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Vietato l'uso del
collare elettrico
La L.A.V. (Lega anti vivisezione) ha accolto con piacere la notizia dell'emanazione da parte del ministro della Salute Francesco Storace, di
un'Ordinanza contro l'uso dei collari elettrici sui cani, ma ritiene necessarie alcune modifiche del testo per
rendere davvero efficace il provvedimento. Nell'Ordinanza si legge che l'uso del collare elettrico "rientra nella
disciplina sanzionatoria prevista dal secondo comma dell'articolo 727 del codice penale" che punisce la
"detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze", mentre, a
rigor di logica e di diritto, dovrebbe essere punito ai sensi del reato di maltrattamento di animali che, dopo le
modifiche della legge 189/04, è previsto, dall'art.
544-ter codice penale. "Nelle premessa dell'Ordinanza - osserva Ciro Troiano, responsabile del Servizio SOS
Maltrattamenti della LAV - viene giustamente riportato che l'uso di tali strumenti costituisce maltrattamento degli
animali, ma poi nell'articolato, chissà come, compare il riferimento alla detenzione di animali in condizioni
incompatibili con la loro natura, reato che prevede una pena inferiore a quella del maltrattamento".
L'altra parte
dell'Ordinanza che la LAV ha chiesto al Ministro di modificare, riguarda il riferimento all'uso del collare
elettrico e di altro analogo strumento "che provoca effetti di dolore ai cani". "Alcuni casi giudiziari
hanno messo in evidenza - continua Troiano - che coloro che usano i collari elettrici e strumenti simili, utilizzano
la giustificazione che essi non provocano dolore agli animali.
Ci sono diverse sentenze di assoluzione perché il
giudice non è stato in grado di stabilire se dall'uso dei collari elettrici possa derivare dolore all'animale.
Gli stessi fabbricanti di collari elettrici, asseriscono che essi non provocano dolore. Appare opportuno - conclude
Troiano - eliminare dal testo dell'Ordinanza, la parte che richiama gli 'effetti di dolore sui cani', perché tale
specificazione rappresenta una sicura via, in sede giudiziaria, per eludere il divieto. I collari elettrici e
analoghi strumenti, devono essere vietati indipendentemente dalla loro capacità di provocare dolore".
La L.A.V. ritiene
che senza tali modifiche l'Ordinanza, ancorché opportuna e innovativa, rischia di perdere la sua efficacia e di
restare un provvedimento inapplicabile, per questo ha chiesto al ministro Storace di modificare il testo
dell'Ordinanza prima della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevista per sabato 9 luglio.
Fonte: (AGE) AUR
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