|
Come aprire un
allevamento di cani
Aprire un allevamento di cani non è difficile ma secondo
la tipologia dell'allevamento esistono dei vincoli di natura burocratica e
fiscale che devono essere scrupolosamente osservati. Inoltre l'allevatore
deve possedere caratteristiche personali e competenze professionali che lo
rendano idoneo alla professione. Queste competenze sono necessarie sia che
si dedichi alla valorizzare di alcune razze sia che partecipi a
manifestazioni cinotecniche.
Chi è l'allevatore di cani?
Dotato di grande amore per gli animali e per la vita all'aria aperta
l'allevatore deve essere in grado di affrontare giornate lavorative con
lunghi orari che si avvicendano senza interruzioni. Le necessità dei cani
impegnano l'allevatore costantemente: le eventuali cure mediche, le corrette
norme igieniche e l'attenzione verso le gravidanze, i parti e gli
svezzamenti dei cuccioli sono costantemente monitorate da questi
professionisti. E' quindi necessario possedere adeguate competenze che
saranno diverse secondo la tipologia della razza.
Chi intende aprire un allevamento deve necessariamente disporre di un
adeguato appezzamento di terreno e dei capitali necessari ad affrontare le
spese (anche ingenti) per l'acquisto di fattrici, per il cibo, le cure
mediche, i vaccini e tutte le spese inerenti la cura dei cuccioli che vanno
dallo sverminamento, alle vaccinazioni, allo svezzamento.
Come si fa ad aprire un
allevamento di cani cinofilo o amatoriale?
Le due tipologie di allevamento sono:
Cinofilo (o
professionale): perché
l'allevamento si possa considerare tale occorre iscriversi alla Camera di
Commercio e possedere una Partita Iva. Presso il Comune di residenza deve
essere inoltrata la domanda per il rilascio della licenza all'esercizio e
alla detenzione dei cani. E' invece demandata agli Uffici Veterinari della
ASL l'autorizzazione di carattere sanitario circa le idoneità della
attrezzature dell'allevamento. L'attività cinotecnica è considerata
attività imprenditoriale agricola e l'allevatore è un imprenditore
agricolo che usufruisce di agevolazioni fiscali.
Amatoriale: L'allevamento
amatoriale non possiede più di 5 fattrici e non produce più di 30 cuccioli
all'anno. Per esercitare non sono necessari permessi ma devono essere
garantiti spazi e strutture idonee. Se l'allevamento amatoriale ha un
introito economico allora è necessaria la dichiarazione di inizio attività
e l'iscrizione al registro degli Allevatori Ausl. Non è necessaria
l'iscrizione alla Camera di Commercio né l'apertura di Partita Iva.
Su quali
razze orientarsi?
La cosa più importante è scegliere la razza nei confronti della quale si
hanno maggiori competenze senza lasciarsi influenzare da un'ottica
commerciale che vede alcune razze maggiormente vendibili rispetto ad altre.
Questo articolo è protetto dalle Leggi Internazionali di Proprietà.
E' PROIBITA la sua riproduzione totale o parziale, all'interno di qualsiasi mezzo di comunicazione (cartaceo, elettronico, ecc.) senza l'autorizzazione scritta dell'autore.
|