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Cani di razza, ecco
come riconoscerli
Articolo tratto da Il CORRIERE DELLA SERA
MILANO - «Scegliere la razza che più si addice al nostro stile di vita e alle nostre esigenze e far riferimento a un allevamento associato Enci», queste le prime indicazioni di Pietro Condò, Esperto giudice dell’Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italia) e allevatore per la razza Cavalier King Charles Spaniel. Ma non solo. «Esigere che il cane in questione abbia il pedigree. Il pedigree, contrariamente a quanto si possa pensare, costa poche decine di euro e deve essere compreso nel prezzo del cucciolo», continua Condò. «È bene diffidare assolutamente di chi propone cuccioli senza pedigree. Non vi è logica a negarlo e sopratutto non può influire sul prezzo del cane, spesso la mancanza di pedigree cela un traffico di cani importati da paesi esteri ed esposti a molti rischi».
Per sapere dove acquistare un cucciolo iscritto al Libro genealogico e che abbia, quindi, un pedigree autentico, la cosa migliore da fare è contattare le Associazioni Specializzate di razza riconosciute dall'ENCI. «Queste associazioni», precisa Fabrizio Crivellari Direttore Generale dell’Enci, «sono costituite dai cinofili appassionati a una singola razza, o a un preciso gruppo di esse, e si occupano del miglioramento genetico, del loro studio e della loro valorizzazione nella società contemporanea. Sul sito dell'ENCI si trovano i recapiti di tutte le 62 associazioni specializzate riconosciute, dall'Amici Bassotto Club al Weimaraner Club d'Italia, dal Club Amici Dalmata al Club Cani da Compagnia, alla Società Italiana Setters al Club del Levriero, solo per citarne alcuni».
VERIFICA DELL’ALLEVAMENTO - Dopo aver individuato il tipo di cane e il possibile allevatore, è indispensabile una verifica dal vivo. «Non acquistare mai un cucciolo a ‘scatola chiusa’», continua Condò. «Prima di accogliere un nuovo essere vivente in casa nostra è fondamentale andare a visitare l'allevamento, luogo dove si dovrà evincere che i riproduttori vivono felici in ambiente idoneo e pulito».
Un altro aspetto da tener presente è l’età del cucciolo, che non deve essere troppo piccolo. «Meglio comperare un cucciolo che abbia già compiuto i tre mesi, con tutti i vaccini e richiami già effettuati e già con microchip, precisa Condò. Il mese che va dai due ai tre permetterà all'allevatore di completare il suo lavoro lavorando anche sull'imprinting del cucciolo. La stramaggioranza dei cani disadattati sono stati separati troppo presto dalla madre e dall'allevatore, a cui spetta il compito di seguire il cucciolo professionalmente anche sotto il profilo psicologico. Un cucciolo mercificato e venduto in una vetrina deve essere separato dalla madre troppo presto e deve affrontare vari passaggi di mano che influiranno quasi sicuramente negativamente sulla sua salute e psiche».
ATTENZIONE A INTERNET - «È necessario diffidare degli annunci sul web», continua Condò, «dove è possibile pubblicizzare dati non veritieri. Meglio quindi prendere inizialmente contatti telefonici e andare a vedere di persona il cagnolino, tenendo conto che i cuccioli, se allevati e selezionati bene, non possono essere allevati in ‘batteria’. La produzione e lo svezzamento di un buon cucciolo richiede molto tempo, per cui una volta maturata l'idea di acquistarne uno, lo si deve aspettare pazientemente dopo avere preso accordi con l'allevatore. Oltre a questo, bisogna ricordarsi di richiedere il libretto sanitario, la documentazione per iscrivere il piccolo alla anagrafe canina ed una ricevuta del pagamento. Per finire, quando si va a prendere il cucciolo, bisogna verificare che sia vispo, con gli occhi limpidi e puliti, il pelo lucido e il ventre morbido e non gonfio». E una volta giunti a casa, è bene far visitare dal veterinario il cucciolo e riservarsi il diritto di riconsegnarlo all'allevatore qualora si presentassero problemi comportamentali o di salute.
Ch. Bid.
10 luglio 2007
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