Funghi

a cura di Andrea Beni

Il nostro cane è come un gigantesco autobus vivente che si porta in giro una folla di microrganismi. Vivono in superficie, sulla pelle tra i peli del mantello, oppure nel profondo del tubo digerente. Quando tutto è in equilibrio non succede niente. Il cane sta bene, mangia corre, va a caccia e fa le feste. Il suo mantello è luminoso e liscio che sembra di seta.
Dal momento in cui qualcosa non va cominciano i guai. "Agli zoppi grucciate", dice un cinico proverbio. Ed infatti alcuni di questi microrganismi sono in agguato in attesa che le resistenze organiche vengano meno per poter proliferare oltre il consentito e sviluppare delle patologie. Mi riferisco in particolare ai cosiddetti "funghi" la "tigna" del cane. Si conoscono oltre 38 specie di funghi patogeni per l'uomo e gli animali domestici. La trasmissione avviene tramite il contatto diretto od indiretto, con peli infetti o con spore (una specie di uovo del fungo). La spora è resistentissima, resta viva fino a 18 mesi nell'ambiente. Per causare la malattia è necessario che le spore penetrino nell'epidermide o nei follicoli piliferi, la malattia interessa, infatti, solo lo strato superficiale (corneo) della pelle. Alla fine si sviluppa la malattia. Il cane, già un po' indebolito, per altre cause, viene in contatto con le spore. Piano, piano si evidenzia una lesione rotondeggiante, rossastra, in genere non pruriginosa, più spesso sul muso e sugli arti, resta un tondino senza peli, coperto da una leggera forfora argentata, la lesione può essere anche intorno alle unghie.
La diagnosi non è difficile, la coltura micotica è il metodo più affidabile che il veterinario effettua senza difficoltà. La micosi va sempre trattata poichè questo fungo può contagiare le persone, gli animali, l'ambiente. Il Microsporum canis è infatti assai contagioso specialmente per bambini ed anziani. Altra cosa importante da sapere e che il cane non andrebbe mai lavato, meno che mai con il sapone, perchè questo porta via quel sottile strato di acidi grassi, prodotti dalle ghiandole della cute, che servono a difendere la pelle dall'attacco dei funghi. Al limite si può utilizzare una spugnatura di acqua ed aceto. La soluzione giusta è quella di mettere una tazza di aceto in 1 litro di acqua. 
La terapia prevede una azione topica ed una sistemica. E' utile effettuare una piccola tosatura intorno alle lesioni ed applicare una o due volte la settimana uno shampoo alla clorexidina ed una pomata antifungina, questa può essere sostituita da olii essenziali fitoterapici come Melaleuca e Lavandula, Basilico. Per la terapia sistemica (da riservare ai casi più gravi) il farmaco di prima scelta in tutti i casi resta sempre la griseofulvina che deve essere somministrata per lunghi periodi, almeno 6 settimane. Nella terapia antifungina è importante anche la supplementazione con acidi grassi, vitamina A, E, Biotina.


