|
La spondilosi deformante
( immagine: http://www.allevamentoanticastabia.com/
)
La spondilosi deformante (SP) è una malattia
degenerativa a carico dei dischi intervertebrali localizzata, in
particolare, a livello delle vertebre lombosacrali, che porta alla
formazione di osteofiti (proliferazioni ossee) con fusione delle vertebre e
diminuzione d'elasticità della colonna vertebrale. A ciò consegue una
pseudoartrosi dovuta alla contiguità delle formazioni di osteofiti nei due
corpi vertebrali adiacenti e della conseguente infiammazione dei tessuti
circostanti (osteomielite artrosica). La malattia può avere un decorso
asintomatico, o altresì, presentare dei sintomi che variano in
funzione della progressione della patologia. L'animale ha riluttanza a
muoversi, l'andatura è incerta e rigida, in particolare sul posteriore, il
cane tende a incespicare anche nei più piccoli ostacoli. Nei casi più
gravi si avrà un notevole irrigidimento del rachide e conseguentemente di
tutti e quattro gli arti fino alla totale paresi. Questi segni clinici sono
dovuti ad un'azione infiammatoria a carico dei tessuti vicini alla zona
colpita con conseguente compressione dei nervi spinali che fuoriescono dal
segmento colpito. In genere la malattia interessa i soggetti adulti di razza
medio grande, in particolare i molossoidi e i boxer sottoposti a
lavoro e/o attività sportive. La diagnosi viene confermata mediante una
radiografia latero-laterale della colonna vertebrale, in prossimità della
regione lombo sacrale includendo nell'immagine anche le ultime tre vertebre
toraciche, possibile sede di localizzazione della patologia. - a cura di
Dario Sgroi -
Per saperne di più: http://www.canedapastoretedesco.info/
Sulla Spondilosi deformante è stato elaborato un approccio differente dalla
classificazione espressa in "gradi" che viene data alla displasia. Per la spondilosi deformante è stato elaborato un "valore indicativo" sulla base
della media della razza testata.
Il valore "0" rappresenta la media di razza.
Tanto più negativo è l'indice di spondilosi tanto più il riproduttore è miglioratore della patologia;
In pratica:
Viene eseguita una radiografia della colonna vertebrale del cane.
In base a determinati criteri di valutazione e in base al valore della media di
razza esistnte al momento della lettura, il lettore attribuisce un valore fenotipico alla patologia diagnosticata.
Valore che in base alla variabilità della media di razza ovviamente è variabile nel corso del tempo, anche se di poco, Gli aggiornamenti in genere
vengono eseguiti ogni sei mesi.
Se la lettura riporta per esempio un valore -0.50 (segno negativo davanti alla
cifra ) il cane è un miglioratore della patologia.
Se la lettura riporta per esempio un valore 0..50 (positivo, ovvero nessuno
segno davanti alla cifra) il cane è, anche se lievemente, un peggioratore della patologia.
Articolo sulla spondilosi deformante a cura del Dott. Paolo Piccinini:
La spondilosi deformante nel Boxer
La Spondilosi deformante è un processo infiammatorio cronico degenerativo che
coinvolge le articolazioni tra i corpi vertebrali del rachide caratterizzato
dalla formazione di vegetazioni ossee (osteofiti) a ridosso degli spazi intervertebrali.
Queste neoformazioni ossee si possono rilevare sia nella porzione toracica, che
in quella lombare e lombosacrale della colonna vertebrale.
L'immagine radiologica disegna questi osteofiti come prominenze radiopache (cioè della stessa immagine
dell'osso) di differenti dimensioni, che nel tempo tendono ad ingrandirsi assumendo una figura caratteristica detta a "becco
di pappagallo".
Nei casi gravi o in quelli molto avanzati questi ponti ossei tendono ad unirsi
tra loro, anche se il più delle volte vi è una semplice "interdigitazione",
cioè una sovrapposizione degli osteofiti stessi soprattutto nei tratti della
colonna vertebrale che possiede una maggior mobilità; l'immagine radiologica
dà la sensazione della formazione di un solido ponte osseo quando in realtà si
ha un'adiacenza dei processi di neoformazione provenienti dal margine dei corpi
vertebrali di due vertebre adiacenti.
Gli osteofiti non sono presenti solo nella parte ventrale della colonna, ma possono espandersi intorno a tutto
l'anello del corpo vertebrale assumendo più la conformazione di un collare che di uno sperone osseo; questo determina
un restringimento dei fori di eminenza dei nervi spinali posti latero-superiormente nello spazio tra i due corpi vertebrali adiacenti.
