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Alcune notizie interessanti

Toscani firma campagna anti-abbandono
L’iniziativa in collaborazione con il ministro del Welfare. I cani randagi, nel 2007 sono stati circa 600 mila in Italia. Solo un terzo è stato ospitato nei canili rifugio, mentre il resto è stato lasciato al proprio destino, principalmente dopo aver subito un abbandono. 
Proprio per tentare di arginare questo fenomeno, più massiccio d’estate in corrispondenza dell’esodo per le vacanze, e’ partita una campagna di sensibilizzazione del ministero del Lavoro, salute e politiche sociali, presentata oggi a Roma dal sottosegretario Francesca Martini.

«Il nostro e’ un Paese che pone il benessere animale e la promozione della presenza di animali da affezione nelle nostre famiglie come pilastro di civiltà - ha dichiarato Martini - per questo ci impegneremo per contrastare il drammatico fenomeno del loro abbandono, in particolare i cani, sia attraverso la promozione di una cultura e un’educazione alla cura e alla ’relazione’ con gli animali, sia attraverso un inasprimento delle pene già previste contro chi si macchia di questo reato. Chi medita di andarsene beato in vacanza e di abbandonare il suo cane per strada dovra’ pensarci due volte e questa campagna sarà una spina nel suo fianco". Il manifesto che apparira’ sulla stampa nazionale e sulle principali strade italiane proprio per sensibilizzare i connazionali ’on the road’, riporta lo slogan ’E tu di che razza sei? Umana o disumana?».

«E’ un’idea che e’ venuta ai giovani della mia bottega d’arte - ha raccontato il fotografo Oliviero Toscani, direttore creativo dell’iniziativa - e la foto che campeggia sui cartelloni e’ stata scattata da mio figlio al suo cane, Rischio. L’idea e’ quella di mostrare come i cani non badino alla distinzione fra razze, ma spesso si chiedano piuttosto se noi siamo individui umani o disumani».

DATA: 08-07-2008 FONTE: vita.it 


IN AGGUATO ’CARO-CANE’, 700 EURO L’ANNO PER MANTENERE FIDO
Non bastava il caro-benzina, l’aumento delle bollette di gas e luce, i prezzi degli alimenti che lievitano. La crisi economica investe anche i padroni di cani e gatti. E, sotto la pressione delle spese che si devono affrontare per mantenere i propri amici a quattro zampe, dai 700 euro in su ogni anno, alcuni decidono in questi mesi estivi di abbandonarli. 
"Il Governo e le associazioni di veterinari stanno pensando a un pacchetto di cure essenziali da garantire ai padroni piu’ indigenti, ma intanto il peso economico di un bene ’superaccessorio’ come un cane sta crescendo di pari passo con quello della vita quotidiana". Parola di Enrico Loretti, responsabile di Igiene urbana veterinaria dell’Asl di Firenze. "L’alimentazione e le cure veterinarie di base per un cane -spiega all’ADNKRONOS SALUTE l’esperto, a margine della presentazione di una campagna di sensibilizzazione anti-abbandono, oggi a Roma all’ex ministero della Salute- fanno spendere dai 600-700 euro in su ogni anno: occorre calcolare uno-due euro al giorno per un mangime di media qualita’, piu’ i costi delle vaccinazioni e le cure di base. Se poi l’animale ha un problema, dal piu’ banale al piu’ grave, la spesa aumenta sensibilmente, anche perche’ oggi i veterinari si stanno sempre piu’ specializzando: c’e’ l’esperto in cardiologia, in dermatologia, in ortopedia o in oculistica". 

DATA: 08-07-2008 FONTE: Adnkronos/Adnkronos Salute 


CANI PERICOLOSI: VETERINARIO, NO BLACK LIST MA FORMAZIONE
Non esistono razze canine pericolose, la violenza non e’ genetica nel cane come non lo e’ nell’uomo. Lo afferma Raimondo Colangeli, Presidente della Societa’ Italiana di Scienze Comportamentali Applicate (Sisca-Federata Associazione nazionale medici veterinari italiani) e medico veterinario comportamentalista, tra gli esperti che hanno partecipato oggi al tavolo per il benessere animale voluto dal Sottosegretario Francesca Martini. 
Per Colangeli quattro i motivi per abbandonare la black lista. Ecco i punti: - MANCANO NUMERI REALI DELLE AGGRESSIONI: ’’In Italia manca una panoramica reale delle aggressioni’’, afferma l’esperto. ’’Nonostante cio’ - aggiunge - se si controllassero le aggressioni legate ai soggetti delle razze in questione se ne potrebbe facilmente dedurre che il numero di aggressioni legate ai suddetti soggetti risultano molto meno importanti rispetto a soggetti di razze che neanche figurano nelle varie ordinanze ministeriali’’; - VIOLENZA NON E’ GENETICA: ’’Una causa socio-culturale porta a scegliere alcuni tipi di razze per esaltare una violenza sociale di alcuni individui, ma qui non vi e’ nulla di genetico (nei cani come negli umani). La formazione dei proprietari e di tutti gli attori della filiera dell’animale da compagnia e’ la soluzione del problema’’; - PROTOCOLLI ALLEVAMENTO SBAGLIATI: ’’Razze canine considerate mansuete hanno dei comportamenti di aggressione legate a delle patologie comportamentali legate a protocolli di allevamento che non sono attenti ad uno sviluppo comportamentale’’ socievole; la razza non ha la minima importanza ai fini del rilevamento epidemiologico’’; - CONTRASTARE ADDESTRAMENTO ALL’ATTACCO: ’’Va contrastato qualunque addestramento che tenda ad aumentare o modificare sequenzialmente il comportamento di aggressione di un cane’’. Come in altri paesi europei ’’l’addestramento all’attacco deve essere strettamente regolamentato. I cani morsicatori devono essere valutati ed in caso aiutati attraverso una terapia mirata’’. 

DATA: 08-07-2008 FONTE: ANSA 


CANI PERICOLOSI: MARTINI, ENTRO L’ESTATE STOP A BLACK LIST 
Roma - "Entro l’estate approveremo una nuova ordinanza, in tema di tutela dell’incolumita’ pubblica dall’aggressione di cani, senza la black list delle razze pericolose". Ad annunciarlo e’ stato, questa mattina, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di animali. 
"La nuova ordinanza sara’ volta a eliminare questa lista pregiudiziale che cataloga i cani in base alla razza. Ci ispireremo al modello francese - ha spiegato il sottosegretario - che punta sull’educazione dei proprietari, sul controllo dei centri di addestramento per evitare educhino i cani alla violenza e sull’affidamento del cane giusto alla persona giusta. Non esistono cani pericolosi - ha proseguito la Martini - lo diventano per cause ambientali e per l’educazione e il trattamento che ricevono". Quanto ai dati citati dal Codacons, riguardo alle morsicature da cani, il sottosegretario ha concluso osservando che "quei dati dimostrano la lista delle razze pericolose non serve niente". 

DATA: 08-07-2008 FONTE: AGI 


Abbandono dei cani, controlli sulle autostrade 
Tornano i controlli delle guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali di Savona contro gli abbandoni di cani durante l’estate lungo le autostrade liguri. L’iniziativa venne avviata da ormai 12 anni in collaborazione con le direzioni dell’A10 Genova-Ventimiglia e dell’A6 Savona-Torino. 
Le guardie zoofile controlleranno le auto con animali a bordo, verificando le generalità del proprietario e la presenza del tatuaggio obbligatorio sulla coscia o nell’orecchio del cane. La loro opera continuerà inoltre lungo le strade della Riviera, per verificare che i cani non siano lasciati chiusi in macchina sotto il sole. 

Solo nel 2007 sono stati una ventina i cani salvati dall’Enpa. In caso di pericolo le guardie zoogile provvederanno a rompere il finestrino dell’auto per far uscire l’animale. «Il servizio di vigilanza - ricordano all’Enpa di Savona - è stato il primo in Italia ed ha riscosso grande successo, soprattutto tra molti degli automobilisti fermati, che manifestano apprezzamento e stima verso l’operato delle guardie zoofile in difesa degli animali domestici». 

«La scorsa estate - sottolineano - sono state controllate oltre diecimila auto,italiane e straniere, con animali a bordo. Grazie anche a questa iniziativa gli abbandoni, lungo le autostrade savonesi, sono diminuiti dell’80% ed il randagismo è in costante riduzione».

DATA: 05-07-2008 FONTE: ilsecoloXIX.it 


“Se li lasci non vale” 
Gli animali non si abbandonano. Le soluzioni ci sono: Il numero verde della Provincia di Milano 800992223 
Come ogni anno, con l’arrivo dell’estate il fenomeno dell’abbandono degli animali si presenta puntualmente con il suo carico di tristezza. Cani e gatti, soprattutto, ma anche tanti animali di varie specie vengono abbandonati a un destino che molto spesso non prevede la loro sopravvivenza e, nel migliore dei casi, va ad alimentare forme di randagismo a volte incontrollabili.
La Provincia di Milano ogni anno avvia una campagna di sensibilizzazione su questo argomento per spiegare ai cittadini che la scorciatoia dell’abbandono, oltre a essere un gesto crudele, è anche socialmente sbagliata. Scaricare sulla collettività un problema di questo tipo è una scelta da condannare senza mezzi termini.
La campagna della Provincia di Milano quest’anno adotta lo slogan: 
“SE LI LASCI NON VALE”. 
“Con questa frase – afferma l’assessore al territorio, parchi e diritti degli animali Pietro Mezzi – vogliamo attirare l’attenzione su una scelta mille volte sbagliata. Perché chi si è portato a casa un animale ha potuto apprezzarne le qualità e la grande gioia che la sua compagnia può dare. Perché abbandonare un animale è un reato penale. E perché oggi una vacanza con il quattrozampe è possibile senza particolari sforzi. Anche quest’anno vogliamo compere un passo per migliorare la qualità del rapporto tra gli umani e gli animali”.

“Preparando le campagne antiabbandono non abbiamo voluto solo fare leva su un generico appello ai buoni sentimenti – sottolinea il referente dell’Ufficio Diritti Animali Edgar Meyer-. Lo sforzo si è sempre concentrato su un messaggio positivo. All’appello per non abbandonare gli animali si affianca lo strumento concreto del numero verde gratuito 800992223: la risorsa, attiva tutto l’anno, che nei mesi estivi registra un vero e proprio boom di contatti. Il call center fornisce tutte le informazioni relative ad alberghi, campeggi e spiagge che accettano gli animali, pensioni per animali, canili, gattili, veterinari, pronto soccorso, associazioni di volontariato e per sapere cosa fare in caso di smarrimento”.

DATA: 02-07-2008 


Ronde estive contro gli abbandoni 
Parte l’iniziativa messa in campo dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che aiuterà a prevenire il fenomeno dei cani lasciati sulle strade
Milano, 1 luglio 2008 - Una bella iniziativa messa in campo dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente, Aidaa, che aiuterà a prevenire l’abbandono dei cani. Delle vere e proprie ronde organizzate per contenere, e se possibile prevenire, il fenomeno dell’abbandono dei cani che ogni anno, durante i mesi estivi, cresce considerevolmente, soprattuto lungo le maggiori direttrici del traffico percorse dai vacanzieri. 
Come si rende noto in un comunicato, l’associazione, "con un dispiegamento di oltre quattrocento volontari intende monitorare piu’ di trecento tra autogrill, piazzole di sosta, caselli di ingresso e uscita delle principali autostrade italiane, allo scopo di prestare soccorso ai quattrozampe in difficolta’ ed eventualmente denunciare alle forze dell’ordine chi sara’ trovato in flagranza di abbandono".

"Si tratta di un’esperienza nuova - dichiara il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce - che si pone l’obiettivo di portare la lotta contro l’abbandono direttamente sulle strade. I nostri volontari agiranno a gruppi di cinque persone in incognito, fatto salvo il capogruppo che potra’ denunciare alle autorità chi sarà scoperto ad abbandonare il proprio cane, e svolgeranno controlli a campione lungo i principali snodi del traffico estivo di tutta Italia".

DATA: 01-07-2008 FONTE: Il Giorno 


SalusPets: Al via il nuovo prodotto per salute dei tuoi amici pets 
SalusPets, nuovo brand Mediasil AG, consiste in un vero e proprio libretto sanitario digitale in grado di archiviare, i dati medici, clinici e specifici dei vostri animali, in un’area a voi riservata, sempre aggiornabile e consultabile tramite web. 
Dai dati anagrafici, alle caratteristiche fisiche, dai dati del microchip o del tatuaggio per il riconoscimento a lastre, referti, malattie e vaccinazioni; un archivio in cui raccogliere tutto ciò che riguarda la salute del vostro pet, avendo le informazioni a disposizione in qualsiasi momento in Italia e all’estero.
SalusPets lancia un servizio innovativo, con la possibilità da parte del padrone o direttamente del medico veterinario di inserire, aggiornare modificare e visualizzare la cartella clinica del proprio amico a 4 zampe. User e password personali consentono l’accesso al libretto sanitario on-line e potranno essere stampate sulla PetCard, una carta plastificata originale, da portare sempre con se con l’anagrafica del padrone e dell’animale e le indicazioni per accedere a http://www.saluspets.com/  .
Il servizio è ora sul mercato italiano nel team partner di Total Italia all’interno dei simpatici kit dedicati agli animali, Total Bau e Total Miao in distribuzione nelle stazioni di servizio dal 21 giugno, con la possibilità di iscriversi a SalusPets gratuitamente per sei mesi.
Total Italia, quarto gruppo petrolifero al mondo, con attività integrate che coprono tutto il settore gas e petrolio guarda, insieme a SalusPets, alla cura dei vostri animali, lanciando l’iniziativa con 150.000 kit per affrontare i disagi durante il periodo dell’esodo estivo.
All’interno, grandi marchi e prodotti di qualità, dedicati a uno spuntino e alla loro salvaguardia durante la trasferta.

Comunicazione e immagine coordinata completano il profilo della promozione, con l’inserimento del brand SalusPets nel layout dei pack Total Bau e Total Miao, affissioni e materiale stampato, passaggi pubblicitari radiofonici in programmazione sulle maggiori emittenti nazionali e flyer promozionali dedicati.

DATA: 01-07-2008 FONTE: Bau 


Un "bonus dog" contro l’abbandono estivo 
La pensione estiva del micio o del cane si potrà scaricare dalle tasse fino a 250 euro. Con l’auspicio che serva ad evitare la piaga annosa degli abbandoni estivi 
L’idea del bonus a quattrozampe è contenuta in una proposta di legge depositata a Montecitorio nei giorni scorsi dal parlamentare della DcA, Giampiero Catone. La proposta punta ad evitare l’abbandono dei cani che nei mesi estivi purtroppo arriva a far registrare percentuali molto elevate e ad offrire un incentivo per i proprietari dei cani a lasciarli, nel periodo delle vacanze, in canili, pensioni e centri adibiti alla loro cura e al loro mantenimento.

Ai proprietari verrà offerta la possibilità di dedurre la spesa fino ad massimo di 250 euro. «La triste pratica degli abbandoni è evidente e drammatica - spiega il parlamentare - basti pensare che ogni tre minuti viene abbandonato un cane, 20 ogni ora, 400 ogni giorno, nonostante le pene sia pecuniarie (da mille a diecimila euro) e restrittive (sino ad un anno d’arresto) per chi si macchia di tale reato. Infatti secondo i dati del ministero della Salute - prosegue Catone - in Italia ,su una popolazione canina di oltre sette milioni, vivono tra canili e rifugi non meno di un milione di animali, oltre a 650 mila cani randagi».

Mentre milioni di italiani s’apprestano a chiudere le valigie e a partire con il primo esodo dell’estate, il ministero del Welfare prepara la campagna di sensibilizzazione contro gli abbandoni. L’annuncio viene dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini che spiega iniziativa e slogan: «Non abbandonarlo, portalo da noi». Ovvero presso i canili pubblici. Contemporaneamente alla campagna promossa dal Welfare, saranno intensificati i controlli dei Nas sia sull’anagrafe canina che sui maltrattamenti degli animali.

«Sono indispensabili anche le campagne di sensibilizzazione promosse dagli enti locali - afferma Piergiorgio Benvenuti, esponente romano della Pdl - per ricordare che ogni anno decine di migliaia di animali domestici in Italia vengono abbandonati prima della partenza per le vacanze. Vi è anche da sensibilizzare ogni organo d’informazione ad intervenire con servizi giornalistici e spot anti-abbandono, ricordando le leggi esistenti in materia, ma soprattutto contribuendo a creare quel clima di sensibilizzazione, rispetto e di amore nei confronti degli animali».

In Italia sono circa 40 milioni gli animali che vivono in casa e in famiglia. Oltre ai 13 milioni di cani e gatti, del censimento fanno parte i pesci rossi, le tartarughe, i furetti, i criceti, i serpenti, i conigli e molti altri. Anche più esotici e originali. Ma quando arriva l’estate questa sintonia si interrompe e sono ancora in troppi a «liberarsi» dell’ingombrante fagotto. Qualsiasi sia la specie: dai cani ai gatti, dagli uccellini tenuti in cattività che raramente riescono a sopravvivere in libertà, ai pesci rossi neppure lasciati in un corso d’acqua ma scaricati nel water. Per questo motivo c’è ancora tanto da fare anche sul piano dell’educazione e della sensibilizzazione nei confronti delle «altre» creature.

«Bisogna sconfiggere l’idea - prosegue Benvenuti - di avere un animale in casa e alla prima occasione scomoda di potersene sbarazzare. Sarebbe interessante inoltre affrontare i vari problemi connessi con la presenza degli animali in città, ad esempio l’installazione di colonnine per la distribuzione dei sacchetti per la raccolta della deiezioni canine, la realizzazione di aree urbane riservate ai cani magari lungo il Tevere, da tanto richieste dai cittadini». Intanto, in questi giorni nei quartieri romani di Marconi e Magliana, in collaborazione con l’associazione L’Arca di Noè, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare i cittadini al maggior rispetto per gli animali, ma anche con l’organizzazione di raccolte di cibo per cani e gatti, che servirà a dare ristoro durante l’estate a colonie di animali abbandonati o randagi attraverso l’impegno dei volontari. Impegno che seppur lodevole non basta ad affrontare le tante emergenze quotidiane.

Per la tutela e protezione degli animali servono politiche organizzative degli enti locali, adeguate strutture di ricovero nelle grandi città ma soprattutto nei centri minori, insieme a politiche culturali, capaci di imprimere nelle persone la svolta emotiva, la sola in grado di fare la differenza che permette di guardare al proprio animale e sentirsi felici di averlo incontrato. 

DATA: 30-06-2008 AUTORE: Cinzia Tralicci FONTE: il tempo 


NON ABBANDONATELO, PORTATELO DA NOI 
"Non abbandonatelo, portatelo da noi". Dovrebbe essere questo lo slogan della Campagna del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali contro l’abbandono dei cani, in vista della partenza degli italiani per le vacanze estive. Il dicastero guidato da Maurizio Sacconi "è già al lavoro, mentre si stanno intensificando le operazioni dei Nas per evidenziare e denunciare le situazioni di degrado". 
A preannunciare la Campagna in difesa degli amici a quattro zampe è il sottosegretario con delega alla Salute, Francesca Martini, nel corso della presentazione del libro ’Malattia coronarica, fisiopatologia e diagnostica non invasiva", ieri a Roma.

Nei giorni scorsi, Francesca Martini ha parlato all’Adnkronos di "’incoraggiamento all’adozione di cani adulti dai 12 mesi in su: sono quelli che trovano minore collocazione, perché in Italia è molto diffusa la cultura del ’cucciolo a tutti i costi’, e che rischiano di rimanere anni e anni nei canili. In Veneto avevo previsto sistemi di incentivazione la cui conoscenza era diffusa proprio dal volontariato".

DATA: 24-06-2008 FONTE: ANMVI OGGI 


VACANZE: AIDAA, SPORTELLO ON LINE PER VIAGGI CON CANI E GATTI 
Uno sportello online, per programmare un viaggio con il proprio amico a quattro zampe. A proporlo e’ l’’Associazione italiana difesa animali e ambiente (AIDAA), che offre un servizio gratuito dedicato a chi vuole portare cani e gatti in vacanza. 
Inviando una mail a presidenza.aidaa@yahoo.it  si possono conoscere spiagge e alberghi attrezzati per ospitare animali domestici, e il modo migliore per viaggiare sui mezzi pubblici con cani o gatti al seguito. Aidaa intanto porta avanti la petizione ’libero cane in libera spiaggia': sono gia’ mille le firme raccolte online (su www.firmiamo.it/spiaggialiberapercani ), per chiedere al sottosegretario al turismo Michela Brambilla di creare una lista di spiagge ad accesso libero per cani. "Speriamo di raccogliere migliaia di firme - spiega il presidente di Aidaa Lorenzo Croce - per chiedere che una parte delle spiagge libere siano aperte all’accesso ai cani. I primi risultati sono incoraggianti". E per risolvere controversie causate dagli animali domestici fra condomini, vicini di casa o pubbliche amministrazioni, rimarra’ aperto tutta l’estate lo ’sportello animali’ dell’associazione, che in tre anni ha gia’ portato a termine 5mila consulenze. L’associazione assicura che scrivendo alla mail sportelloanimali@libero.it , i volontari di Aidaa entro 48 ore forniranno risposte, consigli e informazioni. 

DATA: 18-06-2008 FONTE: AGI 


FRANCIA - per i possessori di cani "pericolosi" serve attestato di idoneità 
Il Parlamento francese ha adottato in via definitiva un progetto di legge sui cani pericolosi che obbliga i proprietari a ottenere un «permesso di detenzione» dal sindaco del comune di residenza. 
Il testo, fortemente appoggiato dal ministro dell’Interno Michele Alliot-Marie, prevede inoltre la creazione di un sistema di formazione all’educazione canina riconosciuto da un «attestato di idoneità», una «valutazione comportamentale» dei cani con tendenza a mordere e l’obbligo di denunciare al comune ogni caso di morso. Viene infine fissata a dieci anni di reclusione la pena per i proprietari di cani responsabili di aggressioni mortali. La nuova legge era stata promessa a settembre 2007 dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, in seguito all’indignazione suscitata da una nuova ondata di aggressioni commesse da cani. Negli ultimi 20 anni, in Francia, ci sono stati almeno una trentina di decessi causati da attacchi di cani. 

DATA: 13-06-2008 FONTE: leggo online 


VETERINARI, ALLINEARE SISTEMI INFORMATICI REGIONI 
Per ritrovare il proprio cucciolo scomparso o per rintracciare quelli abbandonati, alcune regioni hanno adottato un sistema informatizzato collegato alle aziende Sanitarie. Lo spiega Aldo Grasselli, Presidente della Societa’ italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, nel corso dell’incontro "Quali livelli essenziali di assistenza per le problematiche di carattere sanitario, etico ed economico degli animali di citta’". 
"In questo caso si legge il codice con il transponder e lo si comunica al Servizio Veterinario che, risalendo alla banca dati della Regione, ottimizza il ritrovamento dell’animale. Ma se il cane viene abbandonato in un’altra Regione, ed e’ un evento classico dell’estate, il ritrovamento diventa molto difficile se non impossibile, perche’ non ci sono strumenti informatici uniformi. Le Regioni - continua Grasselli - hanno adottato questi strumenti esprimendo una buona volonta’ e grande attenzione verso gli animali, ma se i dati non vengono sistematizzati e condivisi, in modo che chiunque possa attingervi, l’azione rimane sospesa. C’e’ bisogno di allineare i sistemi informatici: non e’ un problema insormontabile ma solo una questione di dialogo, di connessione". 

DATA: 12-06-2008 FONTE: AGI 


Pamela Anderson corre in aiuto degli animali 
Los Angeles: Pamela Anderson metterà all’asta la sua macchina Dodge Viper per raccogliere fondi da destinare al Peta, l’associazione per la difesa degli animali People for the Ethical Treatment of Animals. 
L’ex bagnina di Baywatch ha fatto sapere all’Associated Press di voler dare in beneficenza la sua automobile, una 2000 Dodge Viper e ha aggiunto: ’’Sono terribile alla guida, perciò non sarà una grave perdita rinunciare al Viper’’. 

DATA: 12-06-2008 FONTE: quotidiano.net 


Senigallia, sì agli animali in spiaggia 
A Senigallia, la spiaggia di velluto premiata con 12 bandiere blu consecutive, si potrà andare in spiaggia in compagnia del proprio cane o gatto. La decisione rivoluzionaria, visto che la maggior parte delle città marittime italiane vieta l’accesso in spiaggia agli animali, è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale consapevole così di incrementare ulteriormente il turismo e di dare una mano nella battaglia contro l’abbandono degli animali nel periodo estivo. 
Il Comune di Senigallia ha previsto la possibilità per gli operatori di spiaggia interessati di attivare appositi spazi all’interno della propria concessione di pertinenza per l’ospitalità di animali di affezione. Il provvedimento si inserisce in un’ampia legislazione in materia, rientrando nelle disposizioni del regolamento regionale e di quello comunale, e ottempera al vigente Piano degli Arenili e all’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto. 

Gli stabilimenti balneari che vorranno avvalersene per creare spazi riservati agli animali di affezione dovranno però rispettare alcune prescrizioni elencate in maniera dettagliata dall’ordinanza in questione. In particolare, gli animali dovranno sempre essere accompagnati dai rispettivi proprietari o dai detentori temporanei; la zona di spiaggia attrezzata e riservata dovrà essere individuata all’interno dell’area demaniale in concessione e distinta con apposita segnalazione; tale area dovrà essere dotata di corsia di accesso indipendente e di contenitori per i rifiuti, così come di un sistema rapido ed efficace di distribuzione di palette per la raccolta delle deiezioni animali. 

L’accesso all’area attrezzata potrà essere consentito solo agli animali scortati da adeguata certificazione sanitaria veterinaria e sarà naturalmente vietato ai cani con sindrome aggressiva o che siano comunque superiori a 15 kg di peso. Gli stessi cani dovranno peraltro essere custoditi con guinzaglio anche durante le soste sotto gli ombrelloni loro assegnati in maniera del tutto insindacabile dal gestore dello stabilimento. Sarà vietato l’accesso degli animali al mare, così come a eventuali piscine o docce dello stabilimento. Gli stessi animali non potranno in generale circolare al di fuori delle aree espressamente riservate. 

DATA: 11-06-2008 FONTE: La stampa.it 


A FERRARA, NOTTE BIANCA E FUOCHI COL SILENZIATORE PER PROTEGGERE GLI ANIMALI 
Novità alla “Notte bianca” di Ferrara. Il 21 giugno, in occasione della festa della cultura che ormai si celebra in centinaia di città europee, i previsti fuochi d’artificio che apriranno e chiuderanno la manifestazione di Ferrara saranno rispettosi delle esigenze degli animali. 
Il Comune, infatti, d’intesa con le associazioni animaliste, tra cui Enpa, ha deciso di autorizzare fuochi ma con un livello di decibel decisamente inferiore ai fuochi tradizionali. Questo perché molti animali da compagnia hanno paura dei “botti”. Non ci sarà invece la limitazione del “volume” dei concerti, visto che la musica non disturba cani e gatti. L’importante intesa è stata raggiunta dalle associazioni animaliste e dagli assessori comunali alla Sanità, Maria Giovanna Cuccuru, e alla cultura, Massimo Maisto. Questi ultimi hanno l’incarico di concordare il livello di rumorosità con l’impresa che allestisce lo spettacolo pirotecnico. Saranno adottate le stesse soluzione già impiegate con successo a Venezia, dove i fuochi d’artificio sono “silenziosi” per evitare che le vibrazioni possano danneggiare i monumenti. 

DATA: 09-06-2008 FONTE: ENPA 


In Norvegia i cani poliziotto sono equiparati agli agenti 
Una sentenza della corte suprema norvegese ha equiparato i cani poliziotto ai loro colleghi umani. I quadrupedi sarebbero pubblici funzionari a tutti gli effetti, e gli atti di violenza contro di loro vanno puniti esattamente come quelli contro gli agenti. La decisione si riferisce al caso di un uomo colpevole di aver colpito, l’anno scorso, un pastore belga della polizia della città di Bergen. L’uomo rischia ora fino a tre anni di reclusione. 
Il 19 maggio 2007 l’imputato aveva svaligiato un appartamento di Bergen, ma durante la fuga era stato acciuffato dal cane poliziotto Vera. Il ladro era riuscito a liberarsi colpendo l’animale con un bastone.

"Ricorrere alla violenza contro un cane poliziotto nell’esercizio di un servizio pubblico ricade sotto l’articolo 127 del codice penale che tutela gli agenti in servizio", ha sentenziato la corte. Con l’equiparazione degli agenti a quattro zampe ai bipedi umani, il ladro potrebbe finire in prigione per tre anni.

DATA: 05-06-2008 FONTE: TGCOM 


LAV: ’Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi’’ 
ROMA - Un intervento di sterilizzazione per evitare di generare fino a 70.000 randagi. Con lo slogan ’’Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi’’, la Lav lancia la campagna estiva d’informazione per la prevenzione del randagismo attraverso il ricorso alla sterilizzazione di cani e gatti. 
Lo scopo della campagna, presentata questa mattina a Roma, e’ quello di evitare che nuove cucciolate vadano ad affollare la popolazione di animali vaganti o reclusi in canili e gattili. Per l’associazione animalista sterilizzare il proprio amico a quattro zampe puo’ evitare 70.000 nuovi randagi: il numero di discendenti che un gatto o un cane puo’ arrivare a generare in soli sei anni. Considerando che le famiglie italiane ospitano in casa circa 6-7 milioni di cani e almeno altrettanti gatti - sottolinea la Lav - la portata della potenziale espansione della popolazione a quattro zampe, in assenza di interventi di sterilizzazione, e’ facilmente immaginabile. Ogni anno in Italia - prosegue l’associazione - vengono abbandonati circa 135.000 animali tra cani e gatti e circa l’80% muore in incidenti, per malattia o di stenti. Circa 600 mila cani, secondo dati del ministero della Salute citati dalla Lav, vivono rinchiusi nei canili o da randagi insieme a 2,6 milioni di gatti che rischiano di morire di fame, di sete o per incidenti. Solo in pochi trovano una famiglia adottiva. 

DATA: 04-06-2008 FONTE: ANSA 


Pets & the city: la città dalla parte degli animali 
Sognate un albergo per le vacanze dove voi e il vostro pet sarete trattati come prìncipi? Vorreste saperne di più sull’adozione a distanza dei cani? Non siete sicuri su quale sia il miglior cibo per il vostro amato coniglio? Cercate un happy hour in città dove portare i vostri amici: tutti, compreso Fido? Queste e molte altre informazioni e curiosità sono disponibili nella guida Pets & the city, la città dalla parte degli animali – in distribuzione, in questo periodo, con due inserti speciali: “in vacanza con il pet” per viaggiare serenamente con animali al seguito e “dossier etichette” per saper cosa c’è nel cibo confezionato per i nostri amici. 
In Italia ci sono 7,5 milioni di gatti e 7 milioni di cani: il 65% delle famiglie ospita almeno un animale domestico. Un vero boom di cani a gatti se, solo a Milano, sono saldamente insediati tra le mura domestiche circa 130 mila gatti e 120 mila cani. Così come stanno aumentando i servizi dedicati agli animali Un esempio? Secondo Federalberghi ci sono 12 mila strutture alberghiere e 6 mila agriturismi che aprono le porte agli animali.

Pets & the City si rivolge ai proprietari responsabili di animali: quelli che hanno deciso di condividere la vita con loro considerando il pet un membro della famiglia. Nella guida si trovano anche informazioni pratiche su normative e regolamenti nazionali e locali, sui diritti degli animali, sui doveri dei proprietari, un vademecum sulle malattie e l’elenco di tutte le strutture e i servizi di primaria importanza personalizzati per ogni territorio nel quale viene distribuita: veterinari Asl, ambulatori e studi privati, centri benessere e pronto soccorso, associazioni per la tutela degli animali, servizi dei Comuni, locali, luoghi e boutique pet-friendly. Pets & the City è la prima guida – creata da Ag Editore – utile e innovativa, capace di soddisfare i bisogni di informazione dei possessori di animali, delle istituzioni, dei medici veterinari e delle aziende del settore; capace di aiutarci a convivere nel miglior modo possibile con i nostri amati compagni di avventura. I testi sono stati approvati e patrocinati dall’ANMVI (associazione nazionale medici veterinari); nelle città di Milano, Torino e Genova gode del patrocinio del Comune.

DATA: 02-06-2008 FONTE: Nove da Firenze 


Anche i cani impegnati contro l’evasione dalle carceri 
La sicurezza nelle carceri israeliane, oltre che garantita dalla polizia penitenziaria, sarà assicurata dai "bau" dei cani. Secondo alcuni esperti è possibile decifrare il linguaggio canino e quindi intervenire quando il quattrozampe lancia l’allarme di pericolo nel carcere. 
Secondo quanto riportato dal quotidiano Usa Today il software è in grado di registrare i vari tipi di latrati e guaiti che i cani emettono in diverse situazioni, dal verso di gioco, alla vista di un gatto, a situazioni sospettose e di pericolo. I suoni registrati, circa un migliaio, vengono inseriti in un software che riesce a distinguere l’abbaiare che segna una situazione di pericolo o sospetto da versi fatti per altri motivi, secondo quanto dichiarato dal responsabile del progetto Bio-Sense Orit Netz. Una delle caratteristiche del software, per comprovare che effettivamente il cane stia segnalando una situazione di pericolo nelle carceri, è l’attivazione di un sensore in grado di percepire il livello di stress presente nel cane basandosi sul latrato. Il sensore agisce entro un raggio di circa 15 metri dalla sala di controllo. Se il latrato captato è indicativo di pericolo, scattano un allarme e le conseguenti misure di sicurezza all’interno del carcere. Al momento Bio Sense è unico al mondo nello sviluppo di questo tipo di tecnologie e non ha concorrenti. 

Il primo software è stato installato in un carcere israeliano nel 2005, da allora ne sono stati installati altri tre nei penitenziari di Israele. La Bio Sense spiega che nello stato ebraico vanta più di cento clienti per il software, inclusi allevatori e pastori che hanno necessità di difendersi dai ladri.

DATA: 01-06-2008 FONTE: ANSA 


Nel milanese otto cani al giorno rapiti e destinati ai combattimenti 
Cani da combattimento: una drammatica realtà che sta colpendo anche il milanese. Otto cani al giorno, 240 al mese e quindi poco meno di 3mila cani l’anno nella sola provincia di Milano, nell’Alto Varesotto e nel Novarese verrebbero rapiti per essere utilizzati in combattimenti clandestini. 
È la stima dell’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. Gli animali rapiti, secondo l’associazione, "finiscono nelle grinfie delle bande organizzate che li rapiscono, seviziano, spesso li uccidono dopo averli utilizzati per accattonaggio o ancora peggio da destinare a combattimenti o all’uso in allenamento contro i cani da combattimento".

