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Rischio neoplastico e Criptorchidismo L’opportunità di effettuare un adeguato follow up nel criptorchidismo deriva essenzialmente dalla conoscenza del rischio neoplastico cui è sottoposto un testicolo criptorchide. Il rischio di neoplasia è di circa 4 volte più alto di quello osservabile in testicoli normalmente discesi alla nascita e raggiunge i valori più alti nelle forme a localizzazione addominale (rischio più elevato di 35 volte). Tale rischio si estende, seppure in misura inferiore, al testicolo controlaterale. La neoplasia che viene osservata con maggior frequenza è il seminoma, nelle sue diverse varianti. Il rischio oncologico viene attribuito alla prolungata esposizione a temperature troppo elevate, ma la relativa maggior frequenza di neoplasie anche nel testicolo controlaterale, normalmente posizionato, evidenzia come giochino anche altri fattori, che rientrano nel cosiddetto quadro della disgenesia gonadica, o TDS (Testicular Dysgenesis Sindrome). E’ interessante notare come venga segnalato un rischio molto elevato in quei testicoli che all’atto dell’orchidopessi erano stati sottoposti a biopsia. La biopsia sembrerebbe essere dunque un forte fattore di rischio per cancro del testicolo. Il trauma della biopsia aperta potrebbe contribuire al rischio di malignità ma è possibile anche che siano stati sottoposti a biopsia solo quei testicoli che presentavano, al momento dell’intervento, elementi predittivi di malignità.
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