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Il Dobermann di
Fossombrone
a
cura di Gaetano Barbella
«Il geometra pensiero in rete»
( Il dobermann di Fossombrone. Disegno dell'autore tratto dalla mappa di Fossombrone.
)
1. Si sa di Fossombrone
che si allevano cani di razza,
come il mastino napoletano
e il pastore tedesco, ma,
accorgerci, sorpresi dalla mappa,
di un prestigioso campione
mai visto prima d’ora, no!
Un dobermann, a “quadrar lo cerchio”,
qual “geometra che tutto s’affige”,
invero, cosa da non credere!
Non si vuole questo bel cane,
potente, agile e affusolato,
inscrivibile in un quadrato?
2. Giochi di parole, come anche
la semplice vignetta della mappa,
un altro gioco del disegnare?
Ma forse quel “cerchio” ci parla,
come ad esortare l’uomo
per emulare il cane matematico.
Non per far prodigi da circo,
soltanto disporsi ad entrare
in un cerchio con rettitudine,
quello che vorrebbe “Sant’Antonio” [1]
della sua “Via” dell’amore e devozione.
Similmente al quel cane per l’uomo.
Per la “Via di Galilei”, questo si può [2]. |
3. Or più d’uno si sarà accorto che
a Fossombrone non s’allevan cani.
Ma è nell’omonomia l’inganno,
perché è a Signa il posto giusto.
Ché, non state al gioco di parole?
Quei cerchi dicon la loro ancora:
sono di una catena da rispettare.
Questo vale per la scienza perché
abbia riguardo per la biogenetica
e l’uomo per le catene alimentari.
Ecco che allora tutto s’aggiusta
per il Santo della catena dell’amor
che tutti deridono stando alla larga.
4. E il dobermann di Fossombrone?
È solo un certo segno della terra
della quale è servitore fedele,
come tutti gli animali in genere.
Per dire che è l’Eracle umano
della nostra terra mentale,
e non quello che tutti sanno.
A molti come questi servon le catene,
Ma certi uomini non esagerino,
ponendo catene anche ai loro simili,
pur di acquisire potere e orgoglio.
Or che dite del mio presagio figurato?
Non sarebbe bello abolir le catene? |
Note:
[1] - Il cerchio è parte della Via Parrocchia Sant'Antonio e sembra che rotoli sull'autostrada E78, quasi a suggerire un fatto geometrico.
[2] - Via Galileo Galilei confluisce con la Via Parrocchia Sant'Antonio, ma proprio in questo punto sono presenti le zampe del dobermann. Perché "si può", nel senso che la religione predicata da Sant'Antonio si concilia con la matematica, e quindi con la Scienza?
Il mio parlare sembra non stare né in cielo e nemmeno in terra e potrebbe annoverarsi anche come una filosofia mai concepita sin d'ora ma che lascia il tempo che trova. Tuttavia di Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 - Arcetri, 8 gennaio 1642) un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, uno dei più grandi scienziati dell'epoca moderna, è interessante riflettere su una sua frase sulla filosofia (Galileo Galilei, Il Saggiatore). Egli disse : "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.". Dunque si può ben convenire che se ogni immagine che si presenta al nostro sguardo è composta da linee, questo ci rassicura che è la geometria a disporle secondo come si conviene per generare le più svariate forme che la vita propone e poi la morte corrompe.
21 marzo 2007
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