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Ventimiglia: il canile costa più degli asili nido

«Il canile ci costa più degli asili nido»
«Pagheremo al canile quanto dovuto, cioè ulteriori 68 mila euro. E per farlo dovremo stornare la cifra dai servizi sociali: non so se mi spiego… Ma per il futuro, lo ribadisco, la convenzione va modificata. Non possiamo permetterci di pagare 6 euro e 60 centesimi per cane al giorno»

Non è bastata la manifestazione organizzata da Danilo Roda della Lega per la difesa del Cane, che l’altro pomeriggio ha portato sotto la finestra del sindaco 150 persone ed una quarantina di cani del canile di Peglia, a far cambiare idea a Gaetano Scullino. Il quale, accusato di barare sulle cifre, mostra ora i dati ufficiali del bilancio: «Hanno inserito ben 33 mila euro solo di pronto soccorso veterinario e 17 mila per la reperibilità», sbotta. E torna a precisare quello che è un vero e proprio aut aut: «Aspettiamo che l’Asl ci dica qual è il numero di cani che il canile può ospitare per essere a norma. Gli altri dovranno essere trasferiti. Primo perché il comprensorio di Ventimiglia non può farsi carico di un numero illimitato di animali, ma anche per il benessere stesso dei cani, oggi ospitati in spazi angusti. Non lo dico io: lo dice l’Asl, che ha certificato che attualmente il canile è sovraffollato. Poi, parliamoci chiaro: ci sono anche i diritti delle società sportive, che a Peglia hanno visto sorgere una serie di dependance del canile».

Di fronte ad una presa di posizione così forte, una domanda è d’obbligo: il canile di Peglia verrà chiuso? «Sino a che non verranno realizzate le strutture previste dalla Provincia resterà aperto. Ma, ripeto, dovrà ospitare solo il numero di animali previsto e avere costi fissi».

In un volantino distribuito l’altro pomeriggio, Danilo Roda, storico esponente della Lega per la difesa del cane, cita però dati diversi. Secondo il responsabile, in un anno i cani transitati nel canile sono stati 413, ai quali vanno aggiunti un’ottantina di gatti. Quindi, se la ripartizione si fa su questi numeri, il costo per ogni animale alla fine è di 3,04 euro. «Quanti cani siano transitati in un anno e quanto si siano fermati al canile, in realtà non lo sa nessuno, in quanto non è registrato da nessuna parte», replica il sindaco. Che, calcolatrice alla mano, fa i conti: «Fossero anche 3 euro al giorno, sarebbe comunque più di quanto paghiamo per i bambini del Nido, ai quali il Comune versa 2 euro e 20. Ma non è così. A noi che a Peglia ci sono 145 animali lo ha detto Roda. E visto che in un anno il comprensorio ventimigliese ha dovuto pagare 350 mila euro, i conti sono presto fatti: ogni animale ci costa 2 mila 413 euro l’anno, più di 6 euro al giorno. E’ giusto? Lo chiedo ai ventimigliesi. Io dico di no. Così come non è giusto che ad accollarsi i costi maggiori, visto che non percepiamo un euro dagli altri Comuni, sia Ventimiglia. Oggi abbiamo anche scoperto che al canile ci sono ben 7 dipendenti, si era sempre detto che sono tutti volontari». Ora, che la convenzione per la gestione sia da rifare lo sostiene anche la Comunità montana, subentrata a 14 piccoli Comuni. Mentre a conferma della necessità di ridurre il numero di cani, Scullino cita le parole dei veterinari dell’Asl. I quali, recita il verbale, hanno ribadito che «l’area di sgambettamento del canile non rispetta i requisiti igienico sanitari, così come l’area dell’ex macello», dove sono state aggiunte altre gabbie. Ma soprattutto che il canile di Peglia «è sovraffollato, con pericolo anche di diffusione delle malattie e che per essere a norma dovrebbe ospitare la metà dei cani».

Tratto da http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com

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