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L'ausiliare su misura
a cura di Andrea Mariani
L'ausiliare su misura dal mio punto di vista.
Sarebbe del tutto banale se io vi dicessi di scegliere un setter inglese. La
scelta del proprio ausiliare dipende soprattutto dallo stile di caccia di
ognuno di noi. Il nostro cane deve essere come noi lo vogliamo e soprattutto
deve avere le caratteristiche adatte a quel tipo di caccia.
Non stiamo dietro alle mode e non facciamo delle scelte sbagliate soltanto
per sentirci alla pari del compagno che possiede un altra razza. Il pointer,
il bracco italiano, il breton, il kurzaar, il setter irlandese, il setter
gordon, lo spinone, il setter inglese, il bracco tedesco, ecc..., sono tutti
utilissimi cani da ferma, ma sostanzialmente molto diversi. Le varianti da
considerare per selezionare correttamente e non pentirsi sono tante e
dovremmo valutarle attentamente. La conformazione del terreno dove andremo a
caccia è tra le prime cose da valutare oltre alla specialità che si
preferisce. Terreni aperti, scarsi di vegetazione come l'alta montagna, la
pianura e la collina aperta, priva di folta vegetazione richiede l'ausilio
di un cane inglese, veloce, avventatore, prudente e deciso nella ferma, il
pointer ad esempio, oppure il setter inglese; prenderei in considerazione
anche il bracco tedesco che nei tempi moderni è quasi un pointer con
delle aperture più strette. Ciò che dico sono mie semplici opinioni e non
dei dati accertati dagli standard. Sono consigli che mi sento di dare dopo
tanti anni di caccia col cane da ferma, ma senza la presunzione di saperne
più degli altri. Non è vero che il breton è un cane da riporto o un
riportatore esclusivo. Il breton è un cane da ferma a tutti gli effetti,
veloce, cattivo e avido, instancabile cercatore nel bosco, anche il più
fitto, ed è soprattutto un fermatore eccellente. Spesso è anche un buon
riportatore, ma aver scelto questa razza solo perché riporta bene é
umiliante e denigrante per la razza stessa. Lo vedrei adatto a cacciatori
che amano cacciare fagiani e beccacce nel bosco fitto ed anche a quaglie
negli incolti, nei medicai e nelle stoppie e che non desiderano avere cani
fuori mano e spesso poco in vista, quali potrebbero essere gli inglesi. Il
bracco tedesco è un ottimo cane da caccia con caratteristiche molto
spiccate sulla selvaggina di pianura e media montagna, in territori misti di
bosco e radure. Grande fermatore, esprime la sua passione nella continuità
della cerca e nel lavoro minuzioso ed efficace con aperture spesso ampie e
rientri non troppo frequenti. Con la sua testa sempre molto alta sa
esplorare il terreno senza indugi ed insicurezze. E' un cane molto dinamico
ma, a mio avviso, un po' duro nell'addestramento, grande riportatore e
recuperatore. Personalmante non mi piacciono quei soggetti di grande
stazza che risulteranno lenti e con poco fondo.
La sua ferma completamente in piedi è sicura e stabile, spesso
accosta la selvaggina lentamente seguendola in guidata anche per lunghi
tratti. Il suo pelo raso lo rende molto efficace con il caldo estremo,
ma anche con il freddo si difende bene. Lo spinone e il bracco italiano non
sono cani molto popolari, ma sono validissimi cani da caccia molto
collegati, intelligenti ed efficaci. Non ne ho mai posseduto uno ne mai ci
ho cacciato, quindi non mi sento di dare giudizi, tanto meno consigli, ma so
soltanto che chi ne possiede uno, se lo tiene ben stretto e non lo
cambierebbe mai con un'altra razza. Di solito chi possiede queste razze è
un cacciatore che ama una cerca tranquilla, senza pause ma molto collegata e
con l'ausiliare sempre in vista, siano essi terreni sporchi o aperti. E' una
caccia molto efficace, anche se il terreno che si riesce ad esplorare sarà
sempre minore di quello esplorato dagli inglesi. Grandi riportatori ed
ottimi fermatori saranno sempre in mano al conduttore ed a portata di
fischietto. Il pointer è una macchina insuperabile, con un motore
invincibile ed una cattiveria che nessun altro cane da caccia esprime.