Per l’Aidaa si tratta di "un racket ben organizzato di cui spesso si vede solo la punta dell’iceberg, vale a dire i cani usati in strada per accattonaggio, il cui numero aumenta sempre più nelle località di provincia, specialmente fuori da chiese, supermercati e cimiteri dove spesso si trovano bambini o anziani accompagnati dal cane che raccolgono l’elemosina. Ma la vera piaga ancora sommersa è quella dei combattimenti clandestini che vedono l’uso di cani di grossa taglia che vengono fatti combattere fino alla morte".

Fatto inquietante è il giro d’affari che ruota attorno ai cani da combattimento. Secondo l’Aidaa ammonta a "decine di milioni di euro l’anno nella sola regione Lombardia. Sia il traffico dell’accattonaggio con animali che quello dei combattimenti è gestito prevalentemente da zingari e malavita organizzata di origine rom".

"I dati che diffondiamo sono sicuramente in difetto rispetto alla realtà - dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa - e si rifanno alle nostre denunce presentate alle Procure ed alle segnalazioni che riceviamo sul numero amico Aidaa. La realtà è sicuramente molto più diffusa e non siamo lontani dal sostenere che nella zona provincia di Milano e nelle zone limitrofe ogni anno grazie a questi due racket che vedono vittime i cani ed in alcuni casi anche bambini ed anziani rom producono denaro fresco per la criminalità nell’ordine di almeno 70 milioni di euro, denaro fresco da reinvestire nelle attività criminose". Scritto da: GM - graziano.masperi@cronacaqui.it  

DATA: 26-05-2008 FONTE: milano.cronacaqui.it 


Arriva la “Pet Card” per agevolare l’adozione di gatti randagi 
La Provincia di Savona promuove il progetto “Pet Card”, una tessera sconto promossa dall’ufficio diritti animali per combattere il fenomeno del randagismo felino e conferire per le persone a basso reddito, sconti e agevolazioni negli studi veterinari e negli esercizi commerciali aderenti. 
La Pet Card può essere richiesta da tutti i proprietari di gatti che siano stati adottati da almeno 6 mesi presso strutture di ricovero del territorio provinciale gestite da pubbliche amministrazioni o da associazioni protezioniste inserite nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato. 

DATA: 16-05-2008 FONTE: www.ivg.it 


Un convegno sull’utilizzo dei cani socialmente utili 
LUCCA - Domenica 18, a Palazzo Ducale, si svolgerà il convegno che vuole approfondire l’ultilizzo dei cani socialmente utili. L’iniziativa, organizzata da Scooby dog, promossa dalla Provincia con il patrocinio del Comune di Lucca e prevede un’interessante dimostrazione in Cortile degli Svizzeri. Sarà interamente dedicato all’aspetto dell’aiuto socialmente utile dei cani l’appuntamento in programma domenica 18 maggio, a Palazzo Ducale (sala ex Corte di Assise), dove si terrà un incontro-dibattito e una dimostrazione sull’impiego degli animali in vari contesti della vita sociale. 
L’iniziativa (ad ingresso libero) è organizzata dall’associazione Scooby dog agility, promossa dalla Provincia e patrocinata dal Comune di Lucca.

L’assessore provinciale allo sport e al volontariato Valentina Cesaretti sottolinea “l’aspetto socio-educativo dell’iniziativa che – dichiara - ha lo scopo di sensibilizzare e promuovere l’uso degli animali per aiutare le persone più deboli, come i disabili o gli anziani. Un aspetto a cui si fa di recente molta attenzione, poi, è quello della sicurezza dei cittadini ed anche in questo caso l’utilizzo dei cani da parte delle forze dell’ordine è sempre più diffuso”.

Il programma della giornata prevede alle 9,30 l’introduzione dell’argomento da parte del dottor Alessandro Bianchi, medico veterinario specialista in malattie dei piccoli animali, il quale parlerà del loro impiego nell’educazione, nel supporto pratico alle persone, nella terapia e sicurezza sociale. Successivamente, è previsto l’intervento di Daniele Mazzini, ispettore del reparto cinofilo della Polizia di Milano che parlerà dell’utilizzo dei cani nella sicurezza urbana, nella ricerca delle persone scomparse o nell’individuazione e recupero delle sostanze stupefacenti. Dopo il dibattito – intorno alle 12-12,30 - è prevista una dimostrazione pratica in Cortile degli Svizzeri con i cani del reparto cinofili della Polizia di Stato.

“La giornata – spiega il medico-veterinario Alessandro Bianchi – è rivolta agli operatori del settore, agli amanti degli animali e a coloro che credono o non nell’aiuto sociale dei cani i quali, oltre che elementi di compagnia, sono figure di riferimento fondamentali, veri catalizzatori di positività sia per i bambini sia per le persone anziane”. 

La Provincia ha già collaborato a varie manifestazioni del settore ed ha ospitato iniziative cinofilo-sportive, in particolare, alcune dimostrazioni di agility dog e, più recentemente, un seminario sulla Pet therapy, ossia la terapia assistita e di sostegno alle persone con l’aiuto degli animali.

DATA: 16-05-2008 FONTE: www.loschermo.it 


Animali: Odori molesti che possono causare fastidi al vicinato? multa. 
Stiano attenti i possessori di animali domestici: gli odori molesti che possono causare fastidi al vicinato sono proibiti. La Cassazione ha, infatti, stabilito che va incontro a una condanna chi non si cura del fastidio che l’odore dei propri animali può causare ai vicini di casa. 
Il caso - Una sentenza del terzo grado di giudizio ha confermato la condanna al pagamento di un’ammenda di 105 euro e al risarcimento danni ai vicini inflitta ad una donna dal tribunale di Messina. L’imputata è stata ritenuta responsabile del reato di "getto pericoloso di cose" previsto dall’articolo 674 del codice penale, per avere tenuto nel proprio giardino 30 gatti e 4 cani, provocando "emissioni di gas nauseabondi provenienti da escrementi ed urine degli animali, atti a creare molestie ai vicini". 

L’odore molesto - Contro la decisione del tribunale, la donna si era rivolta alla Suprema Corte, ma gli "ermellini" della terza sezione penale hanno dichiarato inammissibile il suo ricorso con questa motivazione: "le emissioni di gas, vapori o fumo idonei a imbrattare o cagionare molestie alle persone non sono solo quelli provenienti da attività produttive nei casi non consentiti dalla legge ma anche tutte quelle esalazioni maleodoranti comunque imputabili all’attività umana, quali ad esempio quelle provenienti dalla presenza nel proprio giardino di numerosi animali senza l’adozione di cautele idonee ad evitare disturbo o molestie ai vicini".

Gatti e cani colpevoli - Niente da fare, quindi, per la "gattara" di Messina che dovrà pagare una multa salatissima per avere ammorbato i vicini con gli odori degli animali del suo giardino.

DATA: 15-05-2008 FONTE: petclub.animali.tiscali.it 


Il sequestro dei cani? Solo in casi estremi 
Bologna, è entrata in vigore l’ordinanza anti-punkabbestia: ma l’assessore comunale alla Sicurezza, Libero Mancuso, frena sulla sua applicazione. Il sequestro dei cani, previsto nel caso di animali pericolosi che non vengono assicurati dai proprietari, va per Mancuso limitato al massimo, visto l’affollamento del canile e le difficoltà a gestire un alto numero di animali.

"Credo che ci sia oramai completa disciplina di questi casi - ha detto oggi l’assessore al question time, rispondendo ad un’interpellanza del capogruppo di Forza Italia Daniele Carella - e credo che il sequestro del cane debba avvenire in casi assolutamente limite". "Anche perché lei conosce - si rivolge al consigliere Mancuso - le difficoltà dei nostri canili municipali e comunque la necessità di sottrarre questi cani in situazioni estreme". 

DATA: 17-03-2008 FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net 


INFARTO E ICTUS: MENO RISCHI CON UN GATTO IN CASA 
Possedere un gatto in casa potrebbe ridurre per almeno un terzo il rischio di avere un infarto, un ictus o altre malattie cardiovascolari. A scoprirlo e’ stato un gruppo di ricercatori dell’Universita’ del Minnesota in uno studio presentato in occasione del congresso dell’American Stroke association a New Orleans. 
I ricercatori hanno analizzato i dati di un ampio studio sulla salute, condotto dal governo americano negli anni ’80. I soggetti coinvolti sono stati 4.235 americani di eta’ compresa fra i 30 e i 75 anni. Di questi, 2.235 vivevano in casa con un gatto. Il resto non possedeva alcun animale. I ricercatori hanno quindi analizzato cosa avesse provocato la morte dei soggetti venti anni dopo. I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti che possedevano un gatto avevano il 30 per cento di probabilita’ in meno di avere un infarto rispetto a chi non aveva nessun felino. Infatti, il 40 per cento dei soggetti che non avevano mai posseduto un gatto avevano il 30 per cento di probabilita’ in piu’ di morire per infarto, ictus o altre malattie cardiovascolari. Secondo i ricercatori, la principale causa degli attacchi di cuore sono stress e ansia che possono essere sconfitte grazie all’aiuto di un animale domestico. Gli scienziati, infatti, pensano che non sia tanto il gatto a ’proteggere’ la salute cardiovascolare del padrone, ma il fatto che e’ un animale che vive insieme a lui in casa. "Abbiamo dovuto escludere i cani - ha spiegato Adnan Qureshi, coordinatore dello studio - perche’ non avevamo abbastanza soggetti ma sono convinto che non ci siano molte differenze". E’ possedere un animale domestico, in generale, a preservare la salute del cuore dei soggetti. "Gli effetti dello stress e dell’ansia sui danni cardiovascolari - ha aggiunto Qureshi - sono noti e gli animali domestici offrono molti benefici nel contrastarli". 

DATA: 14-03-2008 FONTE: AGI 


BLITZ IN FRIULI PER SALVARE CANI RANDAGI,SECONDO IN 3 GIORNI 
VIVARO (PORDENONE), Blitz notturno, per la seconda volta in tre giorni, degli attivisti dell’associazione ’’100% animalisti’’ contro l’ipotesi di uccisione dei cani randagi ospitati nel canile municipale di Vivaro (Pordenone). 
Sul municipio e per le vie del paese sono stati trovati stamani centinaia di volantini che contestano la decisione del Consiglio comunale di proporre una modifica della legge regionale sul randagismo, introducendo una norma che prevede la soppressione dei cani custoditi nei rifugi trascorsi dodici mesi dal loro ingresso nella struttura senza prospettive concrete di adozione. Gli attivisti hanno anche affisso uno striscione che definisce Vivaro ’’Vergogna della nazione’’ e hanno annunciato nuove azioni, tra le quali ’’un presidio caldo’’. Delle indagini si stanno occupando i Carabinieri di di Maniago (Pordenone). 

DATA: 10-03-2008 FONTE: ANSA 


Nicaragua, alla messa per i cani i padroni pregano per loro 
A MASAYA in Nicaragua. centinaia di cani, molti dei quali vestiti da bambini o da pagliacci, sono stati protagonisti ieri di un’annuale messa celebrata in una città del Nicaragua, durante la quale i padroni pregano affinché i loro cuccioli guariscano o non si ammalino.

Moltissimi i cattolici che si sono messi in fila, con i loro cani in braccio o al guinzaglio, per sfilare davanti a un’immagine di un santo esposta in una chiesetta a Masaya, una cittadina 30 chilometri a sud della capitale del Paese, Managua.

I fedeli hanno ringraziato il santo per aver guarito i cuccioli oppure lo hanno pregato affinché i cani non si ammalino. Il sacerdote della città celebra con regolarità una messa per i cani.

Gli abitanti del posto sostengono che la tradizione risale all’epoca coloniale dopo la conquista spagnola.

DATA: 10-03-2008 FONTE: Reuters 


600 CANI DEL COMUNE DI CATANIA RISCHIANO DI ESSERE DEPORTATI 
Comunicato stampa ACA SICILIA: I 600 CANI DEL COMUNE DI CATANIA RISCHIANO DI ESSERE DEPORTATI COME SE FOSSERO PACCHI POSTALI INANIMATI IN ALTRA REGIONE GRAZIE AD UNA GARA D’APPALTO 
E’ QUESTA L’ULTIMA TROVATA DELL’EX ASSESSORE AL PROGETTO ANIMALI DI CATANIA

Al miglior offerente il futuro dei 600 cani, ancora vivi per miracolo, del Comune di Catania! E’ questa l’ultima trovata dell’ex Assessore al Progetto animali, Zappalà, il quale ha pensato bene, prima di dimettersi per candidarsi alle regionali, di promuovere una gara d’appalto al miglior offerente ( ovvero senza il rispetto di quanto imposto dal Decreto Presidenziale n. 7 del 12.01.07) per deportare fuori da Catania i suoi 600 cani come se si trattasse di pacchi postali inanimati e non di esseri viventi con tanto di diritti riconosciuti.

E così, e senza che tale ennesima trovata fosse resa di pubblico dominio a mezzo organi d’informazione (e non si capisce quali sono stati i mezzi per divulgare tale gara pubblica) oggi sono state aperte le offerte: solo una ditta partecipante la quale si è aggiudicata senza rivali la gara.

Adesso i 600 cani del Comune potranno essere deportati in altra regione (Calabria) e senza che la stessa amministrazione comunale, e le stese associazioni animaliste catanesi, così nel rispetto della L.r. n. 15 del 2000, potranno andare a verificare le condizioni degli animali e della struttura in questione cosa che già peraltro doveva essere fatta prima dell’aggiudicazione della gara soprattutto nel rispetto dei requisiti strutturali e sanitari imposti dal Regolamento esecutivo dell’art.4 della legge regionale 3 luglio 2000, n.15 pubblicato con Decreto presidenziale n. 7 del 12.01.2007 (visto e considerato che la gara è indetta da un Comune siciliano).

L’ACA SICILIA nello stigmatizzare ancora una volta i comportamenti poco legittimi dell’Amministrazione comunale dimissionaria chiederà immediatamente l’intervento del Prefetto affinchè si faccia, nel rispetto della normativa vigente, piena chiarezza su l’iter della gara e soprattutto sulla certezza di benessere degli animali.

Il Presidente ACA SICILIA Alfio Lisi

DATA: 08-03-2008 FONTE: www.girodivite.it 


Gatti e cani avvelenati, strage a Porta Romana. 
Ascoli Piceno - Bocconcini di carne avvelenati con il diserbante. Così a Porta Romana, un residente sicuramente disturbato dalla presenza di animali randagi attorno alla sua abitazione, sta uccidendo cani e gatti, non solo randagi. Gli episodi si stanno verificando da alcuni giorni nelle rue adiacenti a Piazza San Tommaso tra rua Lunga, via Tullio Lazzari, via dei Saladini e Corso di Sotto. 
A farne le spese sono stati già almeno cinque poveri gattini, un cagnolino di razza e due cani di grossa taglia di cui uno sfuggito accidentalmente al controllo del padrone che lo portava a spasso e a cui aveva tolto momentaneamente il guinzaglio. Per il cucciolo non c’è stato niente da fare perché il bocconcino di carne al diserbante provoca un’immediata emorragia interna e rende inutile qualsiasi tipo di soccorso pur immediato. Nel giro di dieci, dodici ore, arriva la morte, dopo grandi sofferenze. Il povero animale, infatti, rimane praticamente stecchito e si irrigidisce a tal punto da non poter essere assolutamente curato. 

Porta Romana, insomma, è già caccia all’avvelenatore di animali e pare che qualcuno abbia già individuato un possibile responsabile, non nuovo a ‘bravate’ di questo tipo. Chi ne è responsabile rischia una denuncia per maltrattamento di animali e per uso di sostanze improprie. Del fatto sono già state avvertite le forze dell’ordine anche perché il proprietario di uno dei gatti ha voluto che al suo animale venisse fatto il pur costoso esame tossicologico per conoscere i veri motivi della morte e dai risultati si è capito che l’animale è stato avvelenato con il diserbante. Non solo. Almeno tre dei gattini ammazzati erano già stati sterilizzati dalla protezione animali L.I.D.A. di Ascoli, ma inutilmente. 

DATA: 05-03-2008 AUTORE: Valerio Rosa FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net 


Thailandia: assicurazioni sulla vita anche per i cani 
Anche i cani in Thailandia possono godere di un’assicurazione sulla vita, che assicura ai padroni un cospicuo risarcimento per lenire il dolore della perdita. 
Il veterinario Sombat Pipattanamatha ha precisato che sono già state stipulate polizze su circa 2.000 cani dall’entrata in vigore di questo tipo di contratti l’anno scorso.

I cani di razza locale sono coperti fino ad un massimo di 10.000 bahts (320 dollari), mentre quelli stranieri con un pedigree possono arrivare fino a 500.000 bahts (15.870 dollari). "I cani sono come membri della famiglia e riteniamo chedebbano essere trattati bene" ha affermato Sombat all’AFP.

Sombat, consulente per la compagnia che ha sviluppato la polizza, indica che attualmente sta lavorando a delle disposizioni miranti a offrire compensi per i cani vittime di incidenti, anche se non mortali, o contratti che coprano le ferite inferte dagli stessi agli uomini.

DATA: 03-03-2008 FONTE: TICINO NEWS 


Scandalo in Inghilterra: cani sani uccisi per la ricerca 
In Inghilterra, una nazione profondamente affezionata ai "pets", è scandalo. Il Royal Veterinary College (Rvc), prestigiosa istituzione veterinaria del Regno Unito, acquista in segreto parti di cani completamente sani, uccisi in una clinica privata per animali, al fine di compiere le sue ricerche sugli organi. 
La denuncia è del ’Sunday Times’. Un giornalista che si è finto proprietario di cani ha scoperto che il personale della Greyhound Clinic nell’Essex ammazza per 30 sterline l’uno levrieri "in salute". La clinica viene quindi pagata dall’Rvc, che insiste sulla clausola che il cane sia sano prima di essere abbattuto. Il Royal College, interpellato in merito, ha detto di avere accordi simili con altre cliniche veterinarie per ottenere gli organi che gli occorrono. 

La pratica ha scandalizzato la Royal Society for the Prevention of Cruelty Against Animals (Rpsca, che combatte la crudeltà contro gli animali), i gruppi animalisti e persino esponenti dell’industria delle corse dei levrieri, ancora molto popolari in Gran Bretagna, e che spesso è stata criticata per il destino dei cani da corsa una volta pensionati. "Sono sconvolto - ha dichiarato Alistair McLean, direttore del National Greyhound Racing Club -. E’ uno scandalo". 

Maureen Purvis, del gruppo che si batte per la tutela dei cani da corsa Greyhounds UK, ha paragonato questa vicenda con quella di Burke e Hare, i due ladri di cadaveri che nell’Ottocento rifornivano le scuole di medicina. "E’ l’equivalente canino di quella storia. Sono dei macellai", ha detto. 

La Greyhound Clinic serve almeno sei canili dove vengono allevati levrieri da corsa, situati molto vicino all’istituto, oltre a due ’pensionati’ per ex ’campioni’ canini, e un circuito per allevamento dei levrieri. 
Secondo il Sunday Times, il giornalista ha telefonato a una dirigente della clinica, Donna Atkins, affermando di voler eliminare due levrieri perchè "non aveva posto per loro". 

Quando poi si è recato nella clinica, ha trovato due studenti di veterinaria dell’ Rvc che gli hanno descritto come pratica normale il prelievo di parti di animali sani destinati ad essere abbattuti. 

Un portavoce del Royal College ha confermato al ’Sunday Times’ l’accordo con la clinica, ma ha spiegato che i padroni devono firmare un modulo dove indicano di essere consapevoli della sorte del loro cane: "La decisione di effettuare l’eutanasia - ha detto - deve essere presa con il consenso del padrone e del veterinario, e previa autorizzazione scritta del padrone". 

DATA: 02-03-2008 FONTE: Repubblica 


GERMANIA: A DUESSELDORF CANI-POLIZIOTTO INDOSSANO SCARPE 
Il fiuto non basta. I cani-poliziotto di Duesseldorf devono correre in sicurezza anche sui terreni accidentati, come le piazze affollate di dimostranti e i piazzali degli stadi pieni dei rifiuti del dopo partita. 
Per questo da oggi indosseranno speciali scarpe studiate negli Stati Uniti che serviranno a proteggere le loro zampine dai frammenti di vetro. Nel centro di addestramento di Meerbusch, nelle immediate vicinanze della citta’ renana, i cani stanno gia’ imparando da tempo a camminare con le nuove calzature. "Da tempo pensavamo al modo di proteggere le zampe dei nostri cani", ha dichiarato Ralf Faustmann, responsabile della squadra di polizia, "e al termine delle nostre ricerche abbiamo scoperto le scarpe per cani sviluppate negli Usa". Le speciali calzature costano 70 euro al paio. "Il mio cane di servizio Eddy ha gia’ indossato tre volte le scarpe e ci cammina che e’ una meraviglia", ha dichiarato l’agente Ben Funken, il quale ha spiegato che mettere le scarpe al suo cane e’ in fondo come calzare un bambino. Attualmente le scarpe sono disponibili in tre misure, M, L e XL e si presentano esteriormente con colori molto sgargianti in giallo e blu. 

DATA: 27-02-2008 FONTE: www.repubblica.it 


CHE I MEDIA NON INCORAGGINO L’ABBANDONO 
E’ inaccettabile che autorevoli testate giornalistiche dichiarino che "gli animali domestici rischiano di essere abbandonati perché costano troppo". Il messaggio è falso e pericoloso. 

Attribuire il caro vita agli animali che vivono nelle famiglie italiane non è solo ridicolo, ma è anche foriero di messaggi eticamente scorretti e prossimi ad incoraggiare un reato penale come l’abbandono. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ANMVI critica la carta stampata e televisiva che in queste ore diffonde messaggi fuorvianti e basati su dati non verificati, per costruire la notizia che non c’è. 

"Ci meraviglia- dichiara il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti- che persino testate del servizio pubblico si prestino al rimbalzo di dati scorretti sul mantenimento degli animali da compagnia per offrire il destro a luoghi comuni diseducativi e al limite dell’illecito". 

Il mantenimento dell’animale da compagnia, l’attenzione al suo benessere e alla sua salute costituiscono un dovere del proprietario responsabile. Nutrirlo, garantirgli cure e assistenza adeguate non compromette il bilancio familiare. Inoltre il mercato e le liberalizzazioni consentono al proprietario di scegliere i beni e i servizi più convenienti sotto il profilo del rapporto qualità-prezzo. Le tariffe veterinarie pubblicate da alcune testate sono frutto di pura fantasia: le liberalizzazioni del Ministro Bersani le hanno abolite e vietate per " assicurare agli utenti un’effettiva facoltà di scelta nell’esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato". ( Legge 248/2006) 

"Non si parli di cani e gatti come di un bene di lusso - conclude Scotti- a questo ha già pensato il Fisco che non consente adeguati sgravi e sostegni a chi detiene un animale da compagnia. Per questo la nostra Associazione si batte, inascoltata dai Governi, per aumentare le detrazioni fiscali, la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul pet food: oggi i proprietari pagano un’aliquota del 20% come se comprassero una Ferrari". 

Un Paese come il nostro, dove la sensibilità e il rispetto per gli animali hanno portato ad inserire nel codice penale il maltrattamento e l’abbandono, merita un servizio di Informazione più adeguato, capace di verificare le fonti e di maggiore senso di responsabilità. 

DATA: 27-02-2008 FONTE: ANMVIOGGI 


Pechino, cani e gatti a rischio Olimpiadi 
Gran Bretagna - Tempi duri per gatti e cani randagi di Pechino: rischiano tutti di fare una brutta fine a causa delle Olimpiadi in calendario dall’8 agosto nella capitale cinese. In dichiarazioni riportate oggi dal Times, Qin Xiaona - capo di un importante associazione animalista cinese - denuncia il modo piuttosto brutale con cui si sta procedendo al repulisti di cani e gatti «senza tetto» deciso dalle autorità di Pechino in vista dei Giochi olimpici. 
«Noi abitanti di Pechino - afferma la signora Qin - siamo pronti a vivere senza elettricità, senz’acqua, senza automobili pur di assicurare il successo delle Olimpiadi ma siamo contrari a Olimpiadi che costino la vita degli animali. Sarebbe una tragedia». Nella corrispondenza da Pechino il Times scrive che a detta degli animalisti i gatti randagi (ce ne sarebbero almeno duecentomila) vengono presi e stivati in «gabbie grandi come un forno a microonde». In teoria dovrebbero essere trasportati in un centro zoologico nella provincia di Changping, ma al novanta per cento si tratta di bestie malate, in particolare i maschi che spesso soffrono di infezioni per effetto della rudimentale castrazione alla quale sono stati sottoposti. 

«Sono condizioni da tortura. E la situazione è molto peggiore per i cani», lamenta Qin Xiaona. La sua "Associazione per il benessere degli animali della capitale" si è offerta di collaborare con le autorità cittadine per rimuovere i randagi «in modo umano» ma questa disponibilità «è stata ignorata». Le autorità cinesi hanno ordinato la totale «rimozione» degli animali randagi da Pechino entro la fine di giugno: «Vogliono - spiega la signora Qin - che gli atleti olimpici non ne vedano nemmeno uno. E questo perché i cinesi ci tengono molto a fare bella figura»

DATA: 26-02-2008 FONTE: www.corriere.it 


Vita da cani? per loro discoteche, yoga e gioielli 
Quanto a cani il Bel paese è ai primi posti nella pet economy. Per viziare gli amici a quattro zampe spendiamo, dati Euripes alla mano, qualcosa come 5 miliardi di euro l’anno. Soldi che non vanno solo alle cure essenziali, cibo e veterinario, ma a profumi e balocchi. Di lusso, anzi extra lusso se la stilista britannica Vivienne Westwood si è addirittura inventata un cappottino di diamanti per cani in miniatura, dato il costo dei preziosi. 
Non è l’unica. Noi italiani oltre ad essere generosi clienti siamo creativi anche in questo settore con tanto di stylist per cani e prodotti di punta. Qualche esempio? Ciotole in vetro di murano, guinzagli in coccodrillo da abbinare alla borsa della padrona, divanetti di pelle per far riposare le adorate bestiole, collari in oro bianco e diamanti per le tasche più floride. Come corollario perfino dei dog shopper, in grado di consigliare cane (e padrone) negli acquisti e spa di tutti i tipi, una aperta perfino in pieno centro a Milano. Ma la chicca resta la pittrice per cani per appendersi in salotto il ritratto migliore del proprio Fido. 

DATA: 25-02-2008 FONTE: www.panorama.it 


CAUDOTOMIA A SAN MARINO, DENUNCIATO ALLEVATORE 
E’ tempo di bilancio per l’attivita’ del personale del CFS in provincia di Rimini nel 2007, nei settori della tutela della fauna, del territorio, delle aree protette, della flora, discariche e rifiuti, inquinamenti. Nel bilancio dell’attività del Corpo Forestale dello Stato, risultano essere 1.976 i controlli eseguiti nel 2007 in provincia di Rimini, 416 gli illeciti amministrativi rilevati per un importo di 52.849,48 euro, 50 i reati penali denunciati all’Autorita’ Giudiziaria, 7 i sequestri. 
Tra le operazioni di rilievo, le indagini che hanno portato a scoprire gli autori di ripetuti furti di alluminio nello stabilimento ex Ghigi, che si sono concluse con la denuncia di 3 persone, e quelle del Comando Stazione di Rimini nel settore del maltrattamento degli animali, dove si e’ scoperta e denunciata l’attivita’ di un noto allevatore di cani, che si recava nella Repubblica di San Marino per tagliare le orecchie ai cani di razza Corsa, tramite veterinari compiacenti; il sequestro di 4 discariche abusive che su ordine della magistratura sono state interamente bonificate. 

Il numero maggiore di infrazioni rilevate hanno riguardato la tutela della flora con 239 infrazioni (pari al 57% del totale) e 14.882 euro di sanzioni; seguono discariche e rifiuti con 98 infrazioni (24%) e 21.668 euro di sanzioni; la tutela del territorio con 30 (7%) e 3.023 euro; la tutela della fauna con 26 (6%) e 9.806 euro, al quinto posto il codice della strada con 14 (3%) e 998 euro; si sono annoverati inoltre 3 sequestri amministrativi. Per quanto riguarda il settore penale, in tutto sono state presentate 50 notizie di reato e sono stati effettuati 4 sequestri penali. I settori maggiormente interessati sono stati la tutela del territorio con 28 denunce (56%), le infrazioni riguardanti gli incendi con 12 (24%), discariche e rifiuti con 5 (10%), delitti contro il patrimonio con 4 (8%), tutela della fauna 1 (2%).

DATA: 23-02-2008 FONTE: ANSA-animalieanimali.it 


Vendita di cani e gatti ammalati: sequestrato un negozio, 5 indagati 
Ferrara - Cuccioli di cane e gatto vaccinati troppo presto e importati dai paesi dell’Est con documenti falsificati, venduti agli ignari proprietari quando il loro destino era ormai segnato dalla malattia o dalla morte. 
Secondo le accuse ci sarebbe stato un "vero e proprio programma delittuoso" dietro le attività di un negozio in provincia di Ferrara, come svelano le indagini condotte nell’ambito dell’operazione ’Trasparenza’ condotta dal pm della procura di Ferrara Barbara Cavallo insieme alla Polizia provinciale e alla Sanità pubblica dell’Asl. 

L’operazione, iniziata a settembre 2006 su segnalazione di un veterinario privato, della Usl e dell’Anagrafe canina, ha portato al sequestro dell’esercizio commerciale e di 17 cuccioli, tutti malati e affidati alle cure della Asl: 5 di loro sono morti a causa delle malattie contratte.

Indagati i 4 titolari del negozio, tutti di Mirabello, (un uomo di 30 anni, M.F. e tre donne, la trentenne E.P., la quarantenne M.Z. e la cinquantenne V.C.) e il loro veterinario "di fiducia", il sessantenne ferrarese V.M.: i capi d’imputazione contestati sono 38, tra cui l’associazione a delinquere, la frode in commercio e la falsità in atti.

Gli animali, cani e gatti di razza, provenivano dalla Polonia e da Pesc in Ungheria, compiendo in quest’ultimo caso un viaggio di 715 chilometri per giungere fino a Mirabello, e di lì erano venduti a prezzi concorrenziali in tutta l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto e persino fuori dai confini nazionali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i passaporti venivano falsificati alzando l’età dei cuccioli, in barba alla norma internazionale che prevede i 3 mesi e 21 giorni come età minima per l’importazione. E in barba alle norme sanitarie, gli animali venivano vaccinati prima di compiere i tre mesi, con il rischio (come ha accertato una delle due perizie predisposte dagli inquirenti) che il vaccino privasse di fatto l’animale della protezione contro le malattie.

Una seconda perizia, difatti, ha appurato che tutti i cuccioli sequestrati (16 dal negozio, di cui 12 cani e 4 gatti, più un altro animale da un privato), oltre ad essere stati vaccinati troppo presto, presentavano, come spiega Cavallo, "una pluralità di patologie": si va dal cimurro alla rabbia (su 3 animali) alla micidiale parvovirosi a diversi tipi di parassitosi. Altri 10 animali, su 31 cuccioli acquistati da proprietari sentiti nel corso delle indagini, sono morti per problemi sanitari. Il tutto, naturalmente, con il rischio di reintrodurre in Italia malattie non più diffuse (come la rabbia) e della trasmissione di parassiti all’uomo, come è capitato a una famiglia che ha contratto un fungo dal gatto appena acquistato. 

Ma non finisce qua, perché una clausola nel contratto d’acquisto legava la garanzia sull’animale all’obbligo di rivolgersi al veterinario "di fiducia" del negozio, da cui il proprietario si sentiva accusare d’aver provocato la malattia dell’animale con la propria incuria, o peggio riceveva una diagnosi falsa (ad esempio con una parvovirosi classificata come parassitosi). Nel negozio sono stati rinvenuti anche medicinali scaduti (e adatti, tra l’altro a bovini e equini) utilizzati probabilmente per mascherare i sintomi dell’animale in vista della futura vendita.

DATA: 07-02-2008 FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net 


Cinquecentomila cani randagi. 
Più della metà dei cani randagi li troviamo in meridione. L’esercito dei randagi è considerato in aumento dagli esperti, cui vanno aggiunti altri 230.000 esemplari rinchiusi nei canili sanitari e nei canili-rifugi. Forse più fortunati rispetto ai cani abbandonati a se stessi per le vie di paesi e cittadine ma, a giudizio dalle associazioni a tutela degli animali, molto lontani dallo standard di vita di chi può contare sull’affetto e il calore di una famiglia. 
A snocciolare i dati sul randagismo in Italia è l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente secondo la quale, davanti una popolazione complessiva di 6 milioni di cani, 730.000 sono quelli randagi e ospitati nei canili mentre poco meno di 5,3 milioni risultano essere di proprietà. 
In base alle cifre raccolte dall’associazione, l’emergenza randagismo si fa sentire in maniera maggiore nel Meridione - nel Centro-Nord, complessivamente, sono 33.000 i cani soli, 32.000 quelli ospitati - e, in particolare, in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Sul loro territorio, infatti, vivono oltre 277.000 cani randagi con la Calabria a strappare la maglia nera. In questa regione sono 77.000 i randagi mentre in Campania il numero tocca le 69.070 unità (81.253 gli ospitati), in Sicilia le 68.700 unità (9.500 gli ospitati) e in Puglia le 63.145 unità (61.671 gli ospitati). Quanto ai cani di proprietà è il Centro-Nord a farla da padrone (3 milioni sui 5,3 dell’intero Paese). Considerando che per la gestione e il mantenimento dei cani ospitati nei rifugi, ogni esemplare costa in media 2 euro al giorno per debellare il randagismo in maniera completa si dovrebbero investire ogni giorno oltre 1.380.000 euro solo per il mantenimento generando una spesa complessiva annua pari a 504.000.000 di euro. 

DATA: 04-02-2008 FONTE: Il tempo 


Obama: "Sarò il presidente di tutti, anche degli animali" 
Il candidato nero alla nomination democratica ha voluto rispondere a chi gli chiedeva dei diritti degli animali. Aggiungendo ’’Credo che il modo in cui li trattiamo sia il riflesso di come ci trattiamo a vicenda’’ 
Quando, durante un comizio a Las Vegas, una donna gli ha urlato dal pubblico: ’’E dei diritti degli animali che mi dici?" Barack Obama, il candidato nero alla nomination democratica, le ha risposto: "saro’ il presidente di tutti gli americani...animali compresi. Cosi’ ha rispostoa ’’. 

La notizia e’ riportata dal sito ufficiale del candidato (’’Obama ’08’’), che cita l’agenzia Ap. Obama stava parlando di diritti civili, guerra, sanita’ ed economia. All’inaspettata domanda il senatore dell’Illinois ha risposto di avere molto a cuore anche i diritti degli animali. E questo, ha detto, ’’non solo perche’ ho due figlie di nove e di sei anni che vogliono un cane’’. 

