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Allevare il Dogo
argentino
a cura di Serafino Bueti
tratto dal n° 56 di "WORKDOGS - La rivista per appassionati cinofili.
"Allevare Dogo Argentino non è facile come si può pensare. Molti sono i problemi che un buon allevatore, deve
tenere costantemente sotto controllo, senza però rischiare quella tipicità che deve avere il Dogo."
Il Dogo è un cane dalle strutture proporzionate, nessuna delle sue regioni deve mostrare dominanza o rilevanza sulle
altre. La testa, che otticamente possiamo definire la parte più importante, deve essere estremamente tipica ma sempre
proporzionata al resto del corpo. Il Dogo è un cane che deve sempre esprimere: potenza, forza, agilità e
velocità.
Fatta questa breve premessa, possiamo commentare quello che è il Dogo oggi. Frequentando le esposizioni canine,
possiamo avere una chiara e ampia visione delle problematiche più frequenti da dover risolvere. Anche a
qualsiasi profano della razza la cosa che più è evidente sono le macchie di pelo che possiamo riscontrare.
Alimentazione errata? Eccessiva esposizione al sole? Integratori troppo ricchi di sostanze che sollecitano la
produzione di melanina? Squilibri ormonali? Sono tutte domande, che frequentemente ci sentiamo porre. Una risposta
non c'è. Però troppo spesso capita che più soggetti, trattati in ugual modo possono avere una pigmentazione più
o meno marcata. Questo ci conferma che fondamentalmente è una predisposizione genetica. La mia opinione è quella di
attenersi scrupolosamente allo standard cercando di produrre Dogo bianchi.
Un altro problema, non indifferente, è quello della dentatura. Molto è stato detto e molto è stato scritto
su questo argomento, a volte con affermazioni che, a mio avviso, sono senza senso. Per la chiusura della dentatura,
non ci sono dubbi: deve essere a forbice o a tenaglia, senza prognatismo e senza enognatismo. La mancanza dei premolari
è l'argomento che farà sempre discutere molto. Lo standard attuale accetta la mancanza di qualche premolare,
ma sempre più spesso, in esposizione, vediamo penalizzati Dogo a cui mancano 2 o più premolari. Questi giudizi
negativi, più frequentemente, sono dati da esperti giudici stranieri. Perché succede questo? Ad alcuni giudici è
stata posta questa domanda e unanimemente la risposta è stata questa: purtroppo la percentuale dei soggetti a cui
mancano i premolari è sempre più alta, e questo non è un buon sintomo, perché a distanza di pochi anni ci
potremmo ritrovare con cani senza denti, è opportuno mettere un freno e cercare di lavorare per far riacquistare
al Dogo una bocca completa; un giudizio penalizzante in esposizione è sicuramente di stimolo per far correggere un
deficit d'allevamento. Quindi, se ad un Dogo mancassero 2 premolari non è certo un cane da buttare, ma sicuramente
dovrà essere posta molta attenzione ai suoi accoppiamenti che dovranno essere fatti con cani dalla dentatura completa.
Nella expo' mondiale di Budapest, che si è svolta a Giugno del '96, abbiamo notato un altro modo di giudizio
che ci ha lasciati inizialmente un po' perplessi: sono stati fortemente penalizzati i Dogo che superavano i 69 cm
di altezza. Questo, agli occhi di un attento allevatore è un altro "campanello d' allarme" sulla razza. Alcuni
allevatori argentini, hanno voluto costruire Dogo sempre più alti e sempre più grossi, rischiando il gigantismo;
questi soggetti che otticamente possono essere anche di grande effetto, sicuramente non rappresentano "il Dogo".
C'è bisogno di più omogeneità d'allevamento, perchè ritrovarsi ad una esposizione e vedere un Dogo
bianco a fianco di uno macchiato, uno alto 64 cm. accanto ad uno di 72 cm., uno di struttura compatta e un altro lungo ed
insellato, uno con testa potente e l'altro con muso affusolato, lascia capire che ancora dobbiamo lavorare molto
e soprattutto seriamente, per mantenere tutto quello che è il buono e recuperare quello che abbiamo perduto. Dobbiamo
lavorare tutti per un Dogo Argentino tipico, il Dogo è il Dogo e non deve somigliare, neppure nei particolari, ad
un'altra razza. Il Dogo è un cane che ha una funzionalità precisa e quindi le sue caratteristiche
fisiche e psichiche devono essere marcate. Deve esprimere: fierezza. sicurezza, potenza, agilità, velocità e nello
stesso tempo dovrà essere docile, equilibrato, paziente, attento ed obbediente. A confermarci quanto detto sopra,
sono gli argentini stessi, che hanno sentito la necessità di fare uno standard nuovo che possa chiarire, puntualizzare
e colmare le lacune di quello attuale, proprio per non lasciare adito ad interpretazioni personali che possono
essere pericolose per l'evoluzione della razza. In Argentina il Club Dogo Argentino ha già approvato questo
modello di standard, che è già In visione alla F.C.A. (Federazione Cinofila Argentina), e che proprio in questi
giorni è stato presentato alla F.C.I.. Le modifiche principali riguarderanno questi punti:
1 - la differenza di altezza tra maschio e femmina;
2 - l'altezza massima;
3 - la mancanza dei premolari.
