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Il cane, amico dell'uomo

portami in vacanza

Senza ombra di dubbio il cane è il miglior amico dell'uomo, ma non possiamo affermare che l'uomo è il migliore amico del cane. A fronte di una fedeltà senza limiti, l'uomo non riserva, molte volte, un trattamento rispettoso al suo fedele compagno.

L'abbandono estivo, prima della vacanza e lo stato miserevole di alcuni canili, non rendono giustizia all'affetto che i quadrupedi ogni giorno ci dedicano.

Il loro aiuto psicologico, confermato dal alcune ricerche, è un serbatoio di forza per chi affronta la vita stressante di ogni giorno. La pet-therapy, effettuata con gli amici cani stimola delle emozioni che non fanno altro che sollecitare il recupero psicofisico.

Si stenta a capire, come sia possibile prendere un cucciolo, accoglierlo in casa, riempirlo di attenzioni e poi prima della vacanza, disfarsene.

Il cane è un impegno quotidiano; si fa fatica a pensare che nel momento in cui si accoglie il cane in casa non ci sia consapevolezza di quello che  tale impegno comporterà.
 Sembra chiaro che la "sottoscrizione morale" di tale impegno per molti non ha validità, ma è solo un evidente segno di irresponsabilità.

All'estero, ma anche in Italia, ci sono moltissimi luoghi di soggiorno che accolgono volentieri i nostri amici a quattro zampe; è certamente indispensabile educare il cane ma è necessario anche un comportamento civile dei padroni.

La soluzione di portarli con sé, è la migliore, il cane non si sente abbandonato e noi continuiamo ad averlo al nostro fianco. Ma se proprio non possiamo portarlo, non si dovrebbero avere problemi a trovare qualcuno nella cerchia di parenti o amici disposti a tenerlo per il breve periodo di assenza.

Se anche questa opzione non è praticabile, si può ricorrere al servizio a pagamento di dog-sitter in apposite strutture, da selezionare con attenzione perché dovranno prendersi cura di un membro aggiunta della nostra, seppur strana, famiglia.

Il sacrificio incondizionato dei nostri amici è senza esitazioni un riferimento per la nostra vita quotidiana.
Loro non ci abbandonano, sono legati a noi da un legame emotivo-sensoriale fortissimo; quando ci allontaniamo da casa ci guardano con velata tristezza, ma quando torniamo a casa la loro gioia si fa notare, saltano, abbaiono e ci invitano a giocare.

Saper amare, aver cuore è una caratteristica della specie "uomo", è solo che a volte lo si dimentica. Voler bene agli animali è un utile esercizio anche per amare gli altri membri della stessa specie.

tratto da: www.citizenreport.rai.it - 11 febbraio 2010

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