...Credo che il modo in cui trattiamo i nostri animali sia il riflesso di come ci trattiamo a vicenda’’, ha detto Obama, aggiungendo che ’’e’ molto importante avere un presidente che si interessi alle crudelta’ che vengono perpetrate sugli animali’’.

DATA: 17-01-2008 FONTE: quotidiano.net 


Cani e computer 
Nuovo software per comunicare meglio con gli amici a quattro zampe 
Il migliore amico dell’uomo può contare su un alleato tecnologico per migliorare la comunicazione.
Alcuni scienziati ungheresi, infatti, stanno mettendo a punto un software in grado di interpretare l’abbaiare dei cani.
La notizia è stata annunciata dall’etologo ungherese Csaba Molnar e il nuovo trovato tecnologico permetterà alle persone di riconoscere cosa vogliono comunicare in quel momento i cani.
I ricercatori della Elte University di Budapest stanno analizzando le reazioni di 14 cani in diverse occasioni.
In base ai dati raccolti nelle varie situazioni, gli scienziati si sono accorti che il software realizzato riesce a riconoscere il 43% dei latrati del cane.
Risultato poco incoraggiante se si pensa che le persone riescono a riconoscere, senza nessun supporto tecnologico, il 40% di quello che i cani vogliono comunicare. 

DATA: 16-01-2008 AUTORE: Francesca Guido FONTE: www.datamanager.it 


LA LINEA DI COSMESI PER ANIMALI DOMESTICI CERTIFICATA BIO 
BioBao è la prima linea completa di prodotti per cane e gatto certificata AIAB Eco Bio Cosmesi. Inoltre è consigliata dalla Lav ( Lega Anti Vivisezione) che si è fatta promotrice dell’iniziativa stop ai test su animali che BioBao ha accolto. Si tratta di una campagna che non solo mira a vietare la vendita di prodotti cosmetici testati su animali, ma anche a sensibilizzare e coinvolgere le aziende produttrici. 

Questo standard fissa i criteri per evitare l’incremento della sperimentazione dei cosmetici sugli animali e garantire una politica aziendale "cruelty free". Le aziende che hanno questa certificazione si impegnano a non praticare e a non far praticare la sperimentazione animale sia sui prodotti finiti che sui singoli ingredienti.
Le materie prime utilizzate sono di origine vegetale, con estratti e oli provenienti da coltivazione biologica certificata. Non vengono assolutamente utilizzate sostanze di origine petrolchimica o animale, come coloranti di sintesi, sls, sles, peg, isotiazolinoni, parabeni, ogm. 

DATA: 09-01-2008 FONTE: greenplanet.net 


REPRESSIONE DEI COMPORTAMENTI CONTRO GLI ANIMALI 
Per rafforzare la sicurezza e la tutela dell’ambiente- con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare- sarà istituito presso il Ministero dell’ambiente il Nucleo operativo del Corpo forestale dello Stato di tutela ambientale. Lo prevede la Finanziaria 2008 (art. 2 comma 75). 
Il Nucleo dipende funzionalmente dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e concorre nell’attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali e in materia di maltrattamento degli animali nelle aree naturali protette nazionali e internazionali. Nello svolgimento di tali compiti, il Nucleo può effettuare accessi e ispezioni amministrative avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l’esercizio delle attività istituzionali del Corpo. 

Con apposito provvedimento sarà determinato il relativo contingente di personale. Restano, in ogni caso, ferme le competenze previste per il Comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente. 

All’istituzione del Nucleo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Dalle disposizioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

Con la Finanziaria 2008 viene inoltre istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un Fondo per la repressione dei reati in danno agli animali (comma 383). Le risorse del fondo sono destinate al finanziamento degli interventi sostenuti dal Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali del Corpo forestale dello Stato.(NIRDA)

Al Fondo è attribuita una somma di 1 milione di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010. 

DATA: 09-01-2008 FONTE: anmvioggi.it 


Pet Therapy, le nuove frontiere 
Dall’Alzheimer negli anziani al dilagante bullismo nei piu’ giovani, passando per le tossicodipendenze e i pazienti usciti dal coma: si allarga sempre piu’ la fascia di patologie e di soggetti che beneficiano della Pet Therapy, attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali. Ad affermarlo, in un recente rapporto, e’ l’Istituto Superiore di Sanita’. 
In Italia, sottolinea lo studio, non esiste una legislazione specifica nel settore, sebbene vi sia stato un accordo Stato-Regioni. Si e’ sancito che ‘’la Pet Therapy fa bene ma, tra l’altro, non essendo una prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale - afferma la dottoressa Francesca Cirulli dell’Iss -, solo le Regioni piu’ ricche possono permettersi di avviare progetti negli ospedali pubblici’’. 

Attivita’ e Terapie assistite con i ‘pet’ (letteralmente l’animale domestico da ‘accarezzare’) sono un lavoro di equipe: sono coinvolti medici e psicologi, insegnanti e assistenti sociali, veterinari, etologi, addestratori, istruttori e conduttori del pet. 

Gli esperti distinguono tre tipologie di Pet Therapy:

1) Attivita’ con l’ausilio degli animali (AAA, Animal-Assisted Activities) finalizzate a migliorare la qualita’ della vita di alcune persone;
2) Terapie con l’ausilio degli animali (AAT, Animal-Assisted Therapies): interventi terapeutici con un protocollo e precisi obiettivi. Si tratta di una co-terapia complementare che integra le terapie accademiche normalmente usate;
3) In alcune scuole piu’ avanzate sta prendendo piede l’Educazione Assistita dagli Animali (EAA): ha caratteristiche intermedie rispetto alle precedenti ed e’ volta ad una maggiore interazione dei bambini con l’ambiente. Sembrano migliorare il rendimento scolastico e i rapporti sociali oltre a ridurre i fenomeni di bullismo, di devianza e di abbandono della scuola. 

Nei bambini i disturbi piu’ trattati vanno dalle difficolta’ di linguaggio e di apprendimento ai ritardi mentali, dall’iperattivita’ all’autismo, fino alla sindrome di Down. Nei bimbi ospedalizzati il rapporto con un pet puo’ diminuire la paura della malattia e lo stress del ricovero e velocizzare la guarigione. Negli anziani le patologie piu’ trattate sono la demenza senile, l’Alzheimer e le disabilita’. 

Le Terapie Assistite riducono negli anziani, spesso soli e privi di affetti, la depressione, l’irritabilita’ e l’agitazione, oltre ad aumentare l’interazione sociale in ospedali e case di riposo. E’ poi dimostrato che nei casi di infartuati la presenza di un animale domestico aumenta anche le possibilita’ di sopravvivenza. Le Terapie Assistite hanno efficacia anche nei pazienti psichiatrici ma buoni risultati sono stati riscontrati anche con ex tossicodipendenti, persone uscite dal coma, ipovedenti e malati in fase terminale. 

QUALI ANIMALI: il co-terapeuta per eccellenza e’ il cane (impiegato nell’80% dei casi, verso bambini, adulti o anziani). Il gatto e’ scelto, vista la sua indipendenza, per le persone sole e che si muovono con difficolta’. 
Il cavallo viene utilizzato con grandi risultati nell’ippoterapia e a beneficiarne sono soprattutto bambini affetti da autismo e sindrome di Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali. Ottimo ‘dottore’ e’ anche il delfino, soprattutto nei pazienti depressi e con disordini della sfera emozionale e mentale o autistici. Criceti e conigli sono indicati per i bambini che attraversano una fase difficile della loro crescita. Ma e’ stato dimostrato anche che, molto semplicemente, osservare pesci in acquario agisce da antistress, riducendo la tachicardia e le tensioni muscolari. E che gli anziani trovano benefici nel prendersi cura abitualmente di uccelli (soprattutto pappagalli). A volte sono coinvolti anche asini, capre, mucche. 

Un censimento dell’Iss in Emilia-Romagna ed uno studio in alcune regioni italiane, hanno mostrato una realta’ estremamente composita ed un crescente interesse verso questa disciplina. In mancanza di una legislazione che regoli AAA e AAT l’Istituto Superiore di Sanita’ sta incrementando gli sforzi per regolare queste attivita’. 

‘’E’ auspicabile - sottolinea l’Iss - che, in futuro, gli sforzi congiunti dei professionisti, sostenuti dal fondamentale contributo delle istituzioni e delle normative, siano in grado di rimodellare alcuni schemi culturali, sociali e forse anche metodologici che ostacolano lo sviluppo di questa disciplina’’. 

DATA: 08-01-2008 AUTORE: Enrica Di Battista FONTE: ansa.it 


CASSAZIONE: Punibili i comportamenti contrari alla natura dell’animale 
Roma - Guai a non rispettare gli amici a quattro zampe: infatti, è reato lasciare il cane chiuso in macchina, parcheggiata al sole, per andare a fare spese. E’ quanto stabilito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 175 di oggi, ha confermato la condanna a 1.200 euro di multa (per violazione dell’art. 727 del Codice penale) nei confronti di un 34enne che aveva lasciato in macchina il suo cagnolino nero ad una temperatura di oltre 30 gradi. 
Ad accorgersi della sofferenza dell’animale era stato un carabiniere che lo aveva visto fare avanti e indietro tra i sedili anteriori e posteriori in cerca di un po’ di ombra. Lo aveva quindi liberato e gli aveva dato da bere. Così era scattata la denuncia. A gennaio del 2007 il tribunale di Udine aveva condannato il padrone a 1.200 euro di multa. Contro questa decisione lui ha fatto, inutilmente, ricorso in Cassazione. La Terza sezione penale lo ha respinto integralmente, comprese le questioni di legittimità costituzionale, precisando che "integra il reato il tenere un cane in un luogo angusto per un lasso di tempo apprezzabile, senza che fosse necessaria la volontà di infierire sull’animale o che questo riportasse una lesione all’integrità fisica, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti". 

Insomma, è stata giudicata assolutamente legittima la decisione presa dal Tribunale dal momento che, precisa il collegio di legittimità, il giudice di merito "aveva evidenziato sia che l’animale era stato tenuto chiuso in un’autovettura, limitata, parcheggiata al sole, con una temperatura di oltre 30 gradi per circa un’ora, incompatibile con la natura dello stesso animale, tanto che cercava l’ombra tra i sedili, sia che lo stesso aveva riportato gravi patimenti, tenuto conto che ansimava e che necessitava la somministrazione di acqua". 

DATA: 07-01-2008 FONTE: APCOM 


GPS per cani 
Zoombak GPS locator - E’ un’idea molto interessante per avere sotto controllo il vostro cane. Si chiama Zoombak GPS Locator ed è un trasmettitore GPS da mettere al collo del vostro amico fedele. Il servizio si basa su un mix di tecnologie che vi assicurano di conoscere la posizione di ciò che desiderate tenere sotto controllo. 
Una volta installato Zoombak, via Web assegnate un’area di controllo (ad esempio il vostro giardino).
Una volta che Zoombak uscisse dall’area di delimitazione, si potrà ricevere via SMS un messaggio di allerta.
A questo punto due sono le cose che potrete fare.
Verificare via Web dove si trova la macchina o il vostro cane oppure mettervi subito alla loro ricerca ricevendo in tempo reale altri messaggi via SMS indicandovi in quel dato istante dove si trova ciò che state cercando.
Costa 199$, pesa poco più di 70 grammi ed ha un’autonomia energetica di 5 giorni.

DATA: 07-01-2008 FONTE: www.i-dome.com 


Il gatto e il cane insieme ‘protagonisti’ in un calendario 
“Come cani e gatti” è il titolo della nuova edizione del calendario dello ‘Sportello a 4 Zampe’ della provincia di Perugia. Tutto sui nostri cuccioli: accoglienza, salute, alimentazione, educazione 
Lo ‘Sportello a 4 Zampe’ perugino accoglie il 2008 con un calendario. Si tratta in realtà di una consuetudine e lo sanno bene cittadini e appassionati animalisti che si recano a chiederlo agli sportelli della Provincia. 
“Come cani e gatti” è il titolo della nuova edizione, realizzata come sempre dall’Assessorato alla Comunicazione dell’Ente, che mostra insieme i due leggendari antagonisti in tante baruffe.
Il calendario invita, ammiccando e con splendide foto, a ‘scegliere un cane per amico’, facendo immaginare morbidissimi peluches con musi irresistibili e dall’aria immensamente grata per le cure ricevute, ed enuncia ‘mille ragioni per scegliere la compagnia di un gatto’, soffermandosi sapientemente sul suo fascino, la sua aria aristocratica nonché sulla sua eleganza, ma non senza affetto per il suo padrone (che non riconoscerà mai come tale) con cui mantiene rapporti rigorosamente indipendenti. E non mancano le raccomandazioni per accoglierli: non farsi prendere dal panico quando il cucciolo di cane entra in casa e ricordarsi sempre di giocare con il micio appena arrivato, ma che già saltella tra i mobili e divani, con la coda tutta arruffata. 

Non mancano note interessanti anche per educare i nostri amici: servono pazienza e perseveranza per educare i nostri cani, senza dimenticare le gratificazioni e i regali quando si comporta bene, e qualche minaccioso battito di mani quando il nostro gattino, peraltro sempre pulitissimo, si appresta a graffiare la nostra bella poltrona oppure quando con un salto, proprio felino, piomba sul tavolo pensando di trovare qualche cosa di buono da mangiare, all’oscuro del padrone, si intende. E’ così che spariscono bistecchine e bocconcini di pollo appena acquistati in macelleria e non ancora accuratamente riposti in frigorifero oppure appena cucinati… per noi. 

Nel calendario non potevano mancare tutte le informazioni per le vacanze estive: fondamentali microchip o tatuaggio e medaglietta con indirizzo e numero di telefono per il cane che comunque è preferibile portare con noi; abituare invece il nostro micio al trasportino prima di partire e, comunque, per tutti, pensioni accoglienti o cure a casa (meglio ancora) se abbiamo chi ci può sostituire quando non possiamo portarli con noi. Anche i pranzi dei nostri amici a 4 zampe sono oggetto di utili informazioni: al nostro cane non faremo mancare proteine, vitamine, sali minerali, calcio e fosforo e acidi grassi per un manto brillante mentre al nostro micio offriremo, oltre i cibi pronti, pesce lesso e carne ben cotta ogni tanto, senza dimenticare mai l’acqua, ma non del rubinetto, e l’erba gatta per le probabili indigestioni. In ultimo, la salute. Un veterinario di fiducia provvederà a tutti i controlli, alle vaccinazioni e a liberare i nostri amici dai parassiti. 

Nella nuova edizione, tutti gli indirizzi, anche web, degli Sportelli di Perugia, Foligno, Spoleto, Umbertide, Cascia e Spello e dei Servizi Veterinari delle Asl di Perugia, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Norcia. 

“Nato nel 2001 – come ha ricordato l’Assessore provinciale Carlo Antonini – lo Sportello a 4 Zampe della Provincia di Perugia è oggi un importante punto di riferimento per i cittadini, associazioni e istituzioni nonchè punto di raccordo tra loro e imitabile modello nell’ambito della tutela dei diritti degli animali e della garanzia di servizi pubblici anche per loro. Il calendario è un modo per sottolineare come la Provincia di Perugia ritenga giusto e doveroso che la pubblica amministrazione si faccia carico di sensibilizzare i cittadini sui temi scottanti dell’abbandono e della crudeltà verso gli animali”. 
Peraltro, nella lettera inviata in occasione di questa sesta edizione del calendario, l’Assessore Antonini riporta una frase di Mahatma Gandhi “Facciamo si che il migliore amico dell’uomo, abbia nell’uomo il suo miglior amico”.

Come noto, lo Sportello dell’Ente offre informazioni, orientamento e azioni di primo intervento in sostegno agli animali, oltrechè funzionare da raccordo tra soggetti pubblici e privati nell’interesse degli amici a 4 zampe. I flussi di affluenza dello Sportello, sempre in crescita, testimoniano, non solo il crescente amore per gli animali, ma anche la validità di questa iniziativa della Provincia. Nello Sportello Web – http://www.provincia.perugia.it/  - novità e curiosità, gli appelli per le adozioni o per smarrimenti, le innovazioni come ad esempio le anagrafi canine, gli eventi, tutto sulle vacanze con gli animali, sulla normativa, sui canili umbri e sulle associazioni animaliste, petizioni e appelli di varia natura a favore degli animali. Per contattare lo Sportello della Provincia numero verde 800.013474 – 4zampe@provincia.perugia.it.  

DATA: 04-01-2008 FONTE: www.provincia.perugia.it 


GLI USA DICONO STOP ALL’IMPIEGO DEI CANI COME CAVE DA LABORATORIO PER I FUTURI CARDIOCHIRURGHI 
Anche negli Usa sono state bandite le esercitazioni a cuore aperto sui cani per istruire studenti in cardiologia. Erano oramai rimasti in 2, gli atenei d’oltreoceano che continuavano con questa pratica, tanto antica quanto crudele, la “Case Western Reserve University” in Ohio e il “New York Medical College” di Valhalla (Ny). 
Queste finora hanno utilizzato cani per mostrare ai loro studenti come funziona un cuore “vivo” e come si interviene in caso di patologie. Ora questi esperimenti verranno sostituiti dall’uso di sofisticati ecocardiogrammi da effettuare su esseri umani, come ad esempio un compagno di corso. Negli Usa, vengono ancora largamente impiegati maiali e scimmie a tale scopo, dal momento che il funzionamento del loro cuore è molto simile a quello degli uomini. 

DATA: 03-01-2008 FONTE: enpa 


A Berlino cani e gatti trovano degna sepoltura 
A Berlino è stato inaugurato il primo cimitero per gli amici a quattro zampe. Nella capitale tedesca adesso è possibile seppellire cani e gatti in una speciale necropoli sorta a Karlshorst, il quartiere orientale. Bernd Thuerling, responsabile del cimitero evangelico che proprio a Karlshorst ha sede, ha spiegato che un’area di 3.000 metri quadrati è stata destinata alla sepoltura dei beniamini domestici. 
Un’area con 200 tombe - "Abbiamo spazio per duecento tombe e riteniamo che ci saranno anche trenta sepolture l’anno", ha spiegato Thuerling aggiungendo che il nuovo cimitero per gli amici dell’uomo avrà un ingresso separato. Ma gli animali nella nuova struttura non sono tutti uguali: vi possono trovare degna sepoltura solo le spoglie di animali che pesano fino a un massimo di 60 chilogrammi. Le limitazioni di peso - Sui motivi relativi alle limitazioni di peso, il responsabile del camposanto animale non ha tuttavia fornito delucidazioni. Inoltre il cimitero ha stabilito un’altra regola alquanto strana. Anche la permanenza delle spoglie è regolata dal peso. "Le tombe saranno mantenute per un periodo di tre anni ma per i cani superiori ai 20 chili il termine sarà esteso a cinque anni. Il costo? E’ ancora un mistero ma c’è da credere che anche in questo caso i chilogrammi saranno determinanti.

DATA: 02-01-2008 FONTE: tiscali.it 


3 cani ereditano fortuna 
Quadrupedi con maggiordomo e conto corrente. E’ la storia di di Buckshot, Katie e Obu-Jet, tre cani del Mayland (USA) che hanno ereditato 800mila dollari dal loro padrone. Oltre ai contanti hanno un appartamento ad Hagerstown, dove il beagle e i due labrador, vivono. Una volta a settimana, il venerdì, il loro custode gli prepara spaghetti al sugo di carne con pane tostato insaporito con l’aglio. 
Il loro padrone, Ken Kemper, è stato davvero generoso.

BAU pensiero: Una mancanza di rispetto verso i nostri amici animali è anche confondere le loro esigenze con quelle umane.

DATA: 01-01-2008 FONTE: TGCOM 


Presentato il progetto di pet therapy. Una decina di animali aiuterà gli studenti disabili 
Nasce a Bagheria “Qua la zampa amico mio”. Migliorare la qualità di vita di persone diversamente abili o con problemi di tipo comportamentale, ottimizzarne le condizioni psico-fisiche, far crescere in loro l’autostima e la capacità di relazionarsi. Questi alcuni obiettivi del progetto pilota “Qua la zampa amico mio”, presentato lunedì presso la scuola media “Ignazio Buttitta”, il primo istituto ad aver aderito all’iniziativa di pet therapy organizzata dall’Acres – l’Associazione Cinofila Relazione Educazione Sociale - in collaborazione con il Comune di Bagheria, l’associazione animalista Asva e l´Asl 6. 
Il progetto mira a sfruttare le possibilità terapeutiche offerte dall’assistenza di amici a quattro zampe. Animali domestici, dai cani ai gatti, ma anche conigli e criceti, che aiutano a migliorare le condizioni di salute in persone con disabilità fisiche o mentali. L’iniziativa prevede sedici appuntamenti, uno a settimana, in cui i venti ragazzi che hanno aderito, incontreranno circa dieci cani di razze diverse. Anche se non viene esclusa la possibilità di inserire nel progetto altri animali, per il momento si è deciso di privilegiare l’utilizzo di cani, noti per la loro predisposizione al contatto con l’uomo. Nessun costo verrà sostenuto dai ragazzi che parteciperanno agli incontri. 

Sono intervenuti alla presentazione del progetto l’assessore alla Politiche sociali, Gianluca Rizzo, il preside della scuola “Ignazio Buttitta”, Gioacchino Genuardi, i responsabili dell’Acres e dell’Asva, Stefano Antinori e Giuseppe Mattei, e il responsabile del dipartimento di prevenzione veterinaria Antonino Pecoraino. Hanno partecipato, inoltre, alcuni rappresentanti di associazioni che hanno già potuto testare gli ottimi risultati dell’iniziativa o che intendono aderire in futuro. 

Ottimismo sulla buona riuscita del progetto pilota è stato espressa da tutti i partecipanti. 
“La sinergia prodotta da questo progetto che coinvolge scuola, istituzione locale, Asl, e associazioni specialistiche ci permette di attivare un nuovo modo di orientarci verso lo studente con difficoltà – ha spiegato il preside Gioacchino Genuardi - Il cane diventa co-tutore attraverso un’opera di mediazione. L’iniziativa non potrà non avere che una ricaduta positiva sull’autostima dell’alunno” 
“Crediamo profondamente nella valenza della pet therapy - ha commentato Giuseppe Mattei, responsabile dell´Associazione Siciliana Volontari Animalisti - Bagheria si fa promotrice e capofila in provincia di Palermo di un progetto che ha avuto grande rilevanza in ambito nazionale ed internazionale". 

DATA: 28-11-2007 AUTORE: Anna Corsaro FONTE: www.90011.it 


Gb, nasce il profumo per cani 
La testimonial, una bassett hound di nome Shirley, guadagnerà 37mila euro 
Dopo cappottini invernali, acconciature bizzarre e collari sfiziosi ecco l’ultima novità in fatto di fashion canino: il profumo per il miglior amico dell’uomo. A lanciarlo per primo è stato il negozio londinese “Mungo & Maud” che vende la preziosa essenza per circa 60 euro a boccetta. 
Il profumo - chiamato “Petite Amande” - è reclamizzato come una «delicata fragranza ispirata alla natura con estratti di ribes francese, arance tunisine, foglie di mimosa e violetta su una base di mandorle e vaniglia». Un accessorio che, secondo Nichola Sacher, direttore creativo del negozio, «rinfrescherà il cane e sarà allettante per l’olfatto umano». 

Per la pubblicità del lussuoso profumo «for dogs» è stata ingaggiata Shirley, una bassotta di tre anni, pagata profumatamente: 37mila euro. La cagnetta ha stracciato altre 29 aspiranti modelle ed è stata prontamente ribattezzata «la Kate Moss della moda canina». A partire da lunedì prossimo il “volto” di Shirley sarà su tutti i tabelloni pubblicitari d’Oltremanica per promuovere la fragranza realizzata da Lyn Harris. 

In Gran Bretagna - famosa per lo straordinario amore tributato agli animali domestici - l’industria riservata ai quattro zampe è sempre più fiorente: è arrivata ad un fatturato di 6miliardi di euro l’anno, con una crescita del 30 per cento negli ultimi sette anni. E la concorrenza sul mercato è in continuo aumento: i grandi magazzini ’Harrods’ hanno subito risposto alla mossa di Mango & Maud mettendo in vendita una fragranza chiamata “Sexy beast” (“bestia sexy”) e presentata all’annuale “Dog fashion show”. 

Redditizio anche il settore alimentare dedicato agli animali domestici, che sono sempre più nutriti con cibo biologico e di alta qualità. «Abbiamo avviato un business di 4,5milioni di euro all’anno, con un incremento delle vendite di cibo di lusso per cani e gatti, rispettivamente del 55 e del 63 per cento», ha spiegato orgoglioso Matt Davis, proprietario del negozio “Pets at home” specializzato in delikatessen canine e feline. 

DATA: 19-11-2007 FONTE: lazampa.it 


Canada. Cani antidroghe per perquisire i soldati stanziati in Afghanistan 
La polizia militare canadese ha usato cani antidroghe per controllare i bagagli di alcuni soldati, per il sospetto che alcuni di essi avessero consumato eroina, hashish e marijuana. Anche se non sono state trovate droghe, e’ noto che gli stupefacenti siano disponibili e che siano una tentazione per le truppe sia per uso personale che per spaccio.
Nel documento ufficiale che lo rivela, diffuso dalla Canadian Press, si legge che nel mese di giugno e luglio ci sono stati minimo cinque perquisizioni mirate e casuali tra gli effetti personali di alcuni soldati dell’aeronautica stanziati a Kandahar. La Canadian Forces National Investigation Service, un’unita’ militare indipendente, ha ispezionato circa 90 soldati e 100 tende. 
Il documento rivela anche che dalla perquisizione non e’ stata emessa alcuna accusa, ma la polizia ne terra’ conto in caso ci siano prove di traffici o consumo tra i soldati sospettati.
La portavoce del Dipartimento della difesa, capitano Julie Roberge non ha voluto commentare l’azione, affermando che la polizia militare usa i cani quando ha "ragionevoli dubbi" che circolino droghe tra i militari. "Se ci sono dubbi, e’ meglio verificare. I cani, inoltre, facevano parte della NATO. Le forze militari canadesi addestrano propri cani antidroghe per eventualmente utilizzarli in Afghanistan", ha concluso.
Il documento ufficiale riporta anche la preoccupazione che con queste perquisizioni si siano violati i Diritti dei soldati, soprattutto la privacy e il diritto di non essere perquisiti senza un ragionevole motivo, ma conclude che "le perquisizioni mirate e casuali dei convogli sono degli efficienti deterrenti, che non interferiscono con le operazioni militari in corso".
La scorsa settimana e’ stato formalmente accusato un soldato per traffico di marijuana e hashish dopo un’investigazione durata undici mesi. Il colonnello maggiore Steven Pearson ha ricevuto cinque capi d’accusa per traffico e possesso nel gennaio 2006 di marijuana e hashish.
Investigazione non solitaria, perche’ si sono verificati diversi casi di militari coinvolti in traffici illeciti. 

DATA: 14-11-2007 FONTE: www.droghe.aduc.it 


Lusso per animali: dove trovarlo? 
Dalle boutique più rinomate agli e-commerce più curiosi, i luoghi reali o virtuali dove trovare accessori degni di un vero cucciolo Vip. 
Abbiamo parlato più volte di accessori lusso dedicati agli amici a quattro zampe, dalla cuccia Hello Kitty, al cappottino Burberry, alle chiavi Usb e ai prodotti per la bellezza, nonché dei resort a cui affidare le cure dei pet durante le vacanze. 
Ma dove si possono trovare tutti questi oggetti così particolari?

Sicuramente la boutique più esclusiva è quella di Fifi Romeo su Beverly Boulevard a Los Angeles, ma con una prossima apertura in Giappone. Il negozio è frequentato da dive come Christina Aguilera, Jessica Alba e Anastacia. In Italia è d’obbligo una visita al punto vendita o allo showroom For Pets Only in centro a Milano - presente comunque anche a New York in Mercer Street - frequentato da star italiane, come Paola Barale e Federica Fontana.

Sanremo, invece, ospita Arte Pittura & Bau – tique dove si possono trovare accessori particolarissimi, asciugamani, tappeti, gadget, quadri e ceramiche a tema, e dove è possibile ordinare un ritratto del proprio cane o gatto.

Ritratto che si può ordinare anche su Hallodog.com, dove sono disponibili anche parure trendy, cappottini lusso, cucce rifinite con strass e profumi, tutto dedicato ai cani.

Oltre a questo, sono numerosi gli e-commerce dove trovare chicche davvero sorprendenti.

Accessori per cani realizzati a mano in materiali preziosi sono quelli di Miss Nanette, sito da cui si possono acquistare trasportini in pelle ornata da Swarovski, guinzagli in perle fuxia, cuscinetti portavivande che diventano veri e propri complementi di arredo, accessori in coordinato cane-proprietario come il pendente in oro bianco con corallo rosso e diamanti, maglioncini in cashmere coordinati, poltroncine e letti.

Guinzagli in argento, decorati con perle e strass, borse in coccodrillo, impermeabili moda, dog-sofa in ogni stile di arredamento sono disponibili su Luxury Vip, che comprende anche oggetti dedicati ai gatti.
Prodotti per la bellezza assieme ad un vasto assortimento di gioielli, bijoux e accessori moda si trovano, invece, su Emilù.

In inglese, l’e-commerce Shana Logic che comprende una sezione dedicata agli amiali domestici, con curiosi collari fashion o decorati da cristalli o perle.

http://fifiandromeo.com/
http://www.forpetsonly.it/
http://www.artepitturaeliana.com/
http://www.hallodog.com/
http://www.missnanette.it/
http://www.luxuryvip.it/
http://www.emilu.it/
http://shanalogic.com/

DATA: 05-11-2007 FONTE: luxgallery.it 


Italia. Veneto. Cani antidroga anche nelle classi 
Cani antidroga anche dentro le aule scolastiche in Veneto, se i controlli dei finanzieri rilevano la necessita’ di ispezioni piu’ approfondite. Se il cane antidroga fiuta qualcosa di sospetto al passaggio degli studenti, il controllo di prevenzione puo’ portare gli uomini delle fiamme gialle anche fino dentro gli istituti. E’ accaduto per esempio a Vicenza, scrive oggi il Gazzettino, dove un cane antidroga della guardia di finanza berica allertato da una ’scia’ cannabinoide ha indotto i militari, in accordo con il preside, a fare un controllo in aula, fino al banco di due ’sospetti’. L’hashish, com’e’ noto, lascia una traccia olfattiva per diversi giorni. 
Il controllo dei finanzieri, rilevano al Comando Regionale del corpo, e’ svolto pero’ soprattutto a difesa dei ragazzi e viene attuato prevalentemente all’esterno delle scuole. I cani non sono spinti ad annusare gli studenti, ma sono presenti nei controlli per fini preventivi. Se a Vicenza le operazioni interessano la citta’, a Treviso i finanzieri operano in tutta la provincia, alternando due scuole diverse alla settimana.
Anche qui vige la regola della prevenzione, con i militari che operano all’esterno degli istituti, con accertamenti che possono arrivare fin nei bagni e nelle aree ’comuni’, come il cortile, ma quando non sono presenti gli studenti. In due occasioni e’ e’ stato recuperato dell’hashish ad altrettanti ragazzi che stavano entrando nel plesso scolastico.

DATA: 29-10-2007 FONTE: www.droghe.aduc.it 


Italiani pazzi per i gatti... anche on line 
Lo sostiene eBay che ha stilato la classifica degli animali più collezionati, in effige, nel nostro Paese. Per questi felini domestici si supera la soglia di 6.000 pezzi di oggettistica varia in vendita ogni giorno sul sito. Secondo posto per il cane. 
Italiani pazzi per i gatti, anche on line. Lo sostiene eBay, primo sito di commercio elettronico in Italia, che ha stilato la classifica degli animali più collezionati, in effige, nel nostro Paese. Per quanto riguarda i gatti sono oltre 6.000 i pezzi di oggettistica varia con riproduzioni di felini domestici in vendita ogni giorno su eBay.it. L’amico più fedele dell’uomo, il cane, si piazza al secondo posto con 4.700 oggetti on line legati alla sua effigie. Medaglia di bronzo ai maiali che possono vantare quasi 1.800 pezzi. Fuori dal podio gli orsi che arrivano quarti con 1.700 oggetti.

Dietro a questo tipo di collezioni si nascondono spesso, racconta eBay, storie particolari, come quella di una coppia di Mantova, Silvio e Susanna Visioli, che ha in casa una collezione di quasi 10.000 maialini, in buona parte provenienti da eBay. Un destino quasi segnato, dato che Silvio di mestiere fa il suiatra, cioè il veterinario che cura i suini. A casa di Francesca Picchiori, una ragazza romana di 31 anni, ci sono molti occhietti gialli che osservano i visitatori: sono quelli degli oltre 200 gufi che ha raccolto in questi anni. Il pezzo di cui è più orgogliosa è il famoso gufo della saga di Harry Potter, che ha comprato su eBay da un utente americano.

La casa del torinese Marco Gragnani, invece, è invasa dalle rane, che sono ormai più di mille, mentre Domenico Salnitro, di Reggio Calabria, vanta una collezione di oltre 1.500 oggetti tra gufi, rane e civette; nella sua collezione un posto di rilievo lo occupa certamente un articolo davvero inusuale: un biberon a forma di gufo. La top ten degli animali più collezionati su eBay si completa con, nell’ordine, elefanti, tartarughe, mucche, gufi, rane e papere.

DATA: 23-10-2007 FONTE: adnkronos 


BRESCIA: CANE POLIZIOTTO SCOPRE STUDENTE CON DROGA E TIRAPUGNI 
Uno studente slavo minorenne iscritto a un istituto tecnico a Brescia e’ stato denunciato dagli uomini della Questura per detenzione di stupefacenti e porto abusivo di strumenti atti a offendere. Ad indicarlo agli agenti il ragazzo e’ stato Xanto, pastore tedesco della Unita’ cinofili della Polizia, arrivato apposta a Brescia per speciali controlli antidroga e antibullismo davanti alle scuole, come disposto dal questore Gaetano Chiusolo. 
Il fiuto del cane poliziotto non ha mentito: quando e’ passato vicino allo straniero ha preso ad abbaiare. E a ragione: in tasca dei pantaloni aveva 10 grammi di hashish. E nello zaino, insieme ai libri, un tirapugni e un paio di manette. 

