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Gli "Allevatori Virtuali"

a cura di Federico Vinattieri

Ho voluto scrivere queste righe (anzi, ne ho sentito il bisogno), per rendere pubbliche alcune mie considerazioni attinenti alla attualità del mondo della cinofilia; mondo a me fin troppo familiare e di cui oramai non potrei più fare a meno.
Nessuno può smentire quel che è evidente, e cioè che i social network oggi dominano il panorama della rete e che facebook sia divenuto la più grande "calamita" di utenti di internet.
Una volta internet era Google, oggi internet è Facebook.
Come successo in quasi tutti gli ambiti sportivi e commerciali, anche la cinofilia è stata sopraffatta e estremamente condizionata dall'avvento di questo fenomeno inarrestabile e in continua ascesa. Imprese, Negozi, Liberi professionisti... lo sapete, ci sono tutti... nessuno escluso. Oggi in pratica non esiste cinofilo che non sia presente su Facebook.

La rete si sa, ha delle potenzialità incredibili... è un'arma potente e anche magica, in grado di far emergere in un attimo persone che fino al giorno prima erano sconosciute e che non hanno alcun merito sostanziale. Chiunque può diventare chiunque... Nessuno è controllato; identità, curriculum e palmares possono essere inventati e soprattutto esasperati fino a crearsi un'aura di onnipotenza unanime, che nessuno osa obbiettare.... è all'ordine del giorno, e vi è una sorta di silenzio assenso da parte di tutti.
Questo è il caso di persone che dall'oggi al domani, con nessun requisito, nessun passato, nessun merito, nessuna esperienza, nessun trascorso sul campo, nessuna preparazione, possano denominarsi con un termine che non dovrebbe mai essere usato alla leggera: "ALLEVATORI".

Allevatori?!?! Ma sapete cosa significa questo termine? Allevare non è una semplice pratica, allevare non è giocare a fare Dio, allevare non è mettere insieme un maschio e una femmina, allevare è un concetto differente.
Allevatori non si nasce, si diventa... Nessuno, ha il diritto di improvvisarsi allevatore. C'è un tirocinio da fare... un tirocinio più o meno lungo, e ciò dipende dalle capacità di apprendimento di un individuo. Ecco la magia di Facebook..... ecco quale sia l'incredibile innovazione che ha letteralmente disintegrato allevatori veramente capaci che non hanno saputo sfruttare questo Social. Con questo strumento si può divenire allevatori dall'oggi al domani, sfruttando e manipolando a piacimento la propria immagine, e facendo convergere su di sé, con l'astuzia, con la pubblicità e talvolta anche con l'inganno e la sfrontatezza, persone inconsapevoli, le quali attratte dalla falsa esperienza, seguono persone che di esperienza non ne hanno, e che possono aimé anche fornire informazioni errate e lontane dalla realtà dei fatti.
Mi capita ogni giorno di veder nascere allevatori dal nulla... Non dubito che molti di essi siano spinti da passione vera, ma ciò non toglie che non si può auto-definirsi allevatori quando si possiede sono uno o pochi soggetti acquistati e soprattutto quando non si è mai avuto ancora modo di fare almeno una cucciolata.
Come più volte ho scritto in passato, vi è stato un cambiamento radicale nella cinofilia dovuto a questo fenomeno. Ho visto e conosciuto allevatori anziani, di fama mondiale e di esperienza pluridecennale, costretti a cessare il loro lavoro di selezione, perché non avvezzi all'uso del computer e quindi sopraffatti da giovani più scaltri.
In ogni modo il vero allevatore non si vede in rete, ma nel ring.
Una volta vincere in esposizione contava molto, anche per ragioni di mercato, ora questo aspetto è cessato, poiché la vetrina virtuale del sito internet o del profilo FB dell'allevamento è divenuta più importante che quella reale di soggetti che vincono competizioni cinotecniche a livello internazionale. Vi è l'inflazione di esperti in rete.... tutti esperti, tutti interpreti di quel mondo che fanno sembrare di una facilità estrema, ma che in realtà è pieno di incognite, di sfaccettature, di note dolenti che solo l'esperienza e gli anni trascorsi in allevamento, a patire, a far sacrifici, a osservare, a seguire i propri soggetti e le proprie cucciolate, possano forgiare un vero allevatore. Questo termine implica un'esperienza e delle conoscenze che si apprendono con gli anni, per cui non posso fare a meno di esternare la mia indignazione nei confronti di coloro che, sfruttando i Social, siano emersi con una tale facilità da rendere ridicola la categoria degli allevatori. Come se, per fare un paragone, nella Nazionale di calcio italiana, potessero giocare dei ragazzini che hanno frequentato un corso estivo di "tiro al pallone" .. questo rende l'idea.

Possedere un cane non significa allevare quella razza..... questo sembra un concetto semplice da capire, ma per assurdo, vi assicuro, per molte persone non è così.
Si sente spesso associare la parola "allevare" con la parola "genetica", ma allevare non è solo genetica, allevare è "programmare", allevare è "valutare", allevare è soprattutto "scegliere". La "scelta del migliore", questo è il riassunto di "selezionare".
Non si sente più parlare da anni di "Concetto di Tipo", nozione che dovrebbe esser sempre chiara nella mente di un cinofilo, concetto che deve martellare nella testa perennemente e che niente può far mutare, talvolta anche facendo scelte avventate e non da tutti comprensibili.
Quante volte capita di aprire facebook e di imbattersi su profili sui quali è ormai normale condividere polemiche e insulti?.... Succede praticamente sempre.
Ancora vi sono persone che credono fermamente che parlando male di altri allevamenti viene messo in bella luce il proprio.... Inutile dire che non è così. Il mondo del web si divide in due grandi categorie di 
utenti: quelli che pensano prima di scrivere, e quelli che scrivono prima di pensare, e purtroppo la seconda categoria è molto più vasta della prima.