Osteofitosi a "collare" della parte destra del corpo vertebrale di L4. La parte
tratteggiata è il margine del corpo vertebrale; tutta la porzione superiore è
costituito da osso di neoformazione. Il segno rosso identifica la zona di uscita
del nervo spinale.
La Spondilosi deformante (SP) è stata catalogata nel corso degli anni con varie
classificazioni che tenevano conto dell'età dell'insorgenza del soggetto colpito, della componente biomeccanica o traumatica determinante la lesione,
delle cause degenerative a carico del disco intervertebrale e della sua componente genetica.
Di tutte quelle forme che più interessano l'allevamento, e quindi la selezione di caratteri negativi da scartare nella scelta dei riproduttori, la
forma giovanile è quella che prenderemo in considerazione, in quanto legata a
quelle cause genetiche, che se stimate come grado di ereditarietà della patologia, possono aiutare i programmi di selezione della razza.
Rx della colonna vertebrale effettuata in concomitanza all'esame per la displasia dell'anca (12 mesi). Già molto evidente l'imponente colata ossea.
La causa della degenerazione della colonna è da attribuire ad un tentativo di
riparazione dovuto ad un insulto del tessuto articolare continuo e ripetuto,
soprattutto in corrispondenza degli ultimi spazi intervertebrali toracici e dei
primi lombari, laddove esiste una maggior flessibilità della colonna vertebrale.
L'incidenza e le dimensioni degli osteofiti aumentano con l'età, tanto che nei soggetti di età superiore ai 10 anni, vi è quasi
sempre la presenza di grosse osteofitosi del tratto lombare e lombosacrale, reperiti casualmente in radiogrammi effettuati in corso di altri accertamenti
diagnostici.
Il Boxer è tra le razze più colpite da questa patologia assieme ad altri molossoidi; stranamente altre razze condrodistrofiche come il bassotto tedesco
e il Pechinese, in cui sono frequenti le discopatie, sembrano essere meno predisposte alla spondilosi deformante, se non altro per la dimensioni più
contenute di queste razze.
Aspetti anatomici
Il Boxer è un cane di forte ossatura e con masse muscolari plastiche e potenti.
Per comprendere la dinamica delle forze che si sviluppano a carico della colonna
vertebrale dovremmo richiamare qualche cenno anatomico muscolo-scheletrico.
La regione in esame comprende un tratto toracico composto da 13 vertebre, (da
R.Barone, ANATOMIA COMPARATA DEI MAMMIFERI DOMESTICI) Le tredici vertebre toraciche
un tratto lombare con 7 vertebre (da R.Barone, ANATOMIA COMPARATA DEI MAMMIFERI DOMESTICI) Le sette vertebra
lombari e un tratto sacrale dato dall'unione di tre vertebre saldate in un'unica
struttura chiamato osso sacro.
Le vertebre toraciche sono conformate per assicurare una certa elasticità di
movimento; in questo tratto si articolano le coste, importanti per l'espansione della cassa toracica per i movimenti inspiratori ed espiratori.
La muscolatura propria è costituita da corpi muscolari distinti che assicurano
una buona precisione di movimento sia flessorio, sia estensorio e sia rotatorio.
(da R.Barone, ANATOMIA COMPARATA DEI MAMMIFERI DOMESTICI) Regione cervicale,
specializzata nell'effettuare ampi movimenti e descritta anche come "Bilanciere
Cefalorachidiano". La Regione toracica, con i muscoli spinali che consentono
ancora una buona mobilità della colonna. La Regione lombare, con un insieme di
masse muscolari denominate massa comune, che offrono solo piccolissimi movimenti rachidiani (zona di fulcro delle forze dinamiche)
Al di sopra del corpo vertebrale è presente il foro per il passaggio della struttura nervosa più importante della regione, il midollo spinale, protetto
dorsalmente da un arco osseo da cui partono lateralmente i due processi trasversi e superiormente un forte processo
spinoso. Le più importanti sono date:
1) dalla porzione toracica del trapezio, che prende inserzione dalla spina della
scapola (ben evidente se passate la mano anteriormente sul torace del vostro
cane) e s'inserisce sui processi spinosi delle vertebre toraciche;
2) dal muscolo grande del dorso, che partendo dall'omero s'inserisce più caudalmente rispetto al trapezio toracico sempre sui processi spinosi delle
ultime vertebre toraciche.
Le due masse muscolari hanno sia la funzione di sostenere il cinto toracico, sia di flettere, ovviamente in sinergia con altri importanti distretti
muscolari, l'arto anteriore determinando la spinta del corpo in avanti.