DATA: 19-10-2007 FONTE: AGI 


Ritrovato morto il cacciatore disperso: ad accudirlo il suo cane 
BOVEGLIO (Lucca) - E’ stato ritrovato l’anziano cacciatore, Turio Ciomei, settantesettenne di Pescia, sparito da mercoledì. L’uomo è stato individuato privo di vita sui monti di Boveglio, ad accudirlo era rimasto il suo cane.
Lo hanno trovato accanto al corpo del suo padrone, intento a vegliarlo da due giorni, da quando cioè l’uomo dopo essere caduto in un canale nei boschi dell’appennino Toscano, aveva battuto la testa ed era morto. 
L’uomo, Turio Ciomei, 77 anni, residente a Pescia, era partito mercoledì per una breve battutta di caccia accompagnato solo dal suo cane. La sera non vedendolo rientrare i familiari avevano dato l’allarme. 
Le ricerche nella serata di ieri erano state orientate sul versante lucchese dopo il ritrovamento dell’auto dell’uomo, una Panda color nocciola, segnalata da un altro cacciatore in una zona piuttosto impervia nella frazione di Boveglio, nel comune di Bagni di Lucca. 

Il soccorso alpino dopo una prima battuta già questa notte, all’alba di oggi ha ripreso le ricerche: la prima squadra cinofila partita ha subito ritrovato l’uomo, ormai senza vita. A portare i tecnici del Soccorso Alpino sul punto preciso dell’incidente è stato il fiuto di uno dei cani addestrati per la ricerca di dispersi in superficie. 

L’uomo con ogni probabilità è scivolato e caduto in fondo al canalone dove è stato ritrovato. Stando a quanto riferito dagli uomini del soccorso alpino che hanno partecipato alle ricerche, accanto all’uomo, fermo ad aspettare e ad accudire il suo padrone, hanno trovato il cane: l’amico a quattro zampe vedendo scivolare il suo padrone giù per il canale lo avrebbe seguito e una volta raggiunto lo avrebbe accudito senza allontanarsene. 

Sul posto sono quindi intervenuti il medico legale e i vigili del fuoco per il recupero della salma. 

DATA: 19-10-2007 AUTORE: Cecilia Pierami FONTE: loschermo.it 


Un «Walk of fame» anche per i cani-star 
A Londra un percorso segnato dalle targhe che rendono onore alle stelle a quattro zampe del grande schermo 
Anche i cani avranno il loro «Walk of Fame», sul modello del noto percorso pedonale lungo l’Hollywood Boulevard e la Vine Street, dove sono incastonate le targhe ricordo di circa 2 mila star del cinema mondiale. E visto che anche gli attori a quattro zampe hanno saputo conquistarsi un posto nel cuore di migliaia di appassionati cinefili, grandi e piccini, c’è chi ha pensato di dedicare anche a loro uno spazio in cui lasciare un ricordo permanente del loro passaggio sul grande schermo.

RICORDO ETERNO - Il «Dog Walk of Fame» sarà realizzato a Londra, all’interno del Bettersea Park, nella zona sud del capoluogo britannico, dove sorge tra l’altro anche il più grande rifugio per cani abbandonati di tutto il Regno Unito. A decretare chi saranno i sei protagonisti di film animaleschi a conquistarsi il diritto di avere una targa ricordo in questo specialissimo viale del successo saranno i cyberutenti che voteranno online una rosa di 15 candidati scelti da una giuria di esperti. A promuovere l’iniziativa sono il Kennel Club di Londra, una delle istituzioni cinofile più rinomate al mondo, e il canale televisivo Sky Movies. E proprio a Sky Movies andranno inoltrate le proprie preferenze: sarà possibile indicare fino a tre cani-attori che hanno lasciato il segno nella storia della filmografia.[an error occurred while processing this directive]

I CANDIDATI - La rosa dei 15 comprende personaggi a quattro zampe di ieri e di oggi: dal mitico Lassie, stella del cinema anni Sessanta e Settanta con Rin Tin Tin (che però non è tra i "papabili"), ai più recenti Gromit, Fang e Frank che compaiono rispettivamente in Wallace e Gromit, Harry Potter e Men in Black. I risultati saranno annunciati il 5 novembre nel corso di una cerimonia che porterà anche alla deposizione delle targhe. 

I FIDO AWARDS - Non sarà l’unica occasione per assegnare riconoscimenti ai cani-attori: il 28 di ottobre una giuria composta da critici cinematografici dei principali quotidiani e riviste di settore della Gran Bretagna assegnerà i «Fido Awards», una sorta di equivalente dei premi Oscar dell’«Academy Awards», nel corso del London Film Festival.

DATA: 18-10-2007 FONTE: corriere.it 


«Processo al cane», condannato l’uomo 
BERGAMO - Ma quale processo al cane. Chi deve finire sotto accusa è l’uomo, nelle sue diverse vesti. Veterinario, allevatore o proprietario che sia, è lui l’unico, vero responsabile delle eventuali malefatte dell’esemplare a quattro zampe. Ed è per questo che, in Corte d’Assise, di fronte ad un folto pubblico che seguiva l’insolito dibattimento a carico dell’animale organizzato nell’ambito di Bergamo Scienza, è stato lo stesso pubblico ministero Gaia Scovazzi a chiedere alla giuria popolare l’assoluzione dell’imputato e a proporre l’invio degli atti alla procura perchè proceda nei confronti di quanti, a vario titolo, sono all’origine dei comportamenti poco «urbani» di Fido. 

L’«ASSOLUZIONE» - La Corte, sentita anche l’arringa dell’avvocato difensore Laura Roseo, che ha puntato su argomentazioni più affettive che tecniche («Il cane ha una lunghissima storia di amore e amicizia con l’uomo»), non ha avuto dubbi ed ha mandato assolto l’imputato con formula piena. Lui, Newton, un meticcio di due anni, ha assistito al processo con invidiabile serenità. Accucciato sotto le gambe del suo difensore, ha osservato la sfilata di testimoni convocati dalle due parti. 

IL PROCESSO - Davanti al presidente della Corte, Ettore Tibaldi, si sono seduti veterinari, allevatori, pediatri, esperti di prevenzione e cura dei comportamenti canini. Tutti, seppur ciascuno dal proprio punto di vista tecnico, hanno messo in evidenza che l’animale non è buono o cattivo di per sé. Tutto, o molto, dipende da come viene cresciuto, allevato e addestrato. Qui entra in campo l’azione, determinante, dell’uomo. «Anche il cane più primitivo può essere un buon compagno di vita» ha spiegato Anna Morandi, allevatrice. Ecco perchè, ha osservato la veterinaria Barbara Gallicchio, prima di prendere un animale occorre conoscere tutto sulla selezione e l’addestramento che ha avuto. «Bisogna andare al di là sia degli stereotipi dei mass media che delle estremizzazioni degli animalisti» è stato l’invito rivolto a tutti da Lorella Notari, veterinaria specializzata in prevenzione cura dei comportamenti dei cani. 

L’AUTODIFESA - Prima che la giuria si ritirasse per la sentenza, Newton ha voluto prendere, per interposta persona, la parola. «Siamo solo dei cani. Non siamo sempre perfetti, ma nemmeno voi uomini lo siete». Ma non c’è stato bisogno di invocare la clemenza. L’assoluzione a quel punto era più che scontata. 

DATA: 16-10-2007 AUTORE: Cesare Zapperi FONTE: corriere.it 


Piombo e cadmio, e i gatti di città vivono la metà di quelli di campagna 
I gatti randagi che vivono in città hanno un’aspettativa di vita molto breve e raramente arrivano ai sei, sette anni di età meno della metà di quanto dovrebbero. I felini metropolitani, infatti, non muoiono presto perché esposti di più di quelli che vivono in campagna al rischio di essere investiti dalle auto, ma muoiono per malattie delle vie respiratorie: insomma, muoiono perché la città è inquinata. 
La scoperta è della facoltà di veterinaria dell’Università di Parma che lo scorso anno ha portato a termine una ricerca scientifica a Verona dalla quale risulta che su circa cinquanta gatti morti nel centro e nei quartieri della città, una percentuale molto alta aveva nel sangue metalli pesanti - quali il cadmio e il piombo che sono presenti nei cantieri stradali, nelle vernici che si usano per le strisce pedonali e per la segnaletica. 

DATA: 12-10-2007 FONTE: polisquotidiano.it 


Maine, cane salva padrone - l’incendio era colpa del gatto 
GREENVILLE (USA) - Ha salvato dalle fiamme il padrone, tirandolo per un braccio per svegliarlo, nel cuore della notte. Thumper, una Labrador retriever nera è l’eroe a quattro zampe che ha salvato la vita al cinquantaseienne Roland Cote. Ad appiccare involontariamente l’incendio, che stava distruggendo l’abitazione dell’uomo, un altro animale: la gattina Princess. Tanta paura ma nessun ferito, fatta eccezione per una lieve bruciatura alla coda di Princess. 

Sono le 3.30 di notte, e Roland Cote sta dormendo nella stanza di una casa ricavata da un garage a due piani a Greenville, nel Maine. La moglie è partita per andare a trovare dei parenti, insieme al nipote di 7 anni, che in genere vive con loro. Roland dorme al piano superiore, nella sua stanza. 

Princess si aggira per la casa, in cerca di un posto comodo dove dormire, quando sbatte inavvertitamente contro una lampada a cherosene. Il danno è fatto. Le fiamme si propagano in fretta. Thumper percepisce subito il pericolo e corre nella stanza del padrone, che non si è accorto di nulla e dorme beato. 

Inizia a tirarlo per il braccio, fino a svegliarlo. L’odore di bruciato è forte, e Roland, che comprende subito la pericolosità della situazione, si dà alla fuga, insieme agli animali. Riesce a malapena a percorrere le scale. Quando è fuori, le fiamme stanno già divorando tutto. 

Il rischio è grosso: la casa, infatti, è alimentata grazie all’energia solare, e in una stanza c’è una grossa tanica di gas propano. Il rischio è un’ esplosione. 

L’arrivo dei vigili del fuoco, avvisati nel frattempo da Roland, evita il peggio. La famiglia, nell’attesa di ristrutturare la casa, si è trasferita da alcuni amici: naturalmente insieme a Thumper e Princess. 

DATA: 11-10-2007 AUTORE: MARCO STEFANINI FONTE: REPUBBLICA.IT 


Velo bianco e bombetta: anche i cani si sposano 
Matrimonio canino in Perù. Anche i cani convolano a nozze. Stanno infatti prendendo sempre più piede le agenzie matrimoniali per gli amici a quattro zampe specializzate nell’organizzazione di cerimonie in grande stile, con tanto di abito bianco, lista di invitati, e anelli da indossare sulle zampe. 
In Russia già da qualche anno opera Elena Tulaieva, la prima vera ideatrice delle nozze per Fido, che pare abbia già molti clienti. Tra i primi a scambiarsi gli anelli sono stati Shustkik e Krasnoiaka. I due fidanzatini hanno detto il loro sì con un rito che non aveva nulla da invidiare a quelle degli umani: abiti firmati, lauto banchetto e ospiti, canini ovviamente. 
La moda sta prendendo piede anche dall’altra parte del pianeta. In Perù la donna che ha fatto del pet wedding planning una vera e propria professione è Ingrid Chavarri, chirurgo dentista per professione e organizzatrice di matrimoni a quattrozampe per passione. I suoi servizi sono così puntuali ed accurati che le richieste fioccano da ogni parte del Paese. La sua attività è così conosciuta che diversi canali televisivi le hanno dedicato servizi e interviste. 
Ingrid, prende tutto molto seriamente e partecipa in prima persona ad ogni fase dei preparativi, accompagna persino le famiglie dei due innamorati nella scelta degli abiti da cerimonia. E, nel giorno del sì fa le veci del sacerdote assicurandosi che i neo sposi firmino con la zampa il certificato matrimoniale. 
Durante i pet wedding non manca proprio nulla: dal tappeto di petali di rose su cui cammina la sposina alla marcia nuziale di Mendhelson, passando per la maxi torta in due versioni: dolce per gli invitati umani e al sapore di pollo per i quattrozampe e per gli eventuali loro amici presenti al ricevimento. 

DATA: 07-10-2007 FONTE: tiscali.animali 


RANDAGISMO, COMMISSIONE D’INDAGINE IN PUGLIA 
Istituita in Puglia la commissione consiliare di indagine sulla applicazione della legge regionale 3 Aprile 1995 n. 12 "Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo". 
Fine della Commissione è il monitoraggio degli effetti prodotti dall’attuazione della L.R. 12/95 in ordine agli interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo sul territorio della Regione Puglia e pervenire alla proposizione di modifiche e/o integrazioni utili a eliminare le criticità e a potenziare le previsioni normative che hanno dato prova di positività riscontrate nell’attuazione della stessa legge regionale. La Commissione è composta da nove consiglieri regionali e può avvalersi di esperti solo a titolo gratuito. Può inoltre acquisire tutti gli atti deliberativi e preparatori, attinenti alla propria attività, senza che possa essere opposto il segreto d’ufficio. Il Presidente del Consiglio regionale convocherà la Commissione per la propria costituzione entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della sua istituzione. Il provvedimento è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 139 supplemento del 2 ottobre 2007. 

DATA: 04-10-2007 FONTE: anmvi 


GLI ITALIANI VOGLIONO IL 118 VETERINARIO 
Gli italiani chiedono il ’118’ per gli animali. Sembra essere questa la priorita’ indicata nel referendum organizzato dall’Enpa, ’Le citta’ per gli animali’, i cui dati parziali nazionali saranno presentati oggi a Milano in una conferenza stampa. Sono 15 i quesiti posti nel referendum, che e’ partito on-line il 20 settembre scorso e che si concludera’ nella Giornata degli Animali, il 6 e il 7 ottobre prossimi. 
Le risposte - ha anticipato Michele Gualano dell’Enpa - variano da Comune a Comune, eccetto per l’esigenza di un 118 veterinario, che e’ la piu’ votata da tutti. In coda, invece, sono i cimiteri per animali, poco sentiti per ora nel nostro Paese’’. Sempre domani saranno annunciate altre novita’ che caratterizzeranno questa edizione della Giornata degli Animali, tra cui la realizzazione di gadget a tema. 

DATA: 03-10-2007 FONTE: ansa 


Un mms per segnalare un reato contro animali o natura 
L’associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente ha infatti creato questo servizio per accogliere segnalazioni via mms o email. “Se una persona è testimone oculare di un reato di maltrattamento contro un animale – spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA - di un reato contro l’ambiente o di uno scempio edilizio, o anche più semplicemente di un atto di vandalismo all’interno di un parco o di un’oasi protetta e per mille motivi non riesce a fare denuncia personalmente, basta che ci invii un mms o un breve filmato anche in forma anonima descrivendo il luogo, la data e l’ora ed il fatto commesso. 
Aidaa, attraverso il proprio servizio legale e il proprio ufficio di presidenza, presenterà denuncia alla procura della repubblica di competenza laddove ravviserà gli estremi di reato”. Come utilizzare questo servizio? Basta inviare un mms al numero 392.65.52.051 o un breve filmato via email all’indirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it e immediatamente il filmato sarà visionato dagli esperti legali AIDAA. “E’ un servizio nuovo e importante - aggiunge l’avvocato Maria Morena Suaria, vice presidente AIDAA e responsabile del servizio legale associativo - un passo in avanti per combattere il maltrattamento contro gli animali ancora troppo diffuso e troppo spesso sottovalutato”. AIDAA, parallelamente a questa iniziativa, sta cercando contatti anche con gli investigatori privati al fine di evitare facili archiviazioni dei reati per carenza di elementi probatori certi. “Per tale motivo – conclude Suaria -cerchiamo investigatori privati autorizzati che possano collaborare gratuitamente (o con il patrocinio a spese dello Stato se concesso al singolo caso)”. Per informazioni 392.65.52.051-347.888.35.46 

DATA: 21-09-2007 FONTE: www.loschermo.it 


Silverstone, nuda per gli animali 
Cosa non si fa per amore degli animali? L’attrice Alicia Silverstone ("Batman & Robin" e "Ragazze a Beverly Hills") compare come mamma l’ha fatta, adagiata sul bordo di una piscina per la campagna PETA (People for the Ethical Treatment of Animals - Persone per il trattamento etico degli animali). Sopra il corpo della sensuale Alicia la scritta "Sono vegetariana". 

Oltre al manifesto pubblicitario la campagna è supportata da un video girato da Dave Meyers, che ha lavorato con la cantante Missy Elliot. Alicia esce dall’acqua, si adagia in piscina e la camera la riprende di schiena con il fondoschiena in vista. In sottofondo le parole della Silverstone: "Non c’è nessun’altra cosa al mondo che mi ha cambiata come il fatto di esser vegetariana, mi sento molto meglio e sono piena di energia".

"Non sono stata sempre vegetariana - ha confessato l’attrice alla presentazione della campagna-, ma amo moltissimo gli animali. Ho risentito anche molti benefici del fatto di esser diventata vegetariana. Soprattutto fisicamente. Ho perso anche chili in eccesso". 

La PETA è da tempo impegnata su più fronti, contro l’allevamento intensivo, la vivisezione (o la sperimentazione sugli animali), l’allevamento di animali da pelliccia e l’uso di animali nell’industria del divertimento. Altri sforzi sono diretti a combattere la pesca, la pratica della disinfestazione (per esempio nei confronti dei ratti), il combattimento di galli e molto altro. Oltre alla Silverstone altri divi dello showbusiness hanno aderito alla campagna, tra questi: Pamela Anderson, Alec Baldwin, il Dalai Lama, Paul McCartney, Morrissey, Martina Navratilova, e Charlize Theron.

DATA: 20-09-2007 FONTE: TGCOM 


Allarme rapimenti felini 
A vederli miagolare così teneri e paffuti non si immaginerebbe mai che a qualcuno possa venire in mente di mangiarli. E invece, stando ai dati dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, sono 23mila i gatti che spariscono ogni anno per finire in pentola. 
"È una cosa vergognosa - afferma il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce - i poveri felini finiscono spesso sul tavolo di ristoranti tradizionali e a base di cucina etnica. Ma per legge il gatto non può essere cucinato". 
Dati così impressionanti sono il frutto delle denunce giunte all’apposito sportello dell’Aidaa "ma trovano conferma nei numeri forniti da altre associazioni animaliste con le quali siamo in contatto", precisa Croce.
La maggior parte dei mici viene sacrificata al Nord ma anche al Sud la passione per il gatto in salmì ha molti estimatori se è vero che nella sola Sardegna sono 6mila i gatti che vengono uccisi. Di questi, 2500 sono quelli neri che vengono usati in riti esoterici o semplicemente eliminati perché accusati di portare sfortuna. Pare, infatti, che soprattutto in occasione del 31 ottobre e della festa di Halloween i poveri mici scuri vengano seviziati a morte in omaggio di chissà quale folle credenza. 
"È per questo che noi dell’Aidaa stiamo organizzando la giornata del gatto nero per il prossimo 17 (giorno notoriamente ’sfigato’) novembre. Avremo anche una testimonial d’eccezione: Anna Falchi, una vera gattofila, o Juliana Moreira, la valletta di Cultura Moderna. Vedremo chi sarà disponibile".
Certo i gatti meritano tutta la nostra simpatia e ogni sforzo possibile per salvarli ma, detto questo, proviamo a fare un piccolo esercizio di relativismo culturale. Cos’ha di diverso un gatto da una mucca? A parte il fatto che è impossibile adottare un bovino e farlo accomodare sul divano insieme a noi, il suo sguardo è forse meno dolce di quello di un quattro zampe domestico? Soffre meno di un cane o di un gatto?
In Italia per tradizione ci si nutre di bovini, ovini, pollame ed equini ma provate a chiedere a un irlandese se gusterebbe una bella bistecca di cavallo. Vi guarderebbe più o meno come noi guarderemmo un coreano abituato a mangiare carne di cane. Per gli indù sono sacre le mucche, islamici ed ebrei non mangiano suini per il motivo opposto, lo considerano un animale impuro.
Tutto questo solo per riflettere sul fatto che gli animali che decidiamo di difendere o di sopprimere dipende dai nostri usi e costumi. In Italia si ha familiarità con cani e gatti e si mangiano pecore, mucche e cavalli. Ma se abbiamo tanto a cuore il destino di canidi e felini, perché non abolire almeno gli allevamenti intensivi? Che qualche animale debba sacrificarsi per nutrire l’umanità è un conto, ma perché farlo soffrire per tutta la vita fino al momento della sua uccisione nel mattatoio? Difficile essere coerenti fino in fondo con la causa animalista, difficile essere animalisti nei confronti di tutti gli animali. E tu cosa ne pensi? Di’ la tua nel nostro blog.

DATA: 18-09-2007 AUTORE: Claudia Mura FONTE: tiscali.it 


In sei anni una gatta dà origine a 73mila mici 
I calcoli-choc sono del ministero della Salute, e secondo gli animalisti sono sottostimati. Un cane femmina invece con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati. 
Una gatta e i suoi piccoli possono dare origine a 73.000 altri gatti in circa sei anni, mentre una femmina di cane con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati in sei anni.

I calcoli sono del ministero della Salute. E sono sottostimati, secondo gli animalisti. "Non rappresentano la realta’ vera", dice Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani". Una realtà - quella italiana - in cui il fenomeno del randagismo e’ ancora lontano dall’essere debellato. Eppure i soldi ci sarebbero ma, secondo i calcoli degli Animalisti italiani, contro gli abbandoni di cani e gatti viene speso solo il 30% dei fondi disponibili. 

E pensare che "la Finanziaria- sottolinea Ferri- destina ogni anno dei fondi, poi ridistribuiti alle regioni, per combattere il randagismo". Cosi’ nel 2007: i soldi messi a disposizione sono 4.986.000 di euro, mentre la legge punta tutto sulla prevenzione: "Attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione". Inoltre, si legge nella Finanziaria: "I comuni provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani".

La cifra scende di poco nel 2008 a 4.934.000 di euro ma risale nel 2009 a 5.015.000. Due cose, pero’, lasciano perplessi. La prima, rileva il direttore degli Animalisti italiani, e’ che "si sia usato soltanto il 30% del totale dei fondi fino al 2003. E il trend sembra continuare in quella direzione". La seconda e’ che "non siamo in grado di affrontare il problema tecnicamente", dal momento che "per la sterilizzazione non c’e’ una base da cui partire, i dati sfuggono e dovrebbero essere molto piu’ alti".

Secondo Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani, "la sterilizzazione di cani e gatti e’ l’unica strada, l’unica soluzione per prevenire il problema". E a chi dice che questi animali debbano avere almeno una cucciolata, Ferri controbatte: "E’ una fesseria, un classico luogo comune. E’ una visione molto antropomorfica. La sterilizzazione e’ un segno di civilta’". Sui problemi di comportamento, il direttore degli Animalisti, rileva che "non cambia", e che poi neanche "ingrassano". E anzi "prevengono alcune malattie". In Usa, riferisce, per esempio "se non sono sterilizzati gli animali non possono essere dati in adozione". 

Un discorso a parte lo meritano i canili e le strutture di accoglienza. Infatti, osserva Ferri, "come associazione contestiamo i canili per come sono. Devono essere strutture snelle, in rapporto con l’uomo, dei parchi canili". Inoltre, ricorda che "il canile non e’ una galera, devono essere soltanto un momento di transito". Ma il cattivo esempio arriva anche dalle istituzioni. Il canile di Roma, riferisce Ferri, "fa stare tre cani in sette metri quadrati, mentre la legge prevede otto metri quadrati per singolo animale". Quello che serve e’ "un salto culturale nel nostro Paese, perche’ il randagismo e’ anche ignoranza. Si deve poi formare e informare, anche sulle norme". 
Il problema, infatti, "diventa anche sociale".

DATA: 18-09-2007 FONTE: quotidiano.net 


Il misterioso furgone bianco che "rapisce" i gatti 
ROMA - Se non fossero gattini, ma cani a macchie bianche e nere e se non si trattasse di un furgone bianco, ma di una macchina un po’ sgangherata si potrebbe credere di essere in una scena della ”Carica dei 101”. Invece sembra proprio che a Roma ci sia un furgone bianco che dia la caccia ai gatti. Di denunce ne sono arrivate più di una, all’ufficio diritti animali e il Comune sta seguendo la vicenda giorno per giorno. Una vicenda che, tra l’altro, ricorda l’allarme dello scorso febbraio quando si parlava di un altro mezzo, stavolta azzurrino, che invece rubava i cani. Fu Monica Cirinnà, la delegata del sindaco per i diritti degli animali, a parlare di rapimenti nella zona del centro e a Corcolle, dopo aver raccolto chiamate di cittadini che erano stati testimoni di alcuni di questi episodi. Il tutto rimase confinato nel limbo delle leggende metropolitane. 
I primi ”sequestri” sarebbero avvenuti davanti al Forlanini dove un testimone ha raccontato all’ufficio diritti animali di aver visto un uomo che caricava dei gatti sul mezzo. Poi è stata la volta del mercato Trionfale, in via Andrea Doria. Qui una fruttivendola ha affisso un cartello, per lanciare un vero e proprio allarme, con un particolare: l’autista del mezzo dichiara di lavorare per il Comune. Particolare che, ad oggi, non risulta essere vero. 

«Un caso analogo c’è stato un anno e mezzo fa - racconta Matilde Talli, presidente dell’associazione Arca, che ha in cura le oasi feline di Porta Portese e Piramide - Una persona, che guidava un furgone bianco prendeva i gatti, alla Garbatella, affermando che li avrebbe solo sterilizzati».

DATA: 15-09-2007 FONTE: Il messaggero 


Oprah Winfrey lascia 30 milioni di dollari ai suoi cani 
Orami quella di lasciare grandi cifre in eredità agli animali sembra diventata una moda, alla quale in pochi sanno resistere. 
Anche la regina del talk show americano sarebbe intenzionata a trasmettere la sua fortuna ai quattro amatissimi cani. 

Pare che la ricca donna abbia intestato loro un fondo fiduciario di 30 milioni di dollari che, dopo la sua scomparsa, dovrà servire al mantenimento dei due cocker e due golden retriever di sua proprietà.

La notizia si inserisce nella lunga scia di donazioni che hanno riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo. Ultima in ordine di tempo quella di Leona Helmsley, moglie di un famoso magnate del mattone, che ha lasciato a Trouble, cane di razza maltese, la bellezza di 12 milioni di dollari. Ma nel caso della Winfrey si sente odore di trovata pubblicitaria.

DATA: 15-09-2007 FONTE: deluxeblog.it 


TRA GLI OSPITI DI FONDAZIONE SOSPIRO E I CANI DA SOCCORSO SCOPPIA L’AMICIZIA 
Il progetto di pet-terapy ha coinvolto anche la più giovane istruttrice d’Italia. Nuovi amici per le 400 persone disabili e i 300 anziani ospiti della Fondazione Sospiro, tra le più grandi aziende multiservizio della Lombardia. Sono i cani da soccorso dell’Unione Nazionale Arma dei Carabinieri di Pontevico, che si sono "prestati", assieme ai loro istruttori, a fare attività riabilitative.

E’ solo l’inizio di un progetto, dal titolo “Gli animali sono nostri amici”, che prevede l’utilizzo degli animali (cani e cavalli) per la riabilitazione di persone portatrici di disabilità grave. 
Gli obiettivi vanno 2 direzioni, così come tutte le attività laboratoriali previste in Fondazione: una parte dall’interno di Fondazione ed è diretta al territorio (sedute di ippoterapia in collaborazione con strutture attrezzate per questo tipo di attività), l’altra, invece, richiede l’impegno da parte degli enti e delle associazioni coinvolte (come l’unità cinofila accademia cani da soccorso di Pontevico) a muoversi dalla realtà esterna verso la struttura, entrando nella “casa” degli utenti di Fondazione (i più compromessi e, quindi, impossibilitati a recarsi all’esterno) per sperimentare il contatto diretto con l’animale (cane).

Per il lancio dell’iniziativa erano in molti nel giardino della fondazione, in questo inizio di settembre.
Coinvolta anche la più giovane istruttrice d’Italia, Giulia Malafico, che assieme ai colleghi ha mostrato al pubblico presente e agli ospiti le potenzialità dell’addestramento dei cani da soccorso. 
In attesa di vedere le positività che questi animali sapranno trarre stando vicini agli amici disabili della fondazione.

Il progeto del resto è stato approvato dal Ministero della Solidarietà Sociale e dall’Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Lombardia, e vedrà coinvolti i Volontari del Servizio Civile Nazionale, 2 Educatori e 1 fisioterapista dei Laboratori di Fondazione Sospiro. 

Il traguardo più ambizioso sarà portare 1 o 2 persone disabili ad alto funzionamento (disabilità non grave) ad ottenere il patentino di “addestratore”. 
Un risultato che diventerebbe un primato a livello nazionale. 

INFO:

Fondazione Sospiro 
Ragione Sociale: Istituto Ospedaliero di Sospiro
P.zza Libertà,2 - 26048 Sospiro (Cremona)
Tel: 0372/620317 - Fax: 0372/620299

DATA: 14-09-2007 FONTE: disabili.com 


’SAVE THE DOGS’, FERMARE STRAGI CANI IN ROMANIA 
Duecentomila cani uccisi negli ultimi sei anni a bastonate, a fucilate, avvelenati o rinchiudendoli in canili, senza cibo, a sbranarsi tra loro. E’ la politica romena di ’controllo’ del randagismo, denunciata dagli animalisti, e contro la quale oggi un centinaio di persone si sono riunite, accompagnate dai propri cani, in piazzale Lotto, a Milano. 
Alla chiamata dell’Associazione Enzo Tortora-Radicali di Milano e di ’Save the dogs’, attiva da anni in Romania, hanno risposto molte associazioni animaliste e gente comune. ’Non stupisce che la Romania - afferma Sara Turetta, presidente di ’Save the dogs’ - un Paese con grandi problemi e una storia recente difficile, non tenga conto dei diritti degli animali.
Stupisce invece che, in questi anni, non si sia elaborata una linea comune a livello europeo’.
Per questo motivo, gli organizzatori chiedono a Bucarest la fine della politica di soppressione dei randagi, ’che si e’ dimostrata - spiega Valerio Federico, segretario dei Radicali milanesi - dispendiosa e inefficace’, da sostituire con un programma di sterilizzazione e rilascio monitorato e di incentivazione delle adozioni. Inoltre, hanno chiesto, con l’appoggio di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europa, un incontro con Markos Kyprianou, dell’Eurogroup for animal welfare, per domandare una direttiva che vieti ai Paesi membri la soppressione di animali sani. 

DATA: 09-09-2007 FONTE: ANSA 


IL CANE MUORE: RICONOSCIUTI 1.200 EURO COME “DANNO NON PATRIMONIALE”. PLAUSO DELL’ENPA 
Un giudice romano ha emesso una sentenza storica a favore del proprietario di un cane morto per la manifesta incompetenza del veterinario: il colpevole è stato condannato – oltre ad altre spese - al pagamento di 1.200 euro come “danno non patrimoniale”, ovvero è stato riconosciuto il danno emotivo e biologico inferto alla persona che ha perso il suo quattrozampe. L’Enpa plaude alla decisione del giudice Maurizio Maselli della XIII sezione del Tribunale di Roma, ringraziando al contempo l’avvocato Rossella Minio; hanno entrambi lavorato su una vicenda triste traendone un esito positivo: il giusto riconoscimento del dolore provato per la perdita di un affetto. 
La vicenda ha inizio nel gennaio 2003, quando Macchia, una piccola meticcia di 5 anni, senza essere vista inghiotte un boccone che va ad ostruirle l’esofago, provocando in breve problemi respiratori evidenti nell’animale; il padrone la porta d’urgenza da un veterinario romano e, non avendo assistito all’ingestione dell’osso, chiede aiuto allo specialista. Il veterinario, un professionista di zona Cinecittà, esegue lastre poco visibili in punti diversi del corpo dell’animale (ma non nella zona interessata), giungendo a una diagnosi errata; quando a distanza di un paio di giorni l’animale peggiora, arriva ad operarla asportandole l’utero, convinto che si trattasse di un’infiammazione ai genitali del cane e aggravando un quadro clinico già in crisi per il blocco dell’esofago. 
Dopo 4 giorni di agonia, il padrone consulta un altro veterinario che, pur identificando subito il problema in modo corretto, non è in grado di fare nulla per il cane che è ormai moribondo. La responsabilità del veterinario incompetente è risultata evidente dalle prove presentate, ma un giudice meno attento avrebbe potuto limitarsi a una condanna al pagamento del valore patrimoniale dello sfortunato animale o delle spese sostenute, mentre la sentenza recita esplicitamente che il padrone di Macchia ha subito “la rottura di un legame affettivo”. 
Il risarcimento è notevole anche per entità, a riprova dell’importanza data dal magistrato all’evento luttuoso vissuto dall’uomo, che ha assistito impotente al peggioramento e all’agonia del suo amico. 

DATA: 07-09-2007 FONTE: ENPA 


I 10 animali più ricchi del mondo 
In testa, con 133 milioni di euro, c’è il pastore tedesco Gunther IV, appartenuto a una contessa tedesca. 
LONDRA - La scelta della miliardaria americana Leona Helmsley di lasciare 12 milioni di dollari al suo amatissimo maltese Trouble è solo l’ultimo esempio in ordine cronologico di una moda che impazza ormai da anni e che trasforma cani e gatti, ma anche scimpanzè e persino tartarughe in (felici?) ereditieri. 
Ecco la classifica dei dieci animali più ricchi del mondo, stilata dal “Daily Mail”.

