Articolo sulla Mostra
canina di Firenze del 1931
lo staff ha deciso di pubblicare questo eccezionale
articolo da noi ritrovato nella rivista "Diana"
15 maggio 1931
- N.9 anno XXVI
I 3 Bouledogue Francesi della Contessa Franca Visconti
di Mondrone - (foto Avv. Biagini).
Mi è stato affidato il compito di un cenno sulla Settimana Zoofila di Firenze e non potendo declinare l'incarico, il compito assolverò cominciando dalla...fine ed ai fini della cinofilia.
Non esito ad affermare per questa come per qualsiasi altra Esposizione canina, che esse non sortiranno mai gli esiti desiderati finché si insisterà nell'indirle, precedute, od immediatamente seguite da Prove sul terreno.
Tanto per quanto riguarda le razze da caccia. Un cane preparato per Prove di lavoro non potrà mai e senza ombra di dubbio, degnamente figurare in Esposizioni! La preparazione per le prime è l'opposta richiesta e necessaria, per le seconde.
Dunque? o ritardare le une anticipando le altre oppure rassegnarsi a non vedere in Esposizioni il vero cane da caccia; personalmente biasimo anche quei pochi che, (non per colpa loro!) come
Borso, vi si cimentano in condizioni non del tutto perfette. Queste a mio modo di vedere, le cause delle continue e lamentate assenze.
Oso nutrire la certezza che, in un lontano avvenire, il giudizio sui pregi estetici del cane da caccia, avverrà sul campo di Prove.
La coppia di magnifici Bedlington terrier: Start e
Piper del N.H. Balduino che ha riportato 7 primi premi
(foto avv. Biagini).
A Firenze, come a Roma, nemmeno sono valsi i richiami di una grandiosa donazione di Premi.
Il Comitato presieduto da S.A.R. la Principessa Jolanda e formato dai più bei nomi dell'aristocrazia fiorentina, ha fatto le cose in grande stile. La Mostra sotto guida del Marchese Ridolfo Peruzzi De Medici e dell'attivissimo Presidente della C.P.V. Avv. Guido Barchielli fu tenuta, in una cornice di sogno settecentesco, alle Cascine; luogo veramente ideale. Ha riunito fra i 350 concorrenti pregevoli soggetti di razze di lusso, molto care alle belle dame fiorentine. Pochissimi i cani da lavoro e di utilità, ad eccezione del Gruppo meraviglioso di cani poliziotti inviati dal Ministero degli Interni. Nelle razze da caccia un bel gruppo di Setter nero focati dell'allevamento di Valdichiana.
Il Canile Lamon dell'avv. Zacchini ha presentato un magnifico gruppo di setters inglesi, vincendo 3 C.A.C. (Torero, Symbol e Leda), la Coppa pel più bel cane da caccia (Torero) e diverse Coppe pel più bel gruppo. Ha presentato inoltre un gruppo di cani da ferma tedeschi, fra cui Lamon Jena (1° pr. e C.A.C.) e un bel gruppo di segugi fra cui Lamon Larix (1° pr. e C.A.C.). Assenti i bracchi e quasi gli spinoni ed i
pointers.
Levriero
Rimarchevole fra questi ultimi, la lotta per primato fra i Camp.
Xerxes e Borso. Il giudice Huge, dopo lungo appassionante esame, concluse preferendo
Xerxes.
Due soggetti da lavoro, di gran taglia, pregevoli ed in tipo, Zorro di Sandrigo presentato dal
mago Puttini, e Falco, un ottimo figlio di Vermouth.
Una bellissima setter irlandese, fu la Diablesse Rouge dominatrice incontrastata; (3 primi e C.A.C.) presentata da Bernardino Lecco venuto espressamente da Massa.
La quantità venne sufficientemente compensata dalla qualità dei pochi soggetti esposti che stanno a dimostrare il fine buon gusto ed il giusto indirizzo degli amatori cinofili di Toscana.
Molto rappresentate le piccole razze di lusso.
Mike, collie blue merle dell'Avv. Ferdinando Lauri di
Lucca, che ha riportato due primi premi - (foto Avv. Biagini).
Numerosissimi e tutti ottimi, i fox-terriers a pelo ruvido, gli
scottish ed i sealyam terriers: ammiratissimi i superbi e noti Terranova del Serchio, ed i Pastori maremmani del Principe Corsini e del Conte Salviati; pure imponente il gruppo di barzoi : pochi e belli i Collies; numerose le varietà piccolissime: volpini, maltesi e pechinesi.
Il continuo enorme pellegrinaggio di una folla di visitatrici meravigliose (tutte bellissime ed amatissime del cane a Firenze!) impresse un simpaticissimo carattere di mondanità alla Mostra che il Comitato - con signorilità tradizionale seppe ordinare pur attraverso le enormi difficoltà di una organizzazione del tutto nuova.
La magnifica quadriglia di barzois del Prof. Galli
della R. Università di Pisa, vincitori di 6 primi ed altri 14 premi.
Nota predominante di questa Esposizione, da tutti riscontrata, è costituita dall'entusiastico amore portato ai loro piccoli amici, dalle signore di Firenze; tutte zoofile, tutte cinofile!
Piccoli fortunati amici che formavano bella cornice ai meravigliosi ritratti delle loro bellissime padrone...che salvo un paio, veramente degne esse pure di esser...rinchiuse in un boxe (razze non ammesse) non potevano non suscitare l'ammirazione dei vecchi e dei...giovani cinofili presenti.
Forse per una lotta di...supremazia fra le padroncine, ho visto persin accapigliati un minuscolo Scottish Terrier ed un gigantesco
barzoi !
Belli, bellissimi i cani delle signore di Firenze, ma mi sia concesso dirlo: le padrone superavano i loro "buoni amici".
La Contessa Franca Visconti di Modrone, con i suoi tre
buoledogues francesi premiati: Babette, Piola e Nikko. - (foto Avv. Biagini).
In un piccolo boxe sulla bella tazzina di Signa di un grazioso mostriciattolo, una massima (in francese) ammoniva:
qui m'aime, aime mon chien...
Amorosa dimostrazione di affetto della padrona; ed io da buon italiano, pur col timore di una...delusione, mi son messo alla ricerca di "colei che vorrei amare"...
PINO.
La Signorina Gigliola Giglioli col suo candido
fox-terrier.
Lamon Symbol, il giovane figlio di Campione Torero,
dalla testa tipicamente perfetta - canile Lamon, Marradi (FI) - (foto Avv.
Biagini).
Lamon Daly, setter inglese dell'Avv. Petrioli - Lamon
Jena, bracca tedesca dell'Avv. Zecchini, propr. Canile Lamon, Marradi (FI).
(1° premio Lib. e C.A.C.) - (foto Avv. Biagini).
I "setters" inglesi davanti alla giuria
Andross Aterbog, 1° Premio speciale. 20 primi premi,
valore superiore alle lire 50.000. - (foto Avv. Biagini).
I tre barboni nani a pelo riccio della Baronessina
Gianna Levi. - (foto Avv. Biagini).
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