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Guida agli
accoppiamenti: un'occhiata allo standard di razza
a cura del Sig. Nicola Cacciola
La cinofilia moderna sembra interessarsi sempre di più alle caratteristiche estetiche, trascurando spesso quelle
attitudinali. Il Rottweiler ad esempio, fino a qualche decennio fa, veniva impiegato in mansioni di utilità e
difesa per le quali fu selezionato. Ciò significa che gli allevatori miravano principalmente all'ottenimento di
qualità mofo- e psico-funzionali, al fine di adattare i cani alle pressioni fisiche e psichiche durante
l'addestramento.
SECONDA PARTE - Oggi il numero di Rottweiler che calcano i ring nelle esposizioni di bellezza è in continua crescita,
e questo interesse per l'estetica fine a se stessa, non solo ha portato ad una concezione errata delle gare di
bellezza, ma ha fatto si che alcuni tratti tipici della razza, venissero persi durante gli anni di allevamento.
Oltre a questo si è visto che gli allevatori hanno da sempre il brutto vizio di esagerare, e lo si riscontra
nell'esasperazione delle proporzioni e delle dimensioni, dove il "più" o il "meno" sono considerati troppe
migliori del "medio". Musi e tronchi sempre più accorciati, diametri soprasviluppati, angolazioni eccessive
ecc sono la causa di alcuni gravi problemi funzionali che incombono su molte razze e contribuiscono alla perdita delle
capacità attitudinali che, se vogliamo, rappresentano il tesoro più prezioso che l'allevamento canino vanta. Di
base, quello che non va, è la non osservanza degli standard. I gusti personali degli allevatori, dei giudici e
l'adeguamento alle richieste particolari degli acquirenti inesperti, sono in forte contrasto con il senso della
selezione animale. Lo standard di razza ha i suoi buoni motivi per esistere. Esso descrive in termini qualitativi e
quantitativi l'esemplare perfetto, e quanto più i nostri cani si avvicinano a questo archetipo, tanto più avremo
fatto di buono per la razza. Lo studio dello standard è fondamentale e senza di esso, è impossibile stabilire
ciò che è buono e ciò che non và. E' vero che descrive principalmente le caratteristiche estetiche, ma
dietro ogni caratteristica estetica c'è una o più caratteristiche funzionali; dunque risulta essenziale
scegliere i riproduttori facendo riferimento al modello ipotetico che abbiamo a disposizione e, fondamentalmente,
è proprio di questo che dovremmo innamorarci... Cercare di produrre cani capaci di competere sulle passerelle, non è
sufficiente e spesso si traduce in uno sbaglio. I giudici stilano le classifiche e danno i loro pareri tecnici, ma gli
allevatori devono essere in grado di stabilire se questi sono corretti e attinenti allo standard o piuttosto
discutibili. Un trofeo non costa più di qualche centinaia di euro, la salute del cane non ha prezzo.
Tratto da "Guida agli Accoppiamenti" di Nicola Cacciola
lo staff desidera ringraziare il Sig. Nicola
Cacciola per la gentile concessione di questo articolo
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