1 – GUNTHER (PASTORE TEDESCO) 133 milioni di euro Nel luglio del 2000 Madonna ha venduto la sua villa di Miami per quasi 7,5 milioni di euro a degli agenti che agivano per conto di un pastore tedesco chiamato Gunther IV, figlio di Gunther III, unico erede della fortuna della contessa tedesca Karlotta Liebenstein che alla sua morte, nel 1992, gli aveva lasciato 63 milioni di euro. Anche Gunther IV ha cominciato subito a fare notizia, come quando lo scorso anno pagò quasi 1.500 euro per un raro tartufo bianco, presentandosi di persona (si fa per dire), insieme a due domestici all’asta di Torino. Stando alle cronache, nel suo portafoglio ci sarebbero proprietà alle Bahamas, in Italia e in Germania, e sul suo sito web il cagnolone viene immortalato in una villa in stile Playboy, fra ragazze in succinti bikini e uomini in jeans bianchi. Ma c’è chi sospetta che sia tutto un bluff. 
2 – KALU (SCIMPANZE’) 60 milioni di euro Patricia O’Neil, figlia del Conte di Kenmore e moglie dell’ex campione di nuoto australiano Franck O’Neil, decise di lasciare ogni suo avere all’adorato scimpanzè Kalu, che trovò su un albero fuori dalla casa del console argentino in Zaire. Patricia lo portò a Cape Town in Sudafrica e, dopo l’iniziale trauma, la scimmia divenne la regina incontrastata della casa. Con buona pace del signor O’Neil. 
3 – TROUBLE (MALTESE TERRIER)8,8 milioni di euro Neo entrata nella classifica dei pets multi milionari, la dispettosa Trouble (mai nome fu più azzeccato, chiedere al personale di servizio della Helmsley) è abituata ai lussi da sempre: mangia in scodelle d’argento e quando la sua padrona era in vita, pretendeva che la servitù tagliasse e sminuzzasse il cibo (rigorosamente di primissima qualità) e imboccasse la pestifera cagnetta. Quando Trouble morirà, è già stabilito che venga riunita alla sua proprietaria nell’Helmsley Mausoleum. 
4 – TINA e KATE (COLLIE) 665 mila euro Alla sua morte (avvenuta un giorno prima che compisse 90 anni), Nora Hardwell ha stabilito che i suoi amati collie, Kate e Tina, potessero vivere il resto della loro vita nel lusso e in piena liberta. Così, ha disposto che avessero la casa di Peasedown St John, vicino a Bath, e 665.000 euro da spendere per i loro bisogni. 
5 – JASPER (INCROCIO)221 mila euro Metà labrador e metà doberman, Jasper deve la sua fortuna all’ereditiera Diana Myburgh che lo ha trovato nel canile di Battersea che era ancora cucciolo e se lo è portato nella sua casa di Maunsel House, nel Somerset, dove già c’era Jason (un whippet – incrocio fra un levriero e uno spaniel o un terrier). I due cani hanno fatto compagnia alla donna fino a quando lei è morta nel 1995 e quando anche Jason passerà a miglior vita, l’intero patrimonio andrà a Jasper, che ora ha 14 anni. 
6 – TINKER (GATTO)150 mila euro Non avrà mai problemi per latte o biscotti, il nero Tinker, a cui la vedova Margaret Layne, morta nel 2003 a 89 anni, ha lasciato un fondo fiduciario di 150.000 euro, oltre alla casa nel Middlesex, dove il gatto avrà libero accesso per 21 anni (o fino alla sua morte). Ma non sempre i soldi danno la felicità e pochi mesi dopo la morte della Layne, sono cominciate ad arrivare minacce di morte a Tinker, che è stato trasferito in un posto sicuro nel Galles. 
7 – PORGY, PRIDE, JOY e RONALD (GATTI)26 mila euro a testa. La regina delle librerie Christina Foyle è morta nel 1999 e ha lasciato precise disposizioni testamentarie per i suoi gatti, affidati alle cure della sua governante, che ha comprato una nuova casa per la famiglia di felini nell’Essex e ora vive lì con loro. 
8 – SILVESTONE (TARTARUGA)24,6 mila euro Anche Silvestone – che deve il suo nome quando venne scovata su un prato durante il Gran Premio d’Inghilterra – è una beneficiaria della generosità di Christina Foyle e, a differenza delle altre cinque tartarughe che vivono con il tuttofare della Foyle, Anthony Scillitoe, (a cui sono andati 150.000 euro per il disturbo), l’ultracinquantenaria Silvestone ha scelto di stare con la governante Maureen. 
9 – TOP CAT e MATILDA15 mila euro a testa Sono entrati in classifica grazie al lascito del loro proprietario, un libraio in pensione di Aberdeen. 
10 – ANGUS (MUCCA) e LARRY (AGNELLO)11,7 mila euro a testa Grazie al fondo da 4,4 milioni di euro creato dalla regina Madre prima di morire, le 150 mucche Angus Abeerdeen e le 200 North Country Cheviot pecore del Castle of Mey Farm sono forse gli animali più ricchi di Gran Bretagna. Ognuno di loro può infatti contare su una fortuna personale di quasi 12.000 euro.

DATA: 02-09-2007 AUTORE: Simona Marchetti FONTE: www.corriere.it 


Grigliate? Buone per gli uomini ma attenzione per cani e gatti 
Leggiamo su tiscali.animali un interssante articolo che riguarda il pericolo per i nostri animali di contrarre una grave malattia quando mangiano con noi qualche boccone di carne alla griglia. Lo sappiamo, è difficile dire di no al proprio cane quando con occhioni supplicanti chiede un boccone della nostra pietanza. In alcuni casi è meglio resistrere ed evitare. Leggiamo meglio... 
... "Vorrei mettervi in guardia da una malattia non molto frequente ma da non sottovalutare per il suo esito sempre fatale. Si chiama malattia di Aujeszky o pseudorabbia. Il serbatoio di questa malattia, causata da un Herpesvirus descritto dal veterinario ungherese Aladàr Aujeszky nel 1902, è rappresentato dall’allevamento dei maiali, animali in cui il morbo è contagioso, mentre negli altri mammiferi l’infezione è "cieca " nel senso che si esaurisce con la morte del soggetto. Nei suini la malattia spesso decorre con pochi sintomi o con segni poco specifici, come forme respiratorie o aborti nei riproduttori. Solo negli animali più giovani si nota l’encefalite che invece colpisce sempre il cane e il gatto, che quindi se contagiati non hanno alcuna possibilità di guarigione o remissione. 
Come si infettano dunque cani e gatti? Gli allevatori di maiali conoscono molto bene la malattia e sanno che fatalmente qualche cane o gatto si ammala frequentando le porcilaie e mangiando parti di animali infetti. Nelle città oggi è predominante l’alimentazione commerciale e il problema della pseudorabbia, se si usano scatolette o crocchette, non si pone. Per chi fa uso della classica alimentazione domestica o è solito allungare al proprio pet qualche succoso avanzo di cucina, è necessaria molta attenzione, perché le frattaglie di maiale, specie fegato, polmoni e rene possono albergare il micidiale virus. 
Anche salsicce, luganeghe e in generale carni di maiale crude o poco stagionate possono essere a rischio e sono da bandirsi nell’alimentazione di cani e gatti, anche occasionalmente. Basta una distrazione e, se il virus è presente, provoca una malattia che, nel cane, causa sintomi simili alla rabbia (pseudorabbia, appunto) e un prurito talmente devastante da costringere talvolta il povero animale all’automutilazione, cosa che ho visto personalmente trent’anni. Nel gatto invece compaiono febbre e l’emissione di un lamento particolare che simula l’ingestione di un corpo estraneo piantato in gola. Poi le convulsioni e la morte (se non si pratica prima l’eutanasia). Per cani e gatti non esiste né cura né vaccino. Occhio alle grigliate estive dunque. Salsicce, costolette e fegatini di maiale saranno ottimi per voi ma non per i vostri beniamini. (Oscar Grazioli)"... 

DATA: 06-08-2007 AUTORE: Bau - tratto da articolo Oscar Grazioli FONTE: tiscali.animali 


Il business dietro l’amore per gli animali 
ETTORE LIVINI di Repubblica ha "curiosato" nel business legato agli animali domestici. Cifre sorprendenti. Per viziarli spendiamo 5 miliardi all’anno: cibi da gourmet e costosi profumi. La pet economy conta due miliardi che se ne vanno solo per i veterinari. Di seguito alcuni passi dell’articolo. 
"Nell’Italia a crescita zero, dove cani e gatti (14,5 milioni secondo gli ultimi dati Istat) sono più dei bambini dagli 0 ai 15 anni, gli animali di famiglia sono diventati i nuovi re della casa. Viziati con menu da tre stelle Michelin, coccolati e al centro di un mondo dorato diventato ormai un fiorentissimo business. 

Le cifre in ballo sono davvero bestiali: il Belpaese spende ogni anno per i suoi cittadini a quattrozampe (dati Eurispes) 4,7 miliardi. Due miliardi se ne vanno per i veterinari, 1,2 miliardi per farli mangiare. 
Più di 580 milioni costano le medicine, 450 sono i soldi spesi per acquistarli, mentre 453 milioni finiscono nel mondo un po’ surreale degli accessori: una galleria di inutilità a peso d’oro - ne escono 450 ogni anno - che spazia dal profumo "O My dog!" (25 euro la boccetta da 100 millilitri, utilizzabile sia da Fido che dal padrone) fino alla borsa porta-cane da 400 euro firmata Gucci. 

Gli eccessi, però, sono solo la punta dell’iceberg. Tenere in casa un animale da compagnia è un’impresa finanziaria anche per chi rinuncia agli optional griffati.

Secondo l’Associazione medici veterinari italiani, allevare un cane di taglia media costa 700 euro l’anno. Ma se si cede alle sirene delle proposte sempre più esotiche che arrivano dai banchi dei supermercati, si può arrivare a spendere solo per il cibo (stime della Lega Anti Vivisezione) 1.825 euro in dodici mesi."

..."per la dadolata di tonno per gatti, per dare un idea, si pagano 12 euro al chilo, 2 in più dello stesso pesce inscatolato a uso e consumo degli esseri umani in esposizione due corsie più in là. I biscotti al miele per il parrocchetto, poi, vanno recapitati al pappagallino di casa con la scorta armata visti che costano 33 euro al chilo. 

Eppure gli italiani, da sempre un popolo di formiche, per gli amici a quattrozampe (e per la gioie delle aziende produttrici) non badano a spese." 

..."Il 57% degli italiani, secondo la Società veterinari per animali, fa trovare alla sua bestiola un regalo sotto l’albero di Natale. In America il 41% dei cani dorme nel letto con i padroni, mentre il 40% di loro soffre di obesità. Per non parlare degli psicologi per animali, delle cerimonie nuziali - con scambio di collare e torta di carne - officiate in Gran Bretagna per 5mila euro fino ai cimiteri e ai necrologi virtuali online diffusissimi ormai anche qui da noi."...

DATA: 06-08-2007 FONTE: Repubblica 


Sud Corea. Laboratorio dello scandalo clonera’ cani antidroga 
Travolto dallo scandalo che aveva portato alla luce la falsificazione di studi sulle cellule staminali, il laboratorio di genetica dell’universita’ di Seul cerca di rifarsi un nome clonando i cani antidroga. 
Il laboratorio e’ stato il primo al mondo a clonare un cane e ora vuole farne un business siglando un accordo con l’agenzia delle dogane sudcoreana. "Non trarremo vantaggio economico da questa intesa" ha detto Kim Min-kyu, che guida il team di ricercatori, "e’ una faccenda piu’ a livello investigativo, anche se in futuro abbiamo in programma di clonare cani a fini commerciali".
Il laboratorio si e’ specializzato nella clonazione di animali che rendono un servizio all’uomo, come i cani per i non vedenti e quelli utilizzati per scovare droga ed esplosivi.
"Non e’ ancora una operazione commercialmente vantaggiosa" ha aggiunto Kim, "non c’e’ abbastanza domanda di clonazione di animali da compagnia -il costo e’ di 37mila euro per esemplare- anche se ci spettiamo un significativo sviluppo del settore". 

DATA: 20-07-2007 FONTE: ADUC - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori 


Un sms per aiutare i cani abbandonati 
A chi viaggia in auto è rivolta la nuova iniziativa "Io l’ho visto"che vede la collaborazione della Polizia Stradale e il Gruppo Autogrill. 
Sarà possibile segnalare l’avvistamento di cani abbandonati e in pericolo sui tratti autostradali in Italia inviando un sms al numero 334.105.10.30 dove si indicheranno le coordinate nel modo più preciso possibile.

"Io l’ho visto!" è una campagna contro l’abbandono degli animali che è stata lanciata dal sito prontofido.net in collaborazione con la polizia stradale, la società Autogrill, "Radio 105" e "Radio Montecarlo". L’iniziativa inviata a segnalare un cane abbandonato sulla rete autostradale, per farlo basterà comporre un sms ed inviarlo al numero 334.105.10.30. 

Ogni anno, secondo le stime ufficiali, vengono abbandonati circa 150 mila "amici a quattro zampe" e molti di loro finiscono, impauriti e feriti, lungo le strade e autostrade con grave rischio per la loro vita e l’incolumità di chi viaggia. Oggi, grazie a questa iniziativa, la segnalazione verrà fatta pervenire ai Centri operativi della polizia stradale che invieranno le proprie pattuglie e anche i servizi veterinari della Asl per le prime cure e il recupero dell’animale. 
Il servizio è attivo da oggi fino alla fine di agosto ed è esteso alla sola rete autostradale.

All’iniziativa hanno aderito molti volti dello sport, dello spettacolo e delle organizzazioni ambientaliste da Maurizio Costanzo a Licia Colò, da Fulco Pratesi a Jarno Trulli, da Paola Saluzzi a Lella Costa.

Ovviamente la polizia stradale e "prontofido" raccomandano di raggiungere la prima area di servizio prima di inviare l’sms o di chiedere all’eventuale compagno di viaggio di inviarlo per voi. Nel caso si notasse un cane abbandonato o in pericolo è necessario non impegnare le corsie di emergenza o le piazzole di sosta ma effettuare la segnalazione in condizioni di sicurezza, a veicolo fermo, in un’area di sosta o di servizio.

DATA: 19-07-2007 FONTE: Polizia di Stato 


40 MILIONI DI ANIMALI COSTRETTI IN GABBIA. ESTATE IN PRIGIONE 
"Io amo gli animali. Vedessi casa mia: pare uno zoo". Quante volte si sente questa frase. E infatti, insieme a 13 milioni di cani e gatti, nelle case degli italiani vivono ben 40 milioni di altri animali d’affezione: pesci, uccelli, criceti, coniglietti, tartarughe, furetti, serpenti, iguana e via dicendo. Ma se per cani e gatti questo amore può anche esprimersi correttamente, la quasi totalità degli altri nostri compagni con la coda vive in condizioni etologicamente inappropriate e in spazi angusti (gabbie, acquari e teche). 
"Uno stuolo di esseri come noi in grado di provare emozioni, piacere e dolore", spiega Carla Rocchi, antropologa, presidente dell’Ente nazionale protezione animali, "ai quali, spesso senza consapevolezza, si causa sofferenza frustrandone l’istinto alla libertà, immutato nell’arco di poche generazioni di cattività. Occorrono infatti millenni per simili adattamenti". 
Enpa lancia dunque la prima campagna finalizzata da un lato a scoraggiare l’acquisto di questi sventurati animali e dall’altro a stimolare, in chi già li possiede, la realizzazione delle migliori condizioni possibili di detenzione. " Sul sito http://www.enpa.it/ ", sottolinea Rocchi, "si possono trovare al riguardo alcuni suggerimenti utili. Con una raccomandazione: questi nostri amici, comunque cresciuti in cattività, non hanno più le risorse per sopravvivere in natura e abbandonarli sarebbe la soluzione peggiore". 
Tutti questi concetti vengono diffusi quest’estate sia con migliaia di locandine affisse presso le aree di servizio autostradali, sia con tre pagine stampa: le simpaticissime immagini vacanziere di una coppietta di criceti in viaggio su una spider, di due pesci che praticano lo sci d’acqua, e di canarini che si rilassano sulla spiaggia si rivelano, purtroppo, i sogni impossibili di tre membri di tali specie, chiusi ciascuno nella sua opprimente prigione. 
E se i nostri animali, cani o criceti che siano, li portassimo in vacanza con noi per poterli accudire al meglio? Ottima idea, purché anche questo gesto d’amore non si trasformi in un’involontaria tortura: "In un’auto al sole la temperatura può raggiungere i 70°", rileva Marco Poli, consigliere delegato del centro Comunicazione e sviluppo Enpa. 
Insomma, il problema dei "Pet in prigione" (così è stata denominata la campagna) non è semplice. "Tutt’altro", risponde Poli, "e infatti per realizzare questa importante , abbiamo visto concretizzarsene un’altra: la cooperazione di due grandi agenzie, talmente grandi da mettere l’obiettivo (il bene degli animali, per anni generosamente perseguito al nostro fianco) al di sopra di qualunque pur comprensibile concorrenza tra competitors che la gente potrebbe aspettarsi". 
McCann Erickson, oltre ai messaggi stampa, ha realizzato un divertente spot radio dove a essere in vendita, in un negozio di animali, è un esemplare. umano. Jwt, con la casa di produzione Moviefarm, ha creato invece lo spot tv, nel quale un tenero cagnetto viene lasciato in un’auto al sole che si trasforma in un forno. "Si tratta di immagini incisive", conclude Poli, "che, pur non urtando la sensibilità di nessuno, lasceranno un ricordo indelebile nelle coscienze". 

DATA: 11-07-2007 FONTE: ENPA 


CANE A CATENA SENZA RIPARO SUFFICIENTE. LA CASSAZIONE IMPONE 1.500 EURO DI MULTA AL PADRONE INSENSIBILE 
Lasciare il cane legato a catena senza possibilità di riparo potrà costare caro: è quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione che ha condannato al pagamento di 1.500 euro un uomo che teneva un pastore tedesco costretto a un laccio di due metri all’interno di un cantiere di sua proprietà. 
L’animale non aveva modo di raggiungere un po’ di sollievo perché anche la cuccia era esposta al sole e quindi il calore era intollerabile senza potersi muovere. 
Si tratta di una sentenza importante, che sancisce l’importanza non solo di garantire cibo e acqua e un riparo, ma anche la qualità di questo riparo, che in questo specifico caso non era nemmeno bastante a garantire un minimo di refrigerio. Anche l’impossibilità di fare qualche passo è stata valutata nella condanna, che pure giunge tra le prime a punire un comportamento ancora troppo diffuso in molti proprietari poco sensibili che non valutano come un maltrattamento la prolungata costrizione alla catena. 

DATA: 06-07-2007 FONTE: ENPA 


Abbandonati non solo i cani 
«Il 2001 e il 2002 sono stati anni disastrosi. Ora la situazione è migliorata, ma tutt’altro che risolta. E non si abbandonano solo cani, ma anche gatti, conigli, tartarughe, ragni e rettili».
Spesso si associa l’idea di abbandono ai soli cani. Ma i volontari delle associazioni animaliste approfondiscono l’argomento. «Il problema riguarda in seconda battuta i gatti - precisa Marco Marelli, presidente dell’Enpa di Como - Al primo posto, però, nella classifica degli abbandoni, troviamo ancora i cani. Forse perché sono gli animali più diffusi e più impegnativi da curare. Grazie a Dio non vengono più lasciati in autostrada, forse si è capito che possono causare incidenti mortali. Ma vengono abbandonati in zone verdi o tranquille, dove si può far scendere l’animale dall’auto lontano da sguardi indiscreti. Stiamo notando - prosegue il responsabile dell’Enpa - un aumento degli abbandoni di cani anziani o malati. In questi casi, i proprietari preferiscono abbandonarli piuttosto che spendere i soldi delle cure veterinarie». 
Che cosa consiglia a una persona che, di punto in bianco, si trova nell’impossibilità di accudire un cane’ «Partirei dal passo precedente. Ovvero, consiglierei di prendere un cane solamente alle persone che si rendono veramente conto del fatto che è un essere vivente, non un peluche. Conosco persone che, pur in difficoltà economiche, non mollerebbero il loro animale neppure sotto tortura. Se per un imprevisto, poi, una persona non può davvero più tenerlo, consiglierei di mettere decine di inserzioni sui giornali specializzati per trovare a tutti i costi una sistemazione al cane».
Dopo i cani, a livello di statistiche, arrivano i gatti. «E poi una novità, purtroppo: i conigli. Piccoli animali nati e cresciuti in cattività, che non sanno assolutamente come procurarsi il cibo. Un altro danno all’ecosistema arriva dalle tartarughe marine abbandonate: non sono autoctone, mangiano di tutto e mettono a rischio l’esistenza delle nostre tartarughine. È poi capitato il caso di abbandono di un pitone nel bosco, altri ancora si sono disfatti di ragni tipo tarantola o altre specie, anche pericolose».
L’Enpa gestisce il canile di Albate, mentre le strutture di Mariano ed Erba sono affidate all’associazione Amici del Randagio. «Il dramma di quest’anno - spiega Grazia Arrighi, volontaria dell’associazione - riguarda i gatti. Un sacco di cuccioli abbandonati, lasciati in scatole davanti al canile. Il problema è sterilizzare le femmine. La sterilizzazione è ancora a discrezione del proprietario, che spesso è frenato dal costo: sarebbe utile che l’Asl coprisse parte dell’intervento con una sorta di ticket. Tornando ai cani - prosegue Grazia Arrighi - la gente abbandona di tutto, anche cani di razza pagati mille e più euro. Husky, rottweiler, pastori tedeschi. E pittbull, etichettati ormai come animali pericolosi e quindi indesiderati. Vedendo poi un canile che funziona bene, la gente non ci pensa due volte e abbandona il cane sentendosi a posto con la propria coscienza».

DATA: 06-07-2007 AUTORE: Andrea Bambace FONTE: corrierecomo.it 


FIDO PARK, IL VETERINARIO E’ ANCHE IN AUTOSTRADA 
Per il quarto anno consecutivo, ANMVI aderisce al progetto Fido Park, promosso da Autogrill. Da oggi, fino al 26 agosto, all’esterno di 16 punti di ristoro Autogrill, i proprietari in sosta potranno ricevere assistenza per i loro animali e avvalersi della consulenza di un medico veterinario. L’iniziativa coprirà i seguenti orari: dalle ore 12.30 alle ore 14.30 dei week end. Le aree sono pensate per la sosta degli animali da compagnia che viaggiano verso le vacanze con i loro proprietari. 
Sono dotate di cucce isolate termicamente e igienizzate, di aree di agility con acqua corrente e distributore di paletta. Ai proprietari viene consegnato un regolamento in lingua italiana e inglese riportante le condizioni di utilizzo del servizio. I medici veterinari dell’ANMVI saranno presenti per prestare consulenza e assistenza agli animali in viaggio con i proprietari. Al medico veterinario nell’area di sosta Fido Park vengono richiesti consigli su come prevenire stress da viaggio e colpi di calore o su come trattare l’animale nei luoghi di vacanza, in montagna o al mare. In caso di bisogno, l’animale in difficoltà viene indirizzato verso la struttura veterinaria territorialmente più vicina al Fido Park dove potrà ricevere cure adeguate. La prestazione veterinaria, gratuita per il cliente, è retribuita al professionista dall’organizzatore. Ai medici veterinari si chiede di indossare il camice e un badge di identificazione per rendersi facilmente riconoscibile. L’iniziativa impegna 45 medici veterinari lungo tutta la Penisola. 

IL REGOLAMENTO FIDO PARK 2007

DATA: 06-07-2007 FONTE: @anmvioggi 


IL VERO PERICOLO È IL PADRONE, NON IL CANE. L’ENPA CRITICA UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE 
L’Enpa critica duramente la sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato che tutti i cani "possono diventare pericolosi, anche quelli normalmente mansueti", nel caso di una passante morsa dal cane di casa uscito per sbaglio dal cancello senza museruola. Una simile asserzione ignora le più elementari nozioni di comportamentalismo: nessun animale infatti attacca senza motivo, se si fa eccezione per l’animale umano, capace di efferati delitti. 
Gli animali, ricorda l’Enpa, quando vivono allo stato naturale, usano la violenza solo per difendere la propria sopravvivenza. Gli esemplari che - dopo essere stati allevati ed educati in modo non corretto dai loro proprietari - danno prova di aggressività in realtà stanno tentando di proteggersi perché sentono minacciata la propria vita o il proprio ruolo sociale. Bastano pochi semplici accorgimenti nell’impostazione del rapporto uomo-cane per garantire a un quattrozampe un sano equilibrio che lo renda socievole con tutti. 
Il vero pericolo non sono dunque gli animali, ma i padroni che non si assumono la responsabilità di gestire il cane così da assicurarne il benessere e da non stressarlo: un cane usato per fare la guardia e incentivato a mordere è pericoloso non per la sua natura, ma per un addestramento ricevuto e per essere messo in condizione di dover presidiare un territorio. Lo stesso animale, tenuto da una persona che gli vuole bene e lo fa vivere serenamente, sarebbe un ottimo compagno di giochi per un bambino. 
L’Enpa chiede di evitare un’attribuzione di colpa a presunte caratteristiche di razza. I tanto bistrattati cani di taglia grande non sono armi improprie, ma esseri viventi con precisi diritti al benessere fisico e emotivo, che deve essere ottenuto con attenzioni e cure costanti. Basta sfruttare i cani come fossero antifurto per poi prendersela se fanno quello che viene loro insegnato. 

DATA: 05-07-2007 FONTE: ENPA 


L’addestramento di un cane-bagnino 
Eroi senza macchia, senza paura e senza medaglie. I cani baywatch - in genere di razza terranova, labrador, golden retriever - sono ormai da molti anni veri e propri bagnini. Certo, non sono in grado di somministrare la respirazione bocca a bocca con la stessa grazia di Pamela Anderson - la bagnina per antonomasia - ma negli ultimi 10 con il loro intervento sono state salvate da morte per annegamento più di 100 vite umane. 
"Per allenare i cani addestrati al salvataggio in mare - spiega Roberto Gasbarri, presidente della Scuola cane salvataggio Tirreno - occorrono almeno nove mesi". Per fare dell’amico dell’uomo un bagnino provetto è necessario che al suo fianco operi anche un uomo capace di dare all’animale gli input necessari. Gli addestratori, in sostanza, si preoccupano di creare una unità cinofila, ovvero una squadra uomo-cane in grado di agire tempestivamente ogni qualvolta sia necessario intervenire. 
Operare negli arenili e nelle calette è obiettivamente difficile. Soprattutto perché nelle spiagge i cani hanno molti stimoli, per questo risulta molto meno faticoso ammaestrare un cane da valanga: "Lungo le coste si opera in mezzo a migliaia di persone, mentre nelle montagne molto spesso ci sono solo le squadre di salvataggio". Agli animali si deve insegnare a reagire positivamente alle sollecitazioni del mondo esterno. Una volta individuata l’unità cinofila, si lavora per creare - prima di tutto sulla terra ferma - un rapporto stabile fra l’animale e il suo allenatore. Solo dopo questo periodo di "apparentamento" gli esercizi continuano in acqua. "L’obiettivo finale - rivela Gasbarri - è quello di creare un rapporto di profonda stima con la guida. Ecco perché l’animale, una volta consegnato al suo "conducente", dovrà vivere per sempre con lui". 
L’addestramento dell’unità cinofila è sul serio da corpi d’elite. "I nostri amici sono in grado di lanciarsi in acqua da elicotteri in volo da un’altezza di tre metri". I cani elitrasportati indossano un salvagente dotato di maniglie, dove chi è in pericolo di vita può aggrapparsi e farsi trascinare verso riva. "I cani sono condizionati a muoversi verso chi reclama aiuto e si dimena in acqua - dice Gasbarri - e sono scortati dalla guida-bagnino. Sono equipaggiati con una imbracatura galleggiante che offrono alla persona in pericolo". 
Labrador, terranova e golden retriever sentono le correnti, così evitano le più pericolose o utilizzano quelle che portano verso terra. I cani da salvataggio collaborano con le motovedette delle forze dell’ordine e con la Croce Rossa. "I nostri bagnini intervengono ogni qualvolta sia considerato necessario dalla Protezione Civile: siamo collegati via radio con tutti gli enti con cui collaboriamo", commenta ancora Gasbarri. I cani protagonisti anche nella costiera amalfitana. Dove l’amministrazione comunale di Positano ha deciso di avvalersi nelle sue spiagge del supporto di questi benefattori dell’uomo. 

DATA: 04-07-2007 AUTORE: Paolo Salvatore Orru’ FONTE: Tiscali animali 


MACCARESE, APRE IL BAUCOUNTRY NATURAL PARK 
ROMA - Baubeach è stata la prima spiaggia al mondo completamente attrezzata per cani liberi e felici. Ora si trasforma in un’oasi, il Baucountry Natural Park, dove le persone che hanno deciso di vivere con un cane troveranno un luogo vivibile, che li accoglie con amore ed attenzioni, per trascorrere l’estate in una ’full immersion’ totale nella natura, a due passi dal mare. 
Il parco sorge a Maccarese, a pochi chilometri da Roma, presso la struttura agrituristica ’Podere Capanne’, in via Casale delle Pulci: ettari di verde solcato da un fiume e ricco di eucalipti, salici e spazi attrezzati. 

Nell’area sono a disposizione lettini, ombrelloni, docce nebulizzanti, passeggiate in mountain bike, un bioristoro che utilizza i prodotti della azienda e per i quattrozampe, piscinette, ombrellini, snacks biologici, tanto spazio per giocare e socializzare, passeggiate campestri controllate e un servizio di consulenza per problemi comportamentali. Il tutto autorizzato dalla Ausl Roma D di Rm che, regolamentando la struttura, prevede anche un servizio di reperibilità veterinaria. 

Il parco festeggerà l’avvio della stagione balneare con due giorni di festa sabato 23 e domenica 24 giugno: prelibatezze biologiche e piccoli regalini per tutti i cani. 

Informazioni ai numeri: 06.66562494 o 349.2696461. Mappa sul sito http://www.baubeach.it/ .

DATA: 26-06-2007 


Fa bere birra al cane, denunciato per maltrattamenti 
Perugia, romeno chiedeva elemosina fuori da supermercato 
Denunciato per maltrattamenti di animali un romeno, che chiedeva l’elemosina fuori da un supermercato. Ora l’animale, un cucciolo di tre mesi, e’ stato affidato al canile dell’Asl. Ad accorgersi di quanto accadeva sono stati una commessa del supermercato e alcuni clienti, che hanno chiamato il 113. 

DATA: 20-06-2007 FONTE: ANSA 


IN GIAPPONE LA PRIMA CASA DI RIPOSO PER CANI 
Aprirà i battenti questa settimana vicino a Tokyo quella che è stata pubblicizzata oggi come la prima ’casa di riposo’ per cani in tutto il mondo, con tanto di veterinario a disposizione 24 ore su 24. 
La società giapponese ha la maggiore percentuale di anziani del pianeta e per loro esiste già un florido mercato di beni e servizi, ma all’invecchiamento dei più fedeli amici dell’uomo non aveva ancora pensato nessuno.
Il vuoto è stato riempito dall’impresa ’Saradi’, che aprirà il suo ospizio a pagamento a Nasu, una località turistica poco a nord della capitale.
Inizialmente vi sarà posto per una massimo di 20 cani, che disporranno di cibo biologico e bilanciato, di una ’palestra’ e anche della possibilità di interagire con alcuni giovani esemplari per mantenersi vitali. Il tutto per la cifra non proprio modica di 100.000 yen, circa 650 euro, al mese. 

DATA: 18-06-2007 FONTE: ANSA 


Livigno: festa dei cani di pubblica utilità 
A Livigno dal 15 al 16 giungo tantissimi amici a quattro zampe, insieme ai loro conduttori, si sono incontrati per la quarta edizione della “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità” tra momenti di giochi, divertimento e simulazioni su campo. 
Obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Corpo forestale dello Stato, è stato quello di valorizzare l’operato delle unità cinofile dei diversi Corpi di Polizia del nostro paese. Quest’anno l’evento in collaborazione con la Regione Lombardia , si è svolto nella suggestiva cornice di Livigno per ricordare le celebrazioni per il ventennale dell’alluvione della Valtellina. Nel 1987 durante quella sciagura naturale le unità cinofile furono determinanti nel soccorrere, ritrovare e salvare tante vite umane. La “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità” è stata un’occasione per discutere e condividere nuove tecniche di addestramento, per cercare di risolvere problematiche inerenti la logistica e i costi che sostengono le amministrazioni per potersi avvalere dell’insostituibile supporto dei cani nelle operazioni di soccorso. Un momento anche di giochi e di divertimento nel piccolo comune montano preso d’assalto dagli amanti dei nostri amici a quattro zampe, che non si sono fatti sfuggire l’opportunità di una dimostrazione interforze dei gruppi cinofili con simulazioni di recupero, ritrovamenti sotto le macerie, identificazione di sostanze stupefacenti ed esplosive, operazioni di ritrovamento e prove di “agility”. Presenti all’appello i cugini di Rex, il famoso poliziotto della fiction televisiva, ma anche altre razze di cani tra cui il Lupo italiano, il Pastore Belga Tervueren, il Labrador Retriever, il Border Collie, il Pastore Tedesco, Belga Malinois, Rottweiler e tanti altri cani e cuccioli di coloro che hanno partecipato all’evento. Esistono requisiti indispensabili per creare un mix vincente tra il cane e il suo conduttore per assicurare un’elevata capacità operativa. Al conduttore si richiedono infatti buona condizione fisica, elevato senso di collaborazione e non di protagonismo, buona conoscenza della topografia, del territorio e delle tecniche di orientamento con l’impiego di strumenti Gps portatili, in dotazione ai conduttori. Inoltre è fondamentale una buona conoscenza delle tecniche di intervento in sicurezza, di quelle di Primo Soccorso - Bls (Basic Life System) e della psicologia del disperso. Per il cane, invece, i requisiti basilari sono l’affidabilità e la costanza di rendimento, unita alla tollerabilità e all’impiego con altri cani conosciuti e non e un livello soddisfacente all’obbedienza di base e al superamento di ostacoli, nonché ottima resistenza fisica e comprovata capacità operativa. 

DATA: 18-06-2007 AUTORE: Federica Martufi FONTE: iniziativa.info 


LONDRA, FINE DEI DOG SITTER? 
Londra: Vietato portare più di due cani al parco. Vip in rivolta a Kensington e Chelsea. A un anno dall’entrata in vigore della norma, che prevede 120 sterline di multa a chi porta più di due cani a ’pascolare’ nei parchi, l’upper class londinese si ribella. 
Potrebbe essere la fine dei dog-sitter. La norma londinese secondo cui è vietato - pena 120 starline di multa - portare più di due cani per volta nei parchi degli eleganti quartieri londinesi di Kensington e Chelsea, sta scatenando una polemica nell’upper class inglese.

’’La societa’ nella quale viviamo e’ afflitta da queste assurdita’ - urla allo scandalo l’attrice Feliciy Kendal, che vive nella zona e ha sempre avuto cani - Se il numero di animali che uno porta a spasso deve essere regolamentato dal consiglio di zona, allora vuol dire che lo ’Stato babysitter’ e’ andato troppo oltre’’. 

Merrick Cockell, presidente del consiglio di zona, ha promesso di analizzare piu’ a fondo la normativa prima di prendere decisioni, mentre un portavoce del consiglio si lamenta per aver dovuto revocare tre delle quattro multe fatte negli ultimi sei mesi. 

La spiegazione è semplice: ’’C’e’ gente che si porta in giro qualcosa come 12 cani per volta. I cani in gruppo si agitano piu’ facilmente e sono troppi da gestire per una sola persona’’. 

DATA: 13-06-2007 FONTE: quotidiano.net 


NO ANIMALI IN SAGRE E CORSE 
No allo sfruttamento di animali nelle corse e nelle fiere di paese. L’appello arriva dall’Enpa, che in occasione delle vacanze estive segnala il proliferare di manifestazioni che prevedono la presenza di animali "in condizioni pericolose per la loro stessa sopravvivenza". 
Il senatore Salvatore Bonadonna ha presentato un’interpellanza al ministro degli Interni con la richiesta "di impedire le corse di cavalli e asini di Alcamo e San Vito lo Capo - spiega l’Enpa- e che sindaci e parroci vengano avvertiti che corrono il rischio di offrire spazio ad attività mafiose, come le scommesse clandestine". L’Enpa sostiene questa iniziativa a favore degli animali e chiede che simili contese siano proibite non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. Soltanto negli ultimi anni sono decine gli animali deceduti in seguito a incidenti avvenuti durante palii o gare, riferiscono gli animalisti, che troppo spesso sono organizzati su terreni non adatti, con percorsi di elevata difficoltà per alimentare la spettacolarità e, come attestato da recenti casi di cronaca,gli animali vengono drogati per avere prestazioni maggiori.
"Nonostante l’Enpa si batta da anni contro questo genere di feste - concludono gli animalisti - è ancora una battaglia difficile da vincere per l’ottusità di chi non si pone nemmeno il problema del benessere animale e non è consapevole che far correre un quadrupede su una pista possa causargli sofferenza anche se non si verificano incidenti; senza contare che, in molti casi, in queste gare si infiltrano anche elementi del girocriminale delle scommesse clandestine che senza scrupoli lucranosugli animali". 

