossibile da  tenere in casa, il bassotto invece vive in simbiosi con me.  La sera è bellissimo stare seduto in poltrona con 3 – 4 bassotti sulle gambe, una sensazione che non ho avevo mai provato, una nuova giovinezza cinofila.  Ed è così che il bassotto a pelo duro, allevo solo i nani e kaninchen, è entrato definitivamente nella mia vita sostituendo a pieno il mastino.

 Cari saluti,                             Marletta Salvarore