Antichissimo cane da ferma richiesto da coloro che cercano soggetti di
grande esplorazione, con ottimo naso e ferma stabile e sicura. Non esiste
terreno dove esso non possa cacciare, se non nelle paludi e negli acquitrini
profondi dove si ridurrebbero tutte le sue qualità. La sua rabbia lo porta
lontano su qualunque tipo di terreno, anche se l'alta montagna e la campagna
aperta sono i territori dove meglio si esprime. Il suo pelo raso lo aiuta
molto con il caldo e lo difende più di altri cani da forasacchi ed altre
spighe che si infilano nel lungo pelo dei cani e poi nella pelle. Grande
avventatore, starnista per eccellenza ma efficace a coturnici, quaglie e
beccacce. Non ne ho mai posseduto uno e forse mai ne possiederò, ma ne ho
visti tanti ed ho cacciato spesso anche con loro. Se il pointer c'è,
difficilmente riesci a pretendere di più, ma di pointers, veri cacciatori e
grandi rappresentanti della loro nobile razza ce ne sono davvero pochi in
giro. Forse per la sua grande esuberanza che spesso richiede un lungo e duro
periodo di addestramento, o forse per la sua fama di cercatore solitario e
sempre molto distante, scoraggia molti cacciatori che amano una caccia più
tranquilla. Il pointer è un cane che ha bisogno di essere abituato a
rispettare il suo conduttore e ad essere più collegato, ma per la caccia
non ha bisogno di insegnamenti, ha tutto nel DNA e sempre lo trasmetterà
alla sua prole. Il cacciatore che possiede un vero pointer, potenzialmente
è più avvantaggiato degli altri e se io non preferisco cacciare con questa
razza così affascinante, devo riconoscere la sua superiorità sul terreno
rispetto alle altre, purché si parli di pointers con la P maiuscola dei
quali in giro ahimè ben pochi ne ho visti. Non mi rimane difficile
raccontarvi cosa c'è di bello nel cacciare con un setter inglese, ma sono
troppo di parte e non vorrei esagerare nella descrizione e se lo faccio
chiedo in anticipo scusa a tutti. Chi ama la natura, gli animali e la
solitudine non può essere privo di un setter inglese. Lui riempie la tua
giornata di caccia, anche la più difficile la più impegnativa la più
improbabile. E' un cane molto bello ed elegante, la sua psiche lo
porta sempre distante, ma lo fa per il suo capobranco e mai si permetterà
di mostrarsi infedele a caccia tanto meno nella vita. Voglio permettermi di
dire che è il cane più intelligente di tutta la categoria e questo
requisito è talmente fissato nella sua razza che lo rende il cane da ferma
più usato dagli italiani. E' il cane più versatile che esista, tutta la
caccia è la sua specialità, basterà chiedergli quello che si vuole da lui
e lui lo farà. Quando non si riesce a farglielo capire, è perché gli è
stato spiegato male.
Non mi dilungo nei dettagli che farò in altra occasione, ma sento di voler
esprimere che il setter inglese è un eccellente cane da caccia ed un ottimo
amico nella vita. Il setter gordon è una razza che conosco solo nei libri
ed anche avendo cacciato in Scozia, sua patria natale, non ne ho mai
incontrato uno. Non do un parere, pur sapendo che è un cane potente, con il
quale si caccia molto bene ed in armonia. Beato a chi possiede un setter
irlandese, perché accarezzare un pelo così bello e fluente è il massimo
per chi ama i cani. A caccia si è perso nel tempo e nella selezione ed
ormai pochi ne possiedono uno usandolo a caccia. Le donne spesso amano
questa razza, ma soprattutto perché è bella ed intelligente. In Irlanda
sua patria di origine non ne ho mai visto uno.
Scritto da Andrea Mariani
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