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Domande sul Dogo
argentino
1. Che tipo di alimentazione deve seguire il Dogo Argentino?
Per quanto riguarda l'alimentazione, dovrà essere accurata nei primi mesi di
vita, perché è il momento in cui il nostro cane ha una crescita rapida e quindi dovrà essere completa di tutte le sostanze necessarie per un buon
accrescimento. Usare un buon mangime secco (ce ne sono do ottimi in commercio),
perché non abbisognano di integratori, essendo veramente completi e ricchi delle sostanze necessarie. Comunque si può usare anche la cucina "casalinga"
che dovrà essere composta da pasta o riso, carne, pane, verdure, uova, latte,
ma non dovrà mancare di qualche cucchiaio di integratori per tamponare la carenza di certe sostanze che non si trovano negli alimenti sopra elencati.
Quando il nostro cane avrà 9/12 mesi si passerà ad una dieta un po' più povera. Per chi usa i mangimi secchi, saranno sconsigliati quelli troppo ricchi
di proteine e grassi, perché nel tempo potrebbero dare dei problemi di pelle,
quindi meglio un mangime più povero e magari aggiungere tre volte la settimana
la carne.
2. Cosa si intende per "torsione dello stomaco" ?
La torsione dello stomaco consiste in un?eccessivo accumulo di gas e liquido
nello stomaco tanto da provocare una vera e propria dilatazione. Questo abnorme aumento di volume provoca la torsione
dell'organo sul suo asse che può arrivare anche a rotare completamente su se stesso, portandosi dietro
la milza che gli è strettamente annessa.
In questo modo le vie di entrata (esofago, cardia) e di uscita (piccolo intestino, piloro) risultano occluse rendendo ancora più grave una situazione
già gravissima.
La torsione dello stomaco colpisce soprattutto cani di taglia grande e gigante
ma può colpire anche cani di piccola e media taglia che presentano un torace
profondo.
E' un evento molto grave e dagli esiti letali che, se non si ha la possibilità
o la prontezza di intervenire immediatamente, porta alla morte il cane nel giro
di una decina di minuti.
Per prevenire la torsione dello stomaco bastano poche avvertenze:
- suddividere l'abituale razione giornaliera di cibo in due pasti, uno alla mattina e uno alla sera;
- non portare il cane a passeggiare, giocare o a correre subito prima o subito
dopo i pasti in quanto l'attività fisica a stomaco pieno può provocare anomalie di posizionamento; in più lo stress rallenta lo svuotamento gastrico,
altro fattore predisponente della dilatazione e torsione dello stomaco.
- evitare di aumentare improvvisamente la quantità di cibo abituale concedendogli abbuffate al di fuori dei soliti pasti oppure di cambiare
totalmente tipo di alimento.
2. C'è la displasia all'anca?
La displasia dell'anca nel cane (HD) continua ad essere una delle più comuni
malattie scheletriche riscontrate nella pratica della medicina veterinaria. La
sua incidenza risulta più elevata nei soggetti appartenenti alle razze di grossa taglia e giganti.
La displasia dell'anca è un'artropatia degenerativa caratterizzata instabilità
articolare, lassità della capsula e margine acetabolare non perfettamente conformato accompagnata da manifestazioni dolorose. Nei soggetti più giovani i
segni clinici iniziali possono consistere in difficoltà ad alzarsi, camminare,
correre o fare le scale, con un notevole dolore degli arti posteriori.
I soggetti presentano un'andatura ondeggiante con tendenza a spostare il peso
corporeo sugli arti anteriori che con il passare del tempo comporta un maggiore
sviluppo della muscolatura del treno anteriore e al contrario un'atrofia degli
arti pelvici.
Nei cani con displasia, si manifesta frequentemente il "saltellamento del coniglio" (avanzamento simultaneo degli arti posteriori), ma questo non si
verifica in tutti i casi. Se il cane zoppica, in genere un arto è più gravemente colpito, il che, di conseguenza maschera i segni clinici presenti in
quello controlaterale.
Un segno sempre presente è rappresentato, invece, da una più breve lunghezza
del passo dovuta alla riluttanza ad estendere l'anca.
La malattia in alcuni soggetti, nonostante le gravi alterazioni articolari si
manifesta con lieve dolore, mentre in altri la progressione della malattia porta a completa paresi del treno posteriore. Benché i dati anamnestici e
clinici permettano di sospettare l'esistenza della malattia, per la formulazione della diagnosi definitiva è necessaria la ripresa di immagini
radiografiche in proiezione ventro-dorsale delle articolazioni coxo-femorali.
Le alterazioni radiografiche associate alla displasia dell'anca variano dalla
sublussazione della testa del femore alla grave artropatia degenerativa associata a marcate alterazioni dell'architettura della testa del femore e
dell'acetabolo.
Vari gradi di Displasia approvati dalla F.C.I.
HD.A NORMALE
HD.B QUASI NORMALE
HD.C LEGGERA DISPLASIA
HD.D MEDIA DISPLASIA
HD.E GRAVE DISPLASIA
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