Giudici, allevatori e grandi esperti hanno discusso e lavorato a lungo su questo standard, che ci auguriamo possa
essere di aiuto a tutti gli allevatori (e non!) a ritrovare l'obbiettivo unico di lavorare per il
"DOGO". Ringrazio il dott. F. Moreno (Presidente del Club Dogo Argentino di
Buenos Aires ) che con il suo costante contatto, mi ha dato informazioni e chiarimenti sullo sviluppo della nostra razza
nel suo paese d'origine. Ricordiamo che la razza Dogo Argentino è tutelata ufficialmente dal C.I.M. (Club
Italiano del Molosso) tel. 0521/831558.
Osservazioni sul Dogo
Come abbiamo visto, il Dogo Argentino è una razza molto giovane, ma nella sua genetica influiscono fattori di razze
molto antiche.
Per questo il Dogo è un cane che mantiene caratteristiche di rusticità molto elevata: si mostra molto resistente a
tutti gli influssi climatici (acqua, neve e ghiaccio sono i più tollerati, nonostante il pelo corto); non crea
problemi di salute (il veterinario lo vede quasi sempre solo in occasione delle vaccinazioni); accoppiamenti, gestazioni
e parto sono, per loro, eventi assolutamente fisiologici, nei quali molto raramente è richiesto l'intervento
dell'uomo. Le fattrici partoriscono in media dai 6-9 cuccioli. Vengono allattati sempre dalla madre e lo
svezzamento può iniziare abbastanza precocemente (intorno ai 25 giorni di età), perché avendo nei primi mesi di
vita, una crescita rapida, è consigliabile affiancare un alimentazione integrante al latte materno, affinché si
ottenga uno sviluppo del cucciolo senza carenze. Oltre lo svezzamento, riveste molta importanza la socializzazione. Il
piccolo Dogo è particolarmente sensibile e avere molte accortezze nei suoi confronti è un dovere. E' veramente
molto importante abituare gradualmente il cucciolo a tutti gli eventi (al guinzaglio, all'auto, la presentazione ad
altri animali o le passeggiate nel centro cittadino, nel caos ecc.), e soprattutto non usare mai violenza contro di
lui, basterà alzare un po' la voce perché il Dogo capisca che ha sbagliato.
Essendo un cane sensibile è anche molto affettuoso e se ricambiato ed abituato nel modo corretto, da adulto saprà
contraccambiare la fiducia del padrone facendo veramente "un corpo unico" con esso, riuscendo a capire diverse situazioni
e a reagire nella giusta maniera.
Dopo la fase di socializzazione, vale a dire quando il cane avrà raggiunto i 6-7 mesi, si potrà tenerlo lontano dai
visitatori e da incontri troppo frequenti, per sostituire la sua innata disponibilità nei confronti dell' uomo, con un
po' di diffidenza. Grandi spazi, piccoli giardini o anche appartamenti, possono essere tutti ambienti ideali per il
Dogo, purchè ci sia sempre uno stretto contatto con il proprietario, la sua famiglia e soprattutto con i bambini ai
quali si lega con uno stretto rapporto affettivo, anche se talvolta, questi ultimi, possono mettere a dura prova la sua
pazienza. L' importante, specialmente se il cane vive in appartamento, è l' allenamento fisico, che può iniziare
intorno ai 9-10 mesi, che gioverà molto alla conformazione fisica e psichica (il Dogo è un cane vivace che necessita
di dare sfogo alla sua esuberanza).
Non sempre il Dogo protegge dagli estranei, almeno all' inizio, questo avviene perché nelle persone non riconosce
dei nemici e in parte anche perché per la sua temerarietà non vede motivo di spaventarsi di fronte a
qualcosa (un buon Dogo Argentino non conosce la diffidenza).
Bisogna anche dire, che la razza ha una fase di infantilismo piuttosto lunga, solo verso i 2-3 anni il suo carattere è
stabile.
In linea di massima il Dogo è un cane quieto, con i nervi saldi ed una grande tolleranza, ma se la provocazione supera
un certo limite la sua pazienza cessa.
Per quanto riguarda l' alimentazione non vorremmo infierire nelle principali discussioni su "cibo crudo", "cibo già
pronto", "cibo cotto", è importante solo che il cane possa assumere con il pasto, che deve consistere principalmente di
carne, tutte le principali sostanze nutritive come minerali e vitamine. Una corretta alimentazione e un' adeguata
quantità di movimento sono estremamente importanti per il Dogo che, da tipico molosso, ha una crescita rapida fino a
10-12 mesi, per poi proseguire con una fase più lenta che si concluderà intorno ai 3 anni di età.
Il Dogo essendo un cane a pelo corto non necessita di eccessiva attenzione per il mantenimento del mantello. E'
sconsigliabile ricorrere a bagni frequenti è sufficiente spazzolare il pelo due volte la settimana per evitare il
problema di peli morti sulla tappezzeria o sui tappeti.
Qualche attenzione va rivolta alla pulizia degli orecchi, che può essere fatta con ovatta imbevuta di apposita
soluzione una volta la settimana, questo per evitare fastidiose otiti. Dare un giusto ricovero al nostro fedele
amico è importante per evitare antiestetici "calli" che sono comuni a tutti i cani a pelo raso. L' allevatore del
Dogo Argentino ha due precisi compiti per selezionare la razza:
1 - selezionare i soggetti per un carattere docile e nello stesso tempo deciso, affettuoso e dignitoso, equilibrato e
attento, fedele e incorruttibile, coraggioso e aggressivo nei momenti di necessità;
2 - rispettare lo standard della razza.
Facendo parte del secondo gruppo: guardia, difesa, utilità, il Dogo deve mantenere queste caratteristiche.
Sito consigliato dallo staff: www.falchibianchi.it
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