Per certi utenti, che si auto-definiscono allevatori pur non essendolo, è divenuto il passatempo quotidiano gettare fango su altri allevatori, oppure rendere pubblico azioni e metodi, distorcendo la realtà a loro piacimento. La cosa veramente strana è che questi personaggi non hanno mai il coraggio di indicare nome e cognome della persona a cui si rivolgono nel post provocatorio che pubblicano sul loro diario. Non trovo niente di strano nel leggere critiche e commenti.... dopo tutto siamo in democrazia, ma almeno abbiate il coraggio di scrivere a chi è diretta l'accusa, altrimenti è facile nascondersi dietro un insulto generico. Noi allevatori con affisso, presenti nel registro allevatori E.N.C.I., siamo stati obbligati anni fa dall'Ente nazionale a firmare un codice etico di comportamento, che abbiamo tutti accettato e sottoscritto. Se ritenete che alcuni allevatori abbiamo commesso delle infrazioni o non abbiano seguito il codice etico, allora potete tranquillamente denunciarli, ma se non lo fate allora è assolutamente inutile lanciare polemiche sul vostro profilo, poiché non facendo nomi nessuno potrà risalire a gli accusati e nessuno potrà intervenire. Abbiate il coraggio di andare fino in fondo, perché chi accusa senza prove e senza far nomi, allora per definizione è da considerarsi un individuo pusillanime e non coerente. Giocatevi la faccia e toglieteci la curiosità di sapere a chi è rivolta l'accusa, mi sembra il minimo dopo averci sottoposto ad un tartassamento visivo di questo genere di messaggi.


Poi vi è la maxi-categoria dei "puristi", ossia di coloro i quali accusano gli allevatori di non rispettare i propri soggetti e di far riprodurre cani malati o di produrre cani con problematiche genetiche, senza ricorrere ai test preventivi. Prima di tutto, tanto per chiarire, un allevatore non è tenuto a rendere pubblica la mappatura genetica dei propri soggetti, è solo tenuto a non cedere e non produrre soggetti malati... questo è ciò che è obbligato a fare. Quando si accusa un allevatore di non testare i propri soggetti per le malattie ereditarie, prima è buona norma aver le prove che ciò non è stato fatto... Il concetto che non è mai chiaro in rete è che un'accusa deve essere sempre sostenuta da prove certe, altrimenti è solo a titolo gratuito e soggetta a denuncia per calunnia.
È ovvio che arrivati ad allevare a certi livelli non ci si può permettere di produrre soggetti malati, pertanto sono più che sicuro che la maggioranza degli allevatori svolgano la propria selezione in tutta sicurezza genetica, come noi abbiam sempre fatto.
Acquistare per il proprio programma di allevamento un cane esente da qualunque tipo di patologia genetica è certamente un fattore positivo, ma bisogna assicurarsi che il soggetto in questione abbia anche la tipicità necessaria per mantenere determinate caratteristiche della propria linea di sangue. Qui emerge un altro concetto che sembra facile da capire, ma che anch'esso per tante persone inesperte non è così facile... e cioè: acquistare un cane esente da patologie ereditarie non significa acquistare un cane tipico, significa solo acquistare un cane sano.
Esiste una tattica, nata a scopo militare, ma che poi è stata involontariamente copiata da molti cinofili, e cioè la famigerata "guerra psicologica". Facebook ci ha insegnato a condividere le nostre informazioni con centinaia di altre persone. La mente umana è facilmente condizionabile e quindi è facile far credere al mondo ciò che non è reale. Recentemente questo accade con i post di facebook... Ogni post sembra pubblicato a scopo intimidatorio e non per il semplice piacere di condividere gioie e soddisfazioni... questo è il concetto della "guerra psicologica". Chi fa ciò nella maggioranza dei casi è in realtà un commerciante o più semplicemente, chi vince meno di tutti.
Cari utenti polemici, che osate definirvi allevatori, vi dò un consiglio da amico: - "evitate le critiche, evitate le accuse, lasciate perdere ciò che vi circonda al di fuori del vostro, pensate a tirare avanti il proprio carretto e basta.".
Il grande artista e poeta genovese, Fabrizio De André, che tutti conoscete e del quale io sono sempre stato un grande ammiratore, disse: - "non giudicate mai... nessuno ha il diritto di giudicare nessuno!"
Se scorrete a retroso il nostro profili fino alla loro nascita, vedrete che non abbiamo mai pubblicato un solo post che non abbia riguardato noi e noi soltanto.... Non ci permettiamo di giudicare e pertanto non accetteremo mai di essere giudicati, soprattutto da persone che da poco hanno scoperto la cinofilia agonistica.
Mi rivolgo a chi si avvicina ora alle razze che noi alleviamo... state attenti a gli impostori, che soprattutto tramite le comunità (i famosi "gruppi" di FB) si innalzano al livello di veri e propri paladini della razza e centralini di informazioni, ma che poi condividono con voi il "nulla" più assoluto.

Spegnete i vostri computer.... staccatevi dal "cancro della rete".... dedicatevi alle vostre passioni.... respirate aria fresca..... dedicatevi ai vostri animali.... dedicategli il vostro tempo..... impariamo a vivere da loro.

Mi scuso se vi ho annoiato con questa mia estesa considerazione, che non vuole essere in alcun modo provocatoria, ma che possa portare a riflettere alcune persone che sembrano godere nello svalutare il lavoro di noi allevatori che da anni portiamo avanti con non pochi sacrifici e con tanta genuina passione.

Un caro saluto a tutti,

Federico Vinattieri
Allevamento di Fossombrone

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