DATA: 12-06-2007 FONTE: ANSA 


PANARIELLO TESTIMONIAL SPOT LEGA DIFESA DEL CANE 
L’attore-showman Giorgio Panariello ha registrato oggi a Milano uno spot come testimonial della Lega nazionale per la difesa del cane. 
Lo spot sostiene la sterilizzazione "pratica erroneamente considerata un atto di egoismo - si legge in una nota dell’associazione per la difesa del migliore amico dell’uomo - ma che in realtà è un gesto di responsabilità che consente di prevenire il maltrattamento dei cuccioli, l’abbandono e il randagismo dei cani".
"Abbiamo l’obbligo di prenderci cura dei nostri amici a quattro zampe - ha sottolineato Panariello - non basta coccolarli o giocare con loro, il loro star bene e la loro vita 
decorosa dipende dalle nostre decisioni" 

DATA: 12-06-2007 FONTE: ANSA 


Sempre più glamour, anche i cani vestono Barbour 
Anche i cani seguono la moda. Pettinati, profumati, trasportati in borse griffate e ora persino vestiti con capi firmati dagli stilisti più famosi. L’ultima novità in fatto di fashion per Fido è la mantellina antipioggia di Barbour, pensata dalla maison inglese soprattutto per gli amici a quattro zampe che soffrono molto il freddo. Lo storico marchio per la sua creazione si è ispirato al modello Beaufor. 
Il dog coat ha le stesse caratteristiche della cappa che la griffe ha disegnato per la collezione uomo donna. Stesso tessuto e stessi dettagli. L’esterno è in cotone oleato, reso impermeabile attraverso un processo di immersione nella cera liquida. Inoltre le cuciture doppie garantiscono la perfetta impermeabilità. Il colletto è in velluto a coste, mentre il sottopancia è regolabile su due lati per permettere una perfetta aderenza. Le taglie vanno dalle extra small alla extra large e saranno in vendita nei negozi italiani da settembre, al partire da 63 euro.

Gli animali domestici, durante le vacanze seguono i propri padroni, vanno iin "alberghi" a cinque stelle, mangiano in "ristoranti" di lusso, e naturalmente vestono alla moda. A dare il via ad una vera e proprio stile canino sono stati in primo luogo i vip: Paris Hilton ne è un esempio. E così anche Gucci, per accontentare le sue clienti più facoltose, ha dedicato a Fido un’intera collezione. Una serie di cappotti, materassini, ossi, borse e berretti molto glamour. Mentre la stilista Tarina Tarantino ha pensato a una lineari oggetti preziosi: fermagli guinzagli e collari gioiello tutti tempestati di cristalli

Il risultato di questa tendenza è percepibile nelle boutique per animali come sul web. Sul sito HalloDog si possono acquistare accessori come le parure di collari e guinzagli, i cappottini di lusso per una passeggiata con stile, le cucce rifinite con strass, le borse e trasportini fashion, le lussuose ciotole. Tutto rigorosamente trendy. 
Non solo lusso. Barbour ha pensato anche ai cani meno fortunati. Una parte del ricavato dalla vendita del dog coat andrà a sostegno del progetto Amoglianimali, una associazioni no profit che da anni combatte l’abbandono estivo degli amici a quattro zampe.

DATA: 11-06-2007 FONTE: tiscali animali 


DOPO LE PROTESTE LA RINASCENTE RINUNCIA ALLA VENDITA DI PELLICCE 
I punti vendita del gruppo Rinascente non venderanno piu’ pelli e pellicce che non siano provenienti dalla ’catena alimentare’, ed entro il gennaio 2009 eliminera’ dai propri magazzini i prodotti derivanti dall’industria della pelliccia. Ne da’ notizia la stessa azienda, oggetto da tre anni di una campagna dell’associazione animalista Aip. 
’’La societa’ La Rinascente ha adottato nel proprio codice etico la policy ’fur free’ - si legge nel comunicato dell’azienda - in base a tale impegno la Rinascente non acquista e distribuisce presso i propri punti vendita, prodotti di pelle e/o pelliccia di animali che non siano provenienti dalla cosiddetta ’catena alimentare’’’. ’’Si tratta di un primo passo - continua il documento - che costituisce un significativo ed importante segnale da parte dell’azienda con l’obbiettivo, entro il 31 gennaio 2009 di eliminare totalmente dai propri magazzini i prodotti che siano derivanti dall’industria della pelliccia’’. Secondo l’Aip, i cui attivisti sono arrivati a incatenarsi davanti ai negozi e a uno sciopero della fame, e’ la prima vittoria di un’associazione animalista nella battaglia contro l’utilizzo delle pellicce. Non dello stesso parere i rappresentanti dell’azienda: ’’Non e’ stato il cedimento a un ricatto - sostiene Alessandro Cavalchini, responsabile legale del gruppo Rinascente - ma una scelta aziendale presa in autonomia, peraltro sulla scia di altri gruppi internazionali’’. 

DATA: 05-06-2007 FONTE: ANSA 


ARRIVO DELLA STAGIONE CALDA: UN VADEMECUM PER GLI ANIMALI NEL PERIODO ESTIVO 
La sezione Enpa di Monza ha predisposto un vademecum per la calura estiva, soprattutto per proteggere gli animali, che subiscono più di noi gli sbalzi di temperatura senza poter trovare refrigerio. Ogni anno in questo periodo le Forze dell’Ordine rispondono a segnalazioni di animali chiusi in automobili incustodite; purtroppo alcuni di questi animali muoiono per l’ignoranza o per la disattenzione dei loro proprietari. 
Se la temperatura esterna è di 30 gradi, quella interna di una macchina parcheggiata al sole può raggiungere anche i 50 gradi in poco tempo - anche il tempo di fare la spesa. Tenere aperti finestrini e lasciare al nostro amico una ciotola d’acqua serve a poco. I cani e i gatti, coperti dal pelo e con bassissime capacità di sudorazione, sono più suscettibili delle persone al colpo di calore e gli animali molto giovani e molto anziani ancora di più. Anche se si parcheggia all’ombra, in pochissimo tempo l’auto potrà trovarsi in pieno sole. Semplicemente, non c’è un modo sicuro di lasciare un animale da solo in auto. 
È importante ricordare inoltre che lasciare un animale in queste condizioni potrebbe costituire un maltrattamento perseguibile per legge. Se si vede un animale chiuso in una vettura, bisogna verificare se sembra abbattuto e se ha problemi nella respirazione, segni evidenti delle prime gravi difficoltà. Se non è reperibile il proprietario dell’auto, è bene chiamare subito le Forze dell’Ordine - la Polizia Municipale, la Polizia di Stato, i Carabinieri o anche il Corpo Forestale - che usciranno in caso di comprovata emergenza. I numeri di telefono 112 e 113 sono utilizzabili anche per questi casi. 
Nell’attesa del loro arrivo, cercate comunque di creare ombra con i mezzi che avete (ad esempio, mettendo giornali sul parabrezza). Non abbiate mai paura di aiutare un animale che vedete soffrire in queste condizioni: a volte bastano pochi istanti di indecisione che possono essere fatali alla povera bestia. Una volta estratto l’animale dal veicolo, è necessario bagnare il cane immediatamente con abbondante acqua fresca per abbassargli la temperatura corporea, addirittura immergendolo completamente nell’acqua se possibile, altrimenti bagnandolo con bottiglie di acqua o mettendogli stracci bagnati addosso. 
Il colpo di calore può capitare al cane anche mentre è fuori a passeggio: se vi accorgete che ha la pelle che scotta, o che il cane barcolla o addirittura cade a terra, ed ha difficoltà a respirare, intervenite prontamente. Chiamate un veterinario appena possibile, poiché se l’animale va in stato di choc e perde conoscenza, può essere troppo tardi. 
È comunque buona norma evitare le ore più calde per la passeggiata e comunque non lasciare l’animale all’esposizione solare. Questo consiglio vale anche per l’animale che passa alcune ore da solo in casa, in giardino/cortile o in terrazza. E’ essenziale che abbia un riparo dal sole in qualunque ora del giorno e abbondante acqua fresca. 

DATA: 30-05-2007 FONTE: ENPA 


Preveniamo pulci e zanzare con spray o pillole 
I ricercatori non sanno spiegarlo, forse si tratta di una resistenza naturale, fatto è che la leishmaniosi felina è rarissima, almeno in Italia. Altrettanto infrequenti sono le malattie da zecca che non predilige il gatto. Tuttavia la sua salute ha altri nemici contro i quali è indispensabile proteggerlo. 
Tuttavia la sua salute ha altri nemici contro i quali è indispensabile proteggerlo. "A cominciare dalle pulci che ingoiate possono trasmettere al piccolo felino l’hemobartonella, un protozoo che si localizza sui globuli rossi distruggendoli", dice Francesca Fato, medico veterinario a Firenze. Il gatto si stanca, le mucose sono pallide, il respiro affannoso. In breve insorge anemia e ittero. La zanzara comune, invece, può trasmettergli con le punture la filaria, un verme filiforme che infesta i suoi polmoni. La prevenzione consiste nell’uso regolare di antiparassitari locali (spot on, spray) e per via sistemica (compresse, paste) da somministrare al gatto a seconda dell’ambiente in cui vive almeno due-tre volte l’anno. 
Se vi cimentate in menu per gatti, ricordate che è importante cuocere (alla griglia o al vapore) sia la carne che il pesce per proteggere il vostro beniamino dalla toxoplasmosi. 

DATA: 16-05-2007 AUTORE: mp. s. FONTE: La repubblica 


Un collare GSM/GPS per i cani svedesi 
In Svezia gli oltre 700 mila possessori di un cane potranno presto dormire sogni tranquilli, senza il timore che il proprio animale domestico possa smarrirsi. Petlink Development e M-Tech si preparano infatti a commercializzare un localizzatore GPS con modem GPRS integrato, sviluppato in modo specifico per controllare gli spostamenti del migliore amico dell’uomo. 
Grazie al servizio si potrà inviare un messaggio dal cellulare per ricevere, via SMS o MMS informazioni sulla posizione del proprio cane, oppure impostare degli allarmi automatici nel caso in cui l’animale dovesse oltrepassare i confini di una zona predefinita. Il servizio, disponibile in anteprima in questi giorni sul mercato svedese, sarà esteso in autunno anche in Danimarca e in Norvegia. 

DATA: 14-05-2007 FONTE: PuntoCellulare.it 


Cani e gatti, ad amarli soprattutto famiglie numerose e single 
Ricerca Consodata: il 63% dei nuclei oltre 5 componenti ne possiede uno. Fra i single in testa i giovani sino a 30 anni. Per Fido ancora le pappe fatte in casa e gli avanzi, mentre tra i felini trionfa il confezionato 
Cani e gatti amati sopratutto dalle famiglie meno abbienti e numerose, e dai single con meno di 30 anni. Lo rileva Consodata, la società del Gruppo Seat Pagine Gialle specializzata nei servizi per il marketing, sulla base di analisi condotte su un nutrito campione di famiglie italiane ed estratto dalla banca dati Lifestyle.

Secondo la ricerca più della metà delle famiglie italiane, circa il 58,6%, ha un cane o un gatto con punte in Sardegna (72,5%), Veneto (65,5%), Toscana (66,5%), Friuli-Venezia Giulia (67,8%). 

Il reddito e la presenza di bambini non conta più di tanto, se non quando c’è un solo figlio che preferisce per lo più la compagnia di fido. Conta invece molto la semplicità e l’età, tant’è che cani e gatti sono più diffusi tra le famiglie numerose (oltre 5 componenti, 63,5%) e meno in quelle con figli minori (46,7%) o con un livello di istruzione elevato (laurea) del capofamiglia (47,2%). Fra i single in testa i giovani sino a 30 anni (attorno al 70%, sia per uomini e donne). 

Per quanto riguarda specificamente il possesso di cani l’analisi ha rilevato che anche in questo caso è solo questione di socialità, e non di reddito, tant’è che la presenza di un cane è più elevata nelle famiglie numerose ( 53,5%) e con redditi bassi (47% fino a 20 mila euro). Fido è vissuto come un allegro complice anche da chi non ama costrizioni o schemi. E infatti, fra i single la presenza di un cane è sì al di sotto della media (41,4% contro 44,4% medio), ma non per gli uomini e le donne sino a 30 anni (rispettivamente 63,1% e 56%).

Per quanto riguarda i gatti questi sono più amati dalle donne - anche fra i single dove il gentil sesso raggiunge quota 41,4% con età tra i 30 e i 60 anni e 38,2% per le ultrasessantenni - e dai piccoli nuclei familiari. La loro presenza è infatti più elevata nelle famiglie poco numerose (single, 36,4%, e sino a 2 componenti, 34,9%), e più bassa in quelle con figli minori (23,6%). Mentre il livello di reddito non appare influire granché.

Consodata ha infine rilevato le scelte delle famiglie italiane per l’alimentazione del proprio compagno a quattro zampe. Nel caso dei cani, le tradizioni e le premure resistono. E’ infatti ancora solida la percentuale di ’padroni’ che preparano in casa il cibo (31,3%) o che ’passano’ gli avanzi (18%), mentre gli alimenti pronti superano di poco la metà dei casi.

Diverso, il caso dell’alimentazione dei piccoli felini, che conferma un rapporto gatto-padrone di reciproca comodità. Più del 36% delle famiglie ricorre infatti a scatole di croccantini e alle scatolette (più del 33%), mentre il cibo fatto in casa e gli avanzi non superano il 31% dei casi.

DATA: 14-05-2007 FONTE: ING 


Milano, in sei mesi rapiti 160 cani 
Negli ultimi sei mesi sono 160 le segnalazioni da parte di cittadini milanesi e della provincia che hanno visto rapire cani, specialmente all’interno dei parchi pubblici della città. La denuncia è dell’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali ed ambiente che parla anche di 396 casi di accattonaggio con l’uso di cani ed altri piccoli animali domestici raccolti e vagliati dall’Aidaa negli ultimi sei mesi a Milano. 
Di questi, dice l’associazione, oltre 350 riguardano cani usati (e spesso drogati) da zingari rom che raccolgono l’elemosina nelle strade del capoluogo lombardo, nei mezzanini delle stazioni della metropolitana, in prossimità di stazioni ferroviarie, vicino alle fermate dei tram ed ai supermercati. Le segnalazioni sono state raccolte dall’associazione dal mese di novembre ad oggi. Catalogate e verificate sono state poi fatte oggetto di un dossier inviato nei giorni scorsi alla Procura della repubblica di Milano. Nel dossier, inviato alla Procura, Aidaa ha anche allegato alcune denunce, firmate da cittadini milanesi, che in questi mesi hanno visto con i loro occhi portare via dei cani all’interno dei parchi. Le denunce contengono le descrizioni dei sistemi usati per rapire i cani destinati poi al mercato della vivisezione, del combattimento ed in particolare dell’accattonaggio se si tratta di animali di giovane età.
I luoghi prescelti per il rapimento dei cani da parte degli zingari e di altri soggetti non meglio identificati sono appunto i parchi cittadini ed in particolare il parco Ravizza, il Parco Sempione e il parco di Trenno. L’associazione chiede di rivolgersi senza esitazione alla caserma dei carabinieri, o della polizia o della forestale o della polizia locale più vicina a casa o al luogo dove è avvenuto lo smarrimento o il furto e denunciare il fatto alle autorità di polizia pretendendo la stesura del verbale di denuncia o di smarrimento dell’animale. 

DATA: 13-05-2007 FONTE: La padania 


Ogni anno in Italia uccisi 15mila cani nei combattimenti 
Lo denuncia l’associazione Aidaa, che ha elaborato i dati in base alle denunce e alle segnalazioni ricevute. Un giro d’affari enorme che riguarderebbe anche alcuni canili privati 
Una strage. Sono 15mila i cani che in Italia vengono uccisi dal business dei combattimenti. Lo denuncia l’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha elaborato i dati in base alle denunce e alle segnalazioni ricevute. 

Un fenomeno crescente e preoccupante che non accenna a diminuire, quello dei combattimenti clandestini in cui, annota l’Aidaa vengono utilizzati cani di grossa taglia, appartenenti alle cosiddette razze pericolose. Gli animali vengono tenuti in cattività, alla catena e maltrattati in modo da far emergere il loro carattere aggressivo. 

Un fenomeno che riguarda almeno 15mila cani «che ogni anno trovano la morte non solo nei combattimenti clandestini ma anche in incontri ’imparì di allenamento, durante i quali cani di piccole dimensioni (gli stessi rapiti o appositamente allevati in canili lager) vengono usati come cavie, mandati a combattere contro i cani usati per i combattimenti, destinati quindi a morte certa. Quello dei combattimenti clandestini è un fenomeno diffuso che nasconde anche attività strettamente legate alla malavita organizzata». 

Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente nazionale di Aidaa Lorenzo Croce sui rapimenti di cani, spiega l’associazione, «sono centinaia le telefonate arrivate in questi tre giorni al numero delle segnalazioni Aidaa e non solo dalla provincia di Milano o dalla Lombardia ma da tutta Italia. Segnalazioni che parlano di cani rapiti e di possibili centri dove vengono tenuti gli animali destinati al combattimento a Milano, Roma, Torino, Napoli e la Calabria, ma anche nella piccole città del Nord e del Centro Italia, dove il fenomeno stando a queste segnalazioni sarebbe in costante aumento.

I combattimenti tra cani, spiega l’Aidaa, piacciono »non solo nel Sud Italia ma anche nelle provincie periferiche delle regioni del Nord come Lombardia e Veneto".

Un giro di affari enorme che riguarderebbe anche alcune strutture di canili privati, che in qualche caso possono essere addirittura convenzionati con i Comuni. 

"Le segnalazioni precise e circostanziate stanno arrivando al ritmo di quaranta al giorno -spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa- persone che si sono decise a segnalare la presenza di possibili canili lager privati dove vengono tenuti in pochi metri cani di grossa taglia, che ogni giorno vengono picchiati per essere incattiviti, situazioni che sono ben oltre la legalità".

DATA: 04-05-2007 FONTE: quotidiano.net 


Cani protetti contro gli insetti 
Attenti a zanzare, zecche e pappataci. I cambiamenti climatici, le estati calde e gli inverni miti, insidiano la salute dei nostri cani. Il termometro alto facilita infatti la sopravvivenza di zecche, zanzare e pappataci. 
E i loro morsi causano non solo irritazioni, ma possono anche trasmettere pericolose malattie infettive. Per questo occorre proteggere gli animali usando sostanze adeguate. L’allarme è stato lanciato dagli esponenti del Cvbd World Forum, un gruppo internazionale di lavoro composto da esperti di scienze naturali, veterinaria e medicina fondato nell’aprile 2006. Per Cvbd (Canine Vector-Borne Diseases) s’intendono le malattie del cane trasmesse da vettori (come gli insetti). Secondo gli studiosi tali malattie, tipiche delle regioni del Sud Europa, stanno ora penetrando anche nelle regioni settentrionali. 
Un esempio è la babesiosi, trasmessa dalla zecca dei bovini. L’agente infettivo distrugge i globuli rossi addetti al trasporto dell’ossigeno, provocando anemia e letargia. L’infestazione, se non viene trattata adeguatamente, può portare alla morte. 
Spiega Patrick Bourdeau, veterinario di Nantes, Francia e membro del Cvbd World Forum: "Finora questo parassita era endemico nel sud della Francia, ma ormai può essere riscontrato in tutto il Paese. Un’altra malattia, l’ehrlichiosi, finora registrata solo nella regione mediterranea, si è oggi diffusa fino all’Europa Orientale e alla Svizzera. Il vettore è la zecca bruna del cane. L’infezione distrugge irreversibilmente il midollo osseo dei cani colpiti". Altra fonte di pericolo: le zanzare. In questi insetti si annida la larva della filaria che viene trasmessa al cane al momento della puntura. La filaria cardiaca, dopo una lunga migrazione attraverso l’organismo dell’animale, entra nei suoi vasi polmonari. Lì i vermi vivono e si riproducono per anni. E a lungo andare provocano la morte del cane. Altro parassita, spesso trasmesso dalle zanzare, è il Dirofilaria repens. I suoi vermi una volta adulti, vivono nei noduli sottocutanei dell’animale e in casi di alta epidemia, il rischio è anche per l’uomo. Secondo gli esperti il pericolo maggiore viene però dai pappataci. Dopo essere stato in passato decimato dal Ddt, il vettore della leishmaniosi ha riconquistato molte aree delle zone mediterranee (ne sono infestati il 20% dei cani). Gli animali, colpiti nel sistema immunitario, diventano letargici ed emaciati. Il parassita può infestare anche l’uomo, causando la leishmaniosi viscerale. 
Domenico Otranto, veterinario e docente all’Università di Bari spiega: "Nel corso di uno studio abbiamo rilevato che, grazie al trattamento mensile con un agente antiparassitario repellente, si arriva a raggiungere una protezione dalla leishmaniosi di oltre il 90%". Per questo il ricercatore raccomanda ai proprietari di trattare i propri cani con prodotti adeguati.

DATA: 01-05-2007 AUTORE: Alessandra Margreth FONTE: La repubblica 


MARINA RUSSA ADDESTRA FOCHE PER DIFENDERE FLOTTA 
Alcuni biologi marini russi stanno pensando di ricorrere alle foche - e ne stanno addestrando a tal fine un certo numero - per difendere la flotta di sottomarini, secondo quanto scrive il quotidiano ’Izviestia’. 
I biologi citati dal giornale spiegano che le foche sono gli animali ideali per difendere le basi di sottomarini della Flotta russa del nord, sulla costa del Mare di Barents, per il loro adattamento alle gelide acque artiche. Gli strateghi dello stato maggiore della Marina - sempre secondo il quotidiano - sono molto interessati a servirsi degli agili mammiferi marini, ma finora gli scienziati hanno ricevuto scarsi fondi per le loro ricerche. Le ’Izviestia’ non precisano come verrebbero adoperate le foche per difendere i sottomarini. Il ministero della Difesa russo non ha commentato le affermazioni del giornale 

DATA: 18-04-2007 FONTE: ansa 


Anche Fido avrà la patente 
In Trentino, anche i cani prendono la patente. Ma non per guidare l’auto, bensì per avere il certificato di bravo cittadino. L’iniziativa - che in Inghilterra ed Austria, è attiva da anni - in Italia è nata grazie alla Lega Nazionale per la difesa del cane e ha come primo sostenitore il Comune di Trento. 

Per prendere il patentino i fedeli amici a quattro zampe si devono esercitare per benino. Per questo è stato stampato un vero e proprio manuale attarverso il quale cane e padrone si potranno preparare per superare brillantemente la prova. L’esame prevede una parte teorica e una pratica. Quest’ultima riguarda la conduzione del cane in città.
Fido dunque dovrà mostrare di saper tenere dei comportamenti ottimali nell’ambiente sociale dell’uomo. Durante le prove, ad esempio, il cane dovrà convincere l’esaminatore di riuscire facilmente a mantenere un comportamento equilibrato nei luoghi pubblici, di saper attendere pazientemente il proprietario quando entra in un negozio. Inoltre dovrà provare di non aver nessun tipo di difficoltà nella camminata con il guinzaglio. Nel test scritto sarà invece il proprietario che dovrà dimostrare di conoscere le principali esigenze del suo migliore amico, il suo comportamento e le leggi in vigore sulla condotta. 

DATA: 16-04-2007 FONTE: animali.tiscali.it 


Totò, un principe tra i cani 
L’attore dedicò gli ultimi anni della vita a curare gli animali abbandonati 
Vedrà che accoglienza. Quei cani mi vogliono bene», prometteva Totò. L’attore meraviglioso morto quarant’anni fa, il 15 aprile 1967, accompagnato dal dolore italiano e da una semplice benedizione perché le autorità ecclesiastiche non gli perdonavano d’aver vissuto anni con Franca Faldini senza sposarsi e d’essere massone, non era un uomo d’amore. Gli piacevano le donne, ne apprezzava la dedizione quando c’era, era legato alla figlia, era sentimentale alla napoletana, ma voleva bene a pochi: però amava i cani, moltissimo. Nel 1960, per accogliere cani sperduti o sfortunati, fece costruire l’«Ospizio dei trovatelli», un canile moderno e attrezzatissimo che gli costò quarantacinque milioni. Anche prima, finanziava diversi piccoli canili artigianali, spendendo molto. 
Li visitava tutti regolarmente, a turno. Quella domenica andavo con lui e con un fotografo a uno di questi rifugi, sui prati tra la periferia romana e Ostia. Totò appariva non si dice elegante (risultava sempre troppo azzimato) ma impeccabile: cappello, bel cappotto, scarpe lucide, sceso dalla macchina venne accompagnato dall’autista alla rete metallica che circondava il terreno di giochi dei cani, aiutato a entrare. Una festa: gli si precipitarono addosso tutti insieme abbaiando, mugolando, scodinzolando, puntandogli le zampe sul cappotto. Lo riconoscevano, mentre Totò aveva la vista troppo danneggiata per riuscire a individuarli, né avrebbe potuto distinguerli dal nome. Ai cani quasi mai attribuiva un nome («Mica sono figli»). Li chiamava tutti «cane» e basta, sin dall’infanzia nel rione Sanità vicino alla stazione ferroviaria di Napoli, quando Totò portava il cognome della madre nubile, Clemente (sarebbe diventato De Curtis soltanto nel 1928, dopo il matrimonio della madre con il marchese De Curtis, reso possibile dalla morte dell’ostile padre dello sposo). Detestava l’aggettivo «randagio», non lo usava mai. Nelle diverse case che ebbe a Roma, sempre ai Parioli quartiere di ricchi, ospitava cani raramente («Vogliamo farli soffrire in un appartamento?»). Nei film non li gradiva, a parte qualche barbone sporco o volpino spelacchiato che restavano anche loro «cane», senza nome. Quanto a Totò, più nella vita privata, per via di adozioni o simili, il suo nome diventava altisonante, nobiliare, principesco, imperiale, più i suoi nomi cinematografici si facevano ridicoli: Totokamen, Cacace, Totonno, La Trippa, Sgargiulo, Posalaquaglia, Ciancicato, Canarinis, mentre la sua «spalla» Mario Castellani poteva chiamarsi Za la Mortadelle. 
Con i cani Totò giocava alla pari: loro facevano salti, lui si torceva e scattava in uno dei suoi numeri fisici geniali (anche per far piacere al fotografo). Li carezzava tutti, sul muso: «Visto che vita, che energia?», chiedeva. Poi si mise a parlare di gestione con la signora responsabile dei cani: conti, animali malati, interventi burocratici dei vigili, veterinario... Totò si annoiava, diventava di cattivo umore come quando in un film (era «Totò le Mokò»?) guardava Algeri dall’alto e sospirava: «Sempre in Casbah, sempre in Casbah...». Tornò a giocare coi cani. Poi tese le braccia come un bambino piccolo, in atteso che qualcuno andasse a prenderlo e lo portasse via, piano piano.

DATA: 16-04-2007 AUTORE: LIETTA TORNABUONI FONTE: lastampa.it 


Quando è il padrone che dipende dal cane 
Se come cuccia si lascia al fedele quattro zampe la poltrona più comoda del salotto, se non esistono zone della casa prescritte alla sua pelosa presenza, se il cibo non è mai in scatola ma filetto di prima scelta e se sulla scrivania dell’ufficio non c’è la fotografia del fidanzato ma quella dell’amico cane non c’è dubbio, siamo di fronte a un caso di dog addiction: dipendenza patologica dal proprio cane.
Da una recente ricerca emerge che il 65% di coloro che si dichiarano "inseparabili" dal proprio cane sono donne. 
Il 61% è costituito da single con un ruolo di potere, un lavoro remunerativo e un livello alto di istruzione: imprenditrici (38%), giornaliste (27%), manager e libere professioniste (22%). In genere si tratta di soggetti facilmente individuabili: guinzagli griffati, scorte di ossetti di gomma, la targhetta del collare, la suoneria del telefono sostituita dall’abbaiare del cane. Alcune arrivano persino a cambiare fidanzato se il malcapitato non è di gradimento del quadrupede.
Il meccanismo che fa scattare la dipendenza è la carenza di affetti. Chi ne soffre ha un enorme bisogno di attenzioni e di una risposta emotiva immediata. L’animale, meno complesso dell’essere umano, dà questa risposta senza chiedere nulla in cambio e questo può provocare, nei soggetti più deboli, una dipendenza dalle sue coccole. 
Ci sono persone che arrivano a legarsi morbosamente a un cane a causa della loro estrema disponibilità e docilità. Il cane fa ciò che gli si dice, senza replicare. All’inizio è una relazione gratificante, col tempo però si può trasformare fino a minacciare la capacità di avere un vero rapporto paritario con un altro essere umano. 
I risultati di questo comportamento sono però dannosi sia per l’animale che per l’uomo. Il rapporto col cane non può sostituire una vita affettiva normale o rimpiazzare figure mancanti nella nostra vita (amico, fidanzato, figli, sorelle). Cane ed essere umano devono avere una vita sociale al di fuori della coppia animale-padrone. Il cane deve giocare con altri animali, la persona incontrare propri simili. E poi viziare il cane non fa bene all’animale: il letto e il tavolo da pranzo, ad esempio, sono luoghi ideali per noi, ma non per il lui. Se ammiriamo i cani per la loro natura animale, non soffochiamo i loro istinti e lasciamo che da animali vivano. 

DATA: 13-04-2007 FONTE: animali.tiscali.it 


Quante parole sa il vostro cane? 
Il suo vocabolario, se ci pensate, è molto più ricco di quanto appaia a prima vista. Ne conosce molte più di quante crediate e molte molte di più di quanto sospetti chi non ha la fortuna di possederne uno. Cominciamo da quella fondamentale, il suo nome. E’ una parola magica, quella che apre il circuito di comunicazione tra voi e lui. Se le prime volte che lo avete pronunciato lo avete accarezzato, coccolato, gratificato di un sorriso, lo accoglierà sempre con piacere e attenzione. E conosce anche i vezzeggiativi con cui qualche volta lo chiamate: cane, cagnino, cagnaccio, bello, brutto, stupidone. Sì, anche gli insulti, è il tono che conta. Brutto in tono affettuoso e arriva codinzolando; brutto da arrabiati e si metterà in un angolo, la coda e le orecchie basse. 

Subito dopo una quasi altrettanto importante: no. E’ quella che dovreste avergli insegnato per prima, quella che stabilisce i suoi e i vostri limiti e che consente una coesistenza pacifica.
Il cane non sa pronunciare il vostro, di nome – ma lo riconoscerà, tra mille, sentito dire da altri – e ha molti modi per chiamarvi. Dategli retta come pretendete da lui, anche solo per un attimo, per dirgli che non siete disponibile, ma non ignoratelo.
Continuiamo a leggere il suo vocabolario. Sa cosa vuol dire vieni, vai, via, corri, fermo, seduto, prendi, lascia, porta, persino resta, torna, salta e poi, a terra, attento, aspetta, buono. E ancora: dentro, fuori, su, giù, sali, macchina; palla, pallina, bastone, gioco, continuando con pappa, acqua, premio, biscotto; casa, zampa, cuccia, bacino. I nomi dei componenti della vostra famiglia, quelli degli amici che frequentano casa vostra, quelli degli altri cani che incontra nei suoi giri e, nel bene e nel male, la parola gatto.
E infine la più gradita di tutte, bravo, di cui dovrete sempre essere generosi come di carezze.

Quante sono? Decisamente tante e chissà quante ne ho dimenticate.
Suoni, parole, non sempre di significato univoco: su, ad esempio, può voler dire alzati o salire su una sedia o mettersi sui posteriori per avvicinare il muso al vostro viso; vieni, che si affianchi a voi per entrare in un luogo sconosciuto o scattare al galoppo da cinquanta metri per raggiungervi. Parole e sinonimi: per lui il vostro fischio è un suono-parola, il sinonimo di vieni. Il rumore della vostra auto è un suono-parola che gli dice che state arrivando, sinonimo dello scalpiccìo dei vostri passi sul marciapiede o dell’ascensore che sta portandovi al vostro piano. Ha capito queste parole-rumore e vi aspetta dietro la porta. Un trapestio sul pianerottolo o sulle scale gli comunica che sta passando qualcuno: dovrà decidere se è un amico, una persona nota o uno sconosciuto e reagire di conseguenza, gioia, indifferenza o all’erta. Piccoli suoni che comunicano a lui, assai più che a voi, quanto sta avvenendo nella realtà circostante. Solo perché ha un udito più fino del vostro? Un po’ restrittiva come valutazione, non vi pare? Il suo cervello ha registrato il suono e l’ha confrontato con il catalogo dell’amichevole, del neutro e dell’allarmante in tutte le loro sfumature e ha deciso quale circuito attivare e quali impulsi inviare alla periferia. Un processo di analisi, confronto, sintesi e decisione che non è solo istintivo o appreso dall’insegnamento umano: è un vero e proprio ragionamento. Quante porole-rumore conosce? Se ne osservate le reazioni, scoprirete che ne sa tantissime. Poi ci sono le parole-gesto. Lasciamo perdere quelle più semplici e ovvie, come minaccia – ambientale, umana o canina che sia – alla quale reagirà secondo la sua indole e i vostri insegnamenti. Inforcate o vi togliete gli occhiali? E’ un chiaro segnale che è arrivata (o è finita) una pausa in cui potrà avere la vostra attenzione. Prendete il telecomando per spegnere il televisore? Si avvicina la passeggiata. Vi mettete le scarpe? Indossate una giacca o un soprabito? Prendete le chiavi e il guinzaglio? E festa grande! Riflessi condizionati? Provate a seguire lo stesso rituale senza nessuna intenzione di portarlo a spasso. Se ne accorgerà e seguirà le vostre mosse con sempre minore entusiasmo, fino a guardarvi uscire da solo con lo sguardo da cane abbandonato.
Lui ha capito dove portava quella sequenza di gesti apparentemente identici. E il vocabolario delle parole-gesto è ancora più ricco degli altri. Da prima che mettiate i piedi per terra al mattino a quando li infilate la sera sotto le lenzuola, ogni vostro gesto è un messaggio che, raramente è letto in modo meccanico o univoco, ma è interpretato in tutte le sue finezze lessicali, in tutte le sue sfaccettature di possibili significati. Infine, ci sono le parole-odore. Quasi aliene per gli umani, che però hanno imparato a sfruttare la conoscenza che ne hanno i cani. Cani poliziotto, cani da valanga, cani da caccia, cani da tartufo, cani antidroga, cani da soccorso. Parole e comportamenti che gli passano dal naso e non dalle orecchie. Che differenza fa? Per parlarvi, il vostro cane ha la voce: abbaia, mugola, uggiola, guaisce, brontola, ringhia (mai a voi), ulula, ma non sa articolarla in parole, allora modula i suoni, ma non basta ancora e ricorre a tutto il corpo per farsi capire, per dirvi cosa vuole, come sta, cosa desidera, per esprimere il suo affetto, la sua gioia di vivere, il suo malumore. La coda, le orecchie, la lingua, il pelo, la bocca, ma soprattutto gli occhi vi diranno un’infinità di cose: la maschera facciale di un cane è più espressiva di quella del migliore attore. Non riuscite ancora a capirlo? Fa il saltimbanco, il mimo: piroette, salti e capriole perché capiate meglio la sua contentezza nel vedervi; va e viene verso la porta? Ha bisogno di uscire; si accascia accanto alla ciottola? Ha fame.