Tea tree oil (Melaleuca alternifolia L.)
Droga utilizzata: olio essenziale (alcaloide naturale) estratto per distillazione in corrente continua di vapore dalle foglie e dalle sommità.
Principi attivi: Alfa-terpineolo, Alfa-terpinene, Gamma-terpinene, Eucaliptolo e molti altri terpeni
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: per uso esterno potente antimicotico ed antibiotico battericida, con elevata azione antinfiammatoria e cicatrizzante. Ideale per la cura della pelle e delle mucose, nei confronti di molteplici situazioni patologiche come: dermatiti anche complicate da infezione, eczemi, micosi (tigna), micosi complicate da infezioni, ferite infette, morsi, piaghe ed ascessi, otiti parassitarie e purulente, stomatiti, gengiviti, piorrea, punture di insetti. 
Meccanismo d'azione: azione antibatterica e antimicotica (particolarmente efficace contro Stafilococcus aureus, Escherichia coli, Proteus spp, Pseudomonas Aeruginosa, Candida Albicans) nelle micosi cutanee, ungueali e vaginali. Dimostra una potente azione battericida ad ampio spettro contro numerosi ceppi patogeni batterici e fungini per alterazione della permeabilità della membrana cellulare, si dimostra efficace in vitro su ceppi di Staphylococcus Aureus resistente alla Meticillina (MRSA).
Posologia consigliata nel cane, gatto, cavallo: per esclusivo uso esterno. Applicare il prodotto sulla zona interessata 3 volte al giorno, se necessario bendare con una garza sterile. Per la cura delle stomatiti e gengiviti diluire 5-10 gocce in 10 ml di acqua ed applicare con uno spazzolino. Per la cura delle lesioni agli arti applicare localmente, senza diluire, almeno 3 volte al giorno massaggiando leggermente (si sconsiglia l'uso del bendaggio occlusivo).
Controindicazioni: non deve mai essere usato puro per ingestione, è lesivo per le mucose di bocca, esofago e vaginale. L'olio puro (70%, 100%) va usato con moderazione, applicato al massimo due volte al giorno in piccole aree della pelle. Per un uso più sicuro e frequente è consigliata la diluizione al 20%, tranne che sulle micosi ungueali va sempre usato diluito (20%).
Effetti collaterali: non sono noti dalla letteratura effetti collaterali o altre particolari precauzioni d'uso alle dosi raccomandate. Viceversa animali domestici trattati con dosi inadeguate manifestano una sintomatologia con tremori muscolari, incoordinazione dei movimenti, depressione.
Etnoveterinaria e medicina popolare: nella pratica clinica si può utilizzare in tutte le specie domestiche come segue:
-Ascesso: tamponare con o.e. al 20 % con cotone per 4 volte al giorno dopo l'apertura continuare per una settimana. -Eczema: applicare l'o.e., anche puro, con una garza sterile 2 volte al giorno. -Tagli, morsi e ferite: applicare l'o.e. anche puro per 2 volte al giorno fino a restituzione. -Otiti parassitarie e\o batteriche: applicare l'o.e. al 20% per 2 volte al giorno. -Piorrea, gengivite, stomatite: applicare o.e. diluito al 5%, o meno, può essere utilizzato per l'igiene orale, alla dose di un cucchiaio per 4 volte al giorno, strofinato od applicato con uno spazzolino. -Micosi: applicare l'o.e. diluito al 20% almeno 3 volte al giorno, se la lesione è limitata si può utilizzare l'olio puro. 


Basilico (Ocium basilicum, Ocium americanum, Ocium micrantum)
Droga utilizzata: olio essenziale. 
Principi attivi: le foglie secche di O. basilicum contengono il 0.20-1% di olio essenziale. I costituenti maggiori nell'o.e. sono linalolo e metilcavicolo. La quantità esatta è, comunque suscettibile di considerevoli variazioni. 
Azione farmacologica e proprietà terapeutiche: l'o.e. ha dimostrato attività antibatterica in vitro contro: Staphylococcus aureus, Salmonella enteritidis ed Escherichia coli, attività antisettica contro Proteus vulgaris, Bacillus subtilis, ed Salmonella paratyph, ed attività antifungina contro Candida albicans, Penicillium notatum, and Microsporeum gypseum. Inoltre dimostra essere fortemente insetto-repellente e di avere un attività larvicida contro diversi insetti come: mosche comuni, flebotomi e zanzare.
Meccanismo d'azione: causa danno cellulare principalmente a livello di membrana e di parete cellulare. Canfora, d-limonene, mircene e timolo sono alcuni dei composti presenti nell'o.e. suscettibili di attività insetto-repellente. Eugenolo and metilcavicolo potrebbero essere responsabili dell'attività larvicida.
Posologia consigliata nel cane e nel gatto e negli altri animali: uso locale esterno come repellente e larvicida contro gli insetti (mosche, zanzare flebotomi), in associazione a Melaleuca nelle lesioni da funghi anche infette.
Controindicazioni ed effetti collaterali: esiste poca letteratura disponibile sulla tossicità di Ocimum spp. Viceversa , O. basilicum, e le specie che sono maggiormente utilizzate per uso medicinale contengono diversi composti potenzialmente tossici per gli animali come: safraolo, rutina, acido caffeico . L'acido p-cumarico e l'acido caffeico (acidi fenolici) possono inibire la digestione della parete cellulare delle piante nei ruminanti, a causa della loro azione battericida.

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Curriculum Vitae di Andrea Beni

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