Mastino napoletano e Poteri pubblici
a cura di Philippe le Nours, mastinaro francese
Da una decina d’anni l’aspirazione ad una sicurezza la
più larga possibile resta una delle rivendicazioni principali in Europa.
La sensazione d’insicurezza è stata con cognizione di causa mantenuta da
certi politici che avevano probabilmente l’intenzione di conquistare nuovi
voti arrogandosi il monopolio della sicurezza.
E’ così che i nostri cani sono stati presi a bersaglio.
Alcune razze considerate pericolose hanno allora subito i fulmini « facili »
di uomini politici che hanno preferito l’azione rapida e semplice al
trattamento approfondito del problema.
In numerosi paesi è stato decretato che certe razze erano pericolose quindi
il possesso di questi cani andava regolamentato secondo criteri più o meno
severi.
All’ inizio del 1999 La Francia ha varato una legge sui cani cosiddetti
pericolosi, legge che non avrà convinto i suoi promotori e la loro base
elettorale.
A quell’ epoca si trattava di integrare il nostro antico e tanto simpatico
mastino napoletano nel campo d’applicazione della legge con tutte le
conseguenze provocate.
L’azione e il buon senso hanno finalmente avuto la meglio. Bisogna dire
che la nostra razza rustica non ha mai fatto parlare di sé sul nostro
territorio.
In Svizzera, più particolarmente nel cantone del Valais, il mastino
napoletano è veramente « persona non grata » come altre undici
razze e questo dal primo gennaio 2006.
Il governo « valesiano » ha semplicemente deciso di vietare la
detenzione di 12 razze che considera pericolose allo scopo di provocare una
presa di decisione identica al livello federale perché il consenso sia
imperativo in modo che i cantoni non abbiano una propria lista di razze
proibite.
Attualmente delle disposizioni transitorie sono attuate. Prossimamente i
cani in questione verranno sottoposti a una perizia allo scopo di valutare
il loro comportamento e le loro condizioni di detenzione. Una licenza di
detentore di cani di grande statura sarebbe attualmente esaminata.
In Italia, culla della razza, il mastino napoletano non fa più parte delle
razze pericolose definite dal decreto Sirchia.
Secondo un comunicato della S.A.M.N. (l’organo ufficiale della razza in
Italia) questo successo va spiegato nell’ azione svolta dall’ avvocato
Carlo Abbate che ha saputo dimostrare il carattere infondato del
provvedimento iniziale. La S.A.M.N. sottolinea che questa decisione fa
giustizia a una razza di origine antica e pura che non è stata selezionata
nello scopo di fare un cane pericoloso mediante incroci che ne avrebbero
favorito l’aggressività.
Nulla è mai dato per scontato e un effetto di contagio resta possibile.
Bisogna quindi restare prudenti e sapere convincere per evitare le paure.
Philippe Le Nours, mastinaro francese
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