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la storia di Calì
di Emilio Roggero
Si chiamava Calì, una femmina anche lei equilibrata e molto brava. La sua prima
cucciolata l'ha fatta con un campione del mondo indicatomi dal Dott. Pezzano e partorì 12 cuccioli (6 maschi e 6 femmine) tutti viventi.
Sul cancello del mio giardino apparvero 6 fiocchi rosa e 6 fiocchi celesti e la gente che passava mi suonava per avere spiegazioni.
Partorì nell'allevamento di provenienza. Allevamento dei Sauli Grimaldi dove era nata.
Dieci giorni prima del parto la portai da questi amici carissimi i quali con una cura attentissima. la seguirono fino al parto. Naturalmente io ero come un padre che sta per avere un figlio e non potendo più resistere chiesi all'allevatore di poterla vedere. Con un
po' di timore dato il suo stato di mamma, mi disse di andare a vederla. Io mi sedetti fuori la saletta parto, in giardino ed appena la
canina uscì per i suoi bisogni, io la chiamai.
Pensando adesso mi creda, sign. Vinattieri, mi vengono ancora le lacrime agli occhi. Come mi vide, si precipitò verso di me perdendo la pipì e mi abbracciò piangendo come un bambino.
Mi teneva le zampe strette al collo come per non lasciarmi. Mi leccava il volto e perdeva il latte.
Poi ad un tratto, in cortile entro una macchina con dei clienti, per vedere una cucciolata di un mese.
Fortunatamente entrarono da una strada che si trovava sopra il prato dove eravamo io e Calì.
Al vedere degli estranei, divenne furiosa. Abbaiava e ringhiava in un modo che anche io mi spaventai. Si avventò con una ferocia inaudita verso il muro che divideva la strada col prato. Sbavando con tutto il pelo dritto avrebbe veramente fatto del male se fosse venuta in contatto con quelle persone. Ma appena la richiamai, continuando a ringhiare si butto al mio collo continuando a leccarmi. Poi ad un tratto senti guaire i cuccioli. Si precipitò nel recinto ed iniziò ad allattarli. Certo che per Lei che è allevatore, una cosa del genere non la meraviglia, me per me è stata una situazione quasi irreale. Poi sono entrato anche io nel piccolo recinto dove aveva partorito. Presi i cuccioli in mano e lei mi guardava con apprensione senza assolutamente impedirmelo, anzi sembrava che mi dicesse "vedi come sono belli i miei figli?" ma appena li lasciavo immediatamente li leccava come per purificarli.
a cura di Emilio Roggero
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