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Come proteggere i
nostri animali dai botti di Capodanno
a cura di Adriana Silvestro
Come proteggere i nostri animali, sperando che la legge
presto ne proibisca l'uso. Migliaia di animali muoiono ogni anno durante la
notte di san Silvestro. La nostra "festa" si trasforma nel loro
inferno, senza virgolette ...
Eccolo il primo botto, prima della mezzanotte in genere.
Annuncia la fragorosa "guerra" che seguirà di lì a poco. I miei
gatti saltano su, fanno qualche passo, poi si immobilizzano, le orecchie
tese, gli occhi spalancati.
Fissano il vuoto. Qualcuno corre sotto al letto o si infila in un cassetto e
resta lì per ore. Non so cosa darei per rallentare il battito di loro
cuoricini. Ma non posso. Il mio cane ha un'altra reazione: corre per tutta
la casa, abbaiando verso le finestre, cioè "al nemico",
invisibile, ma tanto violento e minaccioso. Mi guardano, a tratti, come se
cercassero una "spiegazione", che però non posso dargli.
In realtà io non so perché i miei simili perpetuino l'odiosa usanza di
sparare i botti durante la notte di Capodanno. Penso spesso che l'impiego di
tali festeggiamenti "esplosivi" non rappresenti altro che la
grottesca simulazione del prorompere di una gioia ed una voglia di vivere
che gli esseri umani nel proprio intimo non possiedono affatto. Gioia e
voglia di vivere che invece gli animali hanno. Loro, infatti, non disturbano
nessuno. Ai miei occhi gli animali hanno una qualità, di cui il più delle
volte noi esseri umani siamo privi: la grazia.
Sono oltre 40 milioni gli animali che vivono in Italia, tra cani e gatti
padronali (15 milioni) ed animali di allevamento e utilizzati nello sport.
Poi ci sono gli animali selvatici. Per tutti loro la nostra
"fragorosa" e pirotecnica festa di capodanno si tramuta in un
lungo incubo da cui non possono fuggire e per il quale si feriscono, si
perdono o muoiono proprio nel tentativo di cercare uno scampo: la fuga è la
loro difesa istintiva. Ma dove rifugiarsi, se l'inferno durante quella notte
è ovunque?
L'udito di un cane o di un gatto è molto più sviluppato del nostro, quindi
è difficile immaginare il panico che si scatena dentro di loro mentre noi
brindiamo al nostro "felice anno nuovo". Per cercare di
comprenderlo, dovremmo immaginare di correre su un terreno minato,
circondati da esplosioni continue di bombe intorno a noi, senza sapere
quando tale inferno finirà. Ad un animale non puoi spiegare che questo
inferno è la nostra festa! Così cani e gatti fuggono all'impazzata,
cercando un riparo che non esiste.
In Italia migliaia di cani e gatti muoiono a causa dei botti: alcuni vengono
investiti, altri sono colpiti dagli stessi esplosivi. Altri ancora si
smarriscono, perché perdono il senso dell'orientamento. Gli uccelli in
gabbia cercando di uscire, ma sbattono ripetutamente contro le grate,
impazziti per il terrore, e spesso muoiono. Lo stesso accade agli uccelli
liberi, che urtano contro palazzi, pali, auto ecc. . A volte cani e gatti si
lanciano nel vuoto e i cani legati si strangolano nel tentativo di
liberarsi. Le loro sono tutte reazioni istintive al panico, aggravate dal
fatto che è notte e la visibilità è ridotta.
Per gli animali che vivono liberi non si può fare molto. Si possono però
preventivamente proteggere i cani di quartiere, quelli che, correndo a
perdifiato da una strada all'altra, si perdono più spesso degli altri; gli
si può trovare un riparo al chiuso almeno per questa orribile notte.
Per gli animali che vivono con noi, ecco alcuni consigli utili a rendergli
la "notte dei botti", se non felice è impossibile- almeno non
eccessivamente traumatica:
- Se il cane o il gatto abitualmente vivono all'aperto, bisogna portarli in
casa o comunque in un luogo chiuso
- Non tenere assolutamente i cani legati a corde o a catene!
- Tenere i cani ed i gatti in una stanza il più riparata possibile, in
garage o in cantina. Chiudere le finestre e le aperture verso l'esterno.
- Abbassare le tapparelle di quella stanza o locale in modo tale da evitare
al cane o al gatto di vedere i bagliori dei fuochi, perché il vederli
amplifica la loro paura
- Provvedere a che in quella stanza o locale ci sia un posticino dove
possano nascondersi ulteriormente e con facilità (dietro ad un divano,
sotto al letto, sotto ad un mobile alto ecc.)
- Se si nascondono, bisogna lasciarli tranquilli e non cercare di
"stanarli".
- Rimanere in ogni caso molto calmi, come se nulla stesse accadendo. La
parola d'ordine è: non drammatizzare, anzi .. sdrammatizzare al massimo!
Una buona idea, per esempio, sarebbe quella di mettersi a giocare con loro,
a palla (con il cane) e con un nastro (con il gatto) ...
- Non guardarli e non fare caso a loro, se si mostrano agitati. Rassicurarli
non servirà a nulla, anzi aumenterà in loro la sensazione che
"qualcosa di molto grave sta davvero accadendo!" - Se si passa la
notte di Capodanno fuori, bisogna far entrare tutti gli animali all'interno
dell'abitazione, chiudere le finestre e le tapparelle, lasciare una radio o
il televisore accesi, così come qualche luce.
- Se si conosce già la reazione di grande spavento e di ansietà dei propri
pet o se si ha un cane o gatto anziano o cardiopatico, si dovrebbe chiedere
consiglio al veterinario e farsi prescrivere eventualmente un ansiolitico.
NOTA. La LAV (Lega Antivivisezione), oltre a fare appello a tutti i
cittadini affinché non usino petardi e botti, ha proposto ai Comuni
italiani di emanare un'ordinanza -scaricabile dal sito dell'Associazione-
che ne vieti l'utilizzo. Alcuni sindaci l'hanno applicata nei propri comuni.
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