DATA: 12-04-2007 AUTORE: Yorick FONTE: voceditalia.it 


Un nuovo business: ladri di gattini 
Avete un cane, un gatto di razza, oppure un bastardino al quale siete molto legati o del quale siete orgogliosi per qualche sua caratteristica speciale? Beh, fate molta attenzione alle persone con le quali ne parlate o ve ne vantate. Le voci corrono nei condomini, nei paesi, nei quartieri e non si sa mai a quali orecchi possano arrivare. 

Il rapimento di cani e gatti a scopo di estorsione è uno dei crimini più facili e diffusi, essendo praticamente privo di rischi. Un vero business per la microcriminalità. L’affetto non ha prezzo e non si può misurare per categorie: un tanto per gli uomini, un tanto per gli animali... Per molte persone la scomparsa dell’amico a quattro zampe è una privazione affettiva che comporta un grande dolore. Diversi anziani sono morti, colpiti da infarto o sprofondati in una frorma grave di depressione dopo la sottrazione del cane o del gatto che dava loro calore, affetto e a volte perfino uno scopo per tirare avanti giorno dopo giorno in solitudine. Tutto questo non sfugge a chi vuole fare quattrini in fretta e senza fatica. Studiare la preda migliore, rapirla e far macerare nell’ansia e nel dolore i proprietari per giorni, settimane, in attesa che la "ricompnsa" lieviti in proporzione, è un affare pulito pulito che rende. Rapire un animale da compagnia è un reato, ma è difficilissimo da dimostrare e praticamente impossibile da perseguire. E chi si mobiliterebbe per un gatto o per un bastardino? E, quand’anche succedesse in seguito a denuncia del proprietario, chi mai potrebbe dimostrare che Tizio, trovato in possesso del cane di Caio, lo ha rapito a scopo di estorsione? E se pure si potesse arrivare a una sentenza esemplare, quale sarebbe la pena? Denuncia a piede libero? Ramanzina del giudice? Sono moltissimi gli animali che scompaiono ogni giorno e molti di loro purtroppo non si trovano perché sono caduti in mano a gente che cerca di estorcere denaro ma poi, intascata la "taglia", molto difficilmente li restituisce. E del resto, perché rischire una denuncia per estorsione? Meglio prendere i soldi e poi disfarsi dell’animale abbandonandolo lontano, uccidendolo o cedendolo agli allevamenti clandestini di cani da combattimento. Se il cane o il gatto scompaiono, ci sono tre cose da fare: denunciare la sottrazione o la perdita ai carabinieri o alla polizia, rivolgersi alle associazioni come Anmali persi e ritrovati, Mondo gatto, ENPA e seguire i consigli degli esperti, infine attaccare volantini con la foto (va bene la fotocopia, purché sia chiara) nel palazzo, nelle vie adiacenti, nelle vetrine dei negozi che lo consentono, entro un raggio più ampio possibile, con predilezione per le bacheche dei veterinari e le vetrine dei negozi di animali. Nel volantino bisogna elencare le caratteristiche dell’animale, il numero del tatuaggio o del microchip (se ci sono), la zona e la data di scomparsa, evitando di promettere e soprattutto di quantificare un’eventuale ricompensa, perché una bella cifra tonda è esattamente quello che si aspettano eventuali rapitori. Non bisogna dimentidcare due cose: se chi ha trovato il gatto o il cane è una persona per bene, più o meno animata da amore per gli animali, una volta appreso che i padroni lo stanno cercando non ha bisogno dell’incentivo della ricompensa per restituirlo. Se invece è un malandrino, intascherà i soldi dopo aver dato la prova che l’animale è vivo, ma poi si guarderà bene dal correre rischi facendosi trovare con la preda in mano. E’ crudele da dire, ma questo è quello che succede ogni giorno e i volontari delle associazioni animaliste sono tutti d’accordo: molta gente sul dolore altrui fa quattrini.

DATA: 10-04-2007 AUTORE: Adele Marini FONTE: notitiacriminis.blogosfere.it 


CANE SEGREGATO IN MACCHINA A CAGLIARI 
Un cane è stato liberato a Cagliari in seguito all’intervento delle Guardie zoofile Enpa, che hanno collaborato con una pattuglia di agenti della Polizia Municipale per mettere in salvo l’animale che era recluso all’interno di un’autovettura abbandonata. Il quattrozampe aveva a disposizione soltanto lo spazio sul sedile del conducente, mentre il resto della macchina era ingombro di ogni sorta di cianfrusaglie e pacchi, non consentendo all’animale nemmeno di muoversi all’interno dell’abitacolo. 
La giustificazione del proprietario della vettura è stata la seguente: "il cane è stato da me rinvenuto riverso in strada nelle condizioni in cui si trova, mi sono premunito di dargli la prima assistenza e, successivamente, ho contattato il canile comunale perchè era mia intenzione consegnarglielo, ma é stato negato tale ricovero con la scusa che non vi era più posto. Per questo motivo ho continuato ad accudire il cane, per quanto nelle mie possibilità, al fine di evitare di abbandonarlo un’altra volta al suo destino". 

L’Enpa non ha pubblicato le immagini dell’animale a cause del forte impatto che potrebbero causare; il cane è infatti ricoverato presso il canile comunale di Cagliari ed é sotto le attente cure del veterinario Frongia, anche se al momento sono scarse le possibilità di guarigione, nonché di sopravvivenza. Lo sfortunato quattrozampe è infatti devastato da un tumore che nella fase di espansione gli ha determinato, oltre alla tumefazione, anche "l’esplosione" dell’occhio.

DATA: 06-03-2007 FONTE: ENPA 


Giappone, acquagym per i cani 
Il direttore di una palestra giapponese ha pensato bene di attrezzare la sua attività per offrire sollievo a segugi con l’artrosi e a cani pastore sul viale del tramonto.

La palestra-piscina El perro, offre programmi di riabilitazione e allenamento con acquagym per cani che hanno problemi di deambulazione dovuti alla vecchiaia.

Un corso di fitness, che include sessioni di un’ora di camminata su un tapis roulant subacqueo, una nuotata, un’immersione termale, shampoo e asciugatura, costa 6.800 yen per cani che non superano i 5 chili. Per quelli di taglia più grossa i prezzi aumentano.

"Ho notato un miglioramento della muscolatura nelle zampe", ha detto Matsuko Yamaguchi, che frequenta abitualmente la piscina con il suo bassotto Monta, di cinque anni, che soffre di reumatismi e ha difficoltà di movimento.

Circa 35 cani frequentano ogni settimana El perro, che in spagnolo significa "il cane".

Il direttore della piscina Koshoku Matsuyama ha detto che le iscrizioni sono in aumento perché ci sono sempre più cani che conducono una vita sedentaria. "Molti cani iniziano ad avere una vita simile a quella degli umani e quindi anche loro soffrono di problemi legati al loro stile di vita", ha detto Matsuyama.

"Ecco il perché del successo di palestre come questa"

DATA: 05-03-2007 FONTE: Reuters 


Esercito: la Nato premia i cani artificieri di Grosseto 
Riconoscimento della Nato ai cani-artificieri italiani a Kabul proveniente dal Reparto addestrativo di Grosseto e specializzato nella individuazione e bonifica di ordigni esplosivi. Al team e’ stata consegnata la medaglia Isaf (la missione dell’Alleanza Atlantica in Afghanistan) per la costanza e la professionalita’ dimostrate nell’ assolvimento dei loro compiti. 

DATA: 23-02-2007 FONTE: ANSA 


Gatti pittati 
Una nuova stravaganza colpisce i gatti. Un libro spiega che la "tinta per gatti" costa sui 15.000 dollari, e deve essere ripetuta ogni tre mesi, causa ricrescita del pelo. Questo significa che per avere un gatto "pittato" tutto l’anno, è necessario investire la bellezza di 60.000 dollari.

Ma i gatti, noi di Bau, siamo convinti che non apprezzanno certo di esserre "pittati".

DATA: 23-02-2007 AUTORE: La redazione FONTE: BAU 


LAV: 2000 CANI MALTRATTATI NEL 2006 
L’uomo e’ il peggior nemico del cane. Sembra questa la conclusione stando alle 1.000 segnalazioni ricevute nel 2006 dalla Lav in difesa di animali maltrattati. Piu’ sfortunati i cani, 2.000 in tutto, ma l’uomo sa essere crudele anche con cavalli, galline, aragoste , gufi, pappagalli. I casi piu’ frequenti portati all’attenzione della LAV riguardano cani rinchiusi in box, recinti o appartamenti, tenuti sempre legati, senza riparo dalle intemperie o al sole, maltrattati in genere, picchiati o tenuti in pessime condizioni igieniche, sfruttati per l’accattonaggio. E poi gatti avvelenati, abbandonati, presi a sassate, bastonati, uccisi in modo crudele. Vittime di violenze anche cavalli, galline, aragoste, conigli, ma anche gufi e coccodrilli. 
Le segnalazioni sono giunte prevalentemente dalle grandi citta’: dalla sola provincia di Roma sono arrivate 145 telefonate, piu’ del 25% del totale, mentre da quella di Milano 41, da quella di Napoli 29, da quella di Bologna 23 e da quella di Firenze 18. Le donne sono piu’ pronte a denunciare. Su 565 telefonate ben 417 sono di donne e gli uomini sono appena 94. Si denuncia preferibilmente il vicino e persino il parente. Alla Lav e’ rimasto un aneddoto gustoso la telefonata del nipotino che voleva denunciare il nonno perche’ uccideva le galline per farle finire in pentola. Non mancano poi le telefonate delle vecchiette che se la prendono con il sindaco che ha ordinato di non dar da mangiare ai piccioni. 

Accanto ai cani soffrono i maltrattamenti umani anche i cavalli, le aragoste e persino i coccodrilli. A Roma ad esempio vengono spesso segnalati maltrattamenti dei cavalli che tirano le caratteristiche carrozzelle, fatti trottare in ore troppo calde della stagione estiva o con troppe persone a bordo. Le aragoste invece vengono tenute vive sul ghiaccio o con le chele legate, mentre i coccodrilli sono costretti in teche e gli iguana dentro spazi angusti. 

Oltre alle segnalazioni di maltrattamenti alla Lav arrivano anche telefonate per sapere come comportarsi in seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute che impone guinzaglio e museruola alle razze di cani feroci. ’’A chi ci telefona - risponde Troiano - rispondiamo che un’ordinanza e’ una mera raccomandazione. L’ordinanza non ha sanzioni e quindi si torna alla legge generale che prevede per tutti i cani o l’uso della museruola o l’uso del guinzaglio a scelta. Bisogna poi vedere cosa prevede il regolamento comunale. Quello di Roma, ad esempio prevede l’uso di guinzaglio e museruola per i cani aggressivi, non per razze specifiche’’. Ma il giudizio sull’aggressivita’ lo fa il proprietario.

DATA: 09-02-2007 FONTE: ANSA 


MEDAGLIA A CANE BASSOTTO CHE SALVO’ RAGAZZA DA STUPRO 
Medaglia al valor civile ad un cane bassotto che ha salvato una ragazza di 16 anni da un’aggressione sessuale, la settimana scorsa in un parco di Brisbane, in Australia. Il piccolo Jesse, eta’ tre anni, ha azzannato l’uomo che aveva attaccato la padrona, costringendolo alla fuga. 

La ragazza stava giocando col cagnolino in un parco vicino casa, quando un uomo e’ emerso dai cespugli e l’ha afferrata alle spalle. Jesse ha morso alle gambe l’uomo, che lo ha colpito a calci, ma poi’ e’ fuggito. Si tratta della 36/esima aggressione sessuale in parchi e sentieri per ciclisti a Brisbane nell’ultimo anno. I padroni del cane prenderanno in consegna la medaglia, che sara’ presentata domani dall’ente protezione animali Rspca, mentre Jesse ricevera’ personalmente un grande e succulento ossobuco, circa il doppio delle sue dimensioni. Il portavoce della Rspca di Brisbane, Michael Beatty, afferma che il comportamento di Jesse e’ stato ammirevole. ’’Se il cane fosse stato un pastore tedesco o un mastino, si poteva capire, ma per un bassotto mettere in fuga un aggressore non e’ stata cosa da poco. Se non fosse stato per lui, la ragazza sarebbe stata in un brutto guaio’’, ha detto. 

DATA: 18-01-2007 FONTE: ANSA 


COLLARI ELETTRICI: L’ USO E’ SEMPRE REATO PENALE 
L’ordinanza del Ministero della Salute 14 dicembre 2006 ribadisce un divieto che il TAR del Lazio aveva bocciato, quello sull’utilizzo dei collari elettrici. Il divieto, oggetto di una precedente ordinanza del Ministro Storace era infatti stato contestato da alcune ditte produttrici alle quali i giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio avevano dato ragione: lesi interessi economici e mancanza dei presupposti d’urgenza. 
Ma le motivazioni di carattere amministrativo non inficiano i risvolti penali dell’utilizzo del collare elettrico sui cani: è maltrattamento in forza della legge 189/2004 e si configura come atto criminoso, penalmente rilevante e sanzionabile ( C.P. artt. 544-ter e 727) L’ha stabilito la procura della Repubblica di Forlì secondo la quale “ intuitivamente e scientificamente sono noti gli effetti nocivi e dolorosi sugli animali prodotti dai collari per scopi addestrativi: il condizionamento e la correzione dei normali comportamenti dell’animale secondo il volere del padrone, in tanto si realizzano, in quanto la bestia avverte stimoli fastidiosi provocati dallo strumento coercitivo attivato dall’addestratore.” C’è da credere che il divieto dei collari elettrici, stabilito dall’ordinanza sui cani “pericolosi” in vigore dal 14 gennaio scorso, abbia più probabilità di successo: dal punto di vista penale l’utilizzo è comunque perseguibile. 

DATA: 17-01-2007 FONTE: @nmvioggi 


CANE ADOTTATO SALVA LA PADRONA DANDO L’ALLARME 
Un trovatello salva la padrona che rischiava di morire senza soccorsi, lanciando l’allarme e richiamando l’attenzione. È avvenuto in Lombardia, dove un giovane esemplare di meticcio dobermann adottato dal canile Enpa di Monza, Lapo, ha svegliato il padrone di casa per avvertirlo che la donna era priva di sensi nella stanza accanto, colpita da una trombosi che, se trascurata, avrebbe comportato conseguenze irreparabili. 

Il cane, docile e ben educato, era stato adottato lo scorso anno dalla famiglia di Villasanta (Milano) che l’aveva conosciuto nel rifugio monzese gestito dai volontari dell’Enpa, che festeggiano in questi giorni l’impresa del quattrozampe che ha dato prova delle capacità dei "cani fantasia", spesso in grado di superare gli amici "di razza" con doti inaspettate. 

Gli stessi medici che hanno soccorso la donna hanno commentato che sarebbe bastata un’attesa anche minima per perdere ogni speranza di intervento, ma che grazie al trovatello era stato scongiurato il peggio. Lapo, accortosi che qualcosa non andava nella normale routine quotidiana, ha fatto di tutto per trascinare giù dal letto l’amato padrone e fargli capire che doveva seguirlo. 

Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica e non sarà l’ultimo, perché l’affetto incondizionato che un trovatello sa dare alla famiglia che lo adotta non è descrivibile a chi non ha provato a incontrare un amico in un canile per farne il suo compagno di passeggiate. Peccato soltanto che gli animali umani siano spesso incapaci di ripagare con altrettanta moneta una fedeltà che non conosce confini. 

DATA: 05-01-2007 FONTE: ENPA 


Cane viene smarrito in Colorado e ritrovato in Tennessee 7 mesi dopo 
Sette mesi dopo essere stata smarrita dai proprietari in Colorado, Daisy, una cagna di razza terrier, è stata ritrovata a Knoxville, a una distanza di circa 2000 chilometri dal casa. A trovare il cane, durante una passeggiata nella notte di Natale, è stata Tracie Crass, che ha subito capito che Daisy si era smarrita, si è messa alla ricerca dei proprietari e l’ha infine messa su un aereo, rimandandola a casa. 
Trovare i proprietari è stato abbastanza facile per la signora Crass: infatti al collo di Daisy c’era una targhetta con il numero di telefono del veterinario che l’aveva vaccinata. Dal veterinario, Tracie Crass è dunque risalita alla proprietaria, Vonda Lundstrom di Aurora, in Colorado. 

"La gentilezza della gente ti dà una ragione per avere fede - ha commentato Lundstrom - questo è il miglior regalo di Natale". Daisy si era allontanata da casa volontariamente, attraverso un buco sotto lo steccato dei Lundstrom, ad aprile. La signora Lundstrom non si era accorta del buco, e credeva che il cane fosse stato rubato: "Ho di nuovo la mia piccola, farò tutto quello che posso per evitare che questo accada di nuovo", ha detto.

DATA: 03-01-2007 FONTE: Repubblica 


Rottweiler LECCANO LARVE PROCESSIONARIA E RISCHIANO DI MORIRE 
A Sanremo tre cani Rottweiler hanno rischiato di morire per uno shock anafilattico provocato dal contatto con alcuni bozzoli cotonosi di ’processionaria’, il micidiale parassita presente in forma massiccia nell’entroterra imperiese, che nidifica sui pini causando disseccamenti e defogliazioni anche di grave entita’. Sono stati i proprietari dei tre animali, una giovane coppia abitante sulle immediate alture di Sanremo, ad accorgersi che qualcosa non andava, quando hanno visto uscire bava dalla bocca dei cani. 
Ad un piu’ approfondito controllo hanno anche notato che la loro lingua era ingrossata, segno che avevano annusato, o peggio ancora leccato, i peli urticanti delle larve di processionaria, probabilmente trasportate nel loro giardino dal vento. ’’Il veterinario e’ riuscito a salvarli con iniezioni di cortisone - spiega Elisabetta Borsetto, la proprietaria dei Rottweiler - ma sappiamo che in questi casi puo’ accadere anche peggio. Chiediamo al Comune o a chi altro di competenza che intervengano per disinfestare i nostri boschi’’. Il parassita, infatti, che fino a qualche anno fa veniva estirpato con successo distruggendo i nidi a fucilate, causa gravi reazioni allergiche e infiammatorie a chi entri in contatto con le larve. I piu’ esposti, in questo caso, sono gli animali, che ignari del pericolo possono morire per shock anafilattico dovuto all’ingrossamento della lingua o della trachea. 

DATA: 02-01-2007 FONTE: ANSA 


Calendari: I cani randagi di Francavilla 
A Francavilla (Brindisi) viene distribuito un calendario speciale dove i protagonisti sono i cani randagi. La bella iniziativa ha scopi benefici. 
Il ricavato delle offerte sarà devoluto ad un canile di Francavilla Fontana che ospita un centinaio di cani randagi.

DATA: 01-01-2007 FONTE: BrindisiSera 


NASCE LA PRIMA UNIVERSITA’ PER IL BENESSERE DI CANI E GATTI 
Ogni cane o un gatto è anche un essere che si ammala e soffre, che si comporta male quando lo si porta in visita nelle altrui case e che va difeso dal vicino brontolone. Per questo l’Aidaa, associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, ha deciso di istituire, per la prima volta in Italia, un’ ’universita’ per il benessere degli animali’. 
A partire dalla seconda meta’ di gennaio, infatti, i proprietari di cani e gatti che si iscriveranno a questa particolare facolta’, realizzata con corsi on-line, riceveranno consigli e insegnamenti da esperti, veterinari e avvocati per migliorare la vita del ’fido’ e del ’micio’. Sei le materie insegnate in questo ’corso universitario’, senza valore legale ovviamente, ma che rilascera’ ai frequentatori un attestato di ’buon padrone’. Ci sara’ un corso di salute veterinaria per essere sempre informato sulle condizioni fisiche dell’animale, un altro di bon ton per educarlo alle buone maniere, un insegnamento per capire il suo carattere e i comportamenti e poi due corsi sugli aspetti legali e amministrativi che tratteranno delle norme a protezione degli animali. Infine si insegnera’ anche come tutelare il proprio ’pet’ tra le mura domestiche. ’’Abbiamo ricevuto gia’ un centinaio di iscrizioni - ha spiegato il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce - Gli insegnamenti, ovviamente, sono distinti a seconda che si possieda un cane o un gatto’’. Il costo complessivo dei corsi e’ di 20 euro ed i posti disponibili sono 300. 

DATA: 29-12-2006 FONTE: ANSA - AIDAA 


Il nostro olfatto come quello dei cani 
L’olfatto degli esseri umani ha praticamente le stesse capacita’ di quello dei cani ,a patto che ci si rassegni ad affondare le proprie narici nella terra e a mettersi a quattro zampe quando occorre per tastare al meglio le tracce.
Rivela un inedito studio: gli uomini sono in grado proprio come i cagnolini di seguire un odore, una traccia aromatica nel bel mezzo di una prateria. 

A sperimentare la singolare teoria sono stati dei ricercatori della universita’ di California a Berkley che hanno sottoposto a test un gruppetto di studenti del dipartimento di psicologia. I ragazzi sono stati sfidati a dare la caccia solo a suon di ’sniffate’ ad un oggetto con l’odore di cioccolata: per fare cio’ i volontari hanno dovuto attraversare prati e una zona piu’ boscosa. Ma il risultato e’ stato ottimo:i giovani sono stati in grado di seguire agilmente la traccia odorosa al cioccolato muovendosi alla velocita’ di 2 centimetri e mezzo al secondo, ed annusando sempre piu’ velocemente verso la fine dell’esperimento - proprio ome fanno i cani - per assumere il piu’ alto numero di informazioni olfattive possibile. 

DATA: 20-12-2006 FONTE: Ansa - Federfarma 


Trieste, fiamme in abitazione: cane sveglia ragazza che si salva 
I vigili del fuoco hanno salvato una ragazza di 15 anni rimasta intrappolata nella sua stanza mentre le fiamme divampavano nel bagno e il fumo si era gia’ propagato in tutte le stanze della sua abitazione di Muggia, un comune alle porte di Trieste prossimo al confine con la Slovenia. Ma il primo salvatore della minorenne e’ stato il suo barboncino, che e’ saltato sul letto dove la ragazzina dormiva per svegliarla. 
La giovane, pronta di riflessi, ha buttato il materasso nel cortile sottostante ed era pronta a lanciarsi, ma i vigili del fuoco sono arrivati prima. 
BAU: i nostri amici ci danno sempre soddisfazione!

DATA: 19-12-2006 FONTE: IGN 


San Pietro Vernotico (BRINDISI) - Contributo a chi adotta un cane 
Il Consiglio comunale di San Pietro Vernotico (BRINDISI) ha approvato il regolamento per l’adozione di cani randagi catturati sul territorio comunale. A coloro, purché maggiorenni, che adotteranno un cane il Comune eroghera’ un contributo annuo per i primi tre anni di adozione; l’entita’ del contributo non sara’ comunque superiore al costo annuo di ricovero nella struttura pubblica o convenzionata. 
L’adozione sara’ subordinata al rilascio di un certificato, da parte di un veterinario di una struttura pubblica, che attesti l’adottabilita’ dell’animale e le capacita’ ad accudirlo dell’aspirante padrone. Nel caso in cui venisse accertato che il cane e’ sottoposto a maltrattamenti, l’adozione verra’ revocata e l’animale trasferito in una struttura; il padrone dovra’ in questo caso restituire il contributo percepito e pagare una somma pari alle spese che il Comune sosterra’ per due anni per il ricovero del cane. Il Comune ha previsto anche la possibilita’ dell’adozione a distanza di un cane da parte di singoli o associazioni. Chi adotta potra’ tenere con se’ il cane per un giorno alla settimana. Per l’adozione a distanza non e’ previsto alcun contributo economico. 

DATA: 18-12-2006 FONTE: ANSA 


VARATO PIANO PER LA TUTELA DELL’ORSO MARSICANO 
Monitoraggi e progetti specifici d’intervento e di salvaguardia per la tutela dell’orso Marsicano. Questi gli obiettivi del Protocollo che Legambiente ha sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente per un piano d’azione a difesa dell’orso. Il Piano è lo strumento fondamentale per la conservazione dell’orso bruno Marsicano, una delle specie più a rischio nel nostro paese, che senza immediati azioni di tutela rischia di scomparire definitivamente. 

Ad oggi, infatti, sono presenti solo poche decine di esemplari concentrati nell’Appennino Centrale e le azioni per la tutela di questa piccola popolazione sono ancora troppo scarse. Hanno aderito al protocollo anche le regioni Abruzzo, Lazio e Molise, province, enti parco nazionali e regionali, Istituto Nazionale Fauna Selvatica, Corpo Forestale dello Stato, Università ’La Sapienza’ di Roma, Federparchi con la supervisione del Ministero dell’Ambiente. "L’adesione di Legambiente al protocollo- ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette e Territorio di Legambiente- è il riconoscimento dell’attività che l’associazione ha compiuto in questi anni a favore della conservazione dei grandi carnivori in Appennino, anche attraverso importanti progetti Life sulla tutela di Lupo e Orso ed iniziative come APE- Appennino Parco d’Europa". 

DATA: 14-12-2006 FONTE: ANSA 


ESTINTO ’DI FATTO’ DELFINO BIANCO DELLO YANGTZE (CINA) 
Il delfino bianco dello Yangtze, chiamato "baiji" dai cinesi è "estinto di fatto". Lo ha detto oggi August Pfluger, leader di un gruppo di ecologisti che ha navigato sul fiume per sei settimane senza riuscire a vedere neanche un delfino. "Dobbiamo accettare questa realtà, si tratta di una specie estinta di fatto: è una tragedia non solo per la Cina ma per tutto il mondo", ha aggiunto l’ecologista. 

Gli studiosi affermano che nel fiume, che è lungo oltre seimila chilometri, ci potrebbero ancora essere una decina di esemplari di "baiji", che non sono abbastanza per salvare la specie dall’estinzione. Pfluger ha indicato nella pesca e nel traffico fluviale le principali cause della scomparsa del "baiji". 

DATA: 14-12-2006 FONTE: ANSA 


Prison Dog Program italiano 
PROVINCIA DI LECCE - Lo "Sportello dei Diritti" la cui delega è stata assegnata all’assessore Carlo Madaro, al fine di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro degli ex-detenuti, propone l’attivazione di corsi tesi a formare preparatori di cani per assistenza ai disabili. 
L’iniziativa - che segue il modello americano denominato Prison Dog Program attuato presso il penitenziario di Mansfield - vedrebbe la partecipazione di detenuti che, in una zona appositamente costruita preparerebbero alcuni assistiti da istruttori esterni ed altamente qualificati. Alla base dell’idea, la capacità della relazione uomo-animale nel favorire i contatti tra le persone, che permetterebbe, almeno in parte la trasformazione delle carceri da cittadelle del comportamentismo in centro di più piena umanizzazione. 
Tanto più che i cani di servizio, diversamente dai cani per non-vedenti, sono praticamente sconosciuti in Italia. La nuova prassi svolgerebbe due funzioni di notevoli importanza. Da un lato i cani appositamente addestrati sarebbero un supporto psicologico (vedasi, a tal proposito, la pet-terapy) e pratico per il paziente: infatti, imparano anche a eseguire compiti che il disabile non sa svolgere, come spegnere o accendere la luce, chiudere e aprire le porte o le ante degli armadi, raccogliere oggetti. 
Dall’altro, potrebbero risolvere, almeno in parte, la depressione e l’assenza di autostima che prendono facilmente il sopravvento in un contesto di solitudine e privazione affettiva, quale quello delle carceri: l’utilizzo di animali potrebbe diventare un efficace strumento attraverso diversi meccanismi che tendono a riequilibrare tali situazioni di povertà psichica, costituirebbe un impegno e un’occupazione del proprio tempo, favorirebbe le interazioni tra le persone, donerebbe affetto, restituendo fiducia in se stessi. Alcuni studi hanno monitorato i benefici ottenuti, verificando le modificazioni nei patterns comportamentali (schemi di comportamento) dei detenuti. In molti casi, soggetti aggressivi sono diventati più affidabili e disponibili; soggetti che erano generalmente violenti e ingiuriosi verso gli altri, ora mostravano una parte gentile e positiva della loro natura quando interagivano con i loro animali. 
Un altro risultato positivo è stato quello di stabilire relazioni più serene tra staff della prigione e carcerati. (Ballarini,2000) Lo "Sportello dei Diritti" della Provincia di Lecce propone una legge nella quale venga autorizzato l’uso degli animali nelle carceri, per il loro addestramento e che avrebbe come obiettivo quello di formare preparatori di cani per assistenza ai disabili.

DATA: 01-12-2006 FONTE: www.portadimare.it 


Robbie Williams, per salvare gli animali diventerei gay 
Il cantante inglese Robbie Williams, 32 anni, ha confessato che sarebbe disposto a fare sesso con un altro uomo per salvare un coniglio o qualsiasi altro animale in pericolo di estinzione. 
Secondo l’ex Take That, attivo ambientalista e animalista, salvare la vita animale sulla terra è una ’’questione di vita o di morte’’.

L’affermazione del cantante arriva dopo le voci, riportate sulle pagine del quotidiano britannico The Sun, secondo le quali sarebbe stato visto in vari Hotel della capitale inglese con svariati uomini. Williams, che ha lasciato il Regno Unito e ora vive a Los Angeles in California, è ancora single. I pettegolezzi sulla sua sessualità ambigua e la sua vita romantica sono costanti sui media britannici.

A Williams piace incoraggiare l’immagine del dolce "sciupafemmine", e su Internet molte sue partner decanterebbero la sua considerevole abilità come amante. Inoltre, durante i suoi concerti, lui chiama regolarmente le fan dal pubblico e le bacia "alla francese" sul palco.

Lo scorso anno Robbie sembrava aver messo fine alle insinuazioni vincendo un processo per diffamazione a mezzo stampa contro la MGM e la Northern & Shell per gli articoli che parlavano di una sua segreta omosessualità. Williams ha donato i soldi del risarcimento alla sua associazione di beneficienza "Give It Sum".

DATA: 22-11-2006 FONTE: yahoo - adnkronos 


TENEVA IL CANE SUL BALCONE SENZA RIPARO E CON POCO CIBO. MULTA DI 2000 EURO E SEQUESTRO DELL’ANIMALE 
Duemila euro di multa e il sequestro dell’animale: questo è stato il verdetto emesso dal Tribunale di Verona nei confronti di un proprietario negligente che teneva il suo cane in condizioni inappropriate, come evidenziato dalle Guardie zoofile dell’Enpa che al momento del controllo hanno trovato il quattrozampe denutrito e senza riparo. L’uomo aveva messo il cane in balcone, dandogli uno scatolone di cartone come cuccia e nutrendolo in modo scarso, senza farlo muovere al di fuori di quei pochi metri quadrati. 

Nives Manara, caponucleo delle Guardie zoofile veronesi, ha messo l’accento su un aspetto dell’articolo 727 del Codice Penale: "gli animali possono essere considerati vittime non solo in caso di percosse o uccisione, ma anche in caso di incuria e di mancata attenzione a ciò che la loro natura esige". 

Il cucciolo, grazie all’interessamento dei volontari della Protezione Animali, ha ora trovato una nuova casa e una famiglia che gli sta dando cure e attenzioni. L’Enpa ringrazia la veterinaria Lucia Melon, che ha visitato il quattrozampe e gli ha prestato le prime cure dopo il sequestro.

DATA: 16-11-2006 FONTE: ENPA 


Medico di base anche per cani e gatti 
Un medico di base anche per i nostri amici cani e gatti. L’idea è dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che ha presentato il suo progetto "Leavet-La medicina veterinaria di base", prevedendo due livelli d’intervento: il primo per cani e gatti senza proprietario e il secondo per i 14 milioni e mezzo di animali da compagnia presenti nel 41% delle famiglie italiane. 
I "Lea" sono i livelli di base dell’assistenza veterinaria che vanno dall’identificazione alla profilassi, dalla diagnostica al controllo della riproduzione indesiderata. Si tratta quindi di un pacchetto che comprende prestazioni già previste dalla legge, come l’iscrizione in anagrafe, e prestazioni minime legate ad obiettivi di prevenzione e sanità animale, con risvolti anche sulla salute umana. La veterinaria di base si collega quindi alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono, del randagismo di ritorno e all’incentivazione delle adozioni dai canili, da intendersi come strategia di sgravio economico per le amministrazioni.
"Ciò non vuol dire che arriva la mutua per i migliori amici dell’uomo - spiega Carlo Scotti, presidente dell’associazione - che si aprono presidi o ambulatori pubblici o che si fa entrare il "paziente animale" nelle strutture del SSN. Si tratta piuttosto di verificare un percorso partendo dalla valorizzazione del patrimonio di esperienza presente nelle strutture veterinarie private, che sono ben 6.500 sul territorio nazionale". Secondo l’Anmvi dovrebbero rientrare nella medicina di base anche le prestazioni di tipo informativo e di tipo clinico per la divulgazione di principi di corretta convivenza dell’uomo con gli animali. Ad esempio ai fini della tutela dell’incolumità pubblica con la prevenzione dei fenomeni di aggressività canina. Anche il cane e il gatto randagio necessitano dunque di livelli di assistenza veterinaria essenziali. "Occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità clinica del veterinario privato - aggiunge Scotti - anche per garantire che alle prestazioni come le sterilizzazioni, si accompagni un contesto di garanzia per il benessere dell’animale, troppo spesso trascurato se non ha un proprietario. 

DATA: 08-11-2006 FONTE: Tiscali notizie - ANMVI 


Coni i cani i padroni festeggiano Halloween ma i gatti neri tremano 
Halloween è una festa americana che sembra prenda sempre più piede anche qui in Italia. Molti festeggiano con i propri cani la notte delle zucche. Forse i cani non gradiscono, ma si sa, per fare contenti i padroni si lasciano travestire anche con "terrificanti costumi". Però attenzione ai gatti neri e agli stupidi eccessi: è allarme. 