Le vertebre lombari sono più tozze, con processi trasversi più sviluppati rispetto alle toraciche sia in lunghezza che in larghezza e con un processo
spinoso più tozzo e basso (immagine 6). La mobilità di questa regione è nettamente inferiore in quanto vi si alloggiano masse muscolari che hanno più
un significato di fulcro delle forze che gravano sulla colonna durante il movimento. La larghezza
dell'impianto osseo e la presenza di due forti masse muscolari, alloggiate tra i processi trasversi e il processo spinoso, danno la
tipicità di questa delicata regione anatomica del boxer che deve essere forte
larga e con un profilo superiore il più possibile piatto, sinonimo di buon sviluppo e di buona funzionalità delle masse muscolari del lungo del dorso e
della massa comune.
Quindi ci si troviamo con una porzione della colonna che ha soprattutto un significato di fulcro delle forze e
un'altra porzione dove queste forze devono fare in modo che si scarichino nel terreno provocando lo spostamento e
lo sbilanciamento del corpo in avanti.
La porzione della colonna vertebrale dove queste forze si contrappongono è data
dalle ultime vertebre toraciche e dalle prime lombari, e quindi questa porzione
è senz'altro sottoposta a più stress motorio rispetto agli altri segmenti.
Sintomatologia
La sintomatologia è la più varia e la più aspecifica di tutte le patologie
che coinvolgono il rachide del cane. La fase acuta si ha quando un ponte osseo,
che di per sé non aveva mai provocato nessun sintomo particolare, si frattura a
causa solitamente di traumi tra i più disparati:
Osteofitosi tra T12 e T13. Le zone più scure a carico del ponte osseo (più
radiotrasparenti in gergo tecnico) sono dovute a microfratture (di origine traumatica). Questo determina l'infiammazione e la dolorabilità della zona
corse con arresti violenti, giochi smodati caratteristici della razza, attività
sportiva come salti della palizzata o prese violente sulla manica del figurante,
incidenti stradali o torsioni passive della colonna prodotte da manualità coercitive. Questa forma porta a diversi gradi di dolorabilità facili da
provocarsi che superano la forte tempra del Boxer, che risponde con estrema aggressività anche al padrone, immobilità e irrigidimento del rachide e
conseguentemente di tutti quattro gli arti, costipazione ed incontinenza urinaria normalmente in decubito laterale.
Questi segni clinici sono dovuti all'infiammazione dei tessuti vicini alla zona colpita con conseguente interessamento dei nervi spinali che fuoriescono
dal segmento colpito.
Sono senz'altro più frequenti, e nello stesso tempo più subdoli, i segni clinici cronici e subcronici della SP. Si possono già apprezzare in giovane
età, intorno all'anno, quando si possono notare atteggiamenti caratteristici
che hanno tutti lo stesso fine: sgravare la colonna dal peso del corpo e nelle
andature aumentare il carico sugli arti anteriori scaricando il posteriore che
perde parte della sua funzionalità propulsiva. Il cucciolo predisposto preferisce mangiare con la ciotola leggermente sollevata, altrimenti porta in
maniera abnorme il posteriore sotto di sé per distribuire il più possibile il
peso su tutta la colonna. Nell'adulto l'andatura è incerta e rigida e, se in movimento libero, tende a incespicare anche nei più piccoli ostacoli; il
posteriore tende ad essere sempre "sotto di sé" con il collo e la testa abbassati;
Tipico atteggiamento del Boxer colpito da SP. Posteriore sotto di sé con collo
e testa fortemente reclinati verso il basso
Radiogramma della colonna vertebrale del soggetto. Grave forma degenerativa dei corpi vertebrali
molto frequenti sono le zoppie da alterata postura, dovute a un atteggiamento
difensivo del rachide a discapito di altre parti; per esempio andature rigide
del posteriore, facile da rilevare in caso di SP, portano a microtraumi del ginocchio, con sviluppo di artrosi secondarie. Anche il piede è sottoposto a
un deficit posturale che ne determina un arrossamento e una dolorabilità che
peggiora la sintomatologia generale della malattia, che, nei casi cronici, è
di difficile apprezzamento, data la caratteristica tempra del Boxer che tende a
mascherare questi dolori sordi e subdoli ingannando anche il più accorto padrone. Un aspetto da non sottovalutare è la presenza di grosse osteofitosi
della porzione lombare e lombosacrale in femmine scelte per la riproduzione; in
questo caso il pericolo di ricorrere a tagli cesarei è aumentato, dato che l'osso neoformato restringe il canale pelvico determinando la difficoltà
meccanica nel passaggio del feto attraverso il canale del parto.
Sempre nell'ambito della riproduzione anche il maschio può andare incontro a
problemi di accoppiamento, dovuti alla rigidità della colonna vertebrale che
può ostacolare i normali movimenti coitali.
|