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L'umidità
E' raro misurare valori igrometrici troppo bassi in un allevamento, dato che l'aria esalata contiene già del vapore acqueo.
L'ideale per un canile si situa attorno al 65% di umidità
relativa
Questo parametro, purtroppo, è piuttosto difficile da controllare dato che dipende essenzialmente dalle condizioni climatiche.
Tuttavia, si rivela poco influente sulla salute e sulla regolazione termica dei cani, se la temperatura ambiente è mantenuta intorno a 15-20 C°.
Se la temperatura è troppo alta, un'umidità eccessiva limita l'efficacia della traspirazione polmonare dei cani, principale sistema per il controllo della temperatura corporea.
Al contrario, se la temperatura è troppo bassa, l'umidità eccessiva aumenta ancora le dispersioni
termiche.
Non disponendo di un igrometro, è facile verificare almeno l'assenza degli odori, della condensa sui muri e sui vetri. La presenza di goccioline d'acqua sulle pareti testimonia un'umidità eccessiva che favorisce lo sviluppo di muffe e di alcune malattie respiratorie o cutanee (micosi in particolare). Inoltre, le micro-goccioline d'acqua che formano la nebbia sono il principale veicolo degli odori.
L'impiego intenso della pompa ad alta pressione può esserne responsabile.
Per ridurre queste situazioni potenzialmente nocive, bisogna quindi limitare l'utilizzo di acqua per la pulizia (raccogliendo o aspirando prima di tutto i rifiuti solidi), evitare di bagnare i materiali porosi o permeabili poiché possono impregnarsi e lavare i cortiletti durante il periodo di insolazione.
Infine, umidificatori o deumidificatori integrativi permettono di adattare i valori igrometrici alle condizioni richieste nei diversi settori chiusi ermeticamente (maternità, nursery, infermeria).
Tratto da appunti di Costruzioni e
Impianti - prof. Bibbiani - Facoltà di Veterinaria di Pisa - TACREC
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