Halloween spesso diventa l’occasione in cui i gatti, in particolare quelli neri, diventano vittime sacrificali di sette sataniche e gruppi di invasati di vario tipo. La "notte delle streghe" è un momento ritenuto particolarmente significativo per compiere riti magici e i gatti vengono sottoposti a orribili trattamenti.
Il fenomeno pare sia in diminuzione ma è sempre significativo il numero degli animali uccisi o torturati in concomitanza di questa ricorrenza. Per combattere queste manifestazioni la Lav di Roma ha previsto di incrementare i controlli nei pressi dei cimiteri e nei luoghi dove vivono le principali colonie feline della capitale. "Non possiamo permettere che gli animali vengano sacrificati per la follia di persone crudeli", sostiene Veronica Innominati, responsabile di settore della Lega.
Per questo motivo, anche in molte altre città italiane, gli aderenti alla Lav e i volontari vigileranno durante la notte di Halloween per segnalare prontamente alle forze dell’ordine eventuali abusi sui felini. Chi verrà trovato a far soffrire degli animali rischia grosso. Non bisogna dimenticare, infatti, - sottolinea l’esponente della Lav - "che con l’approvazione della Legge 189/04, il maltrattamento di animali è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 euro fino a 15.000 euro. Pena che viene aumentata fino alla metà se dai comportamenti sanzionati deriva la morte dell’animale". 

DATA: 31-10-2006 FONTE: Bau 


A CAGLIARI IL PRIMO ARRESTO IN ITALIA SECONDO LA NUOVA LEGGE SUI MALTRATTAMENTI AGLI ANIMALI 
L’Enpa rende noto il primo arresto per maltrattamenti agli animali che si verifica in Italia. È avvenuto ieri in provincia di Cagliari, dove A.S., che aveva aggredito un cucciolo sbattendolo ripetutamente contro un muro, è stato accusato di furto aggravato, maltrattamento e peculato. I Carabinieri di Pirri (Cagliari) hanno indagato sulla vicenda e hanno fermato un ingegnere della zona che, per danneggiare un vicino con cui aveva continui contrasti, ha preso il suo cane, Travanera, un cucciolo meticcio, e l’ha ripetutamente lanciato contro un muro in presenza di testimoni. 
L’Enpa si è costituita parte civile nel procedimento che verrà intentato all’autore del gesto di incredibile ferocia. Ma segnala come un dato fondamentale l’arresto dell’uomo, il primo nel nostro Paese nei confronti di una persona che si sarebbe resa colpevole di un reato contro un animale. 

"È un cambiamento importante nelle coscienze degli italiani", ha dichiarato Emanuele Deiana, coordinatore regionale Enpa Sardegna. "Per troppo tempo fare del male a un animale non è stato considerato un crimine, ma questa vicenda potrebbe essere un precedente per l’Italia, ancora molto indietro nella tutela degli animali; esiste una legge contro i maltrattamenti, la 189/2004, ma non è mai stata applicata in modo sufficientemente severo, anche quando le vittime avevano subito atti di evidente crudeltà". 

Il proprietario di Travanera, sotto choc per la perdita della sua piccola amica, ha denunciato l’aguzzino del suo cane, assistito anche dagli altri condomini che avevano assistito impotenti alla scena di violenza. La cucciola è arrivata al pronto soccorso veterinario in condizioni disperate, con la colonna vertebrale spezzata in più punti; nessun intervento avrebbe potuto salvarla ed è stato necessario sopprimerla. 

L’Enpa continuerà a dare ogni sostegno possibile alle Forze dell’Ordine perché possano essere perseguite le persone che arrecano sofferenza agli animali. In questo caso, è particolarmente significativo il fatto che i Carabinieri abbiano ritenuto "socialmente pericoloso" il soggetto arrestato, riuscendo a dare prova di aver capito quello che da tempo la Protezione Animali cerca di dimostrare: che un uomo che non si fa scrupoli a colpire animali indifesi è una minaccia anche per gli uomini e come tale deve essere trattato.

DATA: 25-10-2006 FONTE: ENPA 


UNO SPORTELLO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI A PRATO 
Uno sportello per i diritti degli animali: sarà inaugurato oggi pomeriggio presso l’Urp multiente ed entrerà in attività a partire da lunedì prossimo per tutte le informazioni sui servizi che il territorio offre per gli amici a quattro zampe. A tagliare il nastro saranno gli assessori all’ ambiente e diritti degli animali, Camilla Curcio, e all’Urp, Loredana Ferrara, e parteciperà anche il presidente della Commissione consiliare Politiche sociali e formative Luciano Bartolotti, che ha seguito la gestazione del progetto. 

Nell’ occasione sarà presentata anche la guida ’Diritti degli animali e doveri dei cittadini e delle cittadine’, l’ ottavo numero dei Quaderni utili realizzati e pubblicati dall’ Urp Multiente, a cui ha collaborato anche l’ Ufficio animali dell’ assessorato all’ Ambiente. Il Quaderno costituisce uno strumento agile, semplice e facile da consultare per chi possiede o trova un animale e per chi ha intenzione di accoglierne uno. Sarà in distribuzione a! partire da oggi all’Urp. Lo sportello per i diritti degli animali sarà aperto il lunedì mattina dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30. La gestione è affidata a sette associazioni animaliste della città, con cui l’ assessorato ha firmato una convenzione, in collaborazione con il personale dell’Urp. Il servizio sarà dotato anche di un sito web, a cui si potrà accedere cliccando sull’indirizzo http://animali.comune.prato.it/., dove si possono trovare molte informazioni utili su casi di animali abbandonati, smarrimenti, adozioni, vaccinazioni e altro. 

DATA: 20-10-2006 FONTE: ANSA 


STERILIZZAZIONI SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO 
I carabinieri hanno bloccato la scorsa settimana a Ruggiano, in provincia di Lecce, il progetto “Argorete” per la sterilizzazione, microchippatura e registrazione in anagrafe di cani randagi. Il progetto, nato per la lotta al randagismo, era portato avanti da un gruppo di associazioni animaliste in collaborazione con l’Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, la ASL Lecce 2 e i “Veterinari senza frontiere”. 
Proprio due volontari di quest’ultima organizzazione, un bulgaro e una rumena, sono stati posti in stato di fermo dai carabinieri per la verifica del permesso di soggiorno. La notizia, pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno e segnalata al nostro quotidiano da ANMVI PUGLIA- parla di una decina di randagi già sottoposti ad anestesia e in attesa dell’intervento chirurgico. La struttura, che dava il servizio gratuitamente, è stata posta sotto sequestro. “ Per risolvere il problema randagismo bastano i nostri professionisti- ha dichiarato alla stampa il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Lecce Sergio Apollonio-laddove il numero di cani vaganti è tale da non consentire ai veterinari dipendenti delle ASL di far fronte al problema si + fatto ricorso a volte alla convenzione con i veterinari liberi professionisti, capillarmente presenti sul nostro territorio con circa duecento unità che con altrettanta professionalità hanno provveduto ad operare i cani. Improvvisamente veniamo a scoprire di considerarci a nostra insaputa “terzo mondo”. Critico nei confronti di “Veterianri senza frontiere”, il Presidente Apollonio ha chiesto che si verifichi non solo il permesso di soggiorno, ma anche della laurea in medicina veterinaria dei due volontari in stato di fermo ed ha aggiunto: “ si assiste ad un pullulare di iniziative più o meno chiare da parte di un numero di associazioni e personaggi provenienti da ogni dove, che cresce di giorno in giorno, pretendendo di auto investirsi del titolo di “unico-che-ama-gli-animali-gli-altri-lo-fanno-per-soldi”. Non so come finirà la vicenda conclude Apollonio- sono certo che i carabinieri e la magistratura faranno piena luce, ma a nome della categoria che rappresento pongo alcune domande alle istituzioni che hanno acconsentito e acconsentiranno che situazioni di questo tipo possano verificarsi. Davvero pensate che siamo diventati Terzo Mondo? Davvero pensate che le professionalità presenti sul territorio non possano, con un minimo di buona volontà, essere coinvolte per la risoluzione del randagismo o di qualunque problema inerente il mondo animale? Io sono assolutamente certo che ciò possa e debba e debba avvenire”. 

DATA: 16-10-2006 FONTE: www.anmvioggi.it 


Oasi di relax per cani e gatti, in casa! 
Per animali domestici davvero speciali, ecco un’oasi di relax, gioco e benessere, prefabbricata e installabile in case o appartamenti.
Le oasi per animali sono state studiate principalmente per cani e gatti, ma non si esclude che in futuro possano essere create anche per altri animali, domestici ed esotici. 

Il loro prezzo varia dai 50.000 ai 200.000 dollari, per un ambiente di relax e gioco interattivo che simula l’ambiente esterno all’interno dell’abitazione, attraverso lo stimolo dei sensi e della motricità dell’animale. Li produce "Elite Pet-Havens".

[BAU] Ad ognuno la propria sensibilità nel leggere notizie come questa. Noi riportiamo le notizie talvolta divertiti, qualche volta stupiti e oggi ci chiediamo se c’è un limite all’amore che si vuole dare al proprio animale. Vi proponiamo alcuni elementi di riflessione: 
Gli animali hanno bisogno di affetto e sanno ricambiare senza risparmiarsi. Di questo sicuramente hanno bisogno: Tempo
Molti cani e gatti soffrono la mancanza di un padrone e giacciono in condizioni spesso "al limite" nei canili e gattili: Generosità
Di oggi la notizia di un cane che tutti i giorni va al cimitero a cercare il suo padrone scomparso in un incidente stradale qualche giorni fa (non sappiamo però se il cane viveva una suite): Cuore

DATA: 16-10-2006 FONTE: deluxeblog.it 


SEQUESTRATI CUCCIOLI A MILANO IN UN NEGOZIO DI ANIMALI. LA SEZIONE ENPA DI MILANO CONTRO IL TRAFFICO ILLEGALE 
Poche ore dopo aver assegnato un premio alla Guardia di Finanza per l’attività di repressione del traffico di cuccioli dall’Est, in un’indagine alla quale ha collaborato il Nucleo di Milano delle Guardie Zoofile dell’Enpa, già è scattato il sequestro per cinque cuccioli presenti in un negozio di Milano la cui provenienza è fortemente sospetta. 
Seguendo le tracce di una segnalazione che era giunta il giorno prima alla Clinica Veterinaria dell’Enpa di Milano, dove un cucciolo acquistato da pochi giorni in una fiera veniva ricoverato per le drammatiche condizioni di salute, le Guardie zoofile controllavano sabato pomeriggio il negozio di animali di proprietà del commerciante che aveva venduto il cane, dove la documentazione sanitaria a corredo dei pochi cuccioli presenti mostrava chiare incongruenze. 

Considerando peraltro che il titolare era già noto all’Enpa per essere stato denunciato in passato per violazioni sulla custodia e il commercio di animali, il fatto che non fosse disponibile alcuna documentazione d’acquisto circa la provenienza degli animali ha dato adito a ulteriori sospetti. 

Troppe quindi le analogie con l’indagine svolta in concerto con la Guardia di Finanza del Nucleo provinciale di Bologna, alla quale è andato il Premio dell’Enpa, che ha consentito di infliggere un duro colpo al traffico di cuccioli dall’Est Europa. Per questo motivo gli animali sono stati sequestrati assieme alla documentazione sanitaria, che verrà ora analizzata per verificare la esatta provenienza degli animali. 

"Siamo solo ad una tappa del percorso" ha dichiarato Ermanno Giudici, Presidente della sezione Enpa e Capo Nucleo delle Guardie Zoofile "il controllo di questo traffico illecito è un’attività che non si è certo esaurita con le indagini svolte lo scorso anno. Siamo comunque certi che con la collaborazione della Guardia di Finanza si potranno raggiungere risultati ancora più importanti in futuro." 

L’Enpa richiama comunque tutti i cittadini ad una maggiore attenzione e responsabilità nell’acquisto di un animale, diffidando da situazioni ove non sia chiara la provenienza dei cuccioli soprattutto quando il prezzo di vendita è estremamente basso rispetto al mercato. La sezione ricorda comunque una volta ancora che i canili dell’Enpa così come i rifugi municipali sono stracolmi di animali in attesa di adozione e pertanto invita a preferire questa scelta di solidarietà in alternativa all’acquisto. 

DATA: 15-10-2006 FONTE: ENPA 


I ciechi chiedono cani guida gratis 
Il cane guida è un ausilio di mobilità fondamentale per i non vedenti. Oggi addestrare un cane guida costa circa 20.000 euro. L’Unione italiana ciechi (Uic) ha chiesto che il cane guida venga inserito nell’elenco delle protesi, il cosiddetto nomenclatore tariffario, in modo che si possa avere gratuitamente per legge. 

Anche chi possiede uno di questi animali incontra non poche difficoltà nella vita quotidiana. Spesso - ha sottolineato oggi a Roma durante la conferenza di presentazione delliniziativa il presidente dellUic, Tommaso Daniele - i taxi non accolgono il cieco con il cane al seguito perchè pensano che possa sporcare la macchina o per altri pregiudizi. In realtà esistono normative che obbligano gli autisti e anche i gestori di locali pubblici ad accogliere il cane e il suo padrone. Con la legge 60/2006, poi - ricorda Daniele - sono state introdotte sanzioni da 500 a 2.500 euro per chi intralcia o impedisce laccesso dei privi di vista accompagnati dal cane guida in bar, ristoranti, autobus o taxi. Un esempio di come la legge spesso non basti, ma vada integrata con la conoscenza e il buon senso. Lintegrazione sociale e la diffusione della cultura dellaccoglienza - ha continuato il presidente Uic - renderebbe la vita molto più facile ai non vedenti. La società deve diventare più civile. Nel frattempo - annuncia - vogliamo proporre al ministero della Salute di introdurre il cane guida nellelenco delle protesi: potrebbe sembrare ironico, ma questi animali hanno proprio questo valore.

DATA: 12-10-2006 FONTE: Il Giornale - ADN Kronos 


Una licenza per il gatto che non provoca allergie 
Il New York Times svela l’ìnquietante notizia. I gatti selezionati negli stati uniti dalla società Allerca perchè non portino allergie sono venduti sotto un accordo di licenza d’uso. Avete capito bene! Una licenza che descrive e regolamenta la vita del gatto acquistato. 

La licenza di Allerca afferma "L’acquirente non venderà né trasferirà alcun gatto acquistato a nessuno con l’eccezione di un membro diretto della propria famiglia, e non offrirà ad alcuno di acquistare un gatto né materiale genetico del gatto, né potrà vendere i diritti acquisiti con questo acquisto o qualsiasi diritto collegato senza espressa autorizzazione scritta dell’azienda". 

E’ nostro dovere dire che il gatto, che può donare amore ai propietari che fino ad oggi non ne potevano possedere uno, costa "solo" 4.000$ e viene venduto già privo della capacità di riprodursi. Ma perchè tutto questo? E’ business! Che tristezza scrivere queste cose pensando che con 4.000$ è possibile gestire un gattile per diversi mesi. Che tristezza leggere che un essere vivente viene venduto sotto licenza d’uso. Tutto ciò riesce persino a farci rimpiangere il progetto abbandonato di AIBO, cane robot di Sony.

DATA: 10-10-2006 AUTORE: Redazione Bau FONTE: BAU 


Il cane va dal dentista 
100 sono i dentisti veterinari certificati in tutto il mondo la cui routine quotidiana varia dalla pulizia dei denti all’otturazione di carie canine. 

Più dell’85% dei cani e dei gatti di oltre tre anni d’età presentano gengivite e problemi dentali che si manifestano generalmente con cattivo odore in bocca e dolore se toccati in quella sede. Non va considerata come una patologia esclusivamente locale in quanto può avere ripercussioni anche lontane nell’organismo. I cani di piccola taglia sono i più colpiti e per loro cominciare a perdere qualche dente verso 3-4 anni è frequente. L’avulsione di un dente, spontanea o durante la pulizia chirurgica, è la fase conclusiva di un processo cronico (placca batterica – mineralizzazione della placca – infiammazione – scollamento della gengiva – erosione dell’alveolo dentale) che il padrone accorto può prevenire o quanto meno rallentare. 

A questo fine la cosa più importante è la pulizia quotidiana dei denti: non è un’operazione né difficile né lunga, richiede solo un poco di pratica che il proprietario acquisirà rapidamente. Abituate il vostro cucciolo o gattino a essere maneggiato in bocca fin da piccolo: cominciate con lo strofinargli i denti con un cibo a lui gradito, non cercate di aprirgli la bocca, ma scostate le labbra e infilate un dito fra guancia e denti ed effettuate movimenti orizzontali sulla superficie dei denti. Solo successivamente cominciate a usare prodotti più specifici per la pulizia (uno spazzolino piccolo e morbido) e a effettuare anche movimenti verticali. Su di un animale adulto ci vorrà più pazienza e tempo per abituarlo ma, tranne nel caso di animali particolarmente difficili, anche loro si presteranno a questa pratica. 

Altri accorgimenti sono: 

- controllare l’alimentazione che non deve essere eccessivamente morbida, ma comprendere anche cibi da masticare; 

- non fare giocare il cane con sassi che possono provocare erosioni eccessive dei denti o fratture dentali; 

- controllare che il cambio dei denti da latte (che avviene normalmente tra il terzo e il settimo mese di vita) si effettui correttamente ed eventualmente fare asportare denti da latte persistenti. 

Se la bocca del vostro amico presenta già dei problemi, potrebbero essere necessarie terapie più specifiche e una pulizia chirurgica effettuata regolarmente una o due volte all’anno presso il vostro medico veterinario. 

DATA: 09-10-2006 FONTE: reuters - albanesi.it 


Raccolta del tartufo: fido la fa da padrone 
La raccolta del tartufo, si sa, non è semplice. Per appassionati o per professionisti il cane è indispensabile per praticare la ricerca. Ma quali razze sono le più indicate? 

Domande del tipo.......quale razza o incrocio, di che taglia, che colore, che robustezza per avere una certa resistenza al lavoro, il pelo poi dovrà essere raso o lungo, ispido o no?

Senza poi trascurare i pregi e i "difetti" sulla scelta del sesso. 

Per chi vuole soddisfare le proprie esigenze e trovare non solo un nuovo amico a quattro zampe ma anche un soggetto idoneo per il tipo di cerca che si vuole fare, sia come specie di tartufo che in relazione all’habitat che Vi circonda.
Per sapere tutto ciò, deve conoscere un buon allevatore, che dia la possibilità di rispondere alle vostre esigenze, elargire validi consigli e se del caso, offrire un cucciolo appropriato da avviare o già avviato alla ricerca della pallina profumata, il tartufo.

Lagotti, Korthals, Labrador, Pointer Griffone o incroci tra questi, opportunamente selezionati, non solo con una determinata genealogia ma anche con un carattere idoneo per una cerca idonea, lenta o più o meno veloce e, non per ultimo per il Vostro carattere!
Trovare chi può aiutarvi nella scelta è raro, di solito chi vende cani cerca di fare l’affare e basta!

I cuccioli idonei dimostrano un certo "naso" e curiosità nei confronti dell’odore del tartufo, sono possessivi e attratti già geneticamente dalle componenti odorose della pallina profumata.
Un buona educazione-addestramento li porterà sicuramente a raggiungere dei risultati positivi, regalandoci ulteriori soddisfazioni ed emozioni.

Diffidate di chi vuole vendervi cani adulti già addestrati a meno che il tartufaio non ha smesso l’attività per avanzata età o per problemi di salute.

Di fatto un buon cane non ha prezzo visto il costo dei tartufi che questi riesce a trovare in una sola stagione. 

Come non avrà prezzo il vostro futuro cane da tartufo!

E’ provato che migliori risultati si ottengono nell’ addestrare-educare da soli il nostro amico di vita, di cerca ed avventura.
Cuccioli da avviare o già avviati per la ricerca del tartufo potete trovarli solo da appassionati tartufai, esperti ricercatori-allevatori.

I professionisti del settore già sanno dove rivolgersi e trovare il cucciolo su misura per le loro esigenze proprio grazie alle esperienze acquisite, mentre il neofita spesso non si pone questi quesiti o non trova la risposta giusta e, nel dubbio, la sua scelta cade erroneamente su un soggetto che, anche se di provate qualità, poi risulta non proprio rispondente alle esigenze personali, come il problema di spazio, di trasporto, di tipo di cerca, habitat, carattere del cane in relazione al proprio ecc. ecc. 
Chi meglio di un provato tartufaio e allevatore può aiutarvi a rispondere alle Vostre domande e consigliarvi per una scelta più mirata?
E........., trovate le risposte, chi meglio di questi può avere già disponibile o può aiutarvi a reperire il cucciolo che fa per Voi?

Amici e soci sostenitori di http://www.trovatartufi.com/ , Pino e Vincenzo, saranno pronti a consigliarvi gratuitamente per il meglio e se del caso ad offrirvi, se ne hanno la disponibilità, un amico a quattro zampe, SU MISURA PER VOI. Molti professionisti o semplici appassionati, piu’ o meno esigenti, sono rimasti soddisfatti dei consigli e dei cuccioli forniti da questi esperti del settore, basta leggere le varie lettere sul sito e vedere i risultati e i bottini di questi amici per convincersi che un consiglio di un esperto non costa nulla ed è utilissimo per decidere quale sarà il nostro futuro amico. Pino e Vincenzo, vista l’esperienza acquisita, vi consiglieranno anche sulle cure del cane, affinchè anche il cucciolo, trovi in Voi.

DATA: 08-10-2006 FONTE: www.trovatartufi.com 


Ansoldi assolto: poteva curare il cane 
Alcune settimane fa il gioocatore del Cortina aveva rinunciato alla convocazione in nazionale per rimanere vicino al suo cane Brik. La cosa aveva fatto infuriare l’allenatore, ma oggi la giustizia sportiva ha archiviato il caso. 

Il caso di Luca Ansoldi, il giocatore di hockey da quest’anno in forza al Cortina che alcune settimane fa aveva rinunciato alla convocazione ad una partita della nazionale per rimanere vicino al suo cane Brik, è stato risolto felicemente dalla giustizia sportiva: la Procura federale ha infatti deciso per l’archiviazione. 

Ansoldi tornerà così a giocare in nazionale dopo aver scelto di accudire il suo cane. All’epoca dei fatti il gesto non piacque all’allenatore degli azzurri e il giocatore fu deferito alla Federazione 

DATA: 05-10-2006 FONTE: quotidianonet 


Country Club per cani VIP 
Negli USA stanno avendo grande successo le pensioni per cani VIP. Piscina riscaldata, massaggi, camere (box) con tutti i confort. Agli inizi sembrava una bizzarria ma il grande successo sta dando ragione agli imprenditori che hanno pensato di far diventare un lavoro la propria passione per i nostri amici a 4 zampe. 

Il Top Dog Country Club di New Germany, in Minnesota è un canile di tipo particolare, di cui si è occupato anche il New York Times in un recente articolo. Qui una decina di animali vengono coccolati e accuditi, meglio che le star dello spettacolo, da personale specializzato che organizza per loro giochini e intrattenimenti.

Il Dog Country Club inizia la sua attività quando la proprietaria, Jean Beuning, tre anni fa, comincia a costruire, su un terreno preso in affitto, una piscina riscaldata per i migliori amici dell’uomo. Ovviamente qualcuno la prende per matta ma lei va avanti con l’idea di realizzare una sorta di "Club Med" canino.

Alla fine la sua idea si rivela vincente. Tanto che attualmente il Top Dog Country Club è visto come l’antesignano di una svolta nel settore. Precursore di una moda che pare stia prendendo piede e che vuole introdurre, nel mercato delle vacanze per cani, strutture attrezzate dove offrire tanto di idromassaggio, toeletta completa, massaggi, con alloggio in suite esclusive termocondizionate da 100 dollari a notte. I fortunati quadrupedi potrebbero inoltre praticare le attività più svariate come arrampicarsi, nuotare, ascoltare musica, guardare la televisione con programmi a loro dedicati.

Il caso del Minnesota non è unico. A Madison, nel Wisconsin, si trova il Club Bow-Wow dove i cani possono essere ospitati in suite di lusso da 50 dollari al giorno. Niente da meravigliarsi dunque se questo tipo di mercato tenderà a estendersi. Non per nulla negli Stati Uniti si spendono ogni anno cifre vicine ai 38,4 miliardi di dollari per i cani di casa.

DATA: 05-10-2006 FONTE: Tiscali animali 


"I CANI CATTIVI NON ESISTONO, MA ESISTONO MOLTI CATTIVI PADRONI" 
I cani cattivi non esistono, esistono cattivi padroni: è il commento di Paolo Spicacci, coordinatore regionale Enpa Lazio, sulle notizie allarmanti di aggressioni da parte di quattrozampe. "Ogni vicenda va analizzata caso per caso, ma i proprietari devono imparare a gestire correttamente gli animali che mostrano tendenze più dominanti". 

Il problema non è la razza dell’animale, l’Enpa lo ribadisce, sottolineando che è molto più significativo il carattere del singolo esemplare e che, a formare un comportamento, è molto spesso il contesto in cui l’animale viene allevato e le condizioni in cui vive ogni giorno. Spicacci commenta: "Se un cane, anche di taglia piccola, viene ad esempio tenuto a catena corta tutto il giorno, è prevedibile che in breve tenda a sviluppare un atteggiamento aggressivo. Ma un esemplare di una razza cosiddetta a rischio può essere educato esaltando le sue tendenze più pacifiche, crescendo in salute e in un clima sereno, abituandosi a interagire con persone e altri animali senza alimentare conflitti". 

L’educazione dei proprietari è un presupposto fondamentale per evitare spiacevoli incidenti; troppo spesso gli animali entrano in casa senza che la famiglia sia preparata all’arrivo di un essere vivente che ha precise esigenze e chiede attenzioni e assunzione di responsabilità. "Invece di criminalizzare gli animali, che molto di rado attaccano l’uomo senza un motivo, sarebbe auspicabile promuovere una maggiore sensibilizzazione al rispetto delle condizioni dei quattrozampe, che sono ancora oggi oggetto di maltrattamenti e cattiva conduzione. Adottare un cane non è una scelta da fare senza valutazioni e senza cercare di conoscere il carattere dell’animale, che cambia per ogni esemplare", conclude Paolo Spicacci. 

L’Enpa sottolinea come in casi analoghi di aggressione, ogni volta a posteriori emerga come l’incidente si sarebbe potuto evitare con pochi accorgimenti e con una maggiore cura dell’animale da parte del proprietario.

DATA: 04-10-2006 FONTE: ENPA LAZIO 


COLLARI ELETTRICI? PER L’ENPA LAZIO, ANCHE SE IL TAR CONSENTE LA VENDITA, È COMUNQUE DA MULTARE L’USO 
Il coordinatore Regionale Enpa Lazio, Paolo Spicacci, ha criticato con durezza la gravissima decisione del Tar del Lazio, che ha annullato l’ordinanza del Ministero della Salute che vietava l’uso dei collari elettrici per i cani. Spicacci ha stigmatizzato: "L’uso di tali strumenti rappresenta l’aberrazione del rapporto uomo animale". 
Le Guardie zoofile dell’Enpa continueranno comunque a multare chiunque venga trovato a fare uso di simili dispositivi, evidentemente in contrasto con la normativa nazionale sui maltrattamenti agli animali. Potranno dunque essere venduti, ma non adoperati sui quattrozampe, perché si tratta di un metodo coercitivo e doloroso, che oltre a indurre sofferenza fisica e psichica nel cane, non ha gli effetti educativi millantati dai produttori e dai poco seri addestratori che li consigliano. 

"Il fatto che il Ministero della Salute avesse posto tale divieto non rappresentava certamente la soluzione del problema, ma sicuramente un primo importante passo in avanti. Mi auguro" ha concluso Spicacci" che il Ministero della Salute voglia immediatamente porre mano alla materia e che anche il Ministero delle Attività Produttive possa intervenire vietando la vendita di tali strumenti di tortura nel nostro Paese". 

L’Enpa ricorda ai proprietari di animali esuberanti che esistono numerose strategie per imparare a gestire il rapporto con il proprio amico, ma che sono accettabili solo quelle che non prevedono costrizioni, maltrattamenti e dure punizioni. Veterinari, comportamentalisti e addestratori seri sanno aiutare anche il quattrozampe più scatenato a trovare un equilibrio nei confronti degli umani che lo circondano.

DATA: 03-10-2006 FONTE: ENPA 


Dolcificanti a rischio per i cuccioli 
enete i dolcificanti fuori dalla portata del vostro cucciolo. I veterinari infatti avvertono che possono provocare problemi di fegato ai cani, e forse persino ucciderli. Il rapporto apparso venerdì sul Journal of the American Veterinary Medical Association rafforza il presunto collegamento fra lo xilitolo, sostituto dello zucchero, che si ritiene possa far ammalare i cani, e possibili problemi al fegato. 

Lo xilitolo si trova in molti chewingum senza zucchero, dolci, prodotti di forno e dentifrici.

I ricercatori Sharon Gwaltney-Brant ed Eric Dunayer con lo staff di un’unità della Società americana per la prevenzione delle crudeltà sugli animali di Urbana, Illinois, hanno raccolto informazioni su otto cani curati tra il 2003 e il 2005 dopo che avevano mangiato prodotti contenenti xilitolo.

Ognuno di questi cani si è ammalato, e cinque sono morti o hanno dovuto essere abbattuti per problemi al fegato, forse per aver ingerito xilitolo.

"La gente non crede che le gomme senza zucchero possano uccidere il loro cane. Io non lo sapevo prima. Ma è qualcosa di cui le persone dovrebbero essere avvertite", ha detto in un comunicato Gwaltney-Brant, co-autore dello studio con Dunayer.

DATA: 02-10-2006 FONTE: Reuters 


STOP FARMACI VETERINARI IN INTERNET 
Preoccupazione per il crescente fenomeno dei farmaci veterinari on line è stata espressa dal Gruppo di lavoro congiunto FVE-UEVP nel corso della prima riunione di Parigi, il 20 settembre scorso. Il Gruppo ritiene indispensabile tenere sotto controllo la vendita e la distribuzione di farmaci veterinari via Internet, resi disponibili in assenza di una adeguata visita del paziente animale e dell’osservazione delle sue condizioni di vita. 
Presso la sede SNVEL(Syndicat National des Vétérinaires d’Exercice Libéral) della Capitale francese, il chairman Christophe Buhot , ha dato il via ai lavori del ricostituito gruppo di lavoro del quale sono entrati a far parte tre nuovi membri: Leonor Meisel (Portogallo) Martin Brügger (Svizzera) e Olli Soininen (Finlandia). Al primo punto dei lavori del Gruppo figura la legislazione europea sul farmaco veterinario ed in particolare l’atteso Regolamento che dovrebbe elencare le sostanze essenziali per il trattamento degli equidi. A questo riguardo, il Gruppo ha auspicato l’adozione del Regolamento il 10 ottobre da parte del Comitato veterinario permanente europeo. La stessa data dovrebbe impegnare il Comitato nella valutazione di una Decisione della Commissione Europea per stabilire i criteri di deroga alla prescrizione veterinaria di farmaci veterinari destinati ad animali produttori di alimenti. 

DATA: 01-10-2006 FONTE: @anmvi oggi 


ABBANDONI - 100 MILA ALL’ANNO! 
Si calcola che ogni anno siano almeno 100 mila i cani che vengono abbandonati in Italia e in particolare, per circa il 60% dei casi, proprio nei mesi di giugno, luglio e agosto. 

«Questo significa 60 mila in tre mesi, ovvero 20 mila al mese, 700 al giorno - sottolinea Edgar Meyer, referende dell’ufficio diritti degli animali della Provincia di Milano e autore assieme a Stefano Apuzzo del libro «Qua la zampa» - Questo significa che nei tre mesi caldi su tutto il territorio nazionale si assiste in media a 25 abbandoni all’ora, uno ogni due minuti». Ma le statistiche non finiscono qui. In Italia c’è un livello purtroppo fisiologico di randagismo, con almeno 200 mila animali senza tetto, di cui 600 mila vaganti e 80 mila rinselvatichiti. I quali, loro malgrado, rischiano di essere un pericolo anche per l’uomo: sono almeno 40 mila gli incidenti d’auto causati dai cani abbandonati negli ultimi 10 anni sulla sola rete autostradale; incidenti che hanno coinvolto circa 4 mila persone e che sono costati la vita a 200 di loro. 

DATA: 01-07-2006 FONTE: Corriere.it 


FINALMENTE ONLINE L’ANAGRAFE CANINA NAZIONALE CHE CONSENTE DI RITROVARE GLI ANIMALI SMARRITI 
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute l’Anagrafe Canina Nazionale. Da oggi, rintracciare il proprietario di un cane sarà, grazie a questo strumento, molto più semplice. 
LINK: http://nsis.sanita.it/NACC/anagcaninapublic_new/home.jsp 

FONTE: ENPA 


Le invenzioni che hanno migliorato la vita di gatti e cani 
I nostri amici animali oggi vivono più a lungo, ai nostri occhi hanno una qualità di vita migliore che in passato (bisognerebbe sentire la loro opinione..) e prendersene cura non è mai stato così facile. 
Va da sè che cibi naturali e freschi sono più salutari e una vita all’aria aperta e in libertà sarebbero l’ideale, ma non dimentichiamo ciò che ci permette di averli vicino. 

Secondo Marthy Becker, giornalista dell’Olympian di Washington, le innovazioni che hanno migliorato la vita dei nostri pet sono le seguenti: 

• I biscotti per cani 

Ideati a Londra alla fine del 1800. Per caso, erano destinati agli uomini, ma non erano di gradimento, mentre un cane li trovò buonissimi. 

• Il cibo secco per cani e gatti 

Una cinquantina d’anni più tardi, nel 1957 la Purina lanciò il primo cibo secco che, arricchito di vitamine, minerali e altro, ha rivoluzionato la vita dei nostri animali e la nostra. 

• La lettiera per gatti 

Ed Lowe, un venditore di prodotti industriali assorbenti, tipo segatura e argilla, ricevette da un vicino la richiesta di un’alternativa più pulita alla cenere che impiegava nella lettiera del suo micio. Il commerciante gli fece provare un po’ d’argilla e la soluzione funzionò. Nel 1947 l’inventore cominciò a vendere ai negozi locali la sua Kitty Litter. Il successo è stato enorme perché ha permesso di tenere i gatti in casa.

• Il Kong Toy 

Il primo gioco interattivo per cani, inventato nel 1976. Una specie di Omino Michelin di gomma rimbalzante , con uno spazio interno da riempire con qualche sorpresa commestibile 

• Le formule antipulci e antizecche 

Prima del Frontline (1996) e simili, milioni di cani, gatti dovevano affrontare i parassiti in modo meno sicuro e definitivo.

AUTORE: Paola Segurini su gattivity FONTE: gattivity

Sito  web consigliato: